28/06/13

L'Italia potrebbe avere bisogno di un “salvataggio” entro sei mesi

All'estero si parla dei conti truccati dell'Italia per entrare nell'eurozona. Qui la traduzione di un articolo di Yves Smith su  Economonitor - e qui di seguito un articolo sul Telegraph di Ambrose Evans Pritchard



Telegraph - L'Italia avrà probabilmente bisogno di un salvataggio UE entro sei mesi: il paese sprofonda nella crisi economica e tra le grandi aziende si diffonde il credit crunch. L'ha dichiarato, in un documento riservato, una tra le maggiori banche italiane.


Mediobanca, la seconda più grande banca Italiana, ha detto che il suo “indice di rischio di solvibilità” per l’Italia sta già facendo suonare i campanelli d’allarme, con la disfatta mondiale dell’obbligazionario che va avanti per la seconda settimana, spingendo verso l’alto il costo del debito.

"Il tempo stringe", ha detto il top analyst di Mediobanca, Antonio Guglielmi, in una nota riservata. "La situazione macro italiana non è migliorata nel corso dell'ultimo trimestre, piuttosto il contrario. Circa 160 grandi imprese Italiane sono atttualmente in amministrazione straordinaria a causa della crisi".

Il rapporto ha avvertito che l’Italia “ arriverà inevitabilmente a una richiesta di salvataggio UE” nel corso dei prossimi sei mesi, a meno che non possa contare su bassi costi di finanziamento e su un’ampia ripresa.

Nel sottolineare la gravità della situazione, il rapporto paragona la crisi attuale con il momento in cui il paese è stato spazzato fuori dallo SME nel 1992, nonostante le drastiche misure di austerità.

Qualsiasi serio stress nel suo mercato del debito minaccia di riaccendere la crisi della zona euro. E questo evento potrebbe essere già iniziato, dopo che la Federal Reserve americana ha segnalato la scorsa settimana che inizierà a drenare la liquidità in dollari dal sistema globale.

Il debito Italiano, di 2.100 miliardi di €, è al terzo posto nel mondo, dopo Stati Uniti e Giappone. I rendimenti italiani a 10 anni sono saliti al 4.8pc, fino a 100 punti base da quando la Fed ha iniziato a inasprire i termini del discorso, a maggio. Ma Mediobanca è particolarmente preoccupata per il divario che è emerso tra i rendimenti sui titoli a breve termine (BOT) e le obbligazioni a più lungo termine (BTP) vicine alla scadenza che scadono insieme ai BOT. I BOT che scadono il 31 luglio sono scambiati a un rendimento dello 0,48, mentre il BTP equivalente viene scambiato a 0.74pc. La ragione è che i BOT sono protetti dalla ristrutturazione del debito. Questi titoli non subiranno mai un haircut.

Lo strategist Nicolas Spiro ha detto che il terrore del “tapering" sta scuotendo gli investitori e risvegliandoli dalla loro noncuranza, se anche le obbligazioni considerate rifugio sicuro, come le svizzere e le tedesche, sono state vendute bruscamente nella disfatta. I rendimenti dei titoli UK a 10anni hanno chiuso a un massimo da due anni del 2.53pc.

I rendimenti
sono balzati a 5.1pc in Spagna, e 6.7pc in Portogallo. Questo a sua volta sta mandando un'onda d'urto ai mercati di debito societari, soffocando la ripresa.

"La Banca centrale europea deve adottare misure molto aggressive per compensare questa sdituazione", ha detto Marchel Alexandrovich di Jefferies Fixed Income. "Abbiamo un sell-off su tutta la linea. Se la BCE non agisce, potrebbe vedere tutti i guadagni degli ultimi nove mesi svanire in due settimane, riportando la zona euro punto e a capo."

La BCE
è già tornata indietro rispetto ai precedenti piani volti a indirizzare il credito verso le piccole imprese del Club Med. L'associazione bancaria italiana ha detto di essere rimasta amaramente delusa dall'ultima sospensione nei colloqui dell'eurozona su un'unione bancaria, avvertendo che in questo modo i creditori italiani sono lasciati a se stessi, in balia di una crisi di fiducia.

Andrew Roberts di RBS ha detto che il mondo è diventato "un posto pericoloso", in quanto la stretta della Fed segna un punto di inversione della liquidità globale.

"
Lo stimolo della banca centrale ha alimentato un bel carry trade e una marea crescente ha sollevato tutte le barche, ma purtroppo è anche vero il contrario," ha detto. "Nella finanza globale abbiamo chiari segni di un tracollo generalizzato degli asset, proprio in questo momento. "

Julian Callow di Barclays ha detto che la Fed, la Banca del Giappone, la Banca Centrale Cinese e altri hanno comprato quasi tutti i 2000 miliardi di dollari di obbligazioni AAA emesse nel corso dell'anno passato. L'effetto è stato quello di guidare banche, assicurazioni e fondi pensione verso asset più rischiosi, come la periferia della zona euro. Questo ha contribuito a sostenere la zona euro, e a camuffare dei problemi gravissimi. “Lo spostamento della Fed verso una stretta è molto significativo, e sta causando un aumento molto drammatico dei rendimenti reali," ha detto.

Gli oneri finanziari
al 5pc potrebbero rivelarsi devastanti per la Spagna e l'Italia, le quali soffrono entrambe di una contrazione del PIL nominale.

Mediobanca ha detto che la miccia per un'esplosione dell'Italia potrebbe essere una crisi di salvataggio per la Slovenia o una brutta piega degli eventi in Argentina, che ha stretti legami con le imprese italiane. "L'Argentina in particolare ci preoccupa, dato che sembra probabile un nuovo default."

Guglielmi ha detto
che la produzione industriale in Italia è scesa del 25pc dal suo picco negli ultimi dieci anni, mentre il reddito disponibile è sceso del 9pc e la vendita delle case è scesa ai livelli del 1985.

La crisi del 1992 è stata disinnescata da un
a grande svalutazione, permettendo all'Italia di ripristinare in un colpo solo la sua competitività commerciale. Mediobanca ha dichiarato: "La camicia di forza dell'euro oggi chiaramente non offre una simile flessibilità del cambio. Con la svalutazione della lira l'Italia è riuscita a inflazionare il debito di distanza, cosa che non si può fare oggi. Tornare a livelli di produzione pre-crisi potrebbe richiedere più di 10 anni.



16 commenti:

  1. Stavolta consiglierei ad Ambrose, di leggersi Mazzalai......
    http://icebergfinanza.finanza.com/2013/06/24/italia-in-bancarotta-rischio-default/

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    1. Caro Dino, stavolta non sarei così sicura che sono cavolate. E' vero che il report della Commissione sulla sostenibilità fiscale ci dà per tranquilli, ma...le previsioni della Commissione hanno fatto acqua più e più volte.
      E' vero anche che il debito italiano sarebbe del tutto sostenibile , se..l'economia non fosse in continua caduta libera causa pervicace ostinata austerità, e se non ci fosse un rischio di aumento dei tassi a livello globale.
      Date queste circostanze, io non escluderei che ci provino a propinarci un salvataggio ...

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  2. come mi suona strano che un rapporto segreto di mediobanca sia di dominio pubblico.....dove sta' la fregatura? ma a chi la raccontate? lo sapete che il popolo e' bue vero? ma smettetela di prendere il popolo per i fondelli......se dobbiamo fallire falliamo e poi si vedra'--......

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    1. Anche io mi sono chiesta perché sia uscito fuori questo report sul buco da 8 miliardi. Non escluderei che qualcuno voglia far precipitare la situazione.

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    2. secondo me, cara Carmen, queste voci di imminente default, servono a creare la nuova (ennesima) emergenza per giungere allo scopo vero e prefissato:
      Taglio draconiano alla spesa pubblica cioè a quella sociale.

      Con la solita tesi ridicola che "lo Stato è come una azienda (e nel sistema euro è tra l' altro -in una certa misura- vero) e quindi bisogna tagliare i costi per non chiudere"

      E' un ritornello che sentiamo a reti unificate a tutte le ore.
      Anche i (molto) presunti "antisistema" grillo e renzi, infatti, sono rppresentati dal main-stream, come quelli che "hanno il coraggio di dire la verita'", cioè che bisogna "affamare la bestia"
      (e i "vecchi politici" non lo vogliono fare perché la casta, la cricca, il clientelismo, ecc. ecc.").

      Non ti sto manco a dire che non si sente dire da una persona che sia una, in tv , sui giornali, alla radio, che i "salvifici" tagli alla spesa pubblica in Grecia (sorvolando sugli effetti sociali) hanno peggiorato la situazione economica e dei "mitici" conti pubblici...

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    3. ma lo volete capire o no!!! che ci salviamo solo con l'uscita dall'euro e ritornare alla nostra sovranità venduta, da Prodi e D'Alema con quel disastroso trattato di Lisbona (credo)
      L'Italia è una repubblica sovrana, almeno così è scritto sulla costituzione.
      Ma ora non lo siamo più e questo a discapito del popolo e fatto senza prima informarci. Questa Europa è fallita prima di nascere, bisogna prima fare una unione politica e poi fare gli Stati Uniti d'Europa, e non come l'Unione Sovietica, UE. Basta!!! o si riforma il tutto o usciamo urgentemente prima che sia troppo tardi.

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    4. Bargazzino, credo anzi sono sicuro, hai fatto centro il taglio dello stato sociale è il fine, ricordate le parole di monti(scritto volutamente in piccolo), sullo stato sociale al tempo del suo governo.

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  3. Dunque, cerchiamo di capire bene. Un anno e passa di austerità €uropea, seguendo ALLA LETTERA le "istruzioni" della BCE, per arrivare a questo?????

    Credo che l'uscita dall'euro mon sia più una possibilità,a un passaggio obbligato. L'alternativa è terzomondizzare il paese intero "in nome dell'euro".....

    LARS.

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    1. e sappiamo bene che ci proveranno.

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    2. Dunque, cerchiamo di capire bene. Un anno e passa di austerità €uropea, seguendo ALLA LETTERA le "istruzioni" della BCE, per arrivare a questo?????

      Tu parli così perchè non hai capito chi veramente fosse chi ci ha guidato per quell'anno e passa.
      Non lo meriti ed a LUI vien voglia di andarsene all'estero (col vitalizio pagato da noi) perchè solo lì é apprezzato.

      Che ingrato che sei! ;-))

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    3. ingrato è il minimo. Parliamo dei nostri politici che non ci rappresentano, pensano solo per loro, perchè, come minimo dimezzano tutti dico tutti i benefici iniziando dagli stipendi, dal finanziamento ai partiti, alle province, ai comuni, e sopratutto a loro stessi. Così facendo diminuiranno anche i nostri sacrifici. Hanno pensato a questa UE, come l'ex unione sovietica, ove i poteri si arricchivano ed il popolo si affamava. Perchè non fare gli Stati Uniti d'Europa?, con una buona politica e l'uguaglianza degli stati? Già alla Germania non conviene, Hitler fece la guerra armata per comandare in Europa, la Merkel sta facendo una guerra Economica anch'essa per comandare in Europa. Scappiamo da questo tipo di unione.

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  4. Intanto fra tre mesi portano l'iva al 22%, tempo un'anno e arriverà al 23%.
    letta dice che adesso le aziende non hanno più scuse per quanto riguarda le assunzioni........
    Purtroppo ci sono ancora tantissimi italiani che si bevono queste notizie, ancora credono che qualcuno farà qualcosa per noi.......
    Che profonda tristezza!
    Quasi quasi vado a prendere la nazionalità Rumena o Albanese, poi torno in italia e chiedo che mi siano concessi più diritti di quanti ne ha adesso un'italiano che paga le tasse regolarmente.
    Potrebbe funzionare...

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  5. Tutto segue la legge della shock economy. Pilotare un shock per poter imporre misure di 'salvataggio' che non salvano un bel niente. Tempo che la gente e ne accorga sono già impalate. In Italia sembra poi che non interessi a nessuno. Stanno ancora sognando...io sono terrorizzato, ho la paura che il taglio arriverá fino all'osso e sfocierá in violenza

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  6. Monti... Letta e la sua sinistra suicida... la macelleria sociale continuerà fino a quando ci sarà l'euro, cioé fino a che la Germania non avrà finito di strizzarci per bene e non saremo più in grado di comprare i suoi prodotti...

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  7. io sono assolutamente convinto della necessità di demolire euro e liberismo, ma Pritchard non è una fonte affidabile, il suo antieuropeismo non è quello di una persona minimamente preoccupata per i popoli europei, ma del nazionalista inglese che non vede al di là della Manica. Se ha ragione qualche volta, è perchè è come un orologio rotto che due volte al giorno dà l'ora esatta, non perchè fa analisi oneste.
    Giovanni

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  8. Comunque partiamo da ciò che è' certo: la FED a preso a drenare liquidità, la JOB non la pompa a sufficienza, gli spread sul btp sono risaliti dai minimi (assieme ai Piigs), e il governo letta non può far altro che far finta di governare (rinvia l'iva di 3 mesi, "sospende o supera" l'imu, elemosina 1,5 miliardi "x il lavoro" in Europa).

    Comincio a pensare che non ci sia più nulla da fare (o poter fare)... Attendiamo in preghiera il prossimo allert sui mercati. Mi aspetterei fiammata x gli spread, volante riforma del lavoro e previdenza (leggi tagli) mascherata dalla volontà anche qui di "superare" la riforma Fornero e dare + stabilità e opportunità ai "poveri giovani italiani", costretti a lavori precari e ad emigrare (come se loro avessero la soluzione ad un problema di 50 anni...).

    Ma questa volta siamo ad un passo dalla rottura. La nostra crisi, quella francese o anche una sulla Spagna fatta bene comporterà "febbrili riunioni in Europa".
    Il problema sta nei sistemi bancari, pieni di:
    1- sofferenze
    2- titoli del debito pubblico con enormi minusvalenze latenti
    e quanto sopra comporta nefaste conseguenze sul fronte dei requisiti patrimoniali di Basilea 3 (ora le banche non hanno un problema di liquidità, ma anche e sopratutto di solvibilità!).

    Unica possibile soluzione immediata x impedire il tracollo (ovvero la trasmissione in asta delle tensioni che si svilupperanno sul secondario) sarà un intervento:
    1- diretto
    2- illimitato
    3- immediato
    4- non temporaneo ne sterilizzato
    della BCE in asta, di almeno 12 mesi, nel monetizzare tutte le scadenze di titoli pubblici dei paesi sotto attacco, in modo da non far ribaltare i maggiori rendimenti richiesti dal mercato sui deficit degli stati, via costo del servizio del debito. Così facendo (x un po') anche gli spread caleranno e i bilanci bancari, grazie alle riprese sui btp and co, faranno meno paura).

    A quel punto i mercati testeranno la reale consistenza delle parole di Draghi (ricordate? Faremo tutto ciò che va fatto x difendere l'euro...).

    Ma in Italia possiamo stare tranquilli, tale decisione, come al solito non è' la nostra, ne contribuiremo a prenderla. Saremo come al solito delle comparse e dei ratificatori di scelte altrui (Germania e Francia).
    Sulla possibilità di condividere il debito e monetizzarne buona parte si gioca il futuro dei prossimi 12-24 mesi Dell' euro.
    Poi probabilmente neanche questo basterà.

    Ps quella sopra comunque non sarebbe una cura ma al solito solo una aspirina (o meglio sarebbe parlare di "supposta" visto che sono sempre i soliti "salariati" a pagare il conto.. ).

    Ad ogni modo non si curano problemi e squilibri reali (crescenti indebitamenti pubblici e PRIVATI, strutturali deficit di partite correnti, strutturali e permanenti differenziali nei tassi di inflazione) con cure monetarie (LTRO, tassi negativi sui depositi in BCE, elezione a collaterale in BCE dei titoli immobiliari tossici in mano alle banche spagnole ecc..).

    Scusate la lunghezza, e speriamo che almeno Hollande faccia il bene della Francia (che indirettamente sarebbe un po' anche il nostro di bene)

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