02/10/13

Piano B: il nuovo partito greco per il ritorno alla dracma

Ricevo e pubblico questo contributo di Arturo sul nuovo partito greco anti-euro, Piano B (di cui qui si sa pochissimo), da un articolo comparso su EnetEnglish.gr - giornale greco online. Un fenomeno da tenere d'occhio. In Grecia qualcosa si muove, anche a sinistra.


Traduzione di Arturo

Piano B è il primo partito pro-dracma. Se dovesse cavarsela bene nei sondaggi, tra i partner dell'Eurozona potrebbe riaccendersi la paura che la Grecia sia ancora in grado di danneggiare le prospettive della moneta unica [sì, sì, è la Grecia che ne danneggia le prospettive...lasciamo perdere, ndt]


Alcuni politici e attivisti di sinistra hanno lanciato un nuovo partito politico che ha in programma il ritorno alla dracma e l'abbandono dell'euro.


Piano B – questo il nome del partito – è un'invenzione di Alekos Alavanos, l'ex leader di Syriza. “La Grecia è ora un paese senza successo. È una società che ha perso la fiducia in sé e la prospettiva per il futuro” ha detto Alavanos a EnetEnglish. “Non abbiamo più tempo” aggiunge “perché la Grecia sta morendo. C'è una generazione che non ha mai lavorato. I giovani iniziano a non ricordare più quello che hanno studiato”. La disoccupazione per il gruppo di età compreso tra i 18 e i 24 anni raggiunge ora il 64%.



Alavanos ritiene che la Grecia possa riprendersi solo con una moneta svalutata, perché l'euro rende i prodotti e i servizi greci troppo costosi per i compratori stranieri e per i Greci stessi. “Non c'è un solo esempio nel secolo scorso di un paese sviluppato come la Grecia che si sia trovato in una recessione, o depressione, e ne sia uscito con una moneta forte. Ora noi abbiamo come nostra moneta quella tedesca” dice.



E' previsto che quest'anno l'economia greca si riduca del 4,2%, arrivando a perdere un quarto del suo valore dall'inizio della recessione nel 2008. La disoccupazione raggiunge il 27% e aumenterà. Anche le previsioni dei creditori non contemplano un ritorno a una crescita sostenuta per parecchi anni, mentre la Commissione Europea ritiene che la disoccupazione rimarrà al di sopra del 20% per almeno tre anni. La disoccupazione fra i 18 e i 24 anni raggiunge oggi il 64%.



Questo è un problema visto che il primo ministro Samaras è salito al potere promettendo di concentrarsi sulla crescita piuttosto che sulla recessione. Ha detto agli elettori che ogni punto di crescita del PIL crea 50.000 posti di lavoro, aiutando ad aumentare il gettito fiscale.


Piano B ha comunque i suoi problemi. Molti economisti ritengono che la dracma si svaluterebbe del 60% rispetto all'euro (anche Piano B ammette una svalutazione probabile del 50%). Questo renderebbe il debito di 300 miliardi di euro, che è denominato in dollari ed euro, ancora più difficile da ripagare. Ma Alavanos dice che questo renderà semplicemente più evidente una dolorosa verità: “Tutti, proprio tutti, anche i Tedeschi, sanno che la Grecia non può ripagare i suoi debiti. Questa è la realtà e tutti dovranno accettarla, anche se non la gradiscono”. Il manifesto di Piano B afferma che “la cancellazione del debito dev'essere drastica”.



Lo scorso anno la Grecia ha obbligato i suoi creditori privati ad accettare perdite fino al 75%, nella più vasta ristrutturazione mai registrata. Ora richiederebbe ai contribuenti europei di fare lo stesso, perché gli Stati europei hanno comprato la maggior parte del debito greco in cambio di due prestiti di salvataggio. Questa è una  proposta più difficile.



Litigi



Alavanos ha guidato Synaspismos, il maggior partito di Syriza (che è una coalizione, ndt), e ha contribuito all'ascesa al vertice dell'attuale leader, Alexis Tsipras. Ma i due hanno litigato nel 2010 sulla scelta del candidato a prefetto di Atene nelle elezioni locali, e Alavanos e il suo protegé hanno perso. Ora egli ritiene che Syriza abbia lasciato gli elettori senza una vera alternativa all'austerità compromettendosi troppo con la troika, e parecchi elettori concordano.



Syriza aveva partecipato alle elezioni del 2012 promettendo di stracciare gli accordi di prestito alla Grecia e i memorandum di austerità che li accompagnavano. Qualche giorno prima delle elezioni del 6 maggio Syriza sfumò la sua posizione, assicurando che non avrebbe messo a rischio il flusso di rate del prestito che tenevano a galla i conti del governo e assicuravano il versamento di milioni di pensioni; avrebbe piuttosto rinegoziato i termini del prestito; assicurò anche gli elettori che non avrebbe mai sostenuto un'uscita dall'Eurozona.



Questo si accordava con i desideri di tre quarti dei Greci, che i sondaggi compiuti durante la crisi indicavano favorevoli a restare nell'Eurozona, nonostante i sacrifici che questo comporta. Ma Alavanos ritiene che col perdurare della crisi questa maggioranza si stia erodendo: “Penso che ora siamo a un 50-50” ha detto a EnetEnglish, aggiungedo: “a volte devi andare contro corrente”.



In ogni caso è irremovibile: “Abbiamo bisogno di una moneta che possa aiutare le esportazioni greche e ci consenta di riconquistare una porzione del nostro mercato interno. Non c'è quindi altra soluzione.



Talento



Alavanos ha dimostrato un particolare talento nell'indirizzare l'umore popolare, focalizzandosi su una singola questione. Nel 1999 divenne famoso per aver criticato l'allora governo guidato dal Pasok per aver consegnato il leader dei ribelli curdi Ocalan ai turchi. Ocalan era un ricercato internazionale e aveva chiesto lo status di rifugiato dopo aver trovato riparo all'ambasciata greca di Nairobi. Tre ministri furono licenziati in seguito a quell'episodio e Alavanos guidò marce di protesta nel centro di Atene.



Assunse la leadership di Synaspismos poco dopo e nel 2006 portò il partito a un inedito 17% nei sondaggi, diventando la principale voce di opposizione alle riforme in materia di istruzione del governo conservatore di Nuova Democrazia, sostenendo che esse consistevano in effetti in una privatizzazione del sistema universitario. Il successo fu però effimero: nel giro di un anno Synaspismos ridusse la sua base elettorale ad uno zoccolo duro di non più del 4% di elettori. Tsipras ha fatto di meglio, portando il partito al 27% nelle elezioni di giugno 2012.



Ora Piano B potrebbe danneggiare Syriza, se riuscisse a presentarla come un'opposizione ormai compromessa; ma potrebbe finire per aiutare il governo, che quest'anno ha chiesto ai partner dell'Eurozona di cancellare la maggior parte del debito del paese. Un forte sostegno popolare al partito della dracma potrebbe riaccendere i timori di un contagio greco all'Eurozona; un sostegno debole, d'altra parte, potrebbe suggerire all'Eurozona che il tanto celebrato spirito dei Greci è andato in fumo.

14 commenti:

  1. lievi tracce di sinapsi nel lobo sinistro...mi rallegro, speriamo sia un fenomeno contagioso...

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    1. Contessa, facciamo gli untori di una pandemia di buon senso, non dico intelligenza, che sarebbe troppo sperare...

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  2. Continua la fandonia del debito denominato in dollari o euro. Ho capito che un debito più grosso, fa gioco al discorso del non ripagare... ma le cose non stanno così. Il debito va ridenominato in Dracme... ci sarà qualcosa di equivalente alla legislazione italiana, no?
    Questo tanto per chiarire, che se si esce dall'Euro si fa perchè è vantaggioso.
    Si svaluta la moneta e di conseguenza i debiti... riprendono le esportazioni e la domanda interna (perchè i beni esteri costano di più)

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    1. Guarda, mi pare proprio di ricordare che il debito greco, almeno in buona parte, è emesso secondo il diritto inglese e non sotto la giurisdizione greca. Se la Grecia fallisce e lascia la zona euro, il governo greco non potrebbe convertire questo debito denominato in euro in nuovo debito in dracma, diversamente di quanto accade da noi, dove il debito è disciplinato dalla legge nazionale, quindi non siamo nella stessa situazione.

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    2. Ricordi bene: si tratta delle nuove emissioni successive alla ristrutturazione del 2012: "The new bonds will also be subject to English law, where the old bonds fell under Greek jurisdiction. So if Greece were to leave the eurozone, it could no longer pass legislation to convert euro-denominated debt into new drachma debt. This is an amazing sweetener for creditors." (questo è Roubini: http://www.economonitor.com/nouriel/2012/03/07/greeces-private-creditors-are-the-lucky-ones/).
      Ti ringrazio, e scusami, per aver emendato qualche mio svolazzo.

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    3. Se non ricordo male il debito greco era sotto la loro giurisdizione ma una delle condizioni poste dalla Troika per gli aiuti fu quella di cambiarne la giurisdizione.
      Da verificare.

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  3. mi è tornato in mente un post di Piero Valerio proprio su questo punto ...
    http://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/03/washington-consensus-la-grecia-evita-il.html

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  4. Troveranno il modo di arrestare il coraggioso Alekos Alavanos....
    Ormai questa è euro-dittatura

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    1. Unendo i puntini e tornando indietro con la memoria, l'Euro-dittatura ce l'abbiamo da almeno una ventina d'anni.
      Ricordate l'amato del nostro presidente che pur di obbedire alla Germania e tenere agganciato il cambio della Lira col Marco dilapidò in una settimana quasi tutte le riserve in valuta estera della Banca d'Italia? Già allora la dittatura ci imponeva i suicidi per l'Europa....

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    2. A proposito dell'euro-dittatura:

      Evasori ed euroscettici nel mirino dei “Servizi segreti” dell’Unione europea

      di MAURO MENEGHINI

      I servizi segreti dell’Unione europea potranno perseguire i contribuenti e gli avversari dell’euro. Una delle costruzioni politiche più importanti di Wolfgang Schäuble sta per entrare in funzione: un servizio segreto che, finanziato con 230 milioni di euro dei contribuenti, controlli i cittadini europei. Con ciò si dovrebbe combattere il terrorismo. Ma anche filtrare demagoghi e euroscettici. Essenzialmente le truppe create dovrebbero esser impiegate quando gli stati indebitati decideranno di rafforzare la lotta agli evasori.
      L’Unione Europea ha quasi completato la creazione dei servizi segreti prepostI al controllo di tutte le attività dei cittadini europei. Uno dei padri di questo progetto è il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble e l’altro, annotatevi bene il nome, Frattini. Naturalmente, il servizio segreto dovrebbero controllare esclusivamente i movimenti terroristici. Questa la tesi ufficiale.
      In realtà la nuova creazione può comprendere molte più attività: da chi non ha la stessa opinione agli euroscettici agli evasori fino ai demagoghi. L’UE ha in questa maniera creato i presupposti per assicurarsi un controllo inevadibile sui cittadini. Cosa che fin ora con i servizi d’informazione nazionale era facilmente eludibile. Ora Bruxelles ha assunto 1.300 collaboratori. Messo a disposizione 230 milioni di euro per assicurarsi che il progetto venga completato.
      Questo è previsto. I servizi segreti saranno suddivisi in sei dipartimenti: Europol e Frontex verranno affiancate da altre quattro unità d’informazione, Intelligence Analysis Center (INTCEN), il Satellite Center, il Intelligence Directorate e il Situation Room. Queste dipenderanno dal “ministero degli esteri” (EAD). Ma in particolare il cuore della struttura dei servizi segreti sarà l’ Intelligence Analysis Center. L’idea di questa struttura così efficiente è stata di Wolfgang Schäuble che per molti anni ha ricoperto l’incarico quale ministro degli interni del governo tedesco.
      Durante la presidenza tedesca della UE nel 2007 Wolfgang Schäuble costituì il gruppo denominato Future Group. Allora, ministro degli interni propose la interconnessione e la cooperazione fra polizia, corpi militari e servizi segreti a livello europeo. Questo lo si apprende da quanto riportato da Michael Monroy/ Andrey Hunko del gruppo degli europarlamentari di sinistra sul sito netzpolitik.org. I componenti del Future Group sono l’ex vicepresidente della UE Franco Frattini, l’ex ministro degli interni portoghese, sloveno, francese, svedese e ceco oltre naturalmente a Wolfgang Schäuble. Il gruppo dovrebbe ad esempio procedere “a consigliare interventi e provvedimenti riguardante la politica interna europea dal 2010” Questo quanto reso pubblico nei comunicati stampa d’allora.....................
      ...............
      http://www.lindipendenza.com/evasori-ed-euroscettici-nel-mirino-dei-servizi-segreti-dellunione-europea/

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  5. Guardate solo quello che è successo ieri: non puoi fare il cazzaro e aprire la crisi di governo, nemmeno se ti chiami Silvio Berlusconi, se poi questo significa mettersi contro quello che piace alla cosiddetta «Europa»...

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  6. E puntualmente arrivano le minacce di Samaras, già prodigo di retorica degli "opposti estremismi", alla sinistra anti-UE; impeccabile la risposta di Alavanos, che invita Samaras, in questo momento negli USA, a chiedere all'FBI di arrestare un economista euroscettico come Krugman (la notizia sul blog di Panagiotis: http://www.greekcrisis.fr/2013/10/Fr0281.html).

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  7. con la dracma o con l'euro la grecia è comunque spacciata

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    1. Beh, dopo almeno tre anni che in questo blog si approfondisce la crisi dell'euro per tutti i versi, in lungo e in largo, traducendo articoli e contributi vari di economisti anche Nobel che dimostrano che l'unione monetaria tra paesi dall'economia troppo diversa porta alla vittoria di alcuni alle spese di altri...il tuo commento produce gli stessi effetti di quando uno fa una conferenza di tre ore per dimostrare gli effetti negativi dei pesticidi sulla salute umana e alla fine un altro risponde: Sì, però pesticidi o non pesticidi è lo stesso!
      Di fronte a cotanti argomenti, saggezza impone di arrendersi!

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