Propongo uno stralcio da un post di Paul Krugman di qualche tempo fa, su The Conscience of a Liberal del NYT, in cui risponde alla osservazione che molti fanno (e che sembra ragionevole e plausibile), che non si può curare il debito con nuovo debito. Ebbene, non bisogna dimenticarsi che c'è debito e debito...(ma non in Europa, purtroppo, almeno per ora)
Uno degli argomenti comuni contro la politica fiscale nella situazione attuale – un argomento che sembra ragionevole - è che il debito è il problema, quindi come può il debito stesso essere la soluzione? Le famiglie hanno preso in prestito troppo, ora si vuole che il governo prenda in prestito ancora di più?
Cosa c'è di sbagliato in questo argomento? Si presuppone, implicitamente, che il debito è un debito - non importa chi deve i soldi a chi. Ma questo non può essere giusto. Prendere in prestito da parte di alcuni operatori adesso può aiutare a curare i problemi creati dai prestiti in eccesso di altri operatori in passato.
Per comprendere la mia posizione, immaginate prima un mondo in cui ci sono solo due tipi di persone: i Sam dissipatori, e le Janet giudiziose.
In questo mondo, supponiamo che nessun investimento reale sia possibile, e che i prestiti siano fatti solo per finanziare i consumi in eccesso rispetto al reddito. In particolare, in passato i Sam hanno preso in prestito dalle Janet per pagarsi i consumi. Ma ora qualcosa è successo - per esempio, il collasso di una bolla - che ha costretto i Sam a smettere di indebitarsi, e in effetti a pagare il loro debito.
Perché i Sam facciano questo, ovviamente, le Janet devono essere preparate a ridurre il risparmio, a diminuire le loro attività. Cosa darebbe loro un incentivo a fare questo? La risposta è una caduta dei tassi di interesse. Quindi il modo normale in cui l'economia farebbe fronte ai problemi di bilancio dei Sam è con un periodo di tassi bassi.
Ma - probabilmente avete indovinato dove voglio arrivare – che succede se anche un tasso zero non è abbastanza basso, cioè abbastanza basso da indurre un sufficiente risparmio negativo da parte delle Janet, che corrisponda al risparmio dei Sams? Qui abbiamo un problema. Non ho specificato il modello macroeconomico di fondo, ma sicuramente stiamo guardando a un'economia reale depressa con pressioni deflazionistiche. Non solo la produzione sarà al di sotto del potenziale, ma i redditi depressi e la deflazione renderanno più complesso per i Sam ripagare il loro debito.
Cosa si può fare?
Ebbene, può entrare in gioco un terzo personaggio : Gus il Governo. Supponiamo che possa prendere in prestito per un po', utilizzando il denaro preso in prestito per comprare cose utili, come i tunnel ferroviari sotto l'Hudson. Il vero costo sociale di queste cose sarà molto basso, perché lui metterà al lavoro delle risorse che altrimenti sarebbero disoccupate. E lui renderà anche più facile per i Sam ripagare il loro debito; se tiene abbastanza a lungo, può portarli al punto in cui non sono più così gravemente limitati nel loro bilancio, e un'ulteriore spesa in disavanzo non sarà più necessaria per raggiungere la piena occupazione.
Sì, il debito privato sarà stato in parte sostituito dal debito pubblico - ma il punto è che il debito sarà stato spostato dagli operatori gravemente limitati nel loro bilancio, e i problemi dell'economia si saranno ridotti, anche se il livello complessivo del debito non sarà caduto.
La linea di fondo, quindi, è che l'argomento che suona plausibile, che il debito non può curare il debito, è semplicemente sbagliato. Al contrario, può - e l'alternativa è un prolungato periodo di debolezza economica che rende effettivamente il problema del debito più difficile da risolvere.
A me non sembra proprio che dopo aver "stampato" 29 trillioni di dollari l'america si sia ripresa dalla crisi !!
RispondiEliminaQui Riccardo c'è da fare un paragone, secondo me, tra la situazione Europea e quella americana. Negli USA la possibilità di "stampare" per sostenere tassi bassi sul debito americano, e anche per poter fare dello stimolo fiscale, ha dato dei risultati migliori rispetto all'austerità vigente in Europa.
RispondiEliminaCol che, concordo che non è certo da portare ad esempio la politica americana, però in confronto a come siamo messi noi, anche gli USA appaiono meglio!!!
Inoltre: il deleveraging negli USA sta funzionando, a quanto pare, in Europa no:
http://www.investireoggi.it/estero/note-sulla-riduzione-della-leva-finanziaria/
Tutto il mondo sta meglio dell'Europa perché America, Inghilterra ecc non hanno quel mostro di moneta che è l'euro.
RispondiEliminaComunque in America stanno meglio di noi, ma non stanno bene con quasi 50 milioni di food stamps sul groppone...
"il deleveraging negli USA sta funzionando, a quanto pare"
RispondiEliminaVanno verso i 50 milioni di persone che mangiano solo grazie alla tessera annonaria e metà della popolazione si incammina a scendere sotto la soglia di povertà, un successione.
Il deleveraging significa la riduzione dell'indebitamento del settore privato. Questo di per sè è un dato migliore rispetto al nostro.
RispondiEliminaLa cosa veramente importante è il deficit del settore privato, quando non c'è moneta per fare le transazioni, percé non c'è moneta per comprare i beni e i servizi prodotti. I privati non possono creare la moneta, mentre lo stato sì. Il deficit pubblico non deve essere un problema, nelle fasi di crisi come questa.
Questa è la cosa importante da capire, poi ci possiamo certo consolare sul fatto che anche gli americani vanno alla mensa dei poveri, ma forse non avranno davanti 15 o 20 anni di depressione come noi...continuando così le cose, si intende.
Comunque sì, capisco che vantare gli USA vien davvero difficile da buttar giù! Ma facciamo uno sforzo per distinguere, anche all'interno di quel gran casinò (con l'accento sulla o) che è quel paese, quell'aspetto che meriterebbe di essere imparato. Noi diamo i soldi alle banche all'1% che speculano sui debiti pubblici al 7....e così si ricapitalizzano...bella forza...ma scherziamo?
"quando non c'è moneta per fare le transazioni, percé non c'è moneta per comprare i beni e i servizi prodotti. I privati non possono creare la moneta, mentre lo stato sì."
RispondiEliminaE quando non c'è pane non si mangia, non importa quante banconote del monopoli tu stampi, nè quanto piamente tu possa credere che questa sia una soluzione.
Se c'è una sola pagnotta e in dieci se la contentdono, puoi pure stampare un trilione di dollari e darlo in giro, otterrai solo che quell'unica pagnotta andrà a costare un trilione di dollari.
E se la mangerà quello che ha la stampante.
Caro Grillino (parlante), forse nella foga della vis polemica non hai notato che si sta parlando di un contesto macroeonomico in cui ci sono risorse inutilizzate, per mancanza di moneta.
RispondiEliminaLa velocità di circolazione della moneta , e quindi la moneta totale, è calata drasticamente, in una misura mai verificatasi prima. Non manca il pane, ma cominciano a scarseggiare i soldi per comprarlo...comunque ognuno è libero di formarsi le sue opinioni, grazie del tuo contributo accalorato, sicuramente ci rifletterò su, ... e salutami hiei.
"in cui ci sono risorse inutilizzate, per mancanza di moneta."
RispondiEliminaQuesto dobbiamo scomodarci a dimostrarlo, comunque dare ad un falsario la possibilità di controllare la moneta in monopolio porta proprio a questo: che chi ha in mano la stampante può strangolare l'economia e ottenere con questo ricatto ciò che vuole.
Mettiamo la stampante in mano al governo va da sè che è implorare per la dittatura.
"salutami hiei."
Te l'avevo fatta apposta facile, eh.
Grazie della generosità, per non aver cercato di trarmi in inganno, caro.
RispondiEliminaSe vuoi dati sulla riduzione della circolazione monetaria, mi sento generosa, eccoteli:
http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4831&reply_id=123457193
Ti consiglio anche di leggere quotidianamente Cobraf, o Giovanni Zibordi, che essendo miliardi di volte più bravo di me non farà la fatica che faccio io a tenerti a bada (anche perché non ci sono commenti, ma interventi veri e propri nel forum, che devono passare uno standard di qualità). Ti passo a lui, va bene?
Anche se temo che tu ti stia affezionando veramente troppo al mio blog e all'opportunità che ti offre di scaricare un pochino di bile in eccesso (che abbiamo tutti, eh). E va bene. Mi immolo alla causa della salute pubblica.
Anzi, non mi immolo, troppo deficit spending di energia comunicativa con chi - a detta sua - ha solo da perdere il suo tempo per noia. Io tempo da perdere non ne ho, e anche se ne avessi, non ci provo nessun gusto.
RispondiEliminaQuando qualcuno cerca di negare il debito o fare delle distinzioni, vuole realmente difendere la moneta creata a DEBITO. Il debito non è il problema, il problema è la moneta creata a debito che rende tutti che la utilizzano dei debitori. Se la moneta fosse creata a CREDITO da uno Stato sovrano per pagare per beni e servizi reali, per fare girare l'economia in modo equilibrato SENZA interessi da restituire a banche private, non esisterebbe il debito pubblico; l'unico debito sarebbe tra cittadini.
RispondiEliminaIl nostro diversamente intelligente Krugman pensa sul piano del problema e non ha il coraggio di guardare la verità in faccia: oggi la moneta NON appartiene al popolo, ma ad una banda di banchieri che la crea dal nulla come DEBITO e chiedono anche gli interessi. Questi signori sono li per questo, fare solo confusione, fumo negli occhi.
Buon giorno Carmen,
RispondiEliminaNegli USA, non esiste un'autentica sovranità del popolo, perchè se esistesse non avrebbero salvato senza nazionalizzare, l'onnipotente Sistema Finanziario, e al contempo demolendo pezzo per pezzo l'economia reale.
Se tu pensi che il PIL USA è di circa 15000 miliardi di $, e sembra che abbiano buttato al vento quasi il doppio di tale cifra, per sostenere questo Sistema Usurocratico e Predatorio, ai danni di milioni e milioni di disoccupati e di 47 milioni di cittadini che si sfamano letteralmente grazie ai food stamps.....
"Bailout Total: $29.616 Trillion Dollars"
There is a fascinating new study coming out of the Levy Economics Institute of Bard College. Its titled “$29,000,000,000,000: A Detailed Look at the Fed’s Bail-out by Funding Facility and Recipient” by James Felkerson. The study looks at the lending, guarantees, facilities and spending of the Federal Reserve.
The researchers took all of the individual transactions across all facilities created to deal with the crisis, to figure out how much the Fed committed as a response to the crisis. This includes direct lending, asset purchases and all other assistance. (It does not include indirect costs such as rising price of goods due to inflation, weak dollar, etc.)
The net total? As of November 10, 2011, it was $29,616.4 billion dollars — (or 29 and a half trillion, if you prefer that nomenclature). Three facilities—CBLS, PDCF, and TAF— are responsible for the lion’s share — 71.1% of all Federal Reserve assistance ($22,826.8 billion)........
Fonte: http://www.economonitor.com/blog/2011/12/bailout-total-29-616-trillion-dollars/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bailout-total-29-616-trillion-dollars
Se questo studio ci racconta la verità, quanti investimenti e posti di lavoro reali, si sarebbero potuti creare con 29616 miliardi di dollari????
Non ho parole per esprimere il mio disgusto totale!!!!!
saluti, Nicola.
Carissimi,
RispondiEliminal'articolo di Krugman mi pare che parli di investimenti reali, per mettere al lavoro le risorse inutilizzate.
Non mi pare che Krugman difenda il vampirismo del sistema finanziario.
Il deficit spending di Keynes prevedeva una banca centrale pubblica e uno stato che facesse spesa pubblica a vantaggio dell'economia reale.
Gli USA ora, come gli altri paesi, hanno un problema di troppa finanza, e non hanno fatto alcuna seria riforma in tal senso.
L'unica cosa che gli rimane, rispetto a noi, è la sovranità monetaria. Poi che uso ne facciano, questo è un altro discorso, però in teoria ce l'avrebbero.
ma esattamente la moneta a credito, come è contabilizzata? io vorrei anche capire.
RispondiEliminaIstwine, ma chiedi TU a me come è contabilizzata la moneta a credito? Fammi andare a Rimini, poi ti dico meglio...intanto leggiamo il nuovo post di Alfredo.
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