09/10/13

Rallegratevi: la Fed della Yellen stamperà denaro all'infinito per creare posti di lavoro

Dal Telegraph un interessante commento di Ambrose Evans Pritchard sulla nomina della Yellen a capo della Fed. Sarà così coraggiosa da iniettare il QE direttamente nell'economia reale?


Ora sappiamo in che situazione ci troviamo. Janet Yellen prende in consegna la Federal Reserve statunitense, la più importante banca centrale del mondo, padrona assoluta delle nostre vite.

La Fed sarà più accomodante e ancora più a lungo. Il FOMC continuerà a stampare denaro fino a quando l'economia statunitense creerà posti di lavoro sufficienti a far ripartire i salari e l'inflazione, indipendentemente dalle bolle speculative, o dai danni collaterali lungo la strada.
Nella storia, nessun capo della Fed è mai stato più qualificato. La Yellen è tutto il contrario di Alan Greenspan, la cui attività era di scrivere i discorsi politici di Richard Nixon, che non aveva mai conseguito un dottorato di ricerca vero e proprio (era professore onorario) o scritto un paper economico impegnativo.

Lei ha un pedigree. Suo marito è il premio Nobel George Akerlof, che ha disintegrato la teoria dei mercati efficienti, e lei è co-autore di "Market for Lemons", il paper che ha vinto il premio.
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Attualmente vice-presidente della Fed, è stata junior governor dal 1994 al 1997 sotto Greenspan, e poi presidente della Fed di San Francisco dal 2004 al 2010. E' stata a capo del Consiglio dei consulenti economici di Bill Clinton dal 1997 al 1999, quando ha gestito la crisi asiatica. Difficilmente ci si potrebbe trovare in mani più sicure.

Si noti che nel 1996 affront
ò Greenspan a testa alta, facendo pressioni per un aumento preventivo dei tassi per bloccare sul nascere l'inflazione e liberare l'economia dalla dipendenza dal credito a basso costo. E aveva assolutamente ragione a farlo. Quello era il momento in cui la Fed iniziava a fare una serie di errori fatali, creando la dipendenza da tassi di interesse reali sempre più bassi. Nessuno allora la considerava una colomba.

D'altra parte, un decennio più tardi, in quei mesi cruciali che precedettero il crollo immobiliare dei subprime, lei seppe subito percepire il pericolo di una reazione a catena attraverso il sistema bancario ombra. Ben Bernanke e la maggioranza del FOMC si fecero beffe delle sue preoccupazioni che la débacle dei mutui subprime fosse solo la punta di un iceberg.
"Sento la presenza di un gorilla di 600 chili nella stanza, e questo è il settore immobiliare. Il rischio di un ulteriore significativo deterioramento, con i prezzi delle case in calo e le insolvenze dei mutui in aumento, mi provoca una notevole angoscia", disse ai colleghi della Fed nel giugno del 2007, 15 mesi prima della tempesta.

Le trascrizioni mostrano che nel dicembre 2007 lei si scontrò con William Dudley,
capo della Fed di New York, sui rischi di insolvenza dei mutui subprime, che è tutto dire dato che Dudley  (ex Goldman Sachs) si presumeva essere il funzionario con più polso del mercato. "La possibilità di una crisi del credito e di uno scivolamento dell'economia nella recessione sembra fin troppo reale. Al momento del nostro ultimo incontro, nutrivo la speranza che la crisi finanziaria sarebbe gradualmente rifluita e l'economia ne sarebbe uscita senza gravi danni. Gli sviluppi successivi hanno gravemente scosso questa convinzione" dichiarò la Yellen.

Ancora una volta, aveva assolutamente ragione. Ora sappiamo che allora l'economia degli Stati Uniti era già in recessione ( anche se la Fed non aveva ancora i dati). Ora sappiamo anche, da uno sconvolgente libro di Robert Hetzel della Fed di Richmond - "La Grande Recessione" - che la stessa Fed è stata la causa principale del disastro del 2008. Il FOMC è stato di gran lunga troppo restrittivo. All'inizio del 2008 ha lasciato implodere l'aggregato monetario M2. Questo è ciò che ha portato ai disastri Lehman, AIG, Fannie/Freddie. Il resto sono storie.

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Janet Yellen non aveva colpa. Poi lei sostenne il QE fino in fondo, combattendo contro un coro di allarmisti dilettanti secondo i quali l'inflazione era pronta a decollare. Di nuovo si è dimostrata dalla parte della ragione. L'inflazione core negli Stati Uniti attualmente gira intorno ai minimi da mezzo secolo a questa parte. Il pericolo più grande è ancora la deflazione.

Non vi è dubbio che nelle circostanze attuali lei è una colomba. Lei persegue l'obiettivo del lavoro. La sua stella polare è il NAIRU (Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment) Se il tasso è superiore al NAIRU, lei è una colomba: quando è sotto, diventa un falco.

La mia ipotesi è che siamo ancora molto, molto l
ontani dal NAIRU. Sì, la Fed si è impegnata a ridurre il QE a zero (tapering) una volta che il livello di disoccupazione raggiunga il 7% (e ad aumentare i tassi quando tocca il 6.5% ), e sì, questo potrebbe in teoria accadere molto prima di quanto si pensi, in quanto questo indicatore chiave è già sceso al 7.3%.



Ma questo tasso è largamente fuorviante, perché tanti lavoratori hanno rinunciato a cercare un lavoro. Essi sono semplicemente usciti dalle liste. Il tasso di partecipazione al lavoro è crollato ai minimi da 35 anni a questa parte, al 63.2%. E' del tutto ovvio che il tasso effettivo di disoccupazione sia molto più alto di quello che sembra. Alcune di queste persone sono state cacciate fuori dalla forza lavoro per sempre, lasciate indietro dalle nuove tecnologie, ma sicuramente non tutti.

A febbraio la signora Yellen in un discorso ai sindacati ha scoperto le sue carte, un testo che ora è oggetto di studio, alla ricerca di indicazioni su quello che verrà.


Tre milioni di americani sono alla ricerca di lavoro da un anno o più; è un quarto di tutti i lavoratori disoccupati, un dato in calo dal picco del 2011, ma ancora molto più alto di quanto non fosse prima della Grande Recessione. Queste per me non sono solo statistiche. Sappiamo che la disoccupazione a lungo termine è devastante per i lavoratori e per le loro famiglie. Quando sei disoccupato da sei mesi o un anno, è difficile fare un contratto di locazione, quindi anche la possibilità di trasferirsi altrove per trovare un lavoro è spesso impraticabile. Il danno alla salute fisica e mentale dei lavoratori è semplicemente terribile, al loro matrimonio, e ai loro figli.

E poi la linea chiave:

"Se
l'attuale, elevato tasso di disoccupazione è in gran parte ciclico, allora la soluzione è semplice, agire per aumentare la domanda aggregata. Se la disoccupazione è invece sostanzialmente strutturale, alcuni temono che tentare di aumentare la domanda aggregata avrebbe scarso effetto sulla disoccupazione e servirebbe solo ad alimentare l'inflazione.

Ma i fatti sembrano confermare l'idea che l'aumento della disoccupazione dall'inizio della Grande Recessione è stato in gran parte ciclico e non strutturale."

Quindi siamo a questo punto. Il prossimo presidente della Fed andrà a monitorare il tasso di partecipazione al lavoro. La politica monetaria rimarrà accomodante. I mercati sono stati nuovamente risparmiati. I Brics possono respirare.

Questo mi lascia profondamente
incerto. Siamo sicuramente oltre il punto in cui possiamo continuare ad usare il QE per pompare i prezzi degli asset. La mia opinione è che lo stimolo di emergenza dovrebbe d'ora in poi essere distribuito solo per iniettare denaro direttamente nelle vene dell'economia, come ausilio al Tesoro degli Stati Uniti, attraverso la politica fiscale, nella misura ritenuta necessaria.
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Ci vorrebbe una rivoluzione intellettuale. Janet Yellen
ci starà a portare avanti delle idee così incendiarie?

Forse.

9 commenti:

  1. Salve,

    alcuni sostengono che in effetti l'economia Americana sia in recessione.

    Per i seguenti motivi:

    CPI (consumer price index) totalmente truccato e inflazione reale molto maggiore al 2% vedasi ricerche empiriche che smentiscono i dati ufficiali governativi

    GDP leggermente sopravvalutato in seguito a nuovi metodi di calcolo (conteggio spese come investments con addirittura casi di duplice conteggio movimenti ecomici)

    Come fa notare Lei stesso, disoccupazione reale di gran lunga superiore al 7,3% dichiarato per uscita da forza lavoro.

    Disabilities raddoppiate negli ultimi 5 anni da 7 milioni a quasi 14 milioni 2013

    Gran parte di nuovi posti lavoro creati da (o durante) QE sono part time, e in parte ripianano licenziamenti da full time


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    Tutto ciò in attesa che si facciano sentire pienamente gli effetti sull'economia dell' Affordable Care Act (Obamacare).

    Non riesco a capire il giubilo di taluni vs nomina Yellen come Fed Chairman sinceramente.


    Saluti,

    Giorgio.

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    1. e gli effetti sull'economia dell'obamacare sarebbero negativi?

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    2. Tu pensi siano neutri o positivi invece?

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  2. Non si tratta di giubilo, ma dell'attesa (incerta) di un intervento più deciso verso l'obiettivo disoccupazione, che sembra essere quello privilegiato dalla Yellen. Come si dice anche qua, dentro la Fed c'è un certo dibattito sull' emettere moneta direttamente nell'economia reale, per finanziare il Tesoro bypassando Wall Street e il sistema bancario. E la Yellen in tutto questo sembra essere dalla parte giusta...mah, si vedrà.

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    1. Si, Carmen, hai ragione: possiamo solo aspettare e vedere.
      Per ora abbiamo solo buoni auspici.
      Ma non è poco, tutto sommato, di questi tempi...
      Un saluto!

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    2. Brava Carmen,
      la Yellen è una fior di economista e non lontana dal considerare le posizioni esposte nello studio del Levy Institute riportate su questo stesso sito.
      Diverso discorso è sulle resistenze che potrà incontrare. Ma la partita non si sa come andrà a finire...

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  3. Avete un link del lavoro di George Akerlof??

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  4. La Yellen continerà esattamente a fare quanto fatto da Bernanke negli ultimi anni. Continuerà l'acquisto di bond sul mercato (QE infinity..), manterrà bassi i tasi di interesse (rimarranno a zero almeno fino al 2015). Sosterrà così la corsa degli indici azionari americani che punteranno a nuovi massimi assoluti nel corso dei prossimi mesi. Una manna per Wall Street. E prepariamoci a vedere nuovamente in azione anche la BCE. L'eccellente performance dei BTP e della borsa italiana, che continuerà, indica che le Banche Centrali dominano l'attuale scenario economico-finanziario. E se Draghi dice che l'euro è irreversibile...Chi scommetterà contro lo farà a proprio rischio e pericolo... Dopo Lehman Brothers nessuno permetterà che avvengano eventi che possano mettere a repentaglio l'equilibrio finanziaro mondiale. Tutto il resto è, nella migliore delle ipotesi, poesia.

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