15/07/13

L'Italia non è in vendita

Rilancio qui una voce made in Italy che merita il massimo risalto. Dopo aver spiegato chiaramente come la strategia dell'austerità serve a ridimensionare il debito privato estero (mentre inevitabilmente porta alle stelle il debito pubblico), in un post magistrale (che consiglio di leggere interamente) il prof. Bagnai denunzia la svendita del nostro paese, con la complicità dei media del regime. Facciamolo girare, e facciamo loro sapere che sappiamo, che abbiamo capito...


...Vorrei far capire una cosa, molto semplice. Quale creditore intelligente chiederebbe a un artigiano di vendere i propri utensili per abbattere, poniamo di 10, un debito di 100? Nessuno, per il semplice motivo che il restante 90, l'artigiano, senza utensili non riesce a rimborsarlo, perché smette di lavorare. O meglio: un modo per rimborsarlo ce l'avrebbe ancora: andare sotto padrone. Ed è questo che vogliono.
Chiaro, no?

Chi vede nel capitale estero la soluzione dei problemi vuole semplicemente la definitiva schiavizzazione dei paesi periferici. L'Italia priva delle sue aziende diventerebbe semplicemente un serbatorio di manodopera molto qualificata e sempre più a buon mercato. Chiunque vi parli di vendere ai creditori esteri anche solo un sasso del nostro paese coopera, che lo sappia o meno, a questo progetto. E quindi va isolato e fatto riflettere, naturalmente con le buone. Io ci ho provato in tempi non sospetti, denunciando credo per primo in modo esplicito la svendita del nostro paese. Certo, questo ha dato fastidio a molti difensori dell'euro "da sinistra". Non si può dispiacere a tutti. Ma io vivo in Italia e non voglio trovarmi a vivere in un deserto.
E che il tema sia questo, e che lo scontro sia ormai aperto, ce lo evidenzia il coinvolgimento dell'informazione di regime.

Sentite cosa racconta Roberto Buffagni:


Roberto Buffagni ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Offertismo e antifascicolismo":
Altro aneddoto in tema, fresco fresco.
Stamani sento "XXX" su YYY. Il conduttore legge una dichiarazione di Riccardo Illy, che in qualità di presidente di Altagamma dice che la vendita a stranieri di Pernigotti e delle aziende italiane in generale dimostra che sono buone da mangiare (appunto come i cioccolatini).
 
Telefono alla redazione. Di tanto in tanto lo faccio, e ho sempre trovato redattori cortesi. Stavolta, il redattore mi chiede di sintetizzare il mio intervento (che avevo già liofilizzato per il centralino). Sintesi: i profitti di un'azienda italiana che diventa straniera se ne vanno all'estero; e questo se va bene, perché a volte l'acquirente decide di comprare per chiuder e così eliminare un concorrente, vedi caso Acciaierie Terni/Thyssen Krupp, con il collateral damage dei poveretti carbonizzati per risparmio sulla manutenzione e la sicurezza in vista della prossima chiusura.
 
Invece di passarmi il conduttore, il redattore comincia a polemizzare e a discutere lui. Si noti che questo non avviene mai: di solito, i redattori si accertano che tu abbia da dire qualcosa di minimamente sensato, non teppistico e non illegale, e poi ti mettono in linea. Niente: stavolta, il redattore si batte come un leone. E non è vero che i profitti vanno all'estero, e comunque ci pagano su le tasse, e il problema della sicurezza sul lavoro è molto più complesso, e insomma lei è per il protezionismo...dopo di che, mi mette giù il telefono. Avevo dormito bene, erano le sette e mezzo del mattino, per cui mi incavolo solo moderatamente. Richiamo il centralino, spiego l'accaduto, sottolineo che per un servizio pubblico è grave fare censura preventiva, avverto che non finisce qui, e lascio di nuovo il mio telefono nel caso che un responsabile voglia chiarire. Due minuti dopo mi ritelefona il redattore di prima. Gli chiedo di presentarsi. Non si presenta. Glielo richiedo. Non si presenta, in compenso mi insulta: "Lei è un arrogante e un maleducato!" (cfr. pag 2 del manuale di psicoanalisi for dummies, voce "proiezione") e conclude con le ultime parole famose: "Lei a XXX non interverrà più".
 
E bravo l'innominato. Mandata lettera di protesta al responsabile della trasmissione e al direttore di YYY. Reazione: zero. Appena avrò tempo e voglia scriverò anche a qualche giornale, come i colonnelli in pensione (non sono in pensione, però).
 
Ecco qua, tanto vi dovevo. Abbasso il nazifascicolismo!


Vi occorre altro?

Pud€ Pagina difende la svendita. Può darsi che gli vada bene. Se invece va male, cioè se gli italiani si riprenderanno l'Italia, sapranno quali braccia restituire all'agricoltura, in un paese che ha tante eccellenze nell'agroalimentare, e tante deficienze nell'informazione.

(fate sentire la vostra voce. Polvere alla polvere e merda alla merda. Devono sapere che sappiamo cosa ci stanno facendo, e sappiamo perché ce lo stanno nascondendo. Fate circolare. L'indirizzo di Pud€ Pagina si trova facilmente...).

10 commenti:

  1. Facciamo un bel mail-bombing a primapagina@rai.it per far sentire il nostro caloroso ringraziamento per la loro strenua difesa del progetto di svendita del patrimonio (pubblico e privato)!

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  2. il miracolo economico germanico :-)))

    http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2013/04/09/warum-parken-tausende-neuwagen-heimlich-in-bayern/comment-page-5/#comments

    http://www.zerohedge.com/news/2013-03-17/where-channel-stuffed-german-cars-go-die

    Es wird befürchtet, dass mehr als eine Million Quadratmeter guter Ackerboden für Stellplätze asphaltiert wird.
    Bereits heute werden in Bayern täglich 20 Hektar Acker-Wiesen- und Waldflächen verbraucht. Das entspricht 30 Fussballfeldern. puahhhhhhh!!!!


    http://www.bb-donaumoos.de/index.php?sid=6


    migliaia e migliaia die Auto nuove di zecca vengono trasportati in gigantesci parcceci, e li stanno per anni per poi essere rottamati. il bello che queste Auto sono dentro le bilancia die Audi, wv ecc ecc. hahahaaha

    le cigale tedesco sono avanti anni luci contre le cigale italiane.
    .-)))

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  3. Grazie, eccolo qua!
    Unico appunto: niente a che fare con le buche Keynesiane, si intende...


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  4. Quello che ripeto da tempo, ma molti blog, non colgono l'importanza e che Bagnai lo dice in modo differente ma uguale, è questo:
    La cultura è internazionale MA LA ECONOMIA E' NAZIONALE.
    Leggendo la storia economica e in particolare quella del passato della Germania, emerge con chiarezza il concetto.
    Che la sinistra in primis, e con loro anche la destra, con l'appoggio dei media nell'offuscare/negare la storia lo abbiamo capito tutti.
    Non ho mai compreso e mai comprenderò, perchè uno stato deve aver bisogno di soldi esteri, quando una corretta emissione di moneta non gravata da signoraggio/riserva frazionaria può far tranquillamente vivere una nazione ed il suo popolo.
    Saluti.

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    1. L'europa tutta e non solo l'euro, cos'ì com'è stata concepita, è un progetto che si è rivelato fallimentare. Stiamo parlando di mettere assieme popoli diversi con lingue, usi e costumi diversi ed esigenze diverse. E tutto questo dovrebbe essere tenuto assime da una moneta unica?

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    2. Credo che un popolo, sia un popolo, con la sua lingua le sue tradizioni e la sua cultura.
      Questi personaggi criminali, stanno cercando di unificare le culture,a tappe forzate, non solo con la moneta, ma con operazioni il cui unico fine è quello di annullare/ridurre la volontà popolare per meglio gestire il tutto, senza dover dare di conto a nessuno.
      Troppi interessi stanno dietro a questo, oltre il più importante economico/monetario, vi sono interessi delle multinazionali che trovano la strada libera per ogni nefandezza.
      Occorre fare come quella nazione dell'est, che non ricordo ma che sta sfrattando il FMI.
      Da noi gli si stendono i tappeti rossi, invece di una bella cella.

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  5. il 35% della nostra economia è stato distrutto per mancanza di liquidità, la disoccupazione è alle stelle (al sud poi è una tragedia), in compenso abbiamo l'austerity e siamo divenatti virtuosi. forse era meglio essere semplicemente ITALIANI.

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  6. Carmen i tedesci predicano Aqua e bevono vino
    cioé, agli altri vogliono applicare le Theorie deficienti e suicide (in una depressione) tipo Hayek o Friedman, mentre loro sono i piu kenyesiani di tutti. Voglio solo ricordare che nel 2009/2010 quando la Germania stava per sprofondare Hanno subito immolato nel systema tedesco 400 Mrd. di €, metà dei quali e andato a favore delle loro bance piene die marciume subprime. il resto e andato a favore della real economy. Tra il 2009 e 2010 il debito tedesco e salito da 1600 Mrd. a 2000 Mrd.

    volglio anche ricordare che quando la Germania ha applicato le riforme hartz IV, grecia, prortogallo, spagna, irlanda avevano un PIL tra il 3-5% e anche il resto viaggiava molto ma molto meglio che adesso. applicare adesso questo programma sarebbe il suicidio al quadrato.

    OT.
    vendite Auto in olanda -54% in giugno :-)
    moody's bitte melden, no no l'olanda non si puo toccare, l'olanda e virtuosa, hahahaha.





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  7. Ecco la mail mandata a prima pagina, che ho formulato sulla falsariga di quella inviatami in Ccn da un amico, chi vuole si unisca:

    Gentile redazione di prima pagina,

    In riferimento a uno strano episodio di censura , sappiate che essere morbidi o addirittura complici di una crisi economica e finanziaria pilotata come quella in cui siamo stati cacciati, può portare a strani episodi di contrappasso

    Sappiate che il progetto di (s)vendita del nostro paese è chiaro agli occhi di molti italiani, moltissimi direi. Sappiate che osserviamo una stampa dedita alla propaganda al servizio di interessi stranieri che mirano a colpire il nostro paese nei suoi asset economici fondamentali e nelle sue istituzioni democratiche. Sappiate che la cosa è evidente; chi vi osserva, lo vede. Voi, mentre svolgete il servizio, vi vedete?

    Grazie dell'attenzione,

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  8. Non serve signori, non serve. Le persone non vogliono ascoltare, non vogliono capire, non vogliono comprendere. Se posti ogni tanto qualche notizia del genere, magari sui social network, per fare aprire gli occhi a chi dorme beato nonostante presto si ritroverà con il sedere per terra, ti insultano, ti criticano, ti dicono che vogliono cancellarti dalla lista degli amici.

    E allora chi se ne frega? Facciamo prima a cercare una via di salvataggio per noi, individualemente, e lasciar crepare questi ignoranti animali nella loro stessa ignoranza. Se lo meritano, perchè oltre ad essere ignoranti, sono anche arroganti e maleducati verso persone che in sostanza, postano soltanto delle notizie sul proprio profilo del social network senza andare ad occupare spazi non propri.

    E allora che andassero a quel paese. Altro che informarsi, chi si vuole informare lo fa già, come ci sono arrivato io qui perchè volevo sapere, possono arrivarci anche tutti gli altri.

    Se a loro non interessa che crepassero, nel modo più doloroso possibile, perchè con il loro menefreghismo purtroppo stanno condannando tutti noi.

    Ripeto, pensate a salvarvi in qualche modo e lasciate perdere gli altri che non vogliono sapere, è tempo sprecato.

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