30/03/21

Svezia: nel 2020 eccesso di mortalità inferiore a gran parte del resto d’Europa (i dati)


Da  Reuters  i dati sull'eccesso di mortalità in Svezia, recentemente pubblicati, che fanno sorgere domande cruciali sulla reale efficacia dei lockdown. La Svezia ha evitato quelle rigide chiusure che hanno distrutto l'economia e la vita sociale degli altri paesi, ma da tutto questo è venuta fuori con un tasso di mortalità più basso della maggior parte degli altri.


di Johan Ahlander, 24 Marzo 2021

STOCCOLMA (Reuters) – Da un'analisi dei dati provenienti da fonti ufficiali emerge che nel 2020 la Svezia, che ha evitato i rigidi lockdown che hanno soffocato gran parte dell'economia globale, ha registrato un aumento del tasso di mortalità complessivo minore rispetto alla maggior parte dei paesi europei.

Gli esperti di malattie infettive hanno avvertito che i risultati non possono essere interpretati come prova del fatto che i lockdown non siano stati necessari, e tuttavia hanno riconosciuto che la posizione generale della Svezia nella lotta alla pandemia ha evidentemente dei meriti che vale la pena studiare.

La scorsa settimana, in seguito all’aumento dei casi di coronavirus e agli alti tassi di mortalità,  Germania e Francia hanno esteso le misure restrittive, mossa che secondo gli economisti ritarderà ulteriormente la ripresa economica.

Mentre molti cittadini europei hanno accettato i lockdown come l’ultima risorsa, data l'incapacità di tenere sotto controllo la pandemia con altri metodi, negli ultimi mesi questi interventi hanno provocato proteste di piazza a Londra, Amsterdam e altrove.

La Svezia, nel frattempo, ha fatto affidamento principalmente su misure volontarie incentrate sul distanziamento sociale, una buona igiene e regole mirate a mantenere aperte le scuole, i ristoranti e i negozi - un approccio che ha profondamente diviso gli svedesi, ma ha risparmiato l'economia da gran parte del crollo subito altrove in Europa.

I dati preliminari dell'ufficio statistico dell'UE Eurostat raccolti da Reuters hanno mostrato che nel 2020 la Svezia ha avuto il 7,7% di morti in più rispetto alla media dei quattro anni precedenti. I paesi che hanno optato per diversi periodi di rigorosi lockdown, come la Spagna e il Belgio, hanno registrato una cosiddetta mortalità in eccesso rispettivamente del 18,1% e del 16,2%.

Ventuno dei 30 paesi con statistiche disponibili hanno avuto una mortalità in eccesso più alta della Svezia. Tuttavia, la Svezia ha fatto molto peggio dei suoi vicini nordici, con la Danimarca che ha registrato solo l'1,5% di mortalità in eccesso e la Finlandia l'1,0%. La Norvegia non ha avuto alcun eccesso di mortalità nel 2020.

L'eccesso di mortalità della Svezia è rientrato nella fascia più bassa dello spettro anche secondo altri dati pubblicati la scorsa settimana dall'Office for National Statistics del Regno Unito.

Tale analisi, che include un aggiustamento per tenere conto delle differenze sia nelle strutture per età che nei modelli di mortalità stagionale dei paesi analizzati, ha collocato la Svezia al 18° posto in una classifica di 26 paesi. Polonia, Spagna e Belgio sono risultati ai primi posti.

L’epidemiologo svedese Anders Tegnell, una figura in gran parte sconosciuta prima della pandemia e che ha poi raggiunto la notorietà a livello internazionale in quanto figura di riferimento della risposta svedese al coronavirus, ha detto a Reuters di ritenere che i dati sollevino dei dubbi sull'uso dei lockdown:

"Penso che probabilmente si dovrà pensare con grande attenzione a queste chiusure totali, a quanto siano state davvero utili".

"Potrebbero aver avuto un effetto a breve termine, ma quando si guarda  a tutto il periodo durante la pandemia, sorgono sempre maggiori dubbi", ha aggiunto Tegnell, che ha ricevuto sia minacce di morte che fiori in segno di apprezzamento.


ATTENZIONE AI DATI

Altri esperti sanitari avvertono che l'interpretazione dei dati sulle morti in eccesso comporta il rischio di ignorare alcune variabili cruciali.

"Tutti noi dobbiamo stare molto attenti a interpretare i dati sulla morte collegati al COVID-19, qualunque siano le fonti - nessuna fonte è perfetta", ha detto a Reuters Mark Woolhouse, professore di epidemiologia delle malattie infettive presso l'Università britannica di Edimburgo.

"I dati sollevano la domanda se, in effetti, la strategia della Svezia abbia avuto un relativo successo. Certamente fanno sorgere questa domanda ", ha detto Woolhouse, commentando i dati pubblicati per la prima volta sui media svedesi e controllati dall'ufficio statistico svedese.

Anche Keith Neal, professore di malattie infettive all'Università di Nottingham, ha consigliato cautela.

Egli ha citato una serie di fattori come la struttura per età e la salute generale di una popolazione, la dimensione media della famiglia e se un paese abbia o meno grandi città che siano significativi centri nevralgici di viaggi e comunicazioni.

In Svezia la percentuale delle persone di età superiore a 80 anni all'inizio del 2019 era del 5,1%, inferiore alla media UE del 5,8%, ma alla pari con il Regno Unito e superiore a Norvegia e Danimarca.

La popolazione svedese è anche generalmente più sana della media UE, con un'aspettativa di vita di 82,6 anni nel 2018, rispetto a una media UE di 81,0 anni.

La strategia della Svezia è stata pesantemente criticata sia in patria che all'estero come sconsiderata e non sufficiente a proteggere i gruppi più vulnerabili dalla malattia.

Tuttavia, secondo un recente sondaggio il 43% degli svedesi ha una fiducia alta o molto alta nel modo in cui viene gestita la pandemia, mentre il 30% ha una fiducia bassa o molto bassa,.

Il governo e le autorità sanitarie svedesi hanno ammesso di non essere riusciti a proteggere gli anziani svedesi, ma hanno affermato di aver fatto il possibile per sopprimere la malattia, tenendo in considerazione anche la salute generale della popolazione.

Il bilancio ufficiale delle vittime del COVID-19 in Svezia è di oltre 13.000 persone, anche se alcuni di questi potrebbero essere morti per cause diverse dalla malattia.

1 commento:

  1. https://www.miglioverde.eu/inchiesta-svezia-la-mortalita-del-2020-e-la-stessa-di-quella-del-2012/

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