22/03/14

Sanzioni UE? La Mappa di una Distruzione Economica Assicurata

Da Zero Hedge una serie di mappe che mostrano la forte interdipendenza dell'economia tra le due aree dell'Europa e della Russia, e come la UE non abbia nessuna convenienza a un'escalation di sanzioni. Segnalazione e traduzione di Federico Nero
 

Via Zero HedgeCon gli alti funzionari tedeschi che attendono il vertice dell’Unione Europea focalizzato a discutere su un secondo round di sanzioni contro la Russia (e avvertono che “devono evitare una spirale di sanzioni”), abbiamo pensato che vale la pena mostrare quanto l’Europa e la Russia siano reciprocamente dipendenti . Come Pater Tenebrarum nota su Acting-man.com, le seguenti infografiche mostrano che un botta-e-risposta di sanzioni tra UE e Russia potrebbe essere veramente un grande problema per l’Europa, e perché probabilmente i leader della UE stanno silenziosamente pregando che questa crisi semplicemente finisca.


Scambio Commerciale tra UE e Russia (via RT)


Scambio Commerciale tra Russia e Germania (via Der Spiegel)
La Russia per la Germania è l’undicesimo partner commerciale 



Una lista di aziende tedesche con una grossa esposizione in Russia (via Der Spiegel)


 Esposizione Internazionale verso il debito russo


Le esposizioni bancarie in Russia (via Reuters):

SOCIETE GENERALE:

Secondo l’Autorità Bancaria Europea (EBA), la seconda banca di Francia alla fine di giugno aveva un esposizione di 22.4 miliardi con la Russia. Che equivaleva a 15.7 miliardi di euro in risk-weighted asset.

La SG Russia, che comprende Rosbank e altre assicurazioni e operazioni finanziarie, l’anno scorso ha fatto un utile operativo di 239 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2012 nonostante un aumento del 41% in perdite da crediti inesigibili. La banca ha dichiarato di avere in Russia a fine 2013 prestiti in essere per 13.5 miliardi di euro e depositi per 8.5 miliardi. 

Morgan Stanley stima che il patrimonio netto di SocGen in Russia rappresenta il 7.7% del totale del gruppo. 

UNICREDIT:

I dati dell’EBA hanno mostrato che la più grande banca italiana a fine giugno aveva in Russia un’esposizione di 18.6 miliardi di euro.

Unicredit ha dichiarato che i suoi ricavi provenienti dalla Russia sono stati di 372 milioni di euro nel quarto trimestre 2013 , l’80% in più rispetto all’anno precedente.
  
Morgan Stanley stima che il capitale di Unicredit negli affari in Russia rappresenta il 2.7% del totale del gruppo. 

RAIFFEISEN BANK INTERNATIONAL:

L’istituto di credito austriaco ha dichiarato di essere la 10° banca più grande della Russia, con prestiti per 10.2 miliardi di euro, 2.5 milioni di clienti e 192 filiali. Le attività con la Russia rappresentano il 12% del totale del gruppo, e da queste attività sono stati realizzati 507 milioni di euro nei primi nove mesi dello scorso anno, la maggior parte del totale del gruppo. 

I dati dell’EBA mostrano che la Raiffeisen alla fine di giugno aveva un’esposizione di 13.2 miliardi di euro in Russia.

Morgan Stanley stima che il patrimonio netto di Raiffeisen in Russia rappresenta il 15.6% del totale.

OTP BANK:

I dati dell’EBA mostrano che a fine giugno la banca ungherese  aveva un’esposizione in Russia di 4.4 miliardi di euro.

BANK OF CYPRUS: 

I dati dell’EBA mostrano che a fine giugno la banca cipriota avevva un’esposizione in Russia di 1.6 miliardi di euro

Ma a parte quello, dovrebbe andare bene?!

E questo, sull'onda dell’Ucraina che sembra ripiegare su ulteriori azioni, suggerisce che le potenze occidentali si sono chiuse in trappola dopo aver oltrepassato la linea rossa..

2 commenti:

  1. Madre Russia resisti, e sconfiggi il male....

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  2. Si sono chiuse in una trappola perchè talmente folli da preferire le perdite dell'Ucraina agli affari con la Russia.

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