27/01/13

Rapporti di Cambio e Biciclette

Una settimana di pausa per le vocidallestero, però in compenso pubblico questa voce dalla rete - un commento del simpatico mariof,  che si distingue sempre per acume e ironia...



Considerazioni ciclistiche...

Con la bella stagione capita di trovare gruppi di ciclisti che pedalano impegnati. Tutine policrome, abbronzature caratteristiche, biciclette tecnologiche, tutti in fila come squadre di professionisti, prestanti e omogenei per età e fisico. Arrivando in macchina e superandoli ho notato che ognuno ha una pedalata per conto suo: vanno alla stessa velocità, fanno la stessa strada, ma c'è chi pedala un po' più in fretta e chi più piano: usano rapporti del cambio diversi e questo consente a ogni ciclista di sfruttare al meglio le sue caratteristiche fisiche e biochimiche adeguandole al percorso.

Rapporti del cambio!

Come i rapporti di cambio fra le monete!

Per adeguare il loro valore alle caratteristiche diverse da Paese a Paese!

Per fare insieme la stessa strada mantenendo ognuno il suo passo!

Cazzo!! Vorrei sapere chi è quell'imbecille che mi ha dato la bici di un tedesco!

23/01/13

VOTA PUD€

Da Silvia di Viareggio parte questa satirica  proposta di partecipazione alla campagna elettorale, che in questo anno di crisi, austerità, lacrime e sangue, si terrà, ironia della sorte?...proprio durante il periodo di Carnevale! Questo volantino è a disposizione per chi lo ritenga utile e volesse distribuirlo, magari durante le sfilate in maschera...





Tanto va lo schiavo all'urne che si crede cittadino!
VOTA PUD€
 Partito Unico Dell'€uro
Meno Lavoro - Meno Salario - Meno Pensioni
Meno Ospedali - Meno Scuole - Meno Stato Sociale
Meno Giustizia - Meno Uguaglianza - Meno Libertà
Meno Diritti - Meno Democrazia
Più tasse, Più soldi alle banche, Più privatizzazioni,
Più ricchezza ai più ricchi, Più €uropa per tutti...

IL PUD€ DICE LA VERITÀ! (in inglese, intervistato dal Financial Times)
 
Per mantenere l'€uro dobbiamo impoverirvi, come facciamo a trasferire la ricchezza dalle vostre alle nostre tasche? Non possiamo dirvi che il PROBLEMA non è il debito pubblico ma è il DEBITO PRIVATO ESTERO causato dall'€uro, che necessita della svalutazione del salario per sanare gli squilibri della bilancia dei pagamenti (importazioni/esportazioni) tra i paesi €uropei  dato che non si possono svalutare/rivalutare le monete nazionali... secondo la legge della domanda e dell'offerta, legge che ci piace finché svalutiamo il vostro lavoro, non i nostri profitti.

21/01/13

Munchau sul FT: Monti non è l'uomo giusto per guidare l'Italia

Molti giornali oggi riportano la critica a Monti del  giornalista economico per l'Europa del Financial Times, Wolfgang Munchau, ma non tutti dicono chiaro il perché della critica..




 
La critica di Munchau si basa essenzialmente sul fatto che il governo Monti, ancora una volta, è uno dei governi europei che ha sottovalutato il prevedibile impatto dell'austerità: se la crisi finanziaria sembra essersi affievolita, la crisi economica è in deciso aumento, l'economia italiana dopo un decennio di crescita quasi nulla,  indugia in una lunga e profonda recessione, con il credit crunch sempre peggio, la disoccupazione che cresce, la produzione che cala, la fiducia delle imprese ai minimi.

20/01/13

E' nato il Comitato per la Salvaguardia dei Numeri Reali

I numeri reali, i dati in grado di comprovare o smentire determinate tesi, vengono calpestati senza riguardo. I politici e commentatori nei programmi Tivù, alla radio e sui giornali continuano a ripetere in maniera martellante dei luoghi comuni sulle cause della crisi e sulla sua evoluzione futura,  senza curarsi del fatto che le loro tesi in realtà sono smentite dai dati ufficiali. 



Vuoi che sia ignoranza, vuoi che sia paura o collusione o sporco interesse personale, resta il fatto che davanti a questo delirio io personalmente  provo  un grande senso di amarezza e di impotenza, e penso pure molti dei lettori di questo blog, anche perché le conseguenze sociali delle proposte politiche fondate sulle bugie ed evidentemente dirette ad altri scopi che non sono il bene del nostro paese, stanno diventando sempre più pesanti. 

In questa situazione di sconforto, il nostro bravo Ecodellarete ha proposto di dar vita a un Comitato per la Salvaguardia dei Numeri Reali, un gruppo di cittadini che si impegna a far crescere il livello dell'informazione critica anche fuori dalla rete,  proponendo di volta in volta dei dati economici a smentita dei ricorrenti e falsi luoghi comuni, esposti in maniera semplice nel formato di un volantino, pubblicati in un blog e messi a disposizione per la stampa e la diffusione a chiunque voglia contribuire a diffondere nel paese dei dati di verità....e  speriamo di diventare virali!

Invito tutti i lettori a visitare il nuovo blog del comitato La Solitudine dei Numeri Reali, a leggere la mission nella colonna a sinistra, a scaricare il 1° Volantino strategico sulla crescita del debito pubblico e a partecipare a questa impresa coinvolgendo parenti, amici e conoscenti (o clienti dello stesso market, o passeggeri di uno stesso treno, o gente in attesa nella stessa sala d'aspetto...) che non bazziccando magari gli angoli più informati della rete sono più esposti al contagio della nuova pericolosissima epidemia, il   "luogocomunismo"... che, a meno di stadio molto avanzato, non è incurabile...e per molti forse non aspetta altro che qualche pillola per essere guarita.


18/01/13

Paolo Manasse: La Crisi dell'Eurozona Non è Finita

In un articolo su Voxeu il professore di Macroeconomia e Politica Economica Internazionale all'Università di Bologna Paolo Manasse afferma che la crisi dell'eurozona non è affatto finita e anzi volge al peggio: a differenza degli USA, l'eurozona rimane bloccata in uno shock di tipo permanente e man mano che ad ogni trimestre di stagnazione le tensioni aumentano, le prospettive di soluzione sembrano allontanarsi sempre di più. 



 
Così Manasse: 
 
Nonostante l'apparente calma sui mercati finanziari, non bisogna farsi illusioni su una prossima fine della tempesta. Infatti, sembra che siamo ancora nell'occhio del ciclone.
Quando Mario Draghi ha giurato che l'euro era un progetto irreversibile, è tornata una certa calma. Eppure, le forze che in futuro potrebbero portare a un crollo della zona euro non solo non sono sotto controllo, ma si stanno rafforzando. In parte a causa di errori politici gravi commessi dai leader europei, gli "shock asimmetrici" sono cresciuti dall'inizio della crisi, e la zona euro ancora manca di strumenti credibili per affrontarli ex post'.

 

16/01/13

Report della Commissione UE: è uno shock da domanda

Un articolo di Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph, Mario Draghi has saved the rich, now he must save the poor, già tradotto da Cobraf, commenta un rapporto della Commissione, secondo cui una parte dell'Europa si sta avvitando in un circolo vizioso di povertà. Ma Monti e Bersani non li hanno avvisati? E la Lettonia non era il fiore all'occhiello degli Austerians?



Telegraph - La settimana scorsa la BCE di Draghi ha dichiarato che la crisi finanziaria dell'eurozona è finita, ma per quanto riguarda la disoccupazione e la depressione non c'è niente che si possa fare. Anche se è una Depressione che non è riuscita a prevedere e in larga misura ha causato, permettendo la contrazione della quantità di moneta, specialmente dalla metà del 2012.

Quindi la BCE e Draghi hanno detto che non tenteranno niente per compensare la riduzione dei deficit fiscali (aumenti di tasse e riduzioni di spese) di quest'anno del 2.3% del PIL in Spagna, 2% in Francia e un altro 1.2% in Italia - per non parlare delle riduzioni drammatiche in Grecia, Portogallo e Irlanda.

13/01/13

Per il Sole 24 ore «Il distretto di Sassuolo diventerà il fiore all'occhiello degli Americani». E se ne compiacciono, anche.


Non è una vocedallestero, in realtà, ma quasi quasi lo sembrerebbe...quindi facciamo:


Il Sole 24 ore del 9 gennaio 2013, nell'articolo Shopping estero sul made in Italy, afferma compiaciuto
 

."L'operazione di acquisto di Marazzi, gruppo emiliano di piastrelle, da parte del gruppo statunitense Mohawk, annunciata lo scorso dicembre, rappresenta l'ultimo episodio di una ritrovata effervescenza nelle acquisizioni internazionali, dove i target italiani diventano più frequenti... Gli americani vengono qui per investire, non certo per tagliare. Il distretto di Sassuolo diventerà il loro fiore all'occhiello "

12/01/13

Alla fine, vien fuori la verità – la scioccante dichiarazione di addio di Juncker al Parlamento europeo

Eurointelligence dà un resoconto abbastanza completo del "discorso di commiato" di Juncker. Certo, queste cose poteva dirle prima, ma comunque  è  interessante  sentire   cosa  ha  detto...veramente (il sole24ore era in giornata no)
 


Eurointelligence - Parla ora, poco prima di lasciare l'incarico. E questa volta, nessuno lo accusa di mentire. Jean-Claude Juncker ha fatto un furioso discorso di commiato alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo. E' stato ripreso in particolare dalla stampa spagnola. Cinco Dias definisce l'intervento di Juncker "un attacco furibondo a Berlino" . La BBC ha un filmato di 90 minuti dell'intera seduta. Juncker ha detto:  

09/01/13

Europa 2013: l'Anno della Decisione

Stratfor - famosa  rivista di intelligence e geopolitica  - pone al centro del 2013, come fatto determinante per il mondo intero, la soluzione della crisi europea,  di cui fa un'analisi abbastanza lucida e cruda.
Grazie a Chicco DM per averla segnalata in un interessante commento su Goofynomics




di George Friedman
La fine dell'anno porta sempre con sè la domanda su quale potrà essere la questione più importante dell'anno che verrà. E' una domanda semplicistica, dal momento che ogni anno accadono molte cose e per ciascuno di noi potrebbe essere importante una cosa diversa. Ma bisogna prendere in considerazione quel singolo evento che potrebbe portare il mondo a cambiare rotta. A mio avviso, il luogo più importante a cui guardare nel 2013 è l'Europa.

Presa come una singola entità geografica, l'Europa è la più grande economia del mondo. Se solo lo decidesse, potrebbe diventare una potenza militare rivale degli Stati Uniti. L'Europa è uno dei pilastri del sistema globale, e ciò che accadrà in Europa andrà a definire come funzionerà il mondo. Direi che nel 2013 si arriverà a fare chiarezza sul futuro dell'Europa.

07/01/13

LETTERA APERTA AL BERSANI CHE SBAGLIA

Ricevo e rilancio la lettera di Orizzonte 48 a Bersani "Finita la festa gabbatu lu santu". Pur nella certezza che non servirà a niente, naturalmente, ma ...la verità  sta venendo a galla,  non sarebbe meglio farci i conti, prima di passare definitivamente alla storia come imbecilli o traditori?



Finita la festa gabbatu lu santu "Svariati i significati possibili di questo proverbio, generalmente attribuito a coloro che, dopo aver ottenuto il piacere richiesto, si dimenticano ben presto del bene ricevuto, oppure tese a significare che “una volta passata la festa [elettorale?]ci si dimentica della sua esistenza e la vita prosegue normalmente..."



1- Caro onorevole Bersani,

mi permetto di scriverle, anche se probabilmente non mi leggerà mai (ma...non dispero), da questa insignificante postazione di "confine"...sul "Deserto dei tartari" di chi, diciamo insieme ad alcune decine di migliaia di persone, ha scoperto che le cose non vanno proprio con "più europa" e che "L'euro non è una moneta, l'euro è un metodo di governo" (copyright Alberto Bagnai). Di queste decine di migliaia di persone, a fianco delle quali coopero e discuto, userò la collettiva consapevolezza per esporre quanto "pare" necessario dirle.

06/01/13

Report FMI: programmi di austerità con il 200% di errori

Da Keep Talking Greece un commento di amara ironia sugli "sbagli di previsione" del FMI...ma che sorpresa! 

Il Fondo Monetario Internazionale si rende conto finalmente di ciò che ogni medico consiglierebbe a un paziente sovrappeso: che le diete veloci sono troppo malsane e troppo pericolose per le persone – e per i governi. Che è più o meno la conclusione del Chief Economist Olivier Blanchard e del ricercatore economista Daniel Leigh, conclusione che è stata pubblicata nell'ultimo working paper del FMI.

03/01/13

Il Portogallo avverte la Troika: marcia indietro sulle richieste di austerità

Dal Telegraph: il Presidente Portoghese rinvia alla Corte Costituzionale i provvedimenti di austerità... un coraggioso messaggio di fine anno per i Portoghesi!



Ambrose Evans Pritchard - Il Presidente del Portogallo ha avviato un'azione legale sulle politiche di austerità del paese e minaccia una resa dei conti con i creditori sui termini draconiani del bail-out.



Il Presidente Anibal Cavaco Silva ha richiesto un'azione urgente per fermare la "spirale recessiva", mettendo in guardia i leader europei sul fatto che il percorso è diventato "socialmente insostenibile."


In un discorso alla nazione, egli ha affermato che il Portogallo avrebbe "onorato i suoi obblighi internazionali," ma nello stesso tempo ha invitato a una linea dura con la Troika (Unione europea-FMI) sul percorso di stretta fiscale previsto dal pacchetto di prestiti da € 78 miliardi. "Abbiamo gli argomenti, e dobbiamo usarli con fermezza", ha detto.

I greci impoveriti ricorrono al baratto e alle monete locali

Per resistere alla gravissima crisi, le comunità locali si inventano nuovi modi di scambio basati sulle monete complementari, e lo stato le incoraggia
 
Mercato del baratto nella città centrale greca di Volos, dove gli acquirenti utilizzano coupon per lo scambio di servizi o prodotti. Fotografia: Despoina Vafeidou / AFP / Getty Images


The Guardian - Al mercato di Volos la giornata è stata molto intensa. Angeliki Ioanitou ha venduto una quantità decente di olio d'oliva e di sapone, mentre la sua amica Maria ha fatto buoni affari con le sue torte fresche.

Ma non un solo euro è passato di mano - nessuno dei clienti di questa mattina piovosa di sabato si è preso la briga di portare soldi. Per molti di coloro che frugano tra gli scaffali degli abiti usati, degli elettrodomestici e delle marmellate fatte in casa, il bisogno di sopravvivere ha fatto sì che il denaro sia stato completamente soppiantato.

"E' tutta una questione di scambio e di solidarietà, di aiuto reciproco in questi tempi molto duri" dice entusiasta Ioanitou, i capelli raccolti sotto un berretto di feltro. "Si potrebbe dire che molti di noi sognano un'utopia senza l'euro."