06/08/21

La campagna vaccinale sta commettendo gli stessi errori del “Remain”



Il direttore di Eurointelligence Wolfgang Münchau pubblica su The Spectator le sue considerazioni critiche  sulla campagna vaccinale in corso. Anche dal punto di vista di chi è sinceramente convinto che una campagna vaccinale di massa sia la risposta giusta e possa portare all'immunità di gregge, l'opportunismo della comunicazione usata dai governi e dai media, basata su ciò che fa comodo o meno diffondere, in spregio alla verità e alla correttezza del dibattito, risulta non solo fastidioso, ma rischia anche di dimostrarsi controproducente rispetto agli obiettivi; come già successo, ad esempio, con il ribaltamento di tutte le aspettative avvenuto con la Brexit. 


di Wolfgang Münchau, 30 Luglio 2021


Una delle grandi lezioni degli ultimi cinque anni è come le campagne politiche possano iniziare con quelle che sembrano essere delle ottime premesse e finire poi  per perdere con il 48 per cento dei voti. Quello che è successo alla campagna per il “Remain” sta ora accadendo alla campagna vaccinale - e in diversi paesi.

I governi stanno etichettando gli anti-vaccinisti da stupidi; stanno esagerando le loro ragioni, come il ministro dell'istruzione francese, che ha suggerito che la vaccinazione significa che non si possono più infettare gli altri. Oppure danno lezioncine, dicendo che la gente dovrebbe ascoltare gli esperti. E quando le cose si mettono davvero male, parlano di obbligo. La vaccinazione obbligatoria è il secondo referendum del nostro tempo.

La vaccinazione è una delle grandi storie di successo della scienza moderna. Ed è un trionfo della scienza tedesca e britannica in particolare. L'obiettivo ora dovrebbe essere quello di rendere disponibili i vaccini a chiunque, in qualsiasi parte del mondo, e di diffondere tutte le informazioni a riguardo. Non combatteremo le bugie anti-vaxxer con il segreto d'ufficio.

Ricordate come la notizia dei coaguli di sangue di AstraZeneca è trapelata quasi per caso, quando un laboratorio di ricerca tedesco indipendente ha lanciato l'allarme? A quel tempo, nel Regno Unito erano già state distribuite moltissime dosi di quel vaccino. Perché il Regno Unito non ha fornito volontariamente tali informazioni? Questi dati cruciali sono stati condivisi solo quando le agenzie di medicina, allarmate dalla ricerca tedesca, ne hanno fatto richiesta. Perché non condividere i dati volontariamente? Il pubblico non era davvero in grado di gestire queste informazioni?

E perché non ammettere che logicamente esiste un certo grado di incertezza sugli effetti collaterali a lungo termine dei vaccini? Nel dibattito che si sta svolgendo in Germania sull'opportunità di somministrare il vaccino ai minori di 18 anni e ai bambini piccoli, tale incertezza è almeno riconosciuta dai funzionari. Logicamente è anche vero che il rischio di effetti collaterali da vaccino rispetto al rischio di malattia grave Covid-19 è diverso per i bambini rispetto agli anziani.

C'è anche una mancanza di informazioni sull'efficacia del vaccino. Gran parte dei dati disponibili sulla variante Delta sembrano provenire da Israele e dai Paesi Bassi. Com'è possibile, quando ci sono così tante più infezioni della variante Delta nel Regno Unito? Gli studi israeliani suggeriscono che il vaccino offre un'elevata protezione contro la malattia grave, ma un livello inferiore di protezione contro l'infezione e contro la diffusione del virus.

Se è così, qual è allora la logica di rendere obbligatoria la vaccinazione per determinati gruppi di persone? I test non sarebbero più efficaci? Forse la vera ragione per cui i governi vogliono aumentare i tassi di vaccinazione oltre i loro obiettivi originali è proprio perché i vaccini sono meno efficaci: ne servono di più per ottenere lo stesso grado di immunità di gregge.

Nel Regno Unito, l'89 per cento degli adulti si è fatto avanti per la vaccinazione, ma la diffusione sta rallentando. La stragrande maggioranza dei vaccini somministrati ora sono follow-up: la domanda per la prima dose sta diminuendo rapidamente.

 Allora, a chi si rivolge il governo con i suoi duri discorsi e i passaporti vaccinali? L'esitazione vaccinale è più acuta tra i giovani, gli indigenti e le minoranze etniche.

I recenti discorsi sul divieto per i non vaccinati di frequentare i locali notturni - o sull'autoisolamento dopo aver visitato i paesi dell'Amber list - non stanno avendo alcun effetto evidente sul tasso di vaccinazione dei giovani che si sta stabilizzando a un tasso inferiore.


 

Sapendo come funziona la comunicazione del governo, la spiegazione più plausibile è che le informazioni vengano diffuse in base a ciò che si deve sapere. I governi non vogliono che dei dati scomodi interferiscano con la campagna. Ma si ricordi che se si nascondono le informazioni, si lascia spazio alle persone su Facebook che dicono che i vaccini contengono un microchip del cervello di Bill Gates.

A quel punto si è persa la superiorità morale. Nella campagna di vaccinazione gli Stati Uniti sembrano dirigersi verso un'altra divisione 50-50, come il Remain contro Leave o Trump vs Clinton. Perché la campagna di vaccinazione abbia successo, richiede un margine di vittoria superiore a quello di Joe Biden su Donald Trump.

 

Wolfgang Münchau è direttore di EuroIntelligence, dalla cui rassegna quotidiana è tratto questo articolo.

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