Mentre
gli Eurocrati continuamente ci ricordano che dall'Unione
Monetaria e dal Libero Mercato über
alles non si torna indietro, sulla
“cittadinanza europea” qualche dubbio è lecito: va bene
importare lavoratori a basso costo dai paesi periferici, ma che non pesino sul welfare
interno se poi rimangono disoccupati... Piccola rassegna stampa da Eurointelligence sul riemergere dei confini nazionali, Just Like Switzerland...anche sulla moneta, però!
Gli
europei stanno scoprendo con un certo
sconcerto che la libera circolazione dei
cittadini della UE in realtà
riguarda solo i lavoratori, e che
i cittadini comunitari che non possono
mantenersi, possono essere espulsi dagli
altri paesi dell'UE.
Lo scorso anno il
Belgio ha inviato 2.700 lettere di espulsione ad
altrettanti cittadini dell'Unione europea,
tre volte di più rispetto ai
tre anni precedenti. Questa
storia, abbastanza controversa,
è così
riportata
da Euronews:
“Nella direttiva europea del 2004 sulla libera circolazione dei lavoratori si legge che: "Le persone che esercitano il loro diritto di soggiorno non dovrebbero, tuttavia, diventare un onere eccessivo per il sistema di assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il periodo iniziale del soggiorno" Questa affermazione della direttiva dà ai paesi membri dell'UE il diritto di espellere cittadini comunitari.
Le persone alle quali è stato intimato di lasciare il Belgio sono persone che hanno perso il lavoro o studenti che hanno smesso di studiare.
Dominique Ernould, dell'Ufficio Belga per stranieri, conferma: "Non è particolarmente grave. E' giusto, è ragionevole ed è in linea con la legislazione europea. Anche se attualmente ci sono un gran numero di persone a cui è stato rifiutato il diritto di soggiorno, la legge ci autorizza a prendere queste decisioni. Quindi penso che abbiamo applicato correttamente e oggettivamente la legislazione europea e nazionale".
"Si ha il diritto di entrare in un altro paese dell'UE e di rimanervi fino a tre mesi senza alcun obbligo, ma anche senza alcun diritto alle prestazioni sociali nel corso di questi tre mesi. Fino a sei mesi, si può stare solo se si può veramente dimostrare che si sta cercando attivamente un lavoro in questo altro Stato UE. E poi non si può stare a meno che non si abbiano i mezzi finanziari per sostenersi e non si disponga di un'assicurazione sanitaria", ha detto a euronews la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.
La
maggior parte delle
persone espulse per il fatto di essere
un 'peso' dei servizi sociali del Belgio sono, nell'ordine,
rumeni, bulgari, spagnoli e italiani.
Nello
stessa direzione va la notizia che,
un mese fa, la Spagna ha introdotto una nuova
norma secondo la quale i disoccupati
spagnoli che passano
più di 90 giorni all'estero, anche se in cerca di lavoro,
perderebbero il diritto di avere le prestazioni
sanitarie dalla Spagna, come riportato da Expansión.
E nel frattempo, e sulla scia del referendum svizzero che limita l'immigrazione di cittadini della EEA (European Economic Area), l'emittente tedesca Deutsche Welle riporta un sondaggio di opinione secondo il quale anche il 48 % dei tedeschi sarebbero favorevoli a imporre dei limiti in materia di immigrazione, contro il 46 % dei contrari (differenza che corrisponde al margine di errore del campione di 1000 intervistati).
Povera Europa, stiamo tornando al tutti contro tutti, qui finisce malissimo.
RispondiEliminaIn pratica i cittadini dell'Europa del sud costretti ad emigrare è meglio che lo facciano altrove che a nord danno fastidio. Un altro tassello sul che ce ne facciamo dell' Europa? Nemmeno emigrare con dignità ci hanno lasciato...
RispondiEliminain realtà non danno fastidio alcuno . quel che danno fastidio sono le tutele che (ora possiamo usare l'imperfetto) avevano
EliminaVeramente assurdo, rischi di perdere l'assistenza del tuo paese e non avere quella del paese "fratello" dove ti sposti...
RispondiEliminaNemmeno la mobilità dei fattori produttivi, la peggiore delle condizioni necessarie al funzionamento di un OCA!
Sembrerebbe prorpio che la moneta unica stia saltando...
Credo che questo la dica lunga sulla vuota retorica del "più Europa"...certo se ora si cominciasse a reintrodurre delle limitazioni alla libera circolazione all'interno dell'UE di questa cosa rimarrebbe? Praticamente nulla, fatta eccezione per la sua legislazione bizantina e l'insostenibile sistema di cambi fissi spacciato come moneta comune. Non è detto che sia un male: venuta meno la "facile" scappatoia dell'emigrazione (è una semplificazione estrema e per certi versi ingiusta, ne sono consapevole, ma spero capiate cosa intendo dire) nei paesi periferici la situazione non potrà che farsi oltremodo esplosiva in brevissimo tempo, molto più di quanto non lo sia ora; potrebbe essere un'utilissimo incentivo al rapido smantellamento delle sovrastrutture (ideologiche in primis: il "fogno" europeo/eurocratico) che stanno a fondamento del problema.
RispondiEliminama quindi alla fine dei conti, stringi stringi..la trappola EUROPA ha funzionato in più tempi: inizialmente promesse ed afflusso di capitali, nostro indebitamento, trappola del debito pubblico inesauribile; ora dobbiamo pagare le molllichelle sparse inizialmente per farci cominciare il cammino..poi ci prenderanno patrimonio ( 10% forse) ed avranno libertà di taglieggiarci i conti correnti.. a questo si stanno preparando con attenzione. Ma non gli basta, sanno che potrebbero avere un afflusso di poveri dai PIIGS derubati, in cerca di lavoro, visto come ci hanno ridotto e come ci ridurranno, quindi corrono nai ripari CONTRO LA NOSTRA IMMIGRAZIONE. E non ditemi che non ci hanno fatto una raffinatissima guerra di distruzione!
RispondiEliminaMarista
Autostrade a 8 corsie per la libera circolazione dei capitali che senza i meccanismi di equilibrio stanno mandando in pezzi l'intero continente, restrizioni colonialiste alla libera circolazione delle persone.
RispondiEliminaE gli utili idioti si illudono sugli Stati Uniti d'Europa e pensano ancora che ci siano le potenzialità per divenire un AVO.