21/08/12

La Germania sostiene il piano Draghi sui bond contro Bundesbank

Ambrose Evans Pritchard dal Telegraph: il tedesco Asmussen del Board BCE appoggia il piano Draghi di acquisti illimitati di bonds, dando forse il via al "game changer" della crisi dell'euro ... tutto questo naturalmente in cambio dell'austerità, evidentemente inutile per la ripresa delle economie, ma molto utile ai fini della colonizzazione in corso. Sembrerebbe un piano ben congegnato, ma, forse, sempre più gente comincia ad accorgersi che il Re è Nudo ...



Telegraph - L'esponente tedesco del Direttorio della Banca Centrale Europea ha gettato il proprio peso a favore degli acquisti in massa di debito spagnolo e italiano per evitare la disintegrazione dell'euro, segnando un cruciale punto di svolta nella crisi del debito della zona euro.

"Una moneta può essere stabile solo se la sua esistenza futura non è in dubbio", ha detto Jörg Asmussen, il potente membro tedesco del comitato esecutivo della BCE.



Egli ha dato pieno sostegno al piano di salvataggio dei titoli del capo della BCE Mario Draghi, ignorando gli avvertimenti della Bundesbank tedesca che grandi acquisti equivarrebbero a una monetizzazione del debito e a un sostegno fiscale non autorizzato degli stati insolventi, in violazione dei trattati UE.

Mr Asmussen ha detto al Frankfurter Rundschau che l'impennata dei rendimenti dei titoli del Club Med negli ultimi mesi "riflette i timori sulla reversibilità dell'euro, e quindi un rischio di cambio", piuttosto che le cattive politiche economiche degli stati in difficoltà.

La scelta delle parole è fondamentale. Se può essere dimostrato che la BCE agisce per evitare un crollo dell'UEM - noto come "rischio di convertibilità" – gli acquisti di obbligazioni non sarebbero più considerati un salvataggio per l'Italia e la Spagna.

Mr Asmussen ha confermato che gli acquisti possono essere fatti su scala "illimitata", ben lontano dai timidi interventi degli ultimi due anni, che non sono riusciti ad arginare la fuga di capitali.

Il Daily Telegraph può confermare i report di Der Spiegel che i tecnici della BCE stanno esaminando, tra le altre opzioni, dei progetti per mettere un tetto ai rendimenti dei titoli spagnoli e italiani. Questo potrebbe rivelarsi il famoso "punto di svolta", che i critici di tutto il mondo stanno chiedendo da due anni.

Il direttore generale delle operazioni di mercato della BCE, Ulrich Bindseil, sta promuovendo il piano attraverso dei colloqui con gli esperti delle banche centrali nazionali della famiglia della BCE. Le commissioni sui mercati, sulla gestione del rischio e sulla politica monetaria sono al lavoro per mettere insieme un progetto.

"Non prendono posizione. Semplicemente prospettano i pro e i contro e lasciano la decisione al Consiglio dei governatori", ha detto un diplomatico dell'Unione Europea.

Mr Asmussen è stato nominato alla BCE dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel mese di gennaio, ed è vicino alla sua cerchia più ristretta. Lui era in vacanza quando il Consiglio della BCE - i 17 governatori nazionali e i sei membri del consiglio – ha sostenuto il piano Draghi all'inizio di questo mese. Allora non era chiaro se avrebbe acconsentito o si sarebbe unito alla protesta della Bundesbank.

Il suo supporto per Draghi è cruciale. Mentre la BCE può, in teoria, far passare la propria politica con voto a maggioranza, sarebbe pericoloso farlo contro l'opposizione tedesca. "Questo è un punto di svolta importante", ha detto Raoul Ruparel di Open Europe. "Asmussen è stato prescelto per il ruolo dalla Merkel. Significa che Draghi è riuscito ad aprire un varco in quello che sembrava un muro tedesco molto solido."

Il Cancelliere Merkel ha detto la settimana scorsa che il Piano Draghi è "in linea" con la politica tedesca nella misura in cui le condizioni imposte alla Spagna e all'Italia sono abbastanza dure, ma Berlino ha inviato messaggi contrastanti. Domenica il ministro delle finanze Wolfgang Schauble ha dichiarato che il finanziamento dei deficit dello Stato da parte della BCE era un anatema: "Se cominciamo a farlo, non ci fermeremo. E' come quando si inizia a cercare di risolvere i propri problemi con la droga. "

La Bundesbank ha stroncato il piano Draghi nel suo report mensile uscito ieri, dicendo che gli acquisti di obbligazioni comportano "gravi rischi per la stabilità".


Non è affatto chiaro chi vincerà questa battaglia sull'anima monetaria della Germania, ma per ora sembra che Mr Draghi abbia ottenuto dall'establishment tedesco un margine di manovra sufficiente per proseguire.

Se il suo piano sarà applicato presto, questo dipende dal governo spagnolo. La BCE non interverrà fino a quando gli Stati debitori non richiederanno un formale bail-out dai fondi di salvataggio EFSF ed ESM, e firmeranno un "memorandum" di rinuncia alla sovranità fiscale.

Questi fondi agiscono come un rinforzo, ma consentiranno alla BCE di intervenire con una vera potenza di fuoco. Questa doppia azione è la condizione per il supporto tacito della signora Merkel.
Gli spagnoli stanno contrattando sui termini. Il ministro delle finanze Luis de Guindos ha detto durante il fine settimana che non farà scattare il meccanismo a meno che la BCE non si impegni in acquisti illimitati di obbligazioni.

La Spagna sta già imponendo € 102 miliardi di tagli, il che equivale a una stretta fiscale del 4.8 % del PIL quest'anno e del 2.7 % l'anno prossimo, corretto per il ciclo. Con una disoccupazione sopra il 24%, è probabile che Madrid si opponga a ulteriori richieste di austerità.

4 commenti:

  1. Per informazione, ciò che vieta alla BCE di acquistare i titoli del debito pubblico NON è il suo statuto, come molti continuano erroneamente a pensare e scrivere, ma l'Art. 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione (numerazione di Lisbona), il quale fa questo divieto a TUTTE le Banche centrali della UE (non solo dunque dell'Eurozona). Quindi, tanto per dire, anche alla Banca d'Inghilterra (che però se ne frega, a quanto mi risulta).
    Articolo 123
    (ex articolo 101 del TCE)
    1. Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate «banche centrali nazionali»), a istituzioni, organi od organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali.
    2. Le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell'offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.
    =====
    Questo è tutto l'Art. 123 (presente con altra numerazione fin dal trattato di Maastricht).

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  2. Ok, infatti è da Maastricht che quello che in Italia col divorzio tra bankitalia e tesoro era stato la rimozione di un obbligo (di finanziare i governi), è poi diventato un divieto vero e proprio.
    Sarebbe giusto, in teoria, rimuovere questo divieto, ma farlo così, nell'ambito di politiche di austerità decise a livello centralizzato al di fuori di ogni responsabilità politica, è una forma di accanimento terapeutico su un paziente non in grado di esprimere la sua volontà ...

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  3. Ho letto da qualche parte, mi pare anche in un post di Goofynomics, che è prassi della BC Tedesca di "parcheggiare" presso di sé le emissioni tedesche, in tutto o in parte, quando le condizioni del mercato consigliano di differirne l'offerta. Ho inteso bene? E in questo caso non si tratta di una forzatura per aggirare l'art 123 richiamato da Leprechaun?

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    1. In effetti, se ne è parlato anche qui, in un articolo in cui Bill Mitchell spiegava la dinamica:
      la Finanzagentr, agenzia federale delle finanze tedesca, trattiene di regola una certa parte dei titoli di nuova emissione che vengono nmessi in offerta sul mercato primario per delle operazioni sul secondario volte ad aggiustamenti della liquidità dei titoli. E' successo poi che l'agenzia ha trattenuto quantità esagerate dei titoli bund per evidentemente sostenerne il prezzo ... ma che bravi questi tedeschi!

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