04/10/12

Perché l'Italia sarà il posto dove l'Euro morirà

Da Business Insider un'analisi sulla situazione politica Italiana che farebbe ben sperare...



Un articolo interessante del Washington Post (qui in italiano) parla del movimento di Beppe Grillo, una stella politica nascente in Italia.

"…....Ha fatto un appello a un referendum sull’euro e ha detto che Roma dovrebbe seguire le orme di Argentina ed Ecuador, e sospendere i pagamenti sul debito nazionale.
...Nel paese che alle sue prossime elezioni potrebbe salvare o distruggere il futuro dell’euro, egli ha descritto la Germania e la Francia come i padroni dell’Europa, che vorrebbero dissanguare l’Italia.
...Recenti indagini indicano che quasi un italiano su cinque ora lo sostiene, mettendo il suo movimento 5 stelle solo pochi punti sotto i due partiti principali del paese."

Penso che ci sia un messaggio importante nell'ascesa di popolarità di Grillo. La mia conclusione è che lo sforzo di Mario Draghi per salvare l'UE (e l'Euro) è destinato al fallimento.


Oggi abbiamo un bizzarro status quo, c'è la calma sui mercati obbligazionari dell'Euro. La stabilità è dovuta alla convinzione che la Spagna presto accetterà un piano di salvataggio (con tutto quel di negativo che ciò comporta). E quando la Spagna si metterà in ginocchio a implorare, la BCE agirà rapidamente, e comincerà ad acquistare quantità illimitate di dubbia carta spagnola. Il problema è che la Spagna è molto riluttante a chiedere quel salvataggio della BCE.

Oggi siamo nel paese delle fate finanziario. Non durerà. In un futuro non troppo lontano il mercato spingerà la Spagna all'angolo, e il paese sarà costretto ad accettare i termini della BCE / FMI. Poco dopo, crescerà la pressione sull'Italia perché accetti le stesse condizioni della Spagna. E questo ci riporta a Beppe Grillo.

Quando questo succederà in Italia, il messaggio "Prima l'Italia" di Grillo salirà sempre più in alto. E' possibile che la Spagna sarà costretta ad accettare la rigorosa condizionalità di un salvataggio BCE / FMI, ma non c'è modo che lo faccia l'Italia. Il popolo italiano semplicemente non accetterà che il proprio paese diventi un (grande) servo della Germania.

Mario Draghi conosce l'atmosfera politica in Italia. Egli è pienamente consapevole dell'aumento della popolarità di Grillo, e del suo messaggio. Mario capisce anche ciò che Grillo potrebbe significare per i suoi sforzi di mettere il suo paese d'origine in una prigione economica.

Draghi ha sempre parlato con grande fiducia. Ha usato parole come "
illimitato" e "per sempre". Ma legge anche i giornali del suo paese. Egli deve sapere che non riuscirà a farcela. L'economia del suo piano di salvataggio potrebbe anche funzionare, ma il lato politico dell'equazione fallirà. Sono sicuro che Draghi è a conoscenza di tutto questo, il che significa che è un diavolo di un truffatore.


Qualche breve frase ininfluente sul significato complessivo è stata tagliata, e per chi lo desidera, l'articolo originario di Business Insider si trova qui, per chi volesse leggerlo completo. Qui invece l'articolo del Washington Post a cui si fa riferimento 

26 commenti:

  1. Purtroppo non sono daccordo con l'articolo di Anthony Faiola per due motivi particolari:
    1- Beppe Grillo non ha ancora una posizione ufficiale sull'Euro o comunque non vi si oppone in modo chiaro. Lui spinge per il referendum che con questo clima di disinformazione non può che andare a favore di Monti, Draghi e praticamente tutto il nostro parlamento.
    2- Quando dice "Il popolo italiano semplicemente non accetterà che il proprio paese diventi un (grande) servo della Germania" io sono convinto proprio dell'opposto; ovvero non essendoci praticamente rappresentanti in Italia per chi crede che l'Euro sia un fallimento (nell'ipotesi più bonaria) penso che la salvezza arriverà grazie ad altri paesi, magari la Spagna, che decideranno di uscire trascinando poi tutti gli altri.
    Saluti
    Francesco

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    1. Nessuno ci crede che usciremo dall'euro, io ci ho sempre creduto sin dal momento della sua entrata!! Pensano tutti che saremo salvati dalla crisi per evitare l'uscita, a pieno interesse della Germania, ma non sarà così. Appena cadrà la Grecia (prossima alla resa) verranno giù tutti gli altri stati.
      Come si starà? Non meglio di ora, ma ci sarà una liberazione interiore da parte di tutto il popolo italiano, oppresso da una dittatura che sembrava sepolta dalla fine della guerra. Sembra assurdo, ritornare nelle grinfie di chi ci ha rovinati nella seconda guerra, non ci era bastato quello spavento? Ma che ce ne frega se la Germania è la più forte in Europa. Io da italiana , voglio essere forte nel mio paese!
      Rossella.

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  2. Sai che ti dico Francesco? Purtroppo, anch'io condivido la tua interpretazione dei fatti - tuttavia, ho pubblicato questo come buon auspicio..;)

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  3. temo abbiate ragione e temo che ne pagheremo le conseguenze per molti anni..

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  4. Ciao Carmen! :)
    Ti chiedo scusa per il titolo del mio post, anzi, chiedo scusa anche ai tuoi lettori, mi sono accorta tardi che stride fortemente con la linea del tuo blog, l'ho cambiato in nome della nostra amicizia. Due giorni che non dimentico, che ti credi? :)
    Son certa che il giorno che ci vediamo, ripartiamo a parlare dal momento (triste per me) in cui ci siamo salutate quella volta.

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    1. Claudia BorsaPretaporter, ti adoro! Ma col titolo andiamo di male in peggio, potevi anche lasciarlo così.
      Non importa, sono contenta di avere un'amica dalla parte avversa, quando e se ci cercheranno casa per casa saprò dove chiedere rifugio (e viceversa).

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  5. grillo e chi per lui non ha ancora scoperto le sue carte ed ha ben ragione vuole giocarsele nel mese di gennaio, che sara' un mese decisivo per lo sviluppo di tutti gli avvenimenti che si saranno susseguiti. Fiducia perche' entro i prossimi 3 mesi sara' catastrofe ed il professore illustionista, mitomane deviato, dovra' sgommare. La rabbia degli italiani sara' inaudita a 3 mesi dalle elezioni e li si giochera' la partita del movimento 5 stelle. Potrebbe raggiungere tra il 35%e 40%delle preferenze. Riforma elettorale o no, siedera' in parlamento al governo. Del resto e' l'unica arma che hanno il 70% degli italiani e la useranno, oh, se la useranno

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    1. SIAMO A MILIONI D'ACCORDO CON TE! QUESTO SI DEVE AVVERARE, E' LUNICA SALVEZZA PER L'ITALIA IL POPOLO ORAMAI E' STANCO E STREMATO, DISTRUTTO E VUOLE A TUTTI I COSTI RITORNARE ALLA NORMALITA'! NELLA VITA DIGNITOSA DI TUTTI I GIORNI, LA VITA E UNICA E DI PASSAGGIO LA VOGLIAMO VIVERE IN TRANQUILLITA' ASSOLUTAMENTE TASSATIVAMENTE! L'ITALIA DI PICCOLE API LABORIOSE CAPACI DI COLLABORARE NEL FARE COSTRUIRE, LA NOSTRA CULTURA E'IN TUTTO IL MONDO VOGLIAMO L'ITALIA ONESTA! PERTINI ERA UN PRESIDENTE CITTADINO UN ESEMPIO! RITORNEREMO A VIVERE, ANCHE NELLA SEMPLICITA' DI TUTTI I GIORNI GRAZIE MOVIMENTO DI ESISTERE!

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  6. Ed io ho il tuo stesso auspicio ;)
    ...e grazie per la tua opera di condivisione davvero utile.

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  7. Anch'io sono d'accordo con Francesco solo che a dare il "libera tutti" sarà la Francia come accadde nel 1993.

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  8. Che bei commenti, anche questi danno il polso della situazione, spero che Piergiorgio abbia ragione, come dice anche Paolo Becchi potrebbe sorgere una marea inarrestabile, e dilagare per l'Europa!

    e per quel simpaticone: non scrivo cazzate, non so cosa succederà, posso cercare di prevedere, ma lascio spazio al desiderabile imprevisto, e soprattutto faccio circolare qualche notizia che mi pare interessante, dall'estero, appunto.

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    1. ..soprattutto faccio circolare qualche notizia che mi pare interessante, dall'estero, appunto.

      E per questo te ne sono molto grato.

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    2. @ Vocidallestero (5/ott/2012 00:37:00)

      Gentile Carmen, condivido in pieno l'opinione di Paolo Becchi. Proprio ieri ho inviato a Goofynomics un commento che, se mi permette, riporterei anche qui.

      Ho l'impressione che i veri problemi in Italia inizieranno dopo che l'inevitabile “Monti-bis” si sarà insediato. A quel punto, resisi conto che i sacrifici saranno ancor più gravosi e duraturi, anche gli italiani saranno costretti a riprendere in mano il loro destino.

      Alle prossime elezioni si ripeterà lo scenario del '92, quando dopo Craxi tutti si aspettavano una nuova stagione politica, immune dalla corruzione, dal clientelismo, dal consociativismo, ecc., e invece “scese in campo” Berlusconi, e la situazione precipitò definitivamente.
      C'è, però, una differenza rispetto al '92. A quel tempo ci si illudeva che la situazione sarebbe migliorata, mentre invece abbiamo vissuto 20 anni infernali, e ora ci è garantito che i prossimi 20 saranno anche peggio. Anche volendosi spontaneamente votare al sacrificio, però, gran parte della popolazione non reggerebbe nemmeno 20 mesi, perché gli effetti devastanti delle fallimentari misure di risanamento che la Bce ha imposto all'Italia tramite lo zelante Monti, si faranno sentire in tutta la loro potenza devastante a partire dal 2013. Da anni milioni di famiglie hanno già ridotto sensibilmente le spese. E non parlo di rinunciare alle ferie in luoghi esotici o a spese voluttuarie - a quelle in molti hanno rinunciato da un pezzo -, ma di rinunciare al caffè al bar, alla pizzeria di tanto in tanto, a rinnovare il guardaroba, a ridurre la qualità e la quantità dei consumi alimentari, ecc. Da mesi i consumi di carburante continuano a crollare, ma al contempo lievitano i prezzi alla pompa. Gli italiani usano sempre meno l'auto, ma spendono sempre di più.
      Insomma, una vita a scartamento ridotto, l'esatto contrario di quanto suggerisce l'invadente pubblicità tv che invece propaganda stili di vita improntati al più spensierato consumismo.

      Da un paio d'anni attorno a me vedo un crescente nervosismo. Parenti amici e conoscenti fingono che vada tutto bene, ma sotto sotto sono furenti e spaventati per il mutuo da pagare che si fa sempre più oneroso, per le continue rinunce, per le spese sempre più gravose per i figli, ecc. Di persone che negli ultimi due anni hanno perso il lavoro ne conosco più d'una. Insomma, la situazione è insostenibile sin da ora, e un suo aggravamento potrebbe portare a quelle che Céline definiva le “rivolte degli impifferati”, vale a dire di quelli che per anni hanno creduto che l'euro avrebbe garantito loro un futuro di benessere, e invece ad un tratto scoprono di essere stati presi per i fondelli, e di essere più poveri di prima. Poi che cosa accadrà non so, tanto più che gli Usa giocheranno un ruolo di primo piano nel riassetto degli equilibri politici italiani. In fondo, l’Italia è pur sempre la “sede del più completo arsenale militare di cui noi disponiamo al di fuori del territorio degli Usa”, per usare le parole dell’ex ambasciatore Usa in Italia Spogli.

      Ci attendono tempi difficili, ma bisogna anche dire che fino all'avvento di Monti parlare di uscire dall'euro, o anche solo criticarlo, era considerato un sacrilegio. Da alcuni mesi, invece, le voci critiche aumentano ogni giorno. E questo anche grazie a chi, come lei, Carmen, aiuta a capire come stanno le cose.

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  9. Quando ci sganciammo dallo Sme, un altro campo di concentramento economico, nel settembre92 non vi fu bisogno di alcun referendum. Ce ne uscimmo e basta !! E cosi accadrà con la moneta. Perchè accadrà, tale è la sua insostenibilità che non può che accadere. E' scontato. Come è sempre accaduto per le unioni monetarie, quando le valute nazionali vengono imprigionate dentro una banda di cambio rigido. E' la Storia che ce lo insegna. Anche l Argentina non ebbe bisogno di alcun referendum per sganciare il peso dal dollaro e ritornare alla piena sovranità monetaria, dalla quale è ripartita crescendo a ritmi serrati tra il 7 e 10 % l anno. Grillo non ci porterà certo fuori dall euro. Non evocherebbe il referendum. E, naturalmente certi indecenti post di Benetazzo non sarebbero mai comparsi sul suo blog. Come dare credito a Grillo che ha rivolto, e conduce gli utenti a rivolgerla a loro volta, la propria attenzione, in maniera ossessiva, ai rubagalline della politica, mentre la stessa foga non viene riservata ai terroristi finanziari, ai sociopatici euroburocrati che dall estero dettano le nostre manovre finanziarie. Ha demonizzato il debito pubblico che non ha alcun ruolo nella crisi ( è sempre esistito, anche quando l Italia aveva una economia leader, quando vi era prosperità diffusa e percettibile in giro per il Paese, e esisteva anche quando fummo promossi nei G7 tra i Paesi più ricchi e industrializzati del mondo ) mentre non dice nulla sulla elementare constatazione che per ridurre quel debito, stiamo somministrando austerità gargantuane che si stanno rivelando un disastro per l economia e un disastro per la gente. E che inoltre, come è naturale che accada, stanno facendo aumentare quel debito che si voleva ridurre. Misure crudeli, di tortura sociale che sono perfettamente inutili e peggiorative. Dopo 10 mesi di rigore la disoccupazione è dilagata, quella giovanile è da record, le aziende chiudono una dopo l altra, famiglie e pensionati sono condotte direttamente alla fame. Di contro sono crollati i consumi, la produzione industriale e il PIL. Nessuna chanche di uscire dall euro anche con Grillo e i 5stelle partito-movimento di maggioranza. Barnard e gli economisti Parguez, Mosler, Gallino Sapelli Bagnai Brancaccio e altri dovrebbero creare un movimento politico con il chiaro programma di uscire dall euro e dalla eurozona. Ma sarà possibile aggregare tante caratterialità cosi diverse tra loro ?? Ne avranno la volontà ?? Altrimenti ce ne usciremo si, ma solo dopo che ci AVRANNO SOTTRATTO anche quel tessuto produttivo, dal quale ripartire una volta rotto con l euro e con il trattato di Lisbona. Grillo se ne faccia una ragione : la gente scende in piazza contro le austerità dell Europa, non contro la corruzione. E' come se i partigiani anzichè combattere i nazi-fascisti, avessero ritenuto I Ladri Di Biciclette il loro problema maggiore.

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  10. Il lato positivo importante di Grillo e del M5S è che non hanno partecipato al disegno di distruzione del paese messo in atto già da Maastricht (e anche prima col divorzio) con l'avvio della moneta unica.
    E' un movimento politico estraneo a tutto ciò, e un consenso maggioritario ai 5S sarebbe importante, significherebbe in pratica il rovesciamento del sistema precedente, con il quale Grillo si pone in "radicale" opposizione.
    Sarebbe a tutto nostro vantaggio che emergesse una forza politica radicalmente alternativa all'establishment attuale corrotto e compromesso - sarebbe già una buona base su cui far attecchire la "ragionevolezza" economica e sociale dell'uscita dall'euro e dall'austerità.
    Diamo un po' di tempo ai 5S per elaborare una seria strategia economica per il rilancio del paese. Ci stanno lavorando su, penso che sarà uan questione di pochi mesi, vedremo presto i risultati.

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  11. Mi ritengo deluso dall atteggiamento schivo di Grillo nei confronti dell euro che, non dimentichiamolo mai, vuol dire anche Fiscal Compact, Pareggio di Bilancio, Mes, e della Eurozona che è divisa in due fasce, quella dei creditori e quella dei debitori. Con i creditori che ingeriscono pesantemente e antidemocraticamente, nelle politiche interne, monetarie e fiscali dei debitori. Poi sul suo blog trovi post come questo " La propaganda dei bombardoni " ( http://www.beppegrillo.it/2012/10/la_propaganda_d_1.html#commenti ), al chè rimani perplesso e ti incazzi. Tanto che ho deciso di scrivergli così : Scusa Beppe e tutto questo lo faresti rimanendo dentro l Euro ?? Cioè con una moneta che non puoi emettere, che prendi in prestito, per cui ogni centesimo che spendi lo devi restituire ?? Lo faresti con una BCE che per statuto pratica solo una politica di contenimento dei prezzi, senza anche una politica che le consenta di adottare misure di sviluppo economico sul modello della FEDERAL RESERVE americana che inietta 40 miliardi l anno, ad oltranza fino al raggiungimento della ripresa dell economia ?? E sul Fiscal Compact che facciamo ?? Sai sono 50 miliardi di manovre l anno per 20 anni che ci siamo autoimposti firmando il trattato. E del pareggio di bilancio con il quale lo Stato si è autoimposto per legge di spendere per citadini e imprese la stessa somma che recupererà con le tasse ?? E poi scusa ma che senso ha un referendum sull euro ?? Quando ci sganciammo dallo SME, un campo di concentramento economico simile alla Eurozona, non ci alcun referendum. Ce ne uscimmo e basta. Perchè era insostenibile e ci stava rovinando. E l Argentina ? Ti risulta che abbiano sganciato il Peso dal Dollaro dopo un referendum ?? No !! Lo hanno sganciato e basta. E sono tornati a crescere a ritmi serrati tra il 7 e il 10%. Lo so c'è l inflazione alta. Ma intanto, abolendo le austerità per ridurre il debito e per controllare l inflazione hanno ridotto la disoccupazione dal 35% al 3,5 %. Un buon risultato direi o no ?? E i partigiani ?? mica lo hanno fatto il referendum mentre liberavano l Italia dalla dittatura nazi-fascisti. Fare tutto quello che dici rimanendo con l euro, lo trovo un pelo fuori di testa.

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    1. Che sia preparato lo si capisce. Quello che non capisco è perchè non lo fa LEI un bel movimento al 20%? Dato che risponderà (forse) di essere impegnato (giustamente) a studiare come gli altri che ha nominato nel post precedente, aggiungo una copiatura che condivido:"Diamo un po' di tempo ai 5S per elaborare una seria strategia economica per il rilancio del paese. Ci stanno lavorando su, penso che sarà uan questione di pochi mesi, vedremo presto i risultati".
      p.s.: complimenti al blog.

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    2. In questo caso direi che si può anche appoggiare tutti e due i pensieri.Sono daccordo con Mossler ma anche speranzosa come la mia sempre più cara amica Carmen.....perciò,visti gli ultimi 50+20 anni passati di palo in frasca......mi posso permettere di aspettare ancora un pochino e vedere che faranno i 5s ;o)

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    3. Ci sono tecnicismi indispensabili che se glieli spieghi a uno che ha perso il lavoro, puoi aspirare al massimo ad una martellata sulla testa. Il sistema che hanno messo in piedi prevede di convincere le persone che sia inutile andare a votare (tanto non canbia niente, sono sempre gli stessi ecc), dividere il più possibile l'elettorato rimanente in modo che di volta in volta (comprando e promettendo)sia più semplice che vinca qualcuno dei "semprequelli". Penso che M5S dia fastidio soprattutto perchè ha intercettato quell'elettorato (40% circa) che non si può gestire con le solite tecniche. Ogni tanto leggo il blog di Alberto Bagnai, seguitissimo da universitari preparatissimi e tecnici informatissimi. Ma quanto valgono elettoralmente? Sicuramente ha ragione quando dice che bisogna lavorare per una nuova classe dirigente, ma qui occorre qualcuno che parli anche a quelli come me. Altrimenti sarà pure una nuova classe dirigente, ma che dirigeranno loro stessi. L'informazione è indispensabile, ma deve esere accessibile. Certo ben venga la nuova classe dirigente in grado di competere intellettualmente con i vampiri, ma quello che dice p.e Sergio Di Cori Modigliani (oppure le voci dall'estero)semplice da capire, quando uno le legge le martellate gli viene di darle non all'interlocutore. Se si mettessero insieme...

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  12. se l'Italia non avesse voluto essere serva della finanza (la finanza e capitale è tedesca?) non avrebbe dovuto firmare entusiasta tutti i trattati, da quello di Maachstricht che pone in sé i vincoli per la stabilità dell'euro, ad il MES.

    Non mi pare aver visto nessuno in piazza contro il Mes o il Fiscal Compact o il trattato di Lisbona.

    Poi capisco, fa comodo pensare sia tutta colpa della Germania e tutti sono "sue vittime" a loro insaputa.
    La favoletta per bambini proprio.

    Ma allora, quel vincolo del 3% del deficit/pil con relative "sanzioni" per sforamenti, è stato firmato per ridere? Cosa pensavano di firmare, il conto di una cena?

    Bah. Sempre il gioco dello scaricabarile.

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    1. Strano questo modo di pensare all'Italia e alla Germani come fossero blocchi unici...è chiaro che ci sono forze e ceti sociali e gruppi di interesse che attraversano entrambi i paesi per sostenere la stessa linea dell'euro e dell'austerità, sia qua che là. E gruppi che invece avrebbero tutto l'interesse a starne fuori, ma...appunto si tratta di organizzarsi e di questo stiamo parlando.

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  13. CECITA'----L'unica tomba sulla quale si sta ballando, è quella della drastica riduzione del tenore delle nostre vite, della distruzione dello Stato sociale, dello sventramento della economia, della de-industrializzazione del Paese, della disoccupazione dilagante, del crollo del potere di acquisto delle famiglie della inaudita debacle della produzione industriale e del PIL ( - 2,5% se va bene in un anno !!!), della scomparsa capacità di risparmio degli italiani, dell'aumento del carico di tasse e extra-tasse su cittadini e imprese, della spoliazione delle nostre ricchezze e della democrazia. Bisogna essere ciechi per non vedere tutto questo.Bisogna fare gli gnorri per non vedere a cosa ci ha condotto l adozione di una moneta unica in Paesi con economie differenti.Anzichè unire i popoli, L EURO producendo una economia del debito sta facendo riemergere odi e risentimenti che pensavamo cancellati dopo il secondo conflitto. L euro ( adottato da alcuni Paesi sottoprezzato rispetto alle rispettive economie, e da altri sovraprezzato ) ha creato differenti perfomances economiche, e ha diviso l Europa in due fasce, quella dei creditori e dei debitori, con i primi che ingeriscono pesantemente, in maniera antidemocratica sulle politiche interne, monetarie fiscali e sociali dei debitori. Pensate che follia è stata l aver adottato l euro, dentro un cambio fisso e rigido che impedisce ai Paesi in crisi di svalutare, lasciando il monopolio delle esportazioni alla Germania. Se, per assurdo, lo adottassero gli USA, ( ma l esempio vale per qualunque altra nazione, che infatti si guarda bene dal procedere con una simile bestialità economica ), la povera Louisiana diventerebbe immediatamente uno Stato debitore e il ricco Illinois, di contro, creditore. Allora dall' Illinois verrebbero dettate e approvate le manovre finanziarie che la Louisiana, debitrice, dovrebbe varare e somministrare ai suoi abitanti. Naturalmente, sotto il segno delle formulette neoclassiche, le quali pur di ridurre il debito e tenere a bada l inflazione, farebbero scaturire politiche di rigore e austerità ( aumento delle tasse, tagli alla spesa ) che finirebbero per peggiorare ulteriormente la crisi, rendendo totalmente inutili le misure di tortura sociale adottate. Fortunatamente per la Louisiana, in America hanno conservato la capacità di emettere moneta, possono sempre rifinanziarsi pur indebitati fino al collo a tassi molto bassi. E infatti nessuno per la Louisiana ha mai parlato di default, di intervento del FMI, di austerità e di, udite udite, uscire dal dollaro. La differenza, e l insostenibilita dell Euro appaiono quanto mai evidenti e solari. Almeno per chi ha occhi per vedere.

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  14. Grillo si sta comportando accortamente. E' giusto che non voglia scoprire tutte le sue carte perchè ai tempi di Roma un bravo generale non confidava per intero i suoi piani allo stato maggiore nemmeno la sera prima della battaglia. Ed è anche giusto che chi fa parte del M5S lo ritenga, alla romana, un "imperator" (non un "dictator" davanti al quale piegare prontamente e ciecamente il ginocchio come la maggior parte delle forze politiche attuali fanno con l'A.D. della G.S.) rispettandolo come merita, cioé come un capitano di nave che sa il fatto suo.

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  15. ancora con sta storia di uscire dall'euro, l'euro è stata introdotta + di 10 anni fa ed è dal 2008 che dilaga la moda dei blog catastrofici pro-uscita euro grazie ai quali molti ci sono cascati. L'euro deve rimanere, punto! Se davvero dovesse saltare non succederà come con l'uscita dallo sme perchè SONO DUE COSE DIVERSE. E chi stà parlando dell'argentina in piena crescita non ci azzecca un granchè, la situazione dell'argentina pare cambiata poco.

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  16. Anonimo Gaspare:
    Uscire dall'Euro sembra effettivamente l'unica via di salvezza sebbene il prezzo da pagare sarà pesante per chi é già quasi sotto acqua o sta affogando. Quelli che hano disponibilità e mezzi però non pagherebbero praticamente penalità perché già c'è chi sta acquistando valute estere sicure.
    Ho sentito dire però, e la fonte é seria, che essendo l'adesione alla moneta europea conseguenza di un trattato internazionale, un rerendum che decidesse l'uscita sarebbe come "acqua fresca" dato che l'obiettivo non sarebbe a portata dei referendum abrogativi. Tutt'al più un referendum del genere avrebbe solo significato consultivo.

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    1. Ciao Gaspare, benvenuto.
      Quello che dici è giusto, l'ha espresso in maniera esauriente Paolo Becchi su Byoblu, non so se è la fonte cui tu accennavi. Lì si afferma giustamente che nemmeno un referendum consultivo è in realtà possibile, quindi non si capisce su quali basi Grillo possa lanciare quest'idea...

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