09/08/13

Crisi alimentare in Grecia: le famiglie rischiano la fame durante l’estate.

Il Guardian descrive la situazione tremenda in Grecia, prova provata del progetto inumano dell'euro (o la Grecia non era il suo miglior successo?)  
Ma intanto in Italia....

 
Constantinos Polychronopoulos distribuisce cibo a una mensa di Atene, l'Unicef stima che circa 600.000 bambini ora vivono sotto la soglia di povertà in Grecia. Fotografia: John Kolesidis/Reuters

Le organizzazioni di carità in prima linea rivelano che il 90% delle famiglie nei quartieri più poveri deve affidarsi alla banca del cibo e alle mense dei poveri per la sopravvivenza. Ma la fine dell’austerità non è in vista, e ora anche i volontari stanno rallentando.  


"Fame" non è una parola che venga facile ad Antonis Antakis. E al 28 di Veikou Street, negli spazi ristretti e affollati del Club della Solidarietà, è una parola che non viene nemmeno pronunciata. Ma la paura di non avere abbastanza da mangiare è la forza che spinge quelli che arrivano qui - ed è quella che sostiene gli instancabili volontari che accatastano pacchi di riso, pasta e altre merci secche che i greci come Antakis si portano a casa. 
 
"La verità è che, se non venissi qui, non avrei i mezzi per nutrire i miei figli," dice il padre di tre figli, recentemente rimasto vedovo, con gli occhi fissati sul pavimento. "Tre anni fa, quando io ero il capo e avevo due dipendenti, l'idea di andare da qualche parte a raccattare cibo sarebbe stata inconcepibile. Allora, guadagnavo €3.000 al mese e il frigo era sempre pieno". 

Il compito di assicurare che le famiglie come quella di Antakis abbiano da mangiare per tutta l'estate è diventato più gravoso in questo fine settimana, in cui i greci si preparano alla tradizionale pausa estiva, condizionando la fornitura di servizi di base come la distribuzione di cibo ai poveri. 

Normalmente, la prospettiva che la Chiesa ortodossa – o qualsiasi altra organizzazione caritatevole – in agosto rallenti l'attività, sarebbe passata inosservata. Ma in questa Grecia tramortita dai debiti è impossibile da ignorare. In un contesto di disoccupazione record e con il paese intrappolato nella sua peggiore crisi dai tempi moderni, il disagio emerge in modi che pochi avrebbero mai potuto prevedere. Fame e malnutrizione sono parte del quadro. 



Per Antakis e per il numero crescente di persone che dipendono dalle mense dei poveri, che ora saranno privati di ogni supporto esterno, agosto è diventato il mese più crudele. 

"Mi preoccupo seriamente che un giorno non sarò più in grado di nutrire i miei figli", ha spiegato l'ex piastrellista trentanovenne, ora diventato taxista. Prima ero il capo, ora sono fortunato se guadagno 500 € al mese. Non puoi vivere solo di questo, pagare le bollette, tutti i debiti e tutte le tasse che ti accollano e riuscire a sopravvivere." 



Con il suo personale motivato e il suo spirito positivo, il Club della Solidarietà è simile a molti altri gruppi creati dai cittadini preoccupati e afflitti dagli effetti corrosivi dell'austerità. È gestito, anche se non finanziato, dalla sezione locale del partito di opposizione della sinistra radicale, Syriza. 

Un segno rivelatore del tessuto sociale greco, è che Veikou street non si trova nella  periferia decrepita di una capitale intrappolata nel sesto anno consecutivo di recessione, ma nel centro, a pochi isolati di distanza dal viale più elegante di Atene, in vista dell'antica Acropoli. 
 
"Non avevo idea – e sono rimasto scioccato nel saperlo - che la gente di questo quartiere, in queste strade, in tutti gli edifici a cui passo davanti ogni giorno, stesse soffrendo in questa maniera," dice Panaghiota Mourtidou, 54 anni, co-fondatore dell'organizzazione, mentre imballa alacremente scatole di cibo. "Dopo tutto, stiamo parlando della classe media, persone che per lungo tempo si sono vergognate troppo per poter ammettere di avere di questi problemi." 


I bambini malnutriti, alla fine, hanno svelato il segreto attraverso i rapporti sugli svenimenti di alunni nelle scuole di tutto il paese. "Gli insegnanti hanno segnalato casi di bambini che venivano a scuola da mesi con nient’altro che riso o biscotti stantii", ha ricordato Mourtidou. "E’ lì che abbiamo deciso di lavorare con le associazioni dei genitori per identificare le famiglie in difficoltà. Attraverso le raccolte di cibo fuori dal supermercato ora nutriamo circa 130 persone per due volte al mese." 

Mentre il paese vacilla elemosinando un aiuto dopo l’altro, un clima di silenziosa disperazione cresce in Grecia. La politica della povertà – causata dai tagli implacabili, aumenti di tasse e licenziamenti richiesti in cambio dei fondi di salvataggio di UE e FMI -  lascia disastri nella sua scia

La Chiesa greco-ortodossa da sola alimenta circa 55.000 persone al giorno; le autorità comunali distribuiscono altri 7.000 pasti presso le mense dei poveri intorno ad Atene. «Normalmente non chiudiamo, ma le volontarie che cucinano nelle cucine delle chiese in tutta Atene hanno bisogno di riposo» ha detto padre Timotheos, portavoce del Santo Sinodo, massima autorità della Chiesa. 

"A tutti i livelli, le persone stanno attraversando un periodo molto difficile. La richiesta di cibo è cresciuta enormemente" ha dichiarato al Guardian, ammettendo che se i bisognosi non potessero recarsi alla mensa centrale della Chiesa dovrebbero affrontare immense difficoltà. 

Attraversando la città fino a Neos Kosmos, un quartiere della classe operaia i cui abitanti sono visti spesso rovistare in cerca di cibo al mercato settimanale di frutta e verdura, Christos Provezis descrive i fatti senza mezzi termini. L'ingegnere civile disoccupato, che ha avviato un proprio gruppo di solidarietà nella zona lo scorso anno, dice: "In passato una persona su 10 andava alla mensa dei poveri, oggi siamo quasi a nove persone su 10." 

"Dicevano che la crisi sarebbe finita nel 2012 e ora, nel 2013, dicono che vedremo la luce in fondo al tunnel nel 2014. La verità è che la situazione continua a peggiorare. I greci hanno speso i loro risparmi, non hanno più nulla da parte". 

In un rapporto agghiacciante di quest'anno, l'Unicef stima che in Grecia quasi 600.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà e che più della metà di loro non può soddisfare le necessità nutrizionali quotidiane di base. "Nelle famiglie più povere stiamo assistendo all'incapacità di garantire le necessità di salute, sociali ed educative dei bambini," ha detto Lambros Kanellopoulos, che dirige il ramo greco dell'Unicef. "L'esclusione sociale è in crescita. Lo si nota nella classe media, dove i redditi sono stati duramente colpiti da tutti i tagli." 

Nell'ambiente politico greco, sempre più teso, la politica del cibo è delicata. Negli ultimi mesi il partito di estrema destra Alba Dorata ha iniziato a tenere distribuzioni alimentari " per soli greci" al fine di guadagnare consensi. 

I politicanti hanno nascosto quello che molti temono possa trasformarsi in una crisi umanitaria nei prossimi mesi. Come la malnutrizione – ad oggi il più pernicioso sottoprodotto dell’austerità  –  anche il fenomeno dei senzatetto è in aumento. "La situazione peggiorerà ancora prima di poter vedere qualche miglioramento" ha detto Xenia Papastavrou, che gestisce la principale organizzazione di soccorso alimentare del paese, Boroume. 

"I servizi sociali dei comuni non possono nemmeno tenere il passo a registrare il numero delle persone in stato di bisogno," ha detto Papastavrou, il cui programma distribuisce le eccedenze alimentari donate da catene di negozi, ristoranti, pasticcerie e alberghi a 700 mense dei poveri in tutta la Grecia. "In quartieri borghesi tradizionali come Zographou il numero di coloro che richiedono aiuto dal 2011 è salito  da 50 a 500 persone. Ovunque andiamo  è la stessa storia, ed è il motivo per cui abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile."

15 commenti:

  1. Lo so che è una domanda retorica alla quale abbiamo dato, attraverso questo blog ed altri altrettanto validi la risposta alle cause di questa crisi così violenta,ma quando leggo queste notizie non riesco a non chiedermi ma come è stato possibile tutto questo?Non riesco a capacitarmi,non c'era nessun filtro politico?E poi,questa rigidità da parte dei governi e delle elite a cosa può portare se non ad alri drammi come questi letti nell'articolo del Guardian?Lentamente ma inesorabilmelte la stupidità e l'arroganza si stanno trasformando in orrore senza soluzione.Mai avrei creduto che il cinismo dell'uomo potesse raggiungere tali livelli.E la gente ancora non capisce condannata all'igoranza e all'apatia da media venduti.Le vie di uscita anche se difficili c'erano e ci sono,cosa si sta aspettando?Non comprendo se non con la pianificazione di un progetto mortale fatto dall'uomo contro altri uomini.Il tempo corre ed i cannibali non sono mai sazi.Claudio.

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    1. Spiace tirare fuori i fantasmi del passato, ma purtroppo la situazione ricorda fin troppo da vicino l'europa nazista.
      Come è possibile che in Germania nessuno sapesse dell'olocausto? Come è possibile che non si sapesse delle stragi di civili, dei massacri reciproci sul fronte russo, per esempio?
      Ora la guerra viene combattuta in maniera meno diretta, senza panzer o raid aerei, ma in certi casi le conseguenze non sono molto differenti.
      Ha detto molto bene Sapir in un suo articolo di qualche mese fa riguardo la grecia: una tragedia sta avvenendo proprio di fronte ai nostri occhi.
      E' nostro minimo dovere denunciarla e farla conoscere il più possibile.

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    2. Si ricorda proprio l'europa Nazista ma non nei termini da libro cuore che ha detto.

      ricorda quando vide il Nazismo arrivare al potere a furor di popolo dopo le abuffate dei banchieri, dopo le deflazioni salariali, dopo le privatizzazioni selvagge agli amici... ricorda qualcosa ?

      la storia si ripete, prima ci facciamo arrivare un nuovo Nazismo prima ci salviamo dalla fame.

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    3. @Anonimo09/ago/2013 08:02:00

      on riesco a non chiedermi ma come è stato possibile tutto questo?Non riesco a capacitarmi,non c'era nessun filtro politico?

      Le risposte alle tue domande le trovi qui

      Se non si parte dalla folle, demente, criminale Utopia che sta alla base del disastro dell'occidente non si capisce nulla e si continuerà a porsi delle domande che non avranno risposta.

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    4. Mmh...alcune risposte ad alcune domande, forse, e comunque nemmeno le domande giuste da porsi sulla situazione greca.
      Certo la fine della cosiddetta "repressione finanziaria" è la causa delle continue crisi e dell'instabilità degli ultimi trent'anni, ma a questo va aggiunto, per quanto riguarda l'Europa, anche la problematica dell'aggancio valutario, dell'attacco alla sovranità monetaria e fiscale, e in definitiva alla stessa democrazia col suo riconoscimento dei diritti fondamentali.

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  2. Caro Claudio,
    sono cose che sicuramente già sai, ma ti rispondo comunque per rincarare la dose e far riflettere chi si dovesse imbattere per la prima volta su questo blog.

    Se ti chiedi come mai, le risposte ci sono eccome. E c'è da non crederci per chi fino ad ora non ha fatto che subire il sistematico lavaggio del cervello dei mezzi di comunicazione main-stream.

    Il motivo di tutto ciò sta in personaggi come Mario Monti attualmente appoggiati quasi interamente da tutto il PD (vedi Letta, Renzi etc).

    Ipocriti e in malafede, ci stanno vendendo ad un nemico quasi invisibile, se non si è correttamente informati. L'europa ormai è in mano a delle oligarchie che usano l'euro per piegare interi popoli alle loro ambizioni.

    Bisogna rendersi conto che questa è una vera guerra, dall'esito forse incerto. E va combattuta, non con le armi, ma con l'informazione. Ognuno di noi, dopo l'amaro risveglio nella consapevolezza di quello che sta realmente accadendo, deve impegnarsi a diffondere e a far sapere a chi ancora è convinto che "più Europa" sia l'unica soluzione, in realtà è solo una trappola per gli stolti. La stessa dove Greci stanno iniziando a morire stritolati tra l'indifferenza dei burocrati europei.

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    1. Basta guardare come recentemente in Italia, così come in Grecia, in un brevissimo lasso di tempo si siano costituiti governi con veri e propri colpi di Stato economico-silenti al fine di garantire privilegi ad altissimi personaggi delle oligarchie finanziarie europee, i cosiddetti illuminati, che hanno i propri burattini, ai quali garantiscono altri altissimi privilegi, per schiavizzare il resto del mondo. Pensateci bene...al di là del sig. Mario Draghi, e sappiamo tutti quale sia la sua carica attuale, che è un EX DI GOLMAN SACHS(cercate in wikipedia se non sapete cosa sia), vi siete mai chiesto cosa è successo in breve tempo in Grecia e in Italia? In Grecia, non appena Papandreu ha mormorato la parola "referendum" per contrastare l'euro e la troika, puhff!!!, colpo di Stato economico-silente e messa al trono di Papademos (EX DI GOLDMAN SACHS); e in Italia? Sapete chi è Mario Monti oltre che un super professorone? E' un EX DI GOLDMAN SACHS. E Letta? E' il nipotino di un altro Letta, il Gianni, EX DI GOLDMAN SACHS. Ai tempi poi, Prodi, cominciò l'iter per l'entrata nell'euro...anche lui è un EX DI GOLDMAN SACHS. Non credo sia un caso, non credo siano solo sentori dei complottisti...queste cose non vi puzzano un po'? Almeno voi, che cercate di capire qualcosa rispetto ai cervelli vuoti della maggior parte degli italioti, riempiti dalle tv di Berlusconi, senza capacità critiche, almeno voi...non sentite un po' di odore di compoltto?

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    2. ...e l 'onnipotente' Segretario Generale di Tesoro Th. Theocharis (Troika preferito) era vice presidente di 'Lehman Brothers' ... (senza commenti)

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  3. E' opinione diffusa che da noi in italia non ci siano proteste di massa perchè la gente sta ancora 'troppo bene'. Io non sono troppo d'accordo ma devo ammettere che per certi versi puo' essere vero.
    D'altronde guardando la Grecia adesso e ricordando le manifestazioni a volte anche violente dei mesi scorsi, è palese che queste non hanno suscitato nessuno degli effetti sperati (e questo potrebbe essere detti anche di Spagna e Portogallo).
    E' davvero possibile che siano riusciti a tramortire, a colpi di fame, una massa di dissenso cosi' enorme oppure si è tutta trasformata in rabbia ed è ancora li' come brace pronta a riprendere fuoco non appena gli si dara' un po' di ossigeno?
    Ora che abbiamo capito la 'crisi' (e chi non l'ha capito è perchè non vuole farlo), comincio a temere quello che succedera' dopo..

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    1. Forse la massa di dissenso non è rappresentata da nessuno, mi dispiace ma la colpa è della sinistra che non capisce la situazione ed è completamente in balia dei propri luoghi comuni, è disorientata perchè la posizione contro l'euro è stata fatta propria dalla destra e loro hanno paura di afffrontare questo tabù perchè essendo ancora imbrigliati nella dicotomia ds-sn pensano che abbandonando l'ideale di un Europa dei popoli perdano la prorpia identità, non capiscono che l'hanno già persa, anzi hanno svenduto quelli che dovevano difendere per un astratto internazionalismo. Possibile che Syriza non si renda conto del massacro? Cosa aspettano a ribellarsi? A rappresentare il loro popolo sofferente?
      Sono persi nel loro delirio come del resto tutta la sinistra europea e se gli italiani, i greci, gli spagnoli e via dicendo sembrano distaccati è perchè sono solo disorientati in quanto non hanno nessuno a cui fare riferimento. Lo stesso M5S non ha una risposta univoca alla crisi economica, quindi come si fa ad unirsi e scendere in piazza se non c'è qualcuno che interpreti il malessere della gente ma che soprattutto chiarisca ed informi del perchè di questa drammatica situazione. La sinistra, in tutta Europa, ha tradito i propri ideali e sta consegnando al boia milioni di ignari sventurati.
      Oppure, molto più tragicamente pensano che i popoli del sud non siano in grado di badare a se stessi e vogliono un Europa governata dai popoli del nord molto più produttivi e concreti, convinti che la serietà è l'onesta albergano solo in chi è biondo. Come la metti la metti è solo follia al cubo.

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    2. Concordo con Fiore. Il problema è una sinistra non più rappresentativa dei lavoratori checda 30 anni pensa solo alla sopravvivenza politica del suo apparato. Un po' poco, in un momento come questo.

      LARS.

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  4. Io credo che la "cecitá" (più o meno volontaria) sia spiegabile raccontando anche l'altra metá della storia (non vuole assolutamente essere una critica a questo bellissimo blog). In Grecia, come in Italia E Spagna, esiste tuttora una fetta di societá che non ha problemi e che magari vive anche meglio grazie alla bassa inflazione e andando in giro per Atene potrai vedere i famosi "ristoranti pieni". Questa spaccatura profonda tra i due mondi è il problema, e temo che possa durare anche a lungo, causando in questo modo la crescita degli estremismi

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  5. questa è l'europa che vogliamo? questa è l'europa dei popoli?

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  6. ogni volta che vengono calpestati i diritti degli esseri umani, si ravviva quella necessita', quella spinta per lottare, e' il momento che tuttti gli umanisti del mondo si uniscano per umanizzare la terra con vigore. date un occhiatta al nostro appello per un nuova resistenza nonviolenta. workshop sulla guerra dell'euro

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  7. Non voglio incitare il nazismo ma è stato l'ultimo momento nella storia del pianeta che la moneta fu stampata dallo stato...non è che ci raccontano che era il nemico ma poi per chi?X noi o per i banchieri centrali???Cmq è un argomento troppo ostico e facilmente fraintendibile!(ovviamente sono contro la fase successiva olocausto etc etc...)cmq credo che solo quando non hai più nulla da perdere ti giochi la vita stessa e i greci sono li pronti x esplodere...questo blog è un bel esempio di giocarsi il cu...o è mesi che dico di scendere per strada tutti noi con un bel volantino e metterlo nelle cassette della posta del proprio paese, io li sto preparando e dopo le vacanze li distribuirò...sarà poco sarà inutile???Ma io mi gioco il culo....voi????

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