Il Financial Times riporta un resoconto molto equilibrato di quanto sta avvenendo a Chemnitz, in Germania, dove da giorni si susseguono scontri tra estrema destra e antifa a seguito alle manifestazioni cittadine contro l'omicidio di un trentacinquenne tedesco per mano di due immigrati richiedenti asilo, sfociate anche in una caccia all'immigrato. Tra l'insofferenza e la disillusione della popolazione verso i politici locali e nazionali della CDU, aspramente criticati per la loro ipocrisia e la politica sull'immigrazione e la sicurezza; l'ascesa di AfD, l'unico partito a non aver condannato gli scontri e la reazione della popolazione; il preoccupante riemergere di gruppi neonazisti e i raduni di antifa; l'impotenza della polizia nel contenere gli scontri, quella che rimane impressa è l'istantanea di un paese in crisi di nervi, dove l'aria di guerra civile si sta riversando dai social alle strade e alla piazze. (En passant, è impossibile non sottolineare la differenza abissale del taglio informativo tra FT e l' "ammiraglia" dell'informazione italiana, il Corriere della Sera, che riduce i fatti di Chemnitz a populismo, xenofobia e fake news nel chiaro intento di supportare un'agenda politica ben precisa).
di Guy Chatzan, 31 settembre 2018
Michael Kretschmer, primo ministro della Sassonia, sapeva che stava entrando nella tana dei leoni. Ma perfino lui sembrava impreparato ai fischi, alle grida e alle contestazioni che gli hanno dato il benvenuto a Chemnitz, città in ebollizione tra rabbia e dolore.
Rivolgendosi ad un'assemblea municipale con gente del posto, sbigottita per l'assassinio di un uomo di 35 anni avvenuto in città lo scorso fine settimana, Kretschmer voleva che i presenti si dissociassero dagli estremisti di destra che si sono appropriati delle proteste pacifiche per l'omicidio, che le autorità sospettano sia stato perpetrato da un siriano e da un iracheno.
"Non è una buona cosa stare in una manifestazione dove c'è gente che fa il saluto di Hitler", ha detto. "E' tempo di dire: 'Non avremo nulla a che fare con quelle persone'".
Le reazioni sono state furiose: "Stai dando a credere che la cosa peggiore che è accaduta sia stato il saluto nazista", ha risposto un uomo per le rime. " La cosa peggiore è che un tizio sia stato ucciso".
Chemnitz, la terza città più grande della Sassonia, è diventata il simbolo dell'incessante crescita dell'estrema destra in Germania. In una serie di manifestazioni questa settimana, giovani uomini in felpe nere con cappuccio hanno cantato "Germania ai tedeschi" e "Fuori gli stranieri". Un paese che pensava di aver fugato da lungo tempo il nazismo si è trovato di fronte alla sua brutta rinascita.
Ma le persone raccolte giovedì sera per ascoltare Kretschmer, una stella nascente dell'Unione Cristiano Democratica (CDU) di Angela Merkel, hanno accusato i politici locali e nazionali di fare lo stesso, diffamatorio fascio tra loro e il nazismo. Hanno anche detto che i politici stanno ignorando i loro problemi e minimizzando la minaccia dei crimini degli immigrati.
Gli scontri di questa settimana sono stati scatenati dalla morte di un uomo identificato come Daniel H, avvenuta nel centro cittadino domenica. Mentre turbinavano le voci che i killer fossero dei mussulmani richiedenti asilo, una folla è andata su tutte le furie, inseguendo tutti quelli che sembravano stranieri. Sono seguiti scontri tra dimostranti di destra e di sinistra. La polizia è sembrata impotente nel fermare la violenza. Due uomini sono adesso in custodia per la morte avvenuta nel fine settimana.
Le tensioni latenti sull'immigrazione, l'identità, la razza e la religione hanno intorbidito la Germania da quando la Merkel ha lasciato entrare più di un milione di migranti al culmine della crisi dei rifugiati. Questi hanno alimentato l'ascesa di Alternativa per la Germania (AfD), un partito di estrema destra che ha guadagnato 92 seggi parlamentari nelle elezioni dell'anno scorso e adesso è il più grande partito di opposizione al Bundestag. Quelle tensioni sono esplose allo scoperto a Chemnitz.
La città, di circa 250 mila abitanti non molto distante dal confine ceco, è probabile che rimanga il centro della crisi. Proteste e contro-proteste sono programmate per questo fine settimana, alimentando i timori di nuovi scontri. AfD ha pianificato una marcia per sabato, assieme al movimento anti-Islam Pegida, mentre anche i gruppi anti-fascisti hanno convocato i propri sostenitori. Le strade di Chemnitz adesso sono un campo di battaglia per forze opposte, che fino ad ora si erano fatte la guerra sui social media e sulle chat room di internet.
"È stata una settimana storica", ha detto Matthias Kurth, un abitante di Chemnitz che ha partecipato all'assemblea municipale presso la sede della squadra cittadina di calcio. "Tutte le emozioni che si sono sviluppate tra la popolazione negli ultimi tre anni sono arrivare in superficie adesso".
Queste hanno le loro radici nell'afflusso di rifugiati, ha detto - "questa sensazione che i nostri leader abbiano infranto la legge e quindi ci abbiano lasciato, noi gente comune, ad affrontare le conseguenze".
L'atmosfera all'incontro di giovedì era tesa. Mentre i partecipanti osservavano un minuto di silenzio in onore di Daniel H, canti di "levatevi dalle palle!" sono stati sentiti venire da una folla di contestatori di destra che si erano raccolti nella strada fuori dal palazzo; molti di loro erano uomini giovani, dall'aspetto tetro e vestiti con magliette nere e occhiali da sole. Alcuni sventolavano uno striscione con le parole: "Il popolo si sta sollevando".
Nel frattempo, nella sede del club di calcio, i locali esprimevano frustrazione per la politica sui rifugiati del governo. Perché, chiedevano, quelli che hanno criticato apertamente quella politica sono stati etichettati come razzisti?
"Perché dovrei essere condannata come persona di destra per aver detto che l'uomo che è morto è tedesco e gli uomini che lo hanno ucciso erano stranieri?", ha detto Monika Krauss, un'infermiera.
Ha detto a Kretschmer che i neo-nazisti erano una piccola minoranza tra i dimostranti. La maggior parte di quelli in marcia erano cittadini comuni, "insegnanti di scuola materna, dottori, avvocati". Tutti loro "vogliono poter camminare per le strade della città senza paura". I media hanno distorto la verità, ha detto, concentrando le telecamere sugli estremisti mentre alla loro destra e alla loro sinistra c'erano solo "normali cittadini".
L'accoglienza per la sindaca di Chemnitz, Barbara Ludwig, è stata ancora più ostile. È stata fischiata mentre richiamava i locali ad una convivenza pacifica. Quando ha detto che prendeva seriamente la questione dell'ordine e del diritto, un uomo nel pubblico ha gridato "ipocrita!".
AfD è l'unico partito politico a non aver condannato gli eccessi di destra a Chemnitz. Il suo leader, Alexander Gauland, questa settimana ha detto che quando vengono commessi omicidi, "è normale che la gente vada su tutte le furie".
Il messaggio è stato apprezzato in città. AfD adesso è il secondo partito più forte in Sassonia, dietro alla CDU della Merkel. Alcuni pronosticano addirittura che possa superare i Cristiano Democratici nelle elezioni regionali dell'anno prossimo.
I sostenitori di AfD sono stati in prima fila nel raduno organizzato giovedì all'esterno della società di calcio dall'alleanza di destra "Pro Chemnitz".
Matthias Henke, uno dei dimostranti, teneva un cartello con cui accusava la CDU di essere dei "traditori". "La Merkel parla di mantenere il diritto e l'ordine, ma la gente viene massacrata nelle strade", ha detto. "Se le cose continuano così, stiamo andando verso una guerra civile".
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