11/10/11

Equilibri Multipli: quello che non ha capito la BCE


Dal Blog Free Exchange dell'Economist, una bellissima rappresentazione grafica che inchioda la BCE alle sue responsabilità: può essere che ancora non ci prende?



I rendimenti dei titoli obbligazionari Italiani sono in aumento. Le agenzie di rating si preoccupano che i più alti rendimenti rendano il debito Italiano insostenibile. Tagliano il rating delle obbligazioni Italiane. L'Italia promette di ridurre il deficit (cioè vendere meno obbligazioni). La crescita italiana soffre. Gli investitori temono che questo renda il debito Italiano meno sostenibile ai tassi di interesse correnti. La domanda di obbligazioni italiane cade, i rendimenti salgono. Avete il quadro.

Ma in caso contrario, guardate questo grafico.
Per gentile concessione della Bank Credit Analyst, illustra bene il dilemma dei debiti sovrani della periferia dell'eurozona. In tempi normali (parte superiore del grafico), la domanda delle obbligazioni italiane è inclinata negativamente. Mentre i prezzi cadono (e aumentano i rendimenti), la domanda sale. Ma a un certo punto, rendimenti più elevati mettono in discussione la solvibilità dell'Italia, e la domanda di fatto cade. In questa zona di vulnerabilità, la curva di domanda è crescente. Solo una volta che i prezzi delle obbligazioni Italiane cadono in territorio di crisi, presumibilmente a livelli molto più bassi di deficit e di PIL, la curva riprende la sua forma normale.

La Bank Credit Analyst scrive:

La possibilità di attacchi speculativi confonde la differenza tra liquidità e solvibilità. Di conseguenza, non ci può essere un unico singolo "equilibrio" per i rendimenti del debito. Piuttosto, i mercati del debito possono essere soggetti a equilibri multipli ... In un tale contesto, gli spostamenti dei costi di finanziamento possono portare a un'ampia variazione delle possibili traiettorie del rapporto debito/PIL nel corso del tempo, che porta ad esacerbare l'ansia del mercato. Di fronte a tali equilibri multipli, è responsabilità di una banca centrale garantire che il "buon" (cioè a basso rendimento) equilibrio sia raggiunto. Il fatto che la BCE abbia ancora da comprendere questa lezione è sconcertante.





6 commenti:

  1. Ciao Carmen,

    quindi quale sarebbe la proposta, ridurre il TUR? che al momento mi pare di 1,5%?

    saluti, Nicola.

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  2. Nicola, la proposta è che la BCE svolga il suo ruolo acquistando sul mercato primario i titoli invenduti, insomma fare da acquirente di ultima istanza - così facendo stronca alla radice la speculazione e garantisce il basso rendimento sostenendo il prezzo dei titoli. Questa è "aritmetica di base" per le banche centrali in tutto il mondo - tranne che in UE. Qui si dà una bella rappresentazione grafica di come si stravolge la curva di domanda in seguito alla mancanza di una BC degna di questo nome, e di come quindi problemi di liquidità si trasformano presto in problemi di solvibilità.
    Saluti :) Carmen

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  3. Ciao Carmen,

    Grazie per la risposta!!!

    Chissà perchè nello statuto della BCE, fù scritto che non poteva intervenire sul mercato primario a sostegno delle obbligazioni statali.

    Evidentemente volevano dare massima potenza possibile alla speculazione internazionale.

    "A pensar male si fa peccato, però spesso ci si azzecca" G.A.

    Cordiali saluti, Nicola

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  4. Quando si ha l'acqua alla gola, tutto va bene per respirare.
    Ora che la frana si sta sempre + vedendo, stanno cercando di tamponare con un fazzolettino.
    Saluti.
    Orazio

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  5. che fighi sti equilibri multipli :)

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