Ci siamo: ecco gli
articoli di ZeroHedge che si susseguono sul contagio all'Italia –
il più Pig di tutti i PIGS...
Come è stato
segnalato la scorsa settimana, l'Europa improvvisamente si è
trovata sotto shock, sconvolta, perché i bond vigilantes hanno
deciso di andare direttamente al cuore del problema europeo, al
paese che, con € 1500 miliardi, ha un debito più grande di quello
Tedesco, ma, cosa molto più importante, ha un rapporto debito/PIL
superiore al 100%, e ha la più grande quantità di CDS esistenti.
L'Italia. Venerdì scorso abbiamo
spiegato che le cose stanno per diventare
davvero brutte con l'avvio oramai imminente di una raffica di aste di
bonds. Per questo motivo non c'è da sorprendersi a leggere che per
domani mattina il Consiglio europeo ha convocato una riunione di
emergenza "di alti funzionari sulla crisi del debito della zona
euro, che riflette la preoccupazione che la crisi potrebbe
diffondersi all'Italia, la terza economia della regione."
Ultime notizie: la
crisi si è
diffusa in Italia. E a questo punto potrà solo peggiorare, mentre
i vigilantes iniziano a scaricare il debito italiano e comprare ogni
CDS disponibile sull'l'Italia. "Non possiamo andare avanti così
per molto" ha detto un alto funzionario della BCE. "Siamo
molto preoccupati per l'Italia". Ma, ma, Draghi non ha appena
detto che le banche italiane passeranno in massa il secondo, "molto
più credibile" stress test? Benvenuti alla seconda, e ultima,
parte del contagio domino europeo dell'insolvenza, quello che culmina
con il grande salvataggio reciproco l'uno dell'altro ... e la morte
dell'euro, naturalmente.
Come promemoria, vedi sopra la carta fondamentale che vede in prima linea l'Italia.
Ancora da Reuters:
“Il Presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet sarà presente alla riunione insieme a Jean-Claude Juncker, Presidente dei Ministri delle Finanze della regione, al Presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e il Commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
I colloqui sono stati organizzati dopo un forte sell-off dei titoli italiani venerdì, che ha aumentato i timori che l'Italia, con il più alto rapporto di debito sovrano rispetto alla sua economia nella zona euro dopo la Grecia, potrebbe essere il prossimo a entrare in crisi. Sarà discusso anche un secondo piano di salvataggio internazionale della Grecia.”
Abbiamo già riportato del crollo di UniCredit, ma ecco ancora:
“Le
azioni della più grande banca italiana, Unicredit Spa, sono cadute
del 7,9 per cento venerdì, in parte a causa delle preoccupazioni sui
risultati degli stress test sulla salute delle banche europee, che
usciranno il 15 luglio. L'indice principale di Borsa Italiana è
crollato del 3,5 per cento.
La pressione del mercato è dovuta in parte all'alto debito sovrano dell'Italia e all'economia stagnante, ma anche alla preoccupazione che il Primo Ministro Silvio Berlusconi stia tentando di indebolire e addirittura estromettere il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, che ha promosso tagli alla spesa in profondità per controllare il deficit di bilancio.
"Non possiamo andare avanti per molti giorni come venerdì," ha detto un alto funzionario della BCE. "Siamo molto preoccupati per l'Italia".
La pressione del mercato è dovuta in parte all'alto debito sovrano dell'Italia e all'economia stagnante, ma anche alla preoccupazione che il Primo Ministro Silvio Berlusconi stia tentando di indebolire e addirittura estromettere il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, che ha promosso tagli alla spesa in profondità per controllare il deficit di bilancio.
"Non possiamo andare avanti per molti giorni come venerdì," ha detto un alto funzionario della BCE. "Siamo molto preoccupati per l'Italia".
L'Italia Mette al Bando le Vendite allo Scoperto Già da Stasera per Prevenire un Crollo del Mercato
Ancora una volta comincia il grande diversivo sul capro espiatorio degli speculatori, dopo che Il Sole 24 Ore ha riferito che la Consob può emanare un divieto delle vendite allo scoperto già da stasera. La premessa è che è gli shorters sono i responsabili dello stato rovinoso del globale schema Ponzi. Non il fatto in sé che si tratta di uno schema Ponzi globale. Distrazione numero 101. Non ha funzionato nel 2010, quando il divieto è stato implementato in altri paesi europei, e non funzionerà neanche questa volta. Ma questo non impedirà ai governi in bancarotta di provarci.
Ancora una volta comincia il grande diversivo sul capro espiatorio degli speculatori, dopo che Il Sole 24 Ore ha riferito che la Consob può emanare un divieto delle vendite allo scoperto già da stasera. La premessa è che è gli shorters sono i responsabili dello stato rovinoso del globale schema Ponzi. Non il fatto in sé che si tratta di uno schema Ponzi globale. Distrazione numero 101. Non ha funzionato nel 2010, quando il divieto è stato implementato in altri paesi europei, e non funzionerà neanche questa volta. Ma questo non impedirà ai governi in bancarotta di provarci.
Da
Bloomberg:
"I
Commissari valuteranno la situazione prima dell'apertura dei mercati
lunedi, ha detto un portavoce della Consob. "Le vendite allo
scoperto potrebbero essere vietate, in linea con decisioni analoghe
in altri paesi europei” ha detto .... L'incontro avviene dopo che
le più grandi banche italiane l'8 luglio sono cadute al livello più
basso da oltre due anni, e i rendimenti dei titoli di Stato a 10
anni sono saliti "
Dal
Sole
24 Ore:
“Nel
pomeriggio di oggi era interventuto sul tema anche l'ex presidente
della Consob, Lamberto
Cardia,
secondo il quale le vendite allo scoperto «in presenza di una
situazione di grave crisi andrebbero totalmente vietate per il
periodo necessario o al massimo consentite nell'ambito della
giornata». Per l'ex presidente, che all'indomani del crack della
Banca Lehman Brothers limitò le vendite allo scoperto entro i tre
giorni, «è preferibile una riduzione per brevi periodi dei
movimenti di mercato piuttosto che assistere ai gravi danni che si
determinano a carico di societá quotate, anche strategiche per il
paese».
E pensare che c'era un tempo in cui il mercato azionario poteva scendere senza provocare conseguenze strategiche per il paese ospitante ...
Come già detto, questa non è la prima volta che questo approccio è stato adottato:
Il 5 luglio, i legislatori europei hanno votato a favore di un divieto di vendita allo scoperto di titoli di Stato nella UE a meno che gli operatori non abbiano almeno "detenuto e messo a riserva" in anticipo i titoli che intendono vendere. Il Parlamento di Strasburgo, in Francia, ha anche richiesto restrizioni sull'uso dei credit default swap per trarre profitto dal default di un debito sovrano che non si detiene.
La European Securities and Markets Authority, che coordina il lavoro dei regolatori nazionali dei 27 paesi dell'Unione europea, dovrebbe disporre di poteri d'emergenza per vietare temporaneamente le vendite allo scoperto o i traffici in CDS sul debito sovrano nella UE, ha detto il Parlamento.
I politici, tra cui il Cancelliere Tedesco Angela Merkel e il Presidente Francese Nicolas Sarkozy hanno affermato che le vendite allo scoperto e i credit-default-swaps peggiorano la crisi del debito sovrano della zona euro, e hanno chiesto che la UE metta dei freni.
Michel Barnier, capo dei servizi finanziari dell'Unione europea, ha detto l'anno scorso che questi trades possono portare a "disordine sui mercati e rischi sistemici". I Ministri delle Finanze dei 27 paesi della regione hanno concordato a maggio che gli operatori dovrebbero essere autorizzati a vendere titoli di Stato e azioni, se c'è una "ragionevole aspettativa" che detengano i titoli sottostanti. Essi hanno inoltre respinto le richieste dalla Germania di vietare i CDS sovrani.
Ahimè, questo non è altro che un tentativo di sostenere che la Consob ha il controllo della situazione quando non ce l'ha affatto. Si ricorda che gli Stati Uniti hanno istituito il divieto di tutte le vendite allo scoperto degli strumenti finanziari, solo per vedere alla fine scaricare tutte le loro aziende e giungere al più grande crollo del mercato dopo Lehman.
Così, nel tentativo di mitigare la crisi dopo il "Venerdì nero”, le autorità italiane potrebbero semplicemente avere facilitato il lavoro ai “Bears”'.
Ciao Carmen,
RispondiEliminama le vendite allo scoperto sono un male si o no?
Oppure è semplicemente controproducente che il divieto lo faccia solo l'Italia, e non anche il resto del mondo?
saluti, Nicola
Certo Nicola che questi divieti a giochi aperti e da parte di un solo paese sono come minimo inutili se non forse addirittura controproducenti, come dicono ZeroHedge e ML...
RispondiEliminaI mercati finanziari sono globali, e ci vorrebbe una riforma seria a tutto campo, da USA e Europa tutta, che vieti tutta la speculazione allo scoperto, short e long, e faccia piazza pulita di tutti gli strumenti finanziari derivati basati su fortissima leva.