L'attacco frontale del Financial Times a Berlusconi, dipinto come il prossimo dittatore arabo destinato a cadere....come al solito, si pesca da verità e fatti innegabilmente reali per piegare e indirizzare la realtà ai propri fini...suprema ars manipolatoria in azione.
Il paese mediterraneo condivide molte caratteristiche con il mondo arabo
18 febbraio 2011 Financial Times
Mentre l'ondata rivoluzionaria del mondo arabo in Libia ed in Bahrain diventa sempre più tragica e cruenta, gli autocrati che sembravano dover governare per sempre stanno tutti tremando. Forse anche gli autocrati "eletti" dovrebbero stare in guardia.
C'è un paese europeo che ha molte delle caratteristiche del mondo arabo: un'economia sclerotica, una cultura logorata dalla corruzione e dalla criminalità organizzata e un dissenso crescente delle nuove generazioni. È controllato da una classe dirigente gerontocratica fortemente attaccata al business e alla politica, con la gioventù che resta esclusa. I suoi giovani migliori e più intelligenti vagano per l'Europa come migranti economici.
Quel paese è l'Italia. È una democrazia, quindi il vecchio concistoro che guida il paese potrebbe essere rimpiazzato. Tuttavia non lo è, mai: più elezioni si tengono Italia, e meno l'Italia sembra cambiare. Nessuna meraviglia che persino il Borghese stia diventando un barbone. La scorsa domenica un milione di donne hanno marciato per protestare contro le pagliacciate di Silvio Berlusconi, il primo ministro sempre più ridicolo. È stato incriminato per sesso a pagamento con una ragazza minorenne e abuso d'ufficio. Nega il misfatto.
C'è di più. Il 74enne sig. Berlusconi ha molte delle caratteristiche del classico plutocrate arabo. È immensamente ricco, controlla gran parte dei media ed è circondato dai yes-men. Sfida apertamente il sistema giudiziario con cui è ai ferri corti da anni. È caro amico di Muammer Gheddafi, il dittatore della Libia (che oggi si trova in un mare di guai).
La qualità più importante del sig. Berlusconi è anch'essa comune agli autocrati: è un un osso duro che resiste fino all'ultimo minuto. Hosni Mubarak,fino a poco tempo fa dittatore dell'Egitto, potrebbe suggerirgli qualcosa circa la saggezza di quella strategia. Tutto ciò che il primo ministro italiano deve fare per concludere questa commedia particolarmente poco edificante è di chiedere nuove elezioni. Così, gli italiani potrebbero ridere per ultimi.
ma perché questi poveretti di falliti inglesi non pensano ai propri guai invece di impicciarsi degli affari degli altri? perché non parlano dei vizi e delle porcherie dei LORO politici al confronto dei quali le licenze ingenue di Berlusconi sono pannicelli caldi? Non si rendono conto che non sono nessuno e nessuno caga i loro commenti patetici?
RispondiEliminadagli attacchi del Times a quelli del Financial Times sembra proprio che agli angloamericani il nostro Presidente del Consiglio non stia proprio simpatico. Chiaramente preferirebbero un bel governo guidato da qualcuno legato a Goldman Sachs, come Draghi Monti o il fu Padoa Schioppa.
RispondiEliminaUn motivo in più per tenerci ben stretti il Cavaliere..
Il Cavaliere non è certo un campione di cui andare fieri, da nessun punto di vista, ma in un momento come questo questo can can mediatico contro il governo manipola la gente, più di tutto la sinistra, per scopi che non sono certo gli interessi del popolo....e le piazze sono telecomandate dall'alto..
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