Mentre negli USA spulciano i nuovi dati sull'occupazione per capire meglio la realtà dei fatti, noi occupiamoci di capire meglio gli squilibri tra cicale e formiche: Voci dalla Germania traduce un interessante report sul mercato del lavoro Tedesco - che comincia a far un po' di luce sul lato ancora oscuro della svalutazione competitiva interna dei nostri fratelli Tedeschi.
Vereinte Dienstleistungs Gewerkschaft (sindacato Tedesco) - A
prima vista i fatti parlano da soli: nonostante la crisi persista, il
numero dei disoccupati è basso come mai fino ad ora. E anche adesso in
inverno, quando i disoccupati crescono per le condizioni ambientali,
restano sempre meno di 2 milioni. Dopo un lungo periodo nel quale
abbiamo avuto 6 milioni di disoccupati, la situazione attuale è definita
"Jobwunder", con un lato nascosto però. Quasi un lavoratore su 10 ha un
secondo lavoro, perchè il reddito da lavoro principale non è
sufficiente al sostentamento.
In
cifre questo significa: 2.6 milioni di persone, ufficialmente occupate,
guadagnano attraverso un minijob 400 € al mese lavorando per 15 ore
alla settimana. Sono 135.000 persone in piu' rispetto all'anno
precedente. E la tendenza? Saranno sempre di piu'. Soprattutto nel
commercio al dettaglio, nella pulizia degli edifici, e nella
ristorazione. Anche nella sanità e nei servizi sociali lavorano sempre
piu' spesso "Minijobber": nel 2011 sono stati in totale 272.000
occupati, quasi quanto nel settore della ristorazione.
Inoltre
sempre piu' persone sono occupate a tempo parziale. Rispetto ai lavori
full time che sono aumentati solamente del 1.4%, i lavori a tempo
parziale sono aumentati del 7.3 %. Gerd Dielmann, sindacalista attivo
in ambito sanità e professione infermieristica sa anche il motivo:
molte infermiere lavorano anche nella cura a domicilio dei pazienti
perché nel loro ambito ricevono solo lavori parziali. Anche i prelievi
del sangue negli ospedali spesso vengono svolti da assistenti che
lavorano sulla base di un minijob di base.
Il
fatto che sempre piu' persone debbano cercarsi un secondo lavoro per
integrare i guadagni, ha a che fare con il livello troppo basso degli
stipendi. Secondo Elke Hannack, del comitato esecutivo del sindacato
Ver.di (principale organizzazione sindacale nei servizi) "2.1 miloni di
lavoratori lavorano per meno di 6 € l'ora, la metà di questi per meno di
5 € l'ora. Questo oggi non è piu' sufficiente per condurre un'esistenza
dignitosa. Per questo motivo i lavoratori cercano opportunità di
guadagno aggiuntiva per non dover chidere aiuto agli uffici pubblici"
E
importante sottolineare che le paghe orarie basse di questi anni
avranno un pesante effetto in futuro: "bassi stipendi portano ad una
bassa pensione, e i minijob sono un biglietto di ingresso per una
vecchiaia povera" continua Elke Hannack. Già nel 2010 la pensione media
per uomini e donne nella ex Germania ovest era di 713 €, nei nuovi
Bundeslandern di 850 €. "Per combattere la povertà è necessaria una
nuova legislazione del lavoro. Un inizio sarebbe l'introduzione di una
paga minima oraria di 8.5 € l'ora in modo che tutti gli occupati possano
vivere decentemente del loro lavoro".
Quello che rimane del Jobwunder.
I
datori di lavoro sulla base delle leggi attuali possono assumere in
maniera flessibile e licenziare rapidamente. Le riforme del lavoro
avrebbero dovuto produrre un Jobwunder. Ma l'obiettivo era solo quello
di abbassare il costo del lavoro. Le conseguenze sono gravi: gli atipici
perdono il lavoro con estrema facilità. Soprattutto il lavoro in
affitto ha avuto l'effetto di dividere i lavoratori.
Il
lavoro deregolamentato ha spinto sempre piu' persone a diventare
lavoratori indipendenti. Il loro numero è cresciuto dal 2000 di mezzo
milione ed ha raggiunto i 4 milioni. Il 60% di questi sono donne.
Sicuramente non dovranno ascoltare nessun capo. Ma non hanno neanche i
diritti e le protezioni sociali dei lavoratori dipendenti. Hanno bisogno
di competere nel mercato e di farsi la concorrenza per ottenere un
lavoro. Il 30 % di loro, ma fra le donne sono il 40 %, vivono con meno
di 1.100 € netti al mese.
Se
un rapporto di lavoro su tre si discosta dal cosiddetto lavoro normale,
le cause sono da ricercare nelle riforme di mercato degli ultimi 10
anni. In particolare la cosiddetta "Agenda 2010" dell'allora governo
Rosso-Verde ha avuto un ruolo importante in questo mutamento. Da allora i
lavori a basso salario, come i Minijobbs, il lavoro in affitto e i
finti lavoratori indipendenti sono cresciuti massicciamente.
I
salari di tutti questi lavoratori occupati sono in media
significativamente piu' bassi di un normale rapporto di lavoro. Quasi la
metà di questi lavoratori guadagna salari lordi al di sotto della
soglia di basso salario - e la tendenza è in crescita. Ma anche
condizioni di lavoro normali sono a malapena sufficienti per condurre
un'esistenza dignitosa.
Le
leggi vigenti fanno in modo che il dumping salariale sia ampiamente
praticato. Ci sono inoltre circa mezzo milione di persone che guadagnano
cosi' poco con il loro lavoro che per vivere devono richiedere i
sussidi statali. Questo costa allo stato 11 miliardi di Euro all'anno
che vanno a finanziare con il denaro dei contribuenti le deflazioni
salariali dei datori di lavoro.
Il lavoro temporaneo in affitto - Lehiarbeit.
Fino
al 2004 il lavoro temporaneo in affitto era un'eccezione. Gli
imprenditori lo usavano per far fronte ai picchi di lavoro. Con le leggi
HARTZ IV l'allora maggioranza di governo rosso verde ha deregolamentato
il lavoro temporaneo. Da allora è in piena espansione. Le aziende hanno
fondato le loro agenzie di lavoro in affitto per poter fare dumping sui
salari. Ora anche gli infermieri lavorano con un contratto di lavoro in
affitto. I servizi sociali come la Caritas hanno fondato le loro
agenzie di lavoro in affitto. Nel settore del commercio al dettaglio, i
lavoratori in prestito sono all'ordine del giorno. Anche i redattori nei
giornali sono spesso lavoratori temporanei in affitto.
In
tutti questi settori i datori di lavoro con l'aiuto del lavoro
temporaneo riducono il numero degli impiegati permanenti ed il costo del
lavoro. Prima delle leggi Hartz erano circa 300.000, dopo sono saliti
fino a 800.000. Durante la crisi sono stati i primi a perdere il lavoro.
Poi poco dopo hanno avuto un boom. I lavoratori in affitto erano
all'inizio del 2011 circa un milione. Ogni 3 posti di lavoro vacanti,
uno viene ricercato attraverso le agenzie di lavoro temporaneo. Secondo
uno studio del Instituts für Arbeitsmarkt- und Berufsforschung, solo il
7 % di tutti i lavoratori temporanei riesce a fare il salto verso un
posto stabile. Piu' di 2/3 di questi lavorano per un salario orario
sotto la soglia del basso salario. La Germania è così diventato il paese
occidentale con il piu' alto gap salariale tra lavoro temporaneo e
quello regolare.
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