20/04/11

La lunga strada di lacrime verso l'unione fiscale dell'Europa

Wolfgang Munchau sul Financial Times, ci racconta di avere infine capito in che modo l'Unione Europea ha intenzione di risolvere la crisi dell'euro, e  che l'Italia avrà un ruolo in tutto questo.
Secondo lui, cercando di mantenere fede al patto stabilito tra Merkel e Sarkozy durante la famosa, o famigerata, passeggiata sulla spiaggia a Deauville, non forzeranno con la ristrutturazione del debito. Ma dato che il debito greco oramai platealmente risulta insostenibile, per rimanere coerenti probabilmente sceglieranno il percorso di una ristrutturazione su base volontaria, con un allungamento delle scadenze dei titoli greci.
Una ristrutturazione volontaria è, naturalmente, dice Munchau , un ossimoro.

Standard & Poor's la scorsa settimana ha dichiarato che per rendere il debito sostenibile occorrerebbe un “taglio” tra il 50 e il 70 %, - una ristrutturazione di grandi dimensioni, dato che il livello del debito previsto raggiunge ormai il 160 per cento del PIL.
Il senso di questa mossa è quindi soprattutto politico, più che economico. Può convincere l'Unione europea e il FMI a mettere in cantiere un nuovo prestito alla Grecia per l'anno prossimo.
Quindi, secondo Munchau, questa potrebbe essere la sequenza: dopo il prestito iniziale, una “ristrutturazione” volontaria simbolica, seguita da un altro prestito. A quel punto, l'esposizione del settore privato sarebbe anche minore rispetto ad oggi. Il debito a breve termine sarà stato interamente rimborsato, e resterebbe in sospeso il debito che scade nel 2013.
Ma nel 2013 si faranno le stesse considerazioni che si fanno oggi: un default è impensabile, taglierebbe fuori il paese dai mercati per diversi anni, oltre al rischio contagio e alla necessità di ricapitalizzare la BCE per consentirle di fare da ciambella di salvatggio. Alla fine daranno alla Grecia, Irlanda e Portogallo un altro prestito ponte. Ed entro il 2015, una larga fetta del debito dei paesi periferici sarà in mano ai vari sistemi di soccorso dell'UE.
I debiti rimanenti dei paesi periferici potranno essere gestiti con maggiore flessibilità, prorogando i rimborsi e tagliando gli interessi, finché alla fine diventeranno più sostenibili e si andrà a finire che il fondo di salvataggio si assumerà tutto il debito dei paesi periferici. Il Consiglio europeo estenderà la dimensione e il mandato del Meccanismo Europeo di Stabilità sino a farlo diventare una agenzia del debito vera e propria.
Ma, continua Munchau, il programma dell'ESM dovrà occuparsi anche della Spagna, che in seguito alle politiche deflazionistiche subirà un notevole stress nel mercato immobiliare, con forti ricadute sulle casse di risparmio. E qui entriamo in gioco noi:
A quel punto l'attenzione si sposterà verso l'Italia. l'Italia risponde del 18 per cento delle garanzie. Ho il sospetto che l'Italia non sarà disposta a onorare il suo impegno, se e quando la Spagna dovrà entrare nel meccanismo. Anche se l'Italia fosse disposta, potrebbe non essere in grado di farlo, dati i suoi stessi problemi di sostenibilità del debito. E una volta che l'Italia diventa inadempiente, non vedo come la Germania e la Francia potrebbero essere disponibili a foraggiare l'intero sistema unilateralmente. A quel punto, l'approccio inter-governativo si romperà e l'eurozona farà il grande salto - verso un bond comune europeo.
Quando diventerà impossibile ritardare ulteriormente le scelte difficili, Germania e Francia si troveranno di fronte alla scelta tra accettare una implosione della zona euro, o fare un respiro profondo e accettare un bond dell 'eurozona. La mia ipotesi è che, avendo ritardato e ritardato ancora nel prendere la difficile decisione, alla fine faranno la cosa giusta. Non è che si prefiggono questo particolare risultato. Semplicemente ad ogni svolta faranno la scelta che presenta minor resistenza, e finiranno a questo punto.”
C'è sempre la possibilità di una evoluzione inaspettata. Una rivolta nel parlamento tedesco o greco, o qualche altro shock, potrebbe costringere a un default. Ma questo scenario secondo Munchau è il più probabile.
Se sia poi un buon risultato, dipende dai punti di vista. Chi è contrario agli eurobond, la vedrà come una sequenza di eventi terrificante. Ma anche chi è favorevole, potrebbe non essere contento: è la via più tossica immaginabile verso un'unione fiscale. Ma potrebbe essere l'unica.”

17 commenti:

  1. Cara Carmen, è uno spasso leggere tante "sciocchezze" messe tutte insieme.
    Veramente non saprei da dove cominciare.
    Mi sembra tanto come una specie di pubblicità, in cui la finanziaria, pur di non perdere clienti e soldi dice : in comode rate fino a che non sarete in mutande.
    A parte che, rifacendomi nei miei post del passato, non vedo come il tutto non possa far altro che implodere... se tutto va bene.
    Giova inoltre ricordare, che alcuni giorni or sono, da parte di un organo giudiziario tedesco, era stato emesso un dispositivo contrario ad una "operazione di copertura" con soldi tedeschi sui possibili default degli stati Europei.
    Ergo, quando il cappio si stringe troppo, in un modo o nell'altro i governi dovranno far i conti con i propri cittadini, e molto facilmente usciranno fuori dall'Euro, salvo l'istituzione di una dittatura... ma questa è un'altra storia.
    Saluti.
    Orazio

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  2. Infatti, Orazio, a meno che i tedeschi veramente non si mettano di traverso, o i greci non si mettano a fare la rivoluzione, la andrà a finire così, come dice Munchau, che resteremo dentro l'euro e pareggeremo i bilanci!

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  3. Sai Carmen, trovo la cosa un po ripetitiva, ed in fondo mi sta annoiando.
    Non è minimamente colpa tua, sia ben chiaro, è il classico disco che ripetuto sino alla nausea, entra lentamente nel cervello facendolo proprio.
    Come dico sempre a miei figli, la menzogna ripetuta all'infinito, si inserisce poi nel credo... salvo avere un martellatore che rimette le cose a "posto".
    Credo che la metafora sia chiara.
    Comunque è sempre interessante ascoltare tali tizi, anche perchè questi testi da te proposti, stanno in un qualche modo ad indicare a che livello di ....... si trovano.
    Più diventano logorroici, maggiore è la possibilità che le cose siano molto diverse, sbaglio?
    Saluti.
    Orazio

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  4. Questo articolo è posto molto male: parla di chi e come rifinanzierà il debito greco! Il problema fondamentale invece è se il debito greco possa essere onorato dai greci oppure no! Che differenza fa per un tedesco che i greci dichiarino subito bancarotta o che il debito greco diventi debito europeo che verrà poi pagato principalmente dai paesi forti come la Germania?! In realtà fa una grande differenza!!! In tutti i casi i tedeschi perdono i loro soldi, nel primo caso perdono le banche e successivamente i contribuenti che le devono ricapitalizzare mentre nel secondo subito i contribuenti. Se fossi un tedesco ne prenderei atto e cercherei di limitare i danni: se la Grecia ristruttura i tedeschi perdono i loro crediti, ma se accettano un debito comune non solo perdono i loro vecchi crediti passati ma devono mantenere i greci anche in futuro. Dovendo cioè scegliere se perdere 100 oggi, oppure 100 tra 1 anno più 10 ogni anno! perciò credo proprio che i tedeschi optino per la prima opzione! Cercare di rifinanziare il debito greco coinvolgendo altri paese e l'FMI è un modo per scaricare in parte ad altri le proprie perdite, quindi questo è sicuramente nell'interesse dei tedeschi, ovviamente non lo è unificare i debiti pubblici! Come ragionamento mi sembra abbastanza semplice, cosa ne pensate? Luca Salvarani.

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  5. Orazio, se tu ritieni che gli strateghi del capitalismo non capiscano una mazza e stiano andando avanti come gattini ciechi, io credo che siamo un po' fuori strada. Dal punto di vista dei "padroni del vapore" la situazione non è mai stata fuori controllo nel corso di questa crisi epocale. Anzi questo casino è stato provocato ad arte dalla Fed, per poter riposizionare la corazzata USA in modo più favorevole sullo scacchiere. L'Europa si è improvvidamente venuta a trovare nel bel mezzo di una tempesta perfetta con una flottilia ancora in costruzione. Per non affondare deve correre ai ripari con molta celerità. Non c'è alternativa per i passeggeri, perché le scialuppe sono scarse. E' possibile che alla fine ci imbarcheremo tutti su di una corazzata con i suoi bei cannoni, altro che flottilia della pace come ci avevano promesso. Al di là della metafora i governi dell'eurozona dovranno cedere ogni residua traccia di sovranità economica e monetaria alla "sala di comando" della corazzata. Essendo la fiscalità un elemento basilare nel circuito monetario, il sequestro mi sembra inevitabile.

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  6. Una cosa sono gli interessi dei contribuenti tedeschi, altra gli interessi del potere finanziario.
    Se ai contribuenti tedeschi potrebbe non convenire unificare i bilanci (a parte che è la contropartita di una moneta unica dove loro sono i più forti, cosa che preferiscono non considerare, vedendo solo gli aspetti a loro carico e non quelli a loro vantaggio) - invece una politica fiscale comune sottoposta a stretti vincoli di bilancio mi sembra un bel risultato per il potere finanziario che ci comanda. Riusciranno a farglielo digerire ai tedeschi? Munchau dice di sì, piano piano, a forza di prestiti e ristrutturazioni e altri prestiti, poi se entra in gioco la Spagna e l'Italia si tira indietro...se vogliono mantenere l'euro devono farlo.
    E credo che Munchau sia uno che la sa lunga...comunque, certo, mai abbastanza lunga da prevedere i cigni neri che oramai sono all'ordine del giorno!

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  7. Per Emilio, si è vero che la loro intenzione è quella che tu hai detto, ci mancherebbe altro.
    Però il punto è che 1) l'America è in condizioni disperate, al pari se non peggio di altri stati, la Fed anche se sta cercando di manovrare il tutto andrà sempre + allo scoperto in tutti i sensi... il rating che si è abbassato ( le agenzie amiche non potevano certamente + ignorare la situazine, anche se sono ancora vistosamente cieche) lo sta a dimostrare;
    2) la popolazione della Grecia e dell'Irlanda, anche se non viene + scritto nulla sui media internazionali, si stanno svegliando, del resto quando non hai + nulla da perdere lo devi fare per forza, ed i rumori di tamburo si stanno percependo...
    3) i tedeschi come ripeto sono contrari di versare altri soldi e la corte giudiziaria lo ha detto chiaro.
    Ergo vedremo
    Saluti
    Orazio

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  8. Ma Carmen, a me sembra l'evoluzione più sensata di tutte, l'eurobond sarà il male minore rispetto ad una fallimento dell'Europa, per lo meno la nascita dell'eurobond permetterà all'Europa intera di prendersi ancora del tempo, prima di dichiarare un default europeo che per forza di cose coinvolgerebbe anche Francia e Germania.
    Il percorso mi sembra lo stesso della Fed, sbaglio? Un meccanismo di "raccolta dei rifiuti" europei. Il problema maggiore rimane lo stesso che ha la Fed: una volta raccolti i rifiuti, come smaltirli? ma direi che l'unica risposta sarà la socializzazione dei rifiuti, ovvero delle perdite.
    Un po' ci si rimetterà sugli interessi e sul capitale, un po' ci rimetteremo con una politica di austerità e alla fine speriamo che in qualche modo si riparta, sicuramente più poveri di prima, questo è sicuro.

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  9. esiste il vecchio proverbio che dice che se devi a qualcuno un euro ti comanda lui, se devi ad uno un miliardo di euro, fai tu di lui quello che ti pare. Il problema è che il debito sta nelle mani di banche tedesche e francesi (per l'Italia prevalentemente francesi)che, da un lato sono ben contente di prendersi gli interessi maggiorati dal rischio, dall'altro, prima o poi, potrebbero essere tenuti a dover affrontare il rischio per il quale sono stati pagati. credo che tra perdere i soldi ed essere pagati dai loro stessi concitadini i virtuosi della tripla a sceglieranno la seconda.
    Roberto67

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  10. Quoto roberto al 100%!
    Claudia poni delle questioni teoricamente giuste, ma ora sono fuori e ho la batteria scarica. Ti rispondo con calma stasera!

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  11. Eccomi...volevo dire questo: la soluzione degli eurobonds, di fare una vera unione fiscale tra i paesi europei, sarebbe in linea teorica la miglior soluzione, perché la moneta unica senza unione fiscale è un assurdo teorico e pratico.
    Il problema è che qui si sta costruendo - con la menata dei piccoli passi che adesso stanno diventando passi da gigante - un superstato dotato di tutti i poteri sovrani più importanti, ma la domanda è: a chi appartiene questa sovranità? Non al popolo, certo, perché non esistono istituzioni europee democratiche, e per quanto la democrazia oggi faccia acqua da tutte le parti, è pur sempre l'unica possibilità di controllo che almeno teoricamente abbiamo.
    Il potere in Europa sta in mano ai governi, senza controllo parlamentare, e senza controllo dell'opinone pubblica (quando fanno qualcosa di antipopolare, si dice: è l'europa...come se non dipendesse da noi...) E a chi rispondono i governi? Alle lobbies. Vedi episodio della carne clonata ecc ecc ecc - senza parlare poi del potere finanziario che ha saldamente in mano le redini.

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  12. per Carmen,
    Vorrei farti sapere che, aborrisco all'idea di fare una unione fiscale tra i paesi europei.
    E' proprio questo che stanno portando avanti le elite o se vuoi gli illuminati.
    Certamente ai già sentito parlare del N.W.O. (nuovo ordine mondiale) che tanto ci viene decantato da tutti ivi inclusa la chiesa nonchè dai politici di ogni schieramento.
    Se guardiamo attualmente i governi, sono di fatto dei fantocci che prendono ordini e basta.
    Abbiamo perso la nostra sovranità monetaria, le decisioni, quelle vere, vengono prese da una ristretta cerchia di persone, alla faccia della democrazia, quella è per i creduloni.
    Il tutto si regge sulla moneta messa in comunione, con fini che ben sappiamo sono diversi da quello che la gente pensa.
    Ora io sono propenso a ritenere che questa bolla del debito, come del resto tutte le bolle prima o poi esploderanno, con effetti pesanti.
    Occorre purtroppo aspettare che si superi la massa critica (popolazione disperata oppure che il debito per un motivo o nell'altro, sfugga di mano a chi lo gestisce), dopo di che "si salvi chi può", tutto il cartello di carte "moneta" crollerà miseramente.
    Non oso pensare in quale situazione ci troveremo.
    SALUTI A TUTTI E BUONA PASQUA
    Orazio

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  13. che bei commenti! un grazie a tutti voi per le intelligenti argomentazioni e un plauso a Roberto, oltre che ovviamente alla nostra carmen!

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  14. Io quoto al 100% la risposta di Carmen in questo commento! :)
    La soluzione degli eurobonds è da intendersi, a mio parere, come non malvagia se si pensa di stare in Europa.
    Ma quello che bisognerebbe davvero aver il coraggio di fare è quello che dice il Professor Savona e che non sto qui a ripetere.
    Ma, realisticamente, pensate che un Governo in Italia potrebbe mai proporre una cosa del genere?
    Purtroppo, più passa il tempo, più ci stiamo accorgendo che chi governa in Italia (ora sappiamo chi, ma se al governo ci fosse l'opposizione sarebbe la stessa identica cosa) tende a far sempre meno (altro che riforme!) perché l'opposizione è interessata solo a prenderne il posto e stop. Perciò, meno si fà, meno si viene contestati.
    Quindi una decisione così drastica come quella di uscire volontariamente dall'Europa scordiamoci che possa mai venir presa da chicchessia.
    L'Italia, che è manifatturiera, si trova in un Europa che la soffoca da tutte le parti: con la moneta che non possiamo stampare, con le etichette che non possiamo mettere sui prodotti, con i profughi che ci dobbiamo tenere e l'elenco è ancora lungo.
    Ma, come dobbiamo tenerci i nostri politici di destra e di sinistra, così ci dobbiamo tenere le lobbies in Europa e pure pagare i parlamentari che vanno a Bruxelles.
    In tutta quest'ottica, penso che gli eurobonds rappresentino il male minore, perché almeno sono ... fattibili! prima o poi, mentre tutto il resto è utopia.

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  15. Buongiorno.
    frequento e leggo un po qua e un po la'non sono molto ferrato in materia,ma credo che nessuno stato europeo voglia andare verament incontro ad un disastro finanziario pur tirando tutti verso i propri interessi e cercando di tirare fuori meno risorse possibili e nessuno voglia dare il la per iniziare una tale situazione.
    E quindi in pieno accordo con quanto scritto da Carmen e da Roberto.
    I sacrifici arriveranno al solito sulle nostre spalle."noi " piccoli risparmiatori che ben poco abbiamo per difenderci..la fascia di reddito medio bassa unpo di risparmi che se li portiamo via in proporzione ci costano un botto e qui rendono poco....ecc..
    Salite e discese dei mercati volatilita' ma la situazione debito non provochera'uno tsunami finanziario.Se poi la miccia arrivera' da tensioni extra europee questo e' ancor piu difficile stabilirlo.C'e'un gran caos nel mondo.
    Complimenti per il blog molto interessante,davvero un ottimo spazio di lettura.
    Grande Carmen.
    Buona Pasqua. a tutti.
    Marco.G.

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  16. Grazie davvero a tutti e passiamo - comunque - una buona Pasqua 2011!

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  17. Per Roberto,
    ho riletto il tuo post, in quanto a mio semplice parere c'era qualche cosa che non mi tornava.
    Riporto quanto tu hai scritto: "credo che tra perdere i soldi ed essere pagati dai loro stessi concitadini i virtuosi della tripla a sceglieranno la seconda"....
    Inserirei nel tuo scritto "sperano" prima della parola concittadini.
    Visto i valori monetari di debito, che sono fuori di senno, pretendere di essere pagati dai propri cittadini, bè avrei qualche dubbio....
    Che le banche vadano in default, ci stà, del resto investimenti di tale portata, "se non ritornano" è come mettersi un cappio al collo.
    Ma pretendere visto che non si può come si suol dire "spremere sangue dalle rape" di mungere i propri cittadini per ricapitalizzare i propri buchi ... ho grossissimi dubbi.
    E' solamente un mio spassionato parere.
    Saluti.
    Orazio

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