Il seguito del dibattito tra Krugman e gli esponenti della Moderna Teoria della Moneta a proposito dei deficit di bilancio. Qui una risposta da parte di L.Randall Wray su New Deal 2.0
07/20/2010 - di L. Randall Wray
Negli ultimi mesi, una forma di isteria di massa ha travolto il paese: la paura di un deficit di bilancio "insostenibile" ha sostituito la precedente preoccupazione per la crisi finanziaria, la perdita di posti di lavoro e il crollo dei prezzi delle case. La cosa più preoccupante è che questo spostamento di attenzione avviene proprio quando gli effetti del pacchetto di stimolo del governo stanno finendo, e le assunzioni temporanee per il censimento giungono al termine. E quel che è peggio, l'economia è ancora - probabilmente – ad anni di distanza da una completa ripresa. A dire il vero, almeno una parte di questa isteria è stata messa in piedi da una ben finanziata campagna di pubbliche relazioni da parte di Pete Peterson, a capo della National Commission on Fiscal Responsibility and Reform del Presidente Obama - un gruppo trasversale con membri provenienti da tutte le parti politiche, ma oramai tutti convinti che l'attuale orientamento di bilancio pone il paese su un percorso di indebitamento rovinoso. Ma anche le colombe del deficit come Paul Krugman, che sono a favore di un maggiore stimolo nella fase attuale, sono in ansia per il "deficit strutturale" nel futuro. E insistono sul fatto che anche se non abbiamo bisogno di pareggiare il bilancio oggi, dovremo avere la "situazione fiscale" in ordine alla ripresa dell'economia.
C'è un punto di vista alternativo proposto dagli economisti che seguono quella che è stata chiamata la "Modern Money Theory", che sottolinea la differenza tra un governo sovrano che emette moneta, e gli utilizzatori della moneta (famiglie, imprese e governi non sovrani) (Vedi qui e qui). Essi insistono sul fatto che il concetto di "sostenibilità fiscale" o di "solvibilità" non è applicabile a un governo sovrano - che non può essere costretto a un involontario default sui debiti espressi nella propria valuta. Un tale governo spende accreditando i conti bancari o con l'emissione di circolante. I "tasti" che utilizza per fare degli accrediti sui conti bancari non possono mai esaurirsi, e nello stesso modo sin quando si può trovare carta e inchiostro, si può emettere moneta di carta. Questi, a nostro avviso, sono semplici affermazioni che dovrebbero essere assolutamente incontrovertibili. E questa non è una proposta politica - è una descrizione precisa dei procedimenti di spesa utilizzati da tutti i governi dotati di sovranità monetaria.