Ecco le previsioni di CalculatedRisk sull'euro nel 2011...il punto di vista di un importante blog americano di economia e finanza: o la va o la spacca, e anche se la va, c'è qualche default (meno male...)
http://www.calculatedriskblog.com/2010/12/question-8-for-2011-europe-and-euro.html
Buona lettura:
Lo scorso fine settimana ho postato alcune domande sul prossimo anno: dieci domande sull'economia per il 2011. Cercherò di fare alcune previsioni, o almeno qualche riflessione su ogni domanda entro la fine dell'anno.
La domanda n. 8 riguardava l'Europa e l'euro: Cosa succederà in Europa? Quando sarà il prossimo crollo? Che riflesso avranno i problemi dell'Europa sulla crescita degli Stati Uniti?
La situazione in Europa è fluida. Basta guardare i rendimenti dei titoli - Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna - tutti vicini ai livelli record. Sembra che la questione sia quando, e non se , ci sarà un'altra "esplosione". Per esplosione, intendo un'altra serie di incontri di fine settimana di emergenza, e un'altra domenica di "salvataggio" annunciato.
The European Financial Stability Facility (EFSF) è sufficiente per gestire il Portogallo, e quindi credo che questo significhi che il Portogallo sarà il prossimo.
Michael Pettis ha offerto alcune riflessioni sul 2011, e si è occupato di Europa: In 2011, the euro zone will hang together or hang separately :
Michael Pettis ha offerto alcune riflessioni sul 2011, e si è occupato di Europa: In 2011, the euro zone will hang together or hang separately :
"Nel corso del 2011 l'Europa dovrebbe affrontare e decidere la questione dell'unione fiscale. Se si sceglie l'unione, l'euro sopravvivrà. In caso contrario, l'unione monetaria quasi certamente si sfascerà. Il 2011 è importante perché nella maggior parte dei paesi europei il leader di tutti i principali partiti politici tendono ad essere emotivamente e ideologicamente impegnati nel progetto euro.
Tuttavia nel corso dei prossimi due-tre anni, quando si intensificherà il dibattito su come ripartire i costi degli adeguamenti necessari - dovranno pagare i lavoratori , sotto forma di deflazione dei salari e aumento della disoccupazione? i paesi dovranno abbandonare l'euro e dchiuarare default, e così caricare i costi dell' aggiustamento sui creditori? le tasse dovrebbero essere aumentate o tagliate le spese, e quali? - il consenso politico si dividerà e la politica interna sarà sempre più instabile. In questo caso non ci sarà quasi modo di evitare i defaults e lo sfascio della moneta comune."
Tuttavia nel corso dei prossimi due-tre anni, quando si intensificherà il dibattito su come ripartire i costi degli adeguamenti necessari - dovranno pagare i lavoratori , sotto forma di deflazione dei salari e aumento della disoccupazione? i paesi dovranno abbandonare l'euro e dchiuarare default, e così caricare i costi dell' aggiustamento sui creditori? le tasse dovrebbero essere aumentate o tagliate le spese, e quali? - il consenso politico si dividerà e la politica interna sarà sempre più instabile. In questo caso non ci sarà quasi modo di evitare i defaults e lo sfascio della moneta comune."
Così Pettis ritiene che il 2011 sarà l'anno del successo o del fallimento per l'euro, e che in entrambi i casi alcuni paesi probabilmente alla fine dichiareranno default.
Benché la mia sfera di cristallo sia alquanto annuvolata sull' Europa, io penso che:
• L'euro in qualche modo sopravvivrà un altro anno senza perdere paesi.
• La prossima esplosione si avrà nei prossimi due mesi. C'è un altro giro di stress test, previsto per febbraio, anche se ancora non c'è accordo su criteri.
• Ci sono due temi principali, che potrebbero avere un impatto sull'economia degli Stati Uniti: il commercio, e la ricaduta finanziaria/stretta del credito. L'impatto sul commercio sarà probabilmente minimo, anche se l'euro crollerà rispetto al dollaro (una piccola percentuale del PIL USA dipende da esportazioni in Europa). L'aspetto finanziario è abbastanza prevedibile, con un rischio di ribasso significativo.
• La prossima esplosione si avrà nei prossimi due mesi. C'è un altro giro di stress test, previsto per febbraio, anche se ancora non c'è accordo su criteri.
• Ci sono due temi principali, che potrebbero avere un impatto sull'economia degli Stati Uniti: il commercio, e la ricaduta finanziaria/stretta del credito. L'impatto sul commercio sarà probabilmente minimo, anche se l'euro crollerà rispetto al dollaro (una piccola percentuale del PIL USA dipende da esportazioni in Europa). L'aspetto finanziario è abbastanza prevedibile, con un rischio di ribasso significativo.
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