03/04/11

Stampare o non stampare. Questo è il dilemma?

Per una volta invece di tradurre voci dall'estero pubblico alcune riflessioni “made in home”, per esprimere il mio punto di vista su un argomento dove a quanto pare vado contro corrente. Anche se già presagisco grandi proteste, perché ogni volta che si parla di deficit del bilancio, di spesa pubblica, e soprattutto di monetizzare il deficit, stampando moneta o emettendo titoli, si mettono in moto a dir poco delle forti passioni.

La finanziarizzazione dell'economia, questa massa enorme di moneta che gira per il pianeta alla ricerca degli investimenti più momentanei e redditizi, le bolle che si gonfiano e che scoppiano, la salita alle stelle dei prezzi delle materie prime e dell'energia, sommati alle difficoltà di occupazione nell'economia reale che incontriamo tutti i giorni, noi e i nostri figli, ci fanno vedere come fumo negli occhi ogni discorso che prenda presumibilmente alla leggera l'aumento della moneta esistente. Come, se la moneta è già così sovrabbondante rispetto agli scambi reali, vogliamo ancora aumentarla? E per far che? Per nutrire il mostro finanziario che già tutto divora?
E poi: la moneta verrà inflazionata e perderà valore, e non possiamo certo fidarci della regolamentazione dei governi o delle banche centrali, dato che sono proprio loro che ci hanno ridotto nello stato in cui ci troviamo adesso.

Giusto. Tutto corretto.
Però ho la sensazione che, come accade anche a proposito di tanti altri fatti della vita sociale, quella che è una indignazione giusta e sacrosanta, venga sfruttata e rivolta verso falsi obiettivi, attraverso una abile manipolazione che parte dall'alto, attraversa il livello accademico e poi si diffonde nella società.

Oggi anche i bambini sanno che se lo Stato stampa moneta per finanziare le sue spese, è folle, crea inflazione! Quando mi trovo a scuola davanti a studenti che ancora non sanno niente di economia, questo però lo sanno. Mah.
Siccome io sono in giro da un po', ricordo che i primi testi su cui studiavo, modulavano questo argomento con canto e controcanto, specificando condizioni, termini, modi.
Oggi i testi liquidano la faccenda. La monetizzazione del deficit è inflazionistica. Punto.
Proviamo a vederla in un altro modo, prendendo nella dovuta considerazione due fatti fondamentali.

- In primo luogo, bisogna tenere presente che c'è moneta e moneta.
In economia si parla di 5 aggregati monetari.1 (Non la faccio lunga, se non li conoscete li trovate in nota).
La differenza fondamentale tra la base monetaria e tutto il resto, sta nel fatto che mentre la base monetaria non è a debito – tutto il resto degli aggregati monetari invece lo sono.
- In secondo luogo, c'è anche da tenere presente che la quantità di moneta totale, corrispondente all'aggregato M3, è molto più grande della base monetaria, ed anche del semplice M1 (solo in Italia, dalle statistiche della Banca d'Italia, siamo in un rapporto intorno a 10:1, ma credo che altrove sia molto peggio). Quindi la maggior parte della moneta esistente è proprio la moneta a debito.

Tutte le specie di moneta che vanno oltre la base monetaria sono cosiddetta moneta debito perché sono il frutto della creazione della moneta da parte del sistema bancario e finanziario attraverso il credito. Insomma quel meccanismo noto in tutti i testi di economia come moltiplicatore dei depositi bancari, o riserva frazionaria, attraverso il quale si moltiplica il denaro esistente facendolo girare col prestito. Questo tipo di moneta ovviamente arricchisce soprattutto le banche e il settore finanziario, mentre per i fruitori, privati o pubblici, di questo denaro, ci sono sempre gli interessi da pagare; perché l'uso di questo denaro sia conveniente per il singolo fruitore occorre sempre tener d'occhio il rapporto tra il costo e il rendimento dell'operazione finanziaria che si sta intraprendendo. Parlando a livello collettivo, è ovvio che un debito così generalizzato costituisce un bel drenaggio di ricchezza dall'economia reale al settore finanziario.

La base monetaria invece non è a debito. Quando la BC (banca centrale) stampa moneta di carta per immetterla nel circuito, la immette “a gratis”, non gravata da interessi (che sia stampa fisica o accredito su un conto, non è rilevante, perché quello che conta è che l'operazione è gratuita, cioè aumenta la ricchezza senza togliere niente).
I canali attraverso i quali la BC immette la base monetaria nel sistema, sono tradizionalmente tre, il canale estero, quello bancario, e il canale del Tesoro.

Il canale estero si può attivare quando c'è un un saldo attivo nella bilancia dei conti con l'estero. In questo caso la BC può stampare moneta per far fronte alle richieste di cambio degli importatori stranieri. E qui non ci sono interessi da pagare. Si stampa moneta in cambio di ricchezza straniera che entra nel paese.

Il secondo canale, quello più usato, è quello bancario. Quando la BC presta soldi alle banche contro garanzia di titoli, in genere non si ha un aumento vero e proprio di base monetaria, anche se lo fa stampando, perché poi a determinate scadenze questi soldi devono tornare indietro, più gli interessi. Sono le cosiddette operazioni di rifinanziamento temporanee. .
In altri casi, invece, c'è un vero e proprio aumento di base monetaria, attraverso quelle che vengono chiamate operazioni di mercato aperto definitive: la BC rifinanzia le banche e stop, non c'è nessuna operazione di segno contrario. Si dice che sono operazioni “strutturali” per aumentare la liquidità. Ricchezza aggiunta.

L'altro canale possibile, sarebbe quello del Tesoro. Questo canale in Europa è stato bloccato e prosciugato per Trattato2, mentre negli USA è ancora aperto.
Il canale pubblico rappresenta un'importante occasione per la BC di immettere base monetaria nuova nell'economia, attraverso anticipazioni straordinarie nel conto corrente del Tesoro con la BC, oppure tramite l'acquisto diretto dal Tesoro dei titoli del debito pubblico. Seppure i titoli siano debiti da rimborsare e gravati da interessi, nel caso di acquisto diretto da parte della BC, non si tratta di vero debito ma di ricchezza aggiunta, perché gli interessi la BC con una mano li prende e con l'altra li restituisce allo Stato, essendo bene o male istituto di diritto pubblico (anche se di proprietà privata). E quando i titoli giungono a scadenza basta farsene acquistare altri.
Quindi non è vero debito, o debito non oneroso. 3

Credo, da quanto detto su, che dovrebbe esserci un rapporto più sano e più equilibrato tra base monetaria, e moneta bancaria. La base monetaria fa da base, e il credito come un cuscinetto ammortizzatore dovrebbe espandersi e contrarsi a seconda del ciclo economico. Invece sta succedendo che il credito sostituisce la base monetaria scarsa.
Lasciando stare le ragioni che hanno portato a questo (la domanda carente in qualche modo bisogna pur alimentarla), mi sorge spontanea una domanda: come mai tutti gridano allo scandalo se si accenna a finanziare con moneta nuova di stampa (base monetaria) la spesa pubblica, quando la base monetaria è di per sè già così ristretta, e il vero problema sta nella dilatazione abnorme del debito?

Ma non sarebbe più logico in questa fase di agonia dell'economia italiana – invece di scandalizzarsi all'idea – chiedere piuttosto a gran voce di riaprire il canale pubblico inaridito, e finanziare con base monetaria gratuita almeno parte delle spese pubbliche di utilità sociale, le infrastrutture del paese, la sicurezza sociale, l'istruzione, lasciando anche che lo Stato non abbia un pareggio di bilancio, ma se occorre spenda di più di quanto prende ai cittadini4?
La base monetaria usata in questo modo arricchirebbe davvero il paese, e non degenererebbe in leva finanziaria. Mi immagino come obiettivi di spesa degni di questo nome la riparazione della rete idrica in tutto il paese, la riqualificazione energetica di tutto il patrimonio edilizio, dei piccoli impianti diffusi sul territorio per la produzione di energia rinnovabile. E si potrebbe andare avanti parecchio.

Qual'è dunque il problema? L'inflazione? In tutti i bollettini della BCE l'inflazione si considera correlata con M3, non con la base monetaria, quindi basterebbe fare uno scambio. Per non aumentare a dismisura la moneta, bisognerebbe stringere da qualche altra parte. Bisognerebbe diminuire corrispondentemente la moneta debito, diminuire il moltiplicatore. Dateci un po' di base monetaria, e bruciamo un po' di finanza, la moneta totale rimane uguale, e l'inflazione non sale.
Per esempio sarebbe urgente impedire alle banche di giocare in borsa, impedire loro di deviare i risparmi nel settore finanziario invece di mantenerli utilizzabili nell'economia reale.
O impedire di giocare coi derivati. Modi ce ne sarebbero tanti, e non credo nemmeno che molta gente piangerebbe a causa di questo scambio.

Per dirla con Paolo Sella di Monteluce, nel vecchio testo “La verità sulla finanza italiana”: 
Il problema non verte sulla quantità di moneta che lo Stato emette; ma sulla qualità della spesa che esso effettuerà con questa moneta. Infatti, contrariamente alla tesi classica, non è la carta
falsa che crea l’inflazione; è la spesa sterile che sterilizza il simbolo monetario.

Quando la MMT negli USA parla di deficit e di rotative di stampa, chiede che quella parte di stimolo fiscale USA che è stata diretta all'economia reale – con investimenti in infrastrutture, sicurezza sociale, e sussidi ai poveri – non sia interrotta per un discorso di risanamento del bilancio. Essi criticano altre spese del governo che potrebbero essere tagliate, per es. quella militare. Ma proprio sulla pelle della gente bisogna raddrizzare il bilancio? Se le spese fossero sensate il bilancio si rimetterebbe a posto con la crescita. Questo è. Non mi paiono tanto fuori di testa questi professori.

Noi in Europa, invece, non abbiamo più nemmeno una moneta sovrana e non possiamo nemmeno sognarci di puntare sulla crescita. Ce la dobbiamo cavare con bilanci in pareggio anche in tempi di crisi (provocata dalla finanza) perché altrimenti si crea inflazione. La base monetaria è demonizzata e il debito galoppa.

Un altro problema è che non si può regolamentare il mercato perché non possiamo riporre fiducia nei regolamentatori. E non si può affidare al governo la gestione della spesa! Risponderebbe a interessi clientelari, mafiosi, alle lobbies e ai poteri forti, invece che al benessere dei cittadini, e ci porterebbe alla rovina.

Questo è un problema serio, di ordine politico, che meriterebbe un post a parte. Però intanto siamo nelle mani delle banche.
Comunque non c'è da scaldarsi più di tanto... il tempo scorre, ci stiamo avvicinando a grandi passi alla fine della storia, e queste discussioni sembrano sempre di più fuori tempo massimo ...

1C'è M0 – o base monetaria – costituita dal cosiddetto circolante che sarebbero le banconote e gli spiccioli a corso legale, più le riserve che le banche ordinarie depositano presso la BC e non possono essere utilizzate per fare credito. C'è M1 che si ottiene aggiungendo alla moneta legale tutti i depositi bancari a vista. M2 comprende anche i depositi vincolati con scadenza a due anni e/o preavviso fino a tre mesi. L'ultimo è il famoso M3, l'aggregato più ampio perché comprende anche quote di fondi e altri titoli con scadenza fino a due anni. (Si tratta di nozioni verificabili in qualsiasi testo di economia).
2) Il Trattato di Maastricht del '92 fa divieto alla BCE di concedere finanziamenti diretti alle pubbliche amministrazioni.
3) Su questa questione della base monetaria non onerosa mi dilungo di più su un articolo che ho scritto in passato e che eventualmente si può trovare qui. Non ho intenzione di riaprire in questo Blog la discussione, che tocca l'argomento del signoraggio, perché l'ho studiato in lungo e in largo, e a meno di argomenti veramente nuovi, penso di avere ormai preso una posizione definitiva.
4Per inciso occorre precisare che DI GIA' noi in Italia avremmo un pareggio o addirittura un avanzo di bilancio, se non considerassimo gli interessi che paghiamo alle banche per il finanziamento del deficit pubblico.

27 commenti:

  1. Premetto che su alcuni tuoi giudizi espressi in questo testo, li avevo già subodorati e non sono minimamente d’accordo, tantè che li avevo già accennati in alcune mie osservazioni alle quali non hai risposto.
    Visto che non ne vuoi parlare, in quanto come dici tu “Non ho intenzione di riaprire in questo Blog la discussione, che tocca l'argomento del signoraggio, perché l'ho studiato in lungo e in largo, e a meno di argomenti veramente nuovi, penso di avere ormai preso una posizione definitiva” credo che su questo punto siamo distanti anni luce.
    Vorrei solamente ricordare, che uno STATO, se veramente è uno STATO, questo ha la propria moneta, ma non in senso figurato, dico espressamente una PROPRIA MONETA, ovvero che la stappa IN PROPRIO e non la delega a nessuno.
    Nel 1992 attraverso il trattato di Maastricht, abbiamo perso “per legge” in modo definitivo, la possibilità di creare la NOSTRA MONETA, ovvero abbiamo perso la nostra SOVRANITA’ monetaria – PUNTO…..
    L’art.105 del trattato di Maastricht, infatti, prevede che “la BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità.”, e l’art.107 aggiunge che “nell’esercizio dei poteri e nell’assolvimento dei compiti loro attribuiti… né la BCE, né una BCN, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri, né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari, nonché i Governi degli Stati
    membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare
    i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali
    nell’assolvimento dei loro compiti.”
    Ancora, all’art.108 A.1, si legge che “ la decisione (della BCE) è
    obbligatoria in tutti i suoi elementi per i destinatari da essa designati”. Un vero e
    proprio potere assoluto, in materia di politica monetaria, nelle mani della BCE
    che, giova ripetere, è un Ente privato sovranazionale.
    A questo punto viene da chiedersi se norme di tale portata non sono in contrasto con i principi contenuti nella prima parte della costituzione italiana, specie con quello sancito dall’Art.1, dove si afferma che la sovranità appartiene al popolo.
    Pertanto, le Banche centrali nazionali aderenti all’Eurosistema su
    autorizzazione della BCE, prestano agli Stati ed alle Banche ordinarie la moneta
    (l’euro) creata dal nulla (cioè senza una corrispondente copertura), richiedendo
    non solo il pagamento degli interessi, ma anche la restituzione del valore che l’euro medesimo ha acquistato per effetto della sua circolazione (ricordiamo che i
    simboli monetari entrati in circolazione, al momento dell’emissione, non avevano
    alcun valore, essendo stati creati dal nulla). I simboli monetari, invero, hanno
    incorporato il loro valore nominale, il loro potere d’acquisto, soltanto quando i
    popoli ne hanno accettato la circolazione (peraltro, nel caso dell’Euro si dovrebbe
    parlare di “accettazione imposta” e non di libera autodeterminazione di volontà).
    L’Eurosistema appare quindi come una federazione di società per azioni le
    cui deliberazioni sono adottate dagli organi decisionali della BCE. Ad essa (cioè
    ad un “privato”, espressione di poteri finanziari sovranazionali) gli Stati membri
    hanno trasferito la propria sovranità monetaria e di conseguenza il controllo della
    politica economico-sociale delle nazioni.
    Tanto per chiarire… e ci sarebbero altre considerazioni fatte nei miei post precedenti come: Riserva frazionaria, abbrogazione della Glass Stegal e dell'abolizione del rapporto aureo tra moneta emessa e valore della stessa.
    Saluti.
    Orazio

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  2. Premetto che ho un punto di vista diametralmente opposto al tuo e perciò vorrei evidenziare quelli che a mio parere sono le incongruenze contenute nel tuo ragionamento.

    La prima e più importante riguarda l'affermazione "La base monetaria invece non è a debito...la stampa fisica ...è gratuita, cioè aumenta la ricchezza senza togliere niente.": no, l'aumento della base monetaria non aumenta di una virgola la ricchezza, perlomeno come la intendo io in termini di barili di petrolio, forza lavoro, infrastrutture ecc., l'unico cosa che aumenta appunto è solo la base monetaria, cioè nulla di tangibile, solo il denominatore di una frazione, In realtà la cosa è ancora più brutta perchè l'aumento della base monetaria non avvantaggia tutti in egual misura e perciò si può dire che influisce semmai sulla distribuzione della ricchezza (a vantaggio della BC e di chi gli sta vicino e a danno di tutti gli altri).

    Anche sul meccanismo del credito/debito mi pare che non evidenzi un aspetto fondamentale che lo distingue dall moneta: nel caso di un credito/debito, oltre al profitto/costo c'è sempre anche il rischio che non venga ripagato! Se mi presti i tuoi soldi per avviare un'attività di vendita di frigoriferi al polo nord o di caloriferi all'equatore è possibile (probabile?) che l'impresa finisca male e che tu non riveda i tuoi soldi, Analogamente costruire più case di quanti sono gli abitanti, ricoprire di capannoni la pianura padana o pretendere che tutti abbiano almeno due automobili potrebbe non essere il modo migliore di impiegare la ricchezza (e parlo di ricchezza perchè per fare le case non bastano la banconote ma ci vogliono proprio i mattoni, il ferro, il legno eccetera). Chi ha fatto scelte sbagliate DEVE registrare la perdita!

    Per concludere ti esprimo il mio punto di vista, se qualcuno avesse voglia di confutarlo: in questi anni abbiamo impiegato malamente le risorse disponibili e oggi ci troviamo a fare i conti con questa triste realtà. Ma forse, e questa sarebbe l'ipotesi peggiore, sono le risorse disponibili che stanno calando e ci mettono di fronte alla impossibilità della crescita esponenziale (i limiti dello sviluppo?).

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  3. @ Orazio
    Sì, sì, anch'io avevo subodorato il tuo "signoraggismo"!
    Confermo che non desidero riaprire qui la discussione, per i motivi già detti.
    Solo due parole:
    credo che si possano valorizzare i punti in comune, e cioè il desiderio che la emissione della moneta e la politica monetaria siano fatti a vantaggio dei popoli invece che delle banche. Non è comunque poco, anche non condividiamo l'analisi sulla natura del circolante e delle riserva frazionaria.
    Quindi spero di averti ancora tra i miei lettori e commentatori

    @Katobledo
    Sul primo punto mi sono forse espressa male: la moneta in quanto mero intermediario non aumenta la ricchezza in sè, bensì genera la possibilità di dare vita a una produzione e a degli scambi che senza la moneta non avverrebbero. In questo senso intendevo dire che aumenta la ricchezza. A differenza della moneta debito non bisogna restituirla e non ci paghiamo nemmeno gli interessi, e non mi sembra una differenza da poco.

    Sul secondo punto, concordo pienamente.

    Sulle tue conclusioni, posso senz'altro convenire che abbiamo impiegato male le risorse, e che si stanno esaurendo. Aggiungo che abbiamo anche molto peccato dal punto di vista della distribuzione della ricchezza prodotta, e questo mi sembra un punto fondamentale quanto l'altro.

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  4. Sinceramente non trovo interessante dibattere sulla natura e l'ontologia della moneta. Non mi sento né filosoficamente né tecnicamente preparato. Trovo invece interessante fare chiarezza sulle regole fondamentali dell'economia. Una molto importante è questa: ad ogni credito corrisponde un debito. Se fra questi poli si introduce il gratis, allora ecco il sopruso e l'inflazione. L'inflazione è notoriamente una tassa occulta. La stampa di moneta senza nessuna contropartita genera inflazione. Questo concetto è accettato ormai da tutte le scuole di pensiero.
    Quindi Carmen non capisco come tu possa far scivolare con tranquillità il termine gratis nella stampa di moneta. Prima di essere così 'naturali' mettiamoci d'accordo su come deve funzionare il prelievo fiscale, perché la tassazione sui redditi è data da imposte+inflazione. Quindi se abbiamo imposte 43 e inflazione 2, il totale fa 45% di prelievo sui redditi. Ma se l'inflazione diventa 5 ci vorrebbero imposte al 40% per tenere inalterato il potere di acquisto. Quindi no alla stampa gratuita del denaro in un quadro politico spesso truffaldino.
    Tuttavia sono d'accordo sulla tua conclusione: siccome la massa monetaria è gestita dalle lobby finanziarie a mezzo di tecnocrati e 'casta politica', come può la gente fidarsi e dare carta bianca sulla gestione di una moneta che può essere creata con un tratto di penna? Non è che i Madoff diventeranno la regola invece che l'eccezione?
    Queste domande richiedono secondo me il progetto e l'attuazione di una nuova finanza che separi le funzioni della moneta come mezzo di scambio e come riserva di valore. Keynes aveva visto giusto.

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  5. Per Carmen, Voglio dirti di stare tranquilla che ti seguirò nel tuo blog.
    Del resto è interessante nonchè stuzzicante, un discorso aperto e franco, così ti potrò punzecchiare meglio.....;)
    Per katobleto .
    Concordo pienamente con quello che dici nella prima parte del tuo commento che trascrivo:
    La prima e più importante riguarda l'affermazione "La base monetaria invece non è a debito...la stampa fisica ...è gratuita, cioè aumenta la ricchezza senza togliere niente.": no, l'aumento della base monetaria non aumenta di una virgola la ricchezza, perlomeno come la intendo io in termini di barili di petrolio, forza lavoro, infrastrutture ecc., l'unico cosa che aumenta appunto è solo la base monetaria, cioè nulla di tangibile, solo il denominatore di una frazione, In realtà la cosa è ancora più brutta perchè l'aumento della base monetaria non avvantaggia tutti in egual misura e perciò si può dire che influisce semmai sulla distribuzione della ricchezza (a vantaggio della BC e di chi gli sta vicino e a danno di tutti gli altri).
    Per quanto riguarda la riposta da parte di Carmen nella 1° parte dello scritto di katobleto, mi trovo pienamente d'accordo "A differenza della moneta debito non bisogna restituirla e non ci paghiamo nemmeno gli interessi", ed aggiungo io, non mi sembra una differenza da poco come volevasi dire........
    Per quanto scrive Emilio, è interessante nonchè divertente quando scrive:
    "Quindi Carmen non capisco come tu possa far scivolare con tranquillità il termine gratis nella stampa di moneta" ( che per inciso non lo è mai ... a casa mia dicono che nemmeno il cane scodinzola per nulla)
    Saluti.
    Orazio

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  6. @Carmen

    grazie della risposta... ecco appunto: "la possibilità di dare vita a una produzione ... che altrimenti non avverrebbe". E' proprio questo il rischio più grave dell'inflazione monetaria, più che l'aumento dei prezzi.
    I prezzi servono infatti anche a "segnalare", rendere evidente, le situazioni di scarsità: c'è penuria di petrolio, il prezzo aumenta, il messaggio arriva a tutti e qualcuno trova più conveniente andare in treno o in ogni caso ridurre i consumi... se viene meno l'informazione di scarsità si fanno le scelte sbagliate!

    Immagina che stiamo attraversando il deserto e che abbiamo un certo quantitativo limitato di acqua: è vitale che il prezzo dell'acqua cresca e se invece potessi stamparmi gratuitamente i soldi per comprare tutta l'acqua che voglio finirei per sprecarla ignorando il segnale di scarsità.

    Ma più nel concreto: secondo te, quante automobili possono cicolare nel mondo? quante case si possono costruire? quante mucche si possono allevare per mangiare carne? in pratica, qual è la capacità di carico del pianeta? non è meglio capire i messaggi che ci arrivano dall'economia, capire che non dobbiano e soprattutto non possiamo dare vita a una produzione che senza stampa gratuita di moneta non avverrebbe?

    saluti, Giorgio

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  7. Non credo che ci sia una così unanime condivisione sul fatto che un aumento della offerta di moneta provochi necessariamente inflazione. Chi decide quanta moneta emettere?
    Credo che il punto stia nel COSA si fa della moneta esistente. Ossia quali scambi si finanziano. Queste sono scelte politiche da dibattere, non tanto il fatto se la moneta sia molta o poca... Adesso c'è tanta moneta per speculazione finanziaria, e poca per l'economia reale.
    E poi certo che le auto sono troppe, ma non ci sono i soldi per finanziare le energie rinnovabili, un'istruzione in grazia di Dio, le infrastrutture. Non credo che le scelte del mercato siano le migliori.
    Scusate se le risposte tardano e sono un po' di getto, ma non ho molto tempo, e poi vedo che siamo lontani anni luce.
    Ma siete tutti monetaristi qui???

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  8. 1) nessuno dovrebbe decidere la quantità della moneta: aboliamo le banche centrali e torniamo al gold standard (o se non piace l'oro qualcos'altro non falsificabile per decisione politica, anche solo una SOLIDA garanzia di indipendenza della BCE dai governi)! sul fatto che l'aumento della base monetaria (propriamente inflazione) porti all'aumento dei prezzi (inflazione nell'accezione mainstream) penso che la condivisione sia davvero ampia...

    2) dici che la scelta sul COSA fare della moneta dovrebbe essere politica, ma ti vorrei chiedere perchè un politico (eletto o autoproclamato) o un burocrate (anch'esso un essere umano certamente non infallibile) dovrebbe essere più titolato di te o me a spendere i tuoi/miei soldi? forse le scelte del mercato (ma sarebbe meglio dire "di ciascuno di noi per se stesso") non sono ottime ma si sono dimostrate nei tempi sempre incomparabilmente migliori di quelle di una elite di "illuminati" al potere...

    3) la dicotomia speculazione/economia reale non mi è chiara, potresti spiegarmi come le distingui?

    sì! siamo tutti un po' monetaristi,
    G.

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  9. e' la prima volta che leggo un suo articolo (ho visto il link su comedonchisciotte). Le faccio i miei complimenti perché ha centrato alla perfezione il problema. E' veramente incredibile che nessuno se ne renda conto
    Roberto Bortolotti

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  10. Per tutelarsi dalle furberie nell'emissione della base monetaria non è indispensabile tornare alla moneta aurea, che scatenerebbe altri e peggiori problemi. E' sufficiente un controllo realmente democratico (democrazia diretta con referendum senza quorum) sulla politica monetaria (in Svizzera l'espansione del debito pubblico è stata bloccata con referendum e istituire una moneta per fare i pagamenti che non sia non sia riserva di valore. E' la strada che veniva indicata dal giovane Keynes, ma le lobby finanziarie hanno impedito di percorrerla, consentendo così alle potenze imperiali di spartirsi il mondo intero e alle lobby stesse di incrementare a dismisura la loro influenza sulla politica.

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  11. @ Emilio:
    Però la Svizzera ha base monetaria doppia rispetto a noi! il che gli permette di non fare debiti...e non mi sembra che abbiano molta inflazione!

    @ katobledo e C.
    Comunque non è possibile discutere in questo modo nell'esiguo spazio dei commenti, partendo da punti di vista così differenti...quindi mi permetto di non rispondere...i siti monetaristi comunque non mancano, eh?;))

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  12. @Emilio

    una domanda: tu accetteresti di essere pagato con una moneta che non sia riserva di valore? cioè una moneta che ricevi in cambio di beni e servizi che tu offri e che dopo un certo lasso di tempo più o meno breve non ti permette di comprare i beni/servizi che desideri? e quali sarebbero i problemi peggiori che si scatenerebbero con il gold standard?
    grazie della risposta, Giorgio

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  13. @Carmen

    ok, levo il disturbo!
    ciao,
    Giorgio

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  14. Giorgio non volevo cacciarti via, bensì ottenere dei commenti meno aggressivi e incalzanti. Non per altro, rispondere è fatica e tempo.

    Emilio mi piacerebbe che mi indicassi qualche buon link aulla proposta del giovane Keynes.

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  15. @ Roberto: Grazie! Fa piacere essere capiti!

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  16. xGiorgio
    non posso scegliere se accettare o meno una moneta legale. Se l'istituzione me lo impone devo accettarla, sono obbligato a farlo. La moneta in questo modo circola perché ognuno se ne vorrà liberare.
    Oro. L'oro è limitato in quantità e la sua totalità non può garantire al mondo intero la base monetaria. I padroni dell'oro diventerebbero i padroni del mondo. Tutto troppo restrittivo, pericoloso e anche assurdo. Tutta quella fatica umana sepolta nei caveau delle banche mummificata! Quanto tempo e fatica sprecata a diseppellire un metallo per poi rimetterlo sotto terra per sempre.

    x Carmen
    ma io non ho mai detto che l'aumento della base monetaria genera di per sè inflazione. Infatti la creazione della base monetaria, ovvero la stampa di banconote, avviene classicamente a fronte di titoli stato. Che poi questi debiti non vengano di fatto mai pagati è un'altra questione, è il vizietto del capitalismo di non chiudere mai i conti ma di accavallare debiti all'infinito.
    L'inflazione scatta quando si stampa senza un reale corrispettivo da immettere in circolazione.

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  17. xCarmen
    di link al momento non ti saprei dire, però posso rimandarti alla lettura del Treatise on Money quando parla di icemoney e demurrage ("Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta" pag. 499,500 prima edizione U.T.E.T. - 1971).
    Clamorosa la sua proposta nel 1944 a Bretton Woods di istituire la International Clearing Union una banca internazionale che avrebbe dovuto utilizzare il Bancor, una moneta immaginaria da usare come unità di conto per regolare i pagamenti tra le nazioni. Una proposta ripresa l'anno scorso dal governatore della BC cinese.

    RispondiElimina
  18. @ katobleto
    Scusa ma guarda che la B.C.E. a differenza di quello che hai scritto, non gliene importa un'accidente dei Governi.
    Nel passato è rimasta famosa la frase detta da uno dei Rothschild (nota famiglia di Banchieri) nel passato... Datemi la possibilità di emettere moneta e dei Governi e di chi fa le leggi non me ne importerà nulla.............
    Ergo, i politici valgono come di due di picche, ovvero nulla, salvo il fatto che sono messi per distrarre l'attenzione.... il resto lo vedi da te stesso.
    Saluti.
    Orazio

    RispondiElimina
  19. Grazie Emilio. La proposta del bancor mi ha sempre interessato molto, ho anche in proposit un documento che appena posso traduco .

    RispondiElimina
  20. @Carmen, ok sarò più soft ;-)

    @Orazio
    mi risulta il contrario: cosa spinge la BCE a essere l'unico acquirente di obbligazioni greche, o l'unico soggetto che fa credito alle banche irlandesi? chi nomina i governatori delle BC? perchè mai A.Weber si sarebbe dimesso? per non parlare degli USA...

    @Emilio
    una visione apocalittica! mettiamo che tu sia un agricoltore che coltiva il suo campo e dopo tanta fatica arrivi al raccolto, ti trovi davanti il "banchiere centrale" o suo emissario con i suoi biglietti colorati freschi di stampa (e una pistola in mano?) che ti "propone" uno scambio: i suoi biglietti per il tuo grano... un'offerta che non si può rifiutare! e secondo te quanto ci metterebbero i contadini (operai, artigiani, insegnati, ecc.) a imbracciare i forconi?

    Sull'argomento gold standard ti proporrei un punto di vista speculare: non è il denominatore (base monetaria) ad essere limitato ma il numeratore (ricchezza tangibile). Ad ogni modo hai ragione sul metallo giallo, ma il punto è proprio quello di impedire l'aumento indiscriminato della moneta ancorandola ad una costante fisica (cito l'oro solo per motivi "storici"). La torta è sempre quella (o forse addirittura in calo) e le bocche intorno sono sempre di più (Cina, India...) perciò la fetta di ciascuno si riduce: cambiare la bilancia per far sembrare più pesante la propria fetta non basta a riempire la pancia.

    G.

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  21. Keynes e' stato un grandissimo studioso non "capito".
    Un liberista non da poco, oltretutto inviso e maltrattato da chi si rifa' a tale ideologia.
    Se volete leggere sul Bancor, che personalmente reputo la proposta migliore in assoluto fra le tante che ho letto, vi consiglio un libro appena uscito, l'ho aspettato per mesi, dal titolo Eutopia, proposta per una moneta internazionale - et al. edizioni - a cura di Luca Fantacci.
    Se la politica volesse il mondo potrebbe essere veramente migliore.
    Ma i politici si sa' sono servi, e noi solo schiavi.
    Carlo

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  22. Giorgio!! il denaro ha la funzione primaria di mezzo di scambio, non è solamente uno stratagemma dei banchieri per rubarci il frutto del nostro lavoro. Quella del grasso banchiere è una vera ossessione! E' vero che con il denaro i banchieri ingrassano ma è anche vero che la collettività trae un beneficio dalla grande disponibilità del mezzo di scambio. Si tratta solo di ristabilire un po' di giustizia nella ripartizione delle ricchezze prodotte ed eliminare i fattori di arbitrarietà che favoriscono solo le elite.
    Questo vale soprattutto in relazione a quello che tu chiami "aumento indiscriminato della moneta". Se la moneta aumenta per ingrassare i parassiti allora sono d'accordo sull'indiscriminato, ma se la moneta aumenta per favorire lo sviluppo economico con la giusta distribuzione della ricchezza allora non c'è problema di quanto aumenta la moneta. In questo contesto Carmen ha ragione da vendere!
    Sui limiti delle risorse e dello sviluppo il discorso è un po' più complicato. La storia del pensiero è andata già da tempo oltre le teorie malthusiane, che mi sembra siano alla base del tuo ragionamento.

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  23. Grazie Carlo del tuo contributo, quel libro non me lo perderò dato che anch'io cercavo approfondimenti e materiale sulla proposta di Keynes rigettata a BW.
    E' vero, soluzioni ce ne sarebbero, manca solo la volontà da parte di chi gestisce il potere, e la consapevolezza da parte degli schiavi.

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  24. @ katobleto

    In merito alle obbligazioni Greche, vai a vedere questo indirizzo....
    http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2010/10/bce-obbligata-dalla-merkel-e-dalla-sua.html
    tanto per chiarire, avrei voluto dire due parole, ma mi inchino a chi ne sa meglio di me.

    Per quanto riguarda l'Iralnda ... idem come sopra.
    http://it.paperblog.com/l-irlanda-la-pago-con-il-mutuo-ecco-le-conseguenze-su-imprese-e-consumatori-europei-del-meccanismo-con-cui-la-banca-centrale-europea-acquista-titoli-di-stato-in-quasi-default-117899/

    Ora, visto che trattiamo della B.C.E., occorre far osservare che è un'organismo di fatto extra nazionale, e come tale non è soggetto a nessun controllo.... guarda le banche anche quelle nostrane ma, in questo caso elevato all'ennesima potenza.
    Noto che non hai letto quanto ho scritto nel mio precedente post, e ribadisco l'assoluta correttezza nel mio giudizio.
    Visto che Carmen non ne vuole parlare, "rispetto sempre chi esprime tale volontà" devo far presente che la B.C.E. è di fatto un consorzio di Banche dei vari stati europei, con l'aggiunta della banca d'Inghilterra.
    Tale consorzio a mio avviso ha altri scopi, rispetto a quello che dicono di fare... Scusa Carmen ma, sarebbe almeno opportuno che leggessero sul Signoraggio, almeno per sapere...
    Se vogliamo dircela tutta, tale B.C.E. sta portando avanti una politica già segnata, ovvero lo spogliamento delle risorse e dei beni dei vari stati, attraverso una rarefazione della moneta "fasulla"... oltre che far di tutto per coprire "con soldi dei contribuenti --- in questo caso soldi veri" tutti i buchi che le banche hanno creato.
    Irlanda docet.
    Saluti.
    Orazio

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  25. @ Orazio
    Puoi mettere un link sul signoraggio qui nei commenti, così chi vuole si informa. Non è questo l'argomento del post.
    Grazie Orazio!

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  26. http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Piu_Grande_Crimine.pdf Ci puoi dare un'occhiata appena hai tempo? Ho notato che avete posizioni abbastanza simili a livello di analisi tecnica e inoltre vorrei sapere se condividi le considerazioni finali sui presunti "colpevoli". Grazie, a presto.

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  27. Sì, ho già letto lo scritto di Paolo Barnard, e sono sostanzialmente d'accordo. Lui riprende le tesi della MMT - Modern Monetary Theory - scuola economica americana oggi minoritaria ma molto interessante. Praticamente le loro conclusioni sono le stesse che condivido anch'io.
    Per quel che riguarda i colpevoli, francamente non lo so. Penso che probabilmente tra coloro che hanno sostenuto questa Europa e anche in Italia Tangentopoli con tutte le sue conseguenze, molti erano anche inconsapevoli del vero disegno che c'era sotto. Mi accorgo sempre più di come il vero potere - chiamiamolo così - manipola molto abilmente ideali e aspirazioni anche giusti per i propri fini nascosti, riuscendo a dargli una parvenza assolutamente rispettabile e a farsi seguire dall'opinione pubblica e anche da parte della classe dirigente e dei politici pure in buona fede.

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