17/06/12

La Scelta della Grecia: Contrattare o Supplicare


Il voto della Grecia avrà un peso su tutti noi. Siamo tutti Greci, ma veramente. Diffondiamo queste parole appassionate e illuminanti di Yanis Varoufakis

 


Quando due parti contrattano, la loro interazione riflette un potenziale beneficio reciproco ma anche un conflitto. Per esempio, quando un'azienda e il suo fornitore raggiungono un accordo, vi è spesso più di un prezzo da cui entrambi potrebbero trarre vantaggio. La fascia alta della gamma dei possibili prezzi favorisce il fornitore, mentre la fascia più bassa avvantaggia l'impresa. Così, quando la contrattazione li porta ad un accordo sul prezzo finale, essi si aprono a un vantaggio reciproco e risolvono un potenziale conflitto.


Ora, la contrattazione ha senso solo se entrambe le parti godono di un minimo di potere contrattuale. E cos'è che lo determina? La risposta è semplice: l'essere disposti a tracciare una 'linea nella sabbia' e ad abbandonare i negoziati se la 'linea' è oltrepassata. Così, un acquirente determina un prezzo massimo, e il venditore un prezzo minimo, e si impegna a mandare all'aria l'affare, se la parte opposta si rifiuta di accogliere almeno questa richiesta minimalista. Se una delle due parti non riesce a immaginare delle circostanze in cui preferirebbe rifiutare l'offerta dell'altro, e questo è evidente, i negoziati sono inutili. La parte che non riesce a immaginare di dire 'no' deve desistere dalla contrattazione e semplicemente implorare l'altro, facendo appello alla sua gentilezza, generosità e, in casi disperati come la Grecia, al suo senso di misericordia.

Oggi, gli elettori Greci stanno andando ai seggi elettorali lacerati dalla importante scelta che devono fare. Dovrebbero votare per un partito (Syriza) che promette di contrattare con l'Europa per migliori termini e condizioni, o per i partiti (soprattutto il conservatore Nuova Democrazia e / o il socialista PASOK) che, di fatto, propongono di supplicare l'Europa per migliori termini e condizioni? Apparentemente, entrambe le parti promettono di negoziare con la Troika (la Banca Centrale Europea, l'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale). Tuttavia, in verità, i partiti cosiddetti pro-salvataggio (ND e PASOK), stanno giocando su un piano per cui qualsiasi accordo con i creditori ufficiali della Grecia è meglio di nessun accordo. Così, in base alla definizione precedente della contrattazione, stanno escludendo dei veri negoziati, per gentile concessione della loro determinazione a non disegnare una 'linea nella sabbia'

Il dilemma degli elettori peggiora a causa dei rischi insiti nelle diverse scelte. I partiti pro-salvataggio sono contrari alla strategia della 'linea nella sabbia' perché credono che una 'linea' di questo tipo, se deve essere rispettata (ad esempio in seguito una linea dura nei negoziati da parte della troika), porterebbe la Grecia fuori dall'euro, e così costare alla Grecia più che attenersi alla 'linea' della Troika (vale a dire che la Grecia faccia come le viene detto). In netto contrasto, Syriza sostiene (ispirandosi alla triste esperienza di essersi inchinati ad ogni capriccio della Troika nel corso degli ultimi due anni) che il maggior rischio per la Grecia è continuare in questa precipitosa degenerazione, che inesorabilmente, e rapidamente, porterà la Grecia ... fuori dall'euro.

Sullo sfondo di questo dilemma, si trova un'altra fondamentale differenza nell'opinione pubblica Greca per quanto riguarda la gestione della crisi negli altri paesi diversi dalla Grecia da parte dell'Europa. Da un lato, i partiti pro-salvataggio mantengono una fede commovente nella capacità delle potenti nazioni d'Europa di cavalcare la tempesta attuale. Pur ammettendo che negli ultimi due anni sono stati fatti una serie di errori da parte di Berlino, Parigi, Bruxelles e Francoforte, i partiti pro-salvataggio sono aggrappati alla 'teoria' che "è così che l'Europa fa progressi"; alla visione ottimistica che l'Europa, in ultima analisi, riuscirà a fare ciò che è necessario per salvare l'euro e, con ciò, strappare l'Ideale Europeo dalle fauci della disintegrazione e del crollo. Sulla base di questo tenue ottimismo, sostengono che oggi la strategia ottimale della Grecia è di fare ciò che le viene detto (anche se ciò che viene detto ha poco senso razionale) in modo da massimizzare le possibilità di rimanere all'interno del consesso Europeo fino a quando non arriverà la tanto attesa 'soluzione finale' Europea alla crisi. Il loro scenario da incubo vedrebbe la Grecia cadere uscire dall'eurozona giusto poco prima che l'area si “sistemata” con una combinazione di trasferimenti fiscali, e passi verso il federalismo, la mutualizzazione del debito, ecc.

Dal lato opposto (che, tra l'altro, è il mio punto di vista personale già da tempo), una visione completamente diversa di ciò che l'Europa è in grado di fare. E' la visione delle élite Europee, ingolfate in uno spettacolare fallimento coordinato che non si può risolvere per via endogena. Ricordanoi generali del Pentagono Americano dei primi anni 1970, che vedevano che la guerra del Vietnam non poteva essere vinta ed era come un incidente ferroviario al rallentatore, ma che non avevano modo di trasformare questa consapevolezza in un tentativo coordinato di cambiare rotta. Allo stesso modo oggi nei corridoi del potere del Nord Europa, tutti possono vedere che l'Eurozona si sta dirigendo verso una grande sconfitta, presa in questo circolo vizioso, ma nessuno osa pronunciare le parole che potrebbero portare a un reset collettivo, Europeo, che eviterebbe il disastro inevitabile. Da questo punto di vista dell'evoluzione delle capitali Europee, abbiamo bisogno di un interruttore. Qualcosa deve 'cedere'. E' necessaria una discontinuità, per fermare il treno dell'eurozona. Un voto Greco per un partito, come Syriza, che è disposto a contrattare (cioè un partito che è pronto a disegnare una 'linea nella sabbia'), può fornire questo interruttore. Da questo punto di vista, un 'no' Greco alla Troika non è minimamente anti-Europeo. Anzi, è l'unico buon servizio che gli elettori Greci possono fare al progetto Europeo.

Se l'essenza della tragedia consiste sostanzialmente in della brava gente intrappolata in un circolo vizioso che rende loro impossibile distinguere chiaramente la scelta virtuosa dalla scelta disastrosa, gli elettori Greci stanno, oggi, vivendo una vera e propria molto personale tragedia. Da parte mia, ho pochi dubbi su quale sia la scelta virtuosa: la contrattazione è infinitamente più ragionevole della supplica, in particolare quando la Troika è così terribilmente poco portata a capire quali sono i suoi interessi. Gli elettori Greci hanno oggi l'opportunità unica di scuotere l'Europa da un compiacimento che sta condicendo il nostro Continente in una spregevole peripezia.


13 commenti:

  1. a quanto pare ha scelto di supplicare, contenti loro...

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    1. Mi associo a quanto hai detto, peccato che la gente non pensi.
      Orazio

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    2. il popolo greco ha scelto il meno peggio nella consapevolezza che la loro giovane democrazia è a rischio, questa è la posta in gioco.
      Hanno scelto di resistere invece di chiudere per bancarotta, come dare loro torto..

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    3. Punti di vista, chiacchiere. Se ne riparla tra un anno, o anche meno...

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    4. Bah, sei solo Chiacchiere e Distintivo.

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  2. Carmen, in un post di goofynomics (sto rileggendo tutto il blog dall'inizio: fatica immane... ma mi mancano "SOLO" una trentina di articoli...) ho trovato un tuo commento in cui ti proponevi di tradurre Frenkel:http://cje.oxfordjournals.org/content/33/4/685.full credo fosse questo...
    lo avete tradotto? se si, dove posso trovarlo?

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    1. Caspita, mario, complimenti, stai per caso classificando ogni post in base agli argomenti trattati? Sarebbe utilissimo per tutti, un catalogo del genere.
      Su Frenkel...sì, era mia intenzione, ma poi non se ne è fatto niente anche perché per tradurre un paper come quello occorre una autorizzazione. Poi Bagnai riteneva che fosse troppo tecnico.
      Adesso sto lavorando sull'ultimo di Frenkel, il testo per Pescara, che è molto importante, e penso di farne una sintesi. Ma gli esami di maturità (tre classi!) mi renderanno molto evanescente di questi tempi!

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  3. Ancora no Carmen, per il momento fatico a ricordare quello che ho letto ieri!!!! però avendoli stampati è un lavoro che potrei fare!!! ho fatto una cosa simile anche con i tuoi articoli e li ho linkati per argomento su la pagina fb mmt umbria... intanto buon lavoro per gli esami e sii buona!!!!

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    1. Sì, se potessi farlo sarebbe prezioso!
      ...Io SONO buona! (chiedere conferma a studenti serale)

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    2. Ma me la mandi anche a me la classificazione degli articoli di vocidallestero? Non sono brava con queste etichette...

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  4. ti avevo risposto qualche giorno fa... ma non vedo il post..

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    1. ? Mario, il tuo post deve essere sparito tra le mail, in questi giorni sono quasi sempre assente, mi dispiace.

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  5. cmq ti avevo linkato questa pagina https://www.facebook.com/groups/175071652610907/ (scorri in basso...) dove avevo suddiviso 5 tuoi articoli... per il momento sto leggendo materiale stampato arretrato... appena finito, visto che ho stampato molti tuoi articoli (e anche di goofy) si potrebbe pensare ad una classificazione!!! buon lavoro intanto!!!

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