La
rassegna stampa di oggi di EuroIntelligence contiene due notizie di
rilievo.
In primo luogo il giornale
Tedesco Frankfurter
Allgemeine Zeitung riporta che il Presidente della
Bundesbank
Jens Weidmann ha invitato ad una riunione informale alcuni membri del
Consiglio direttivo BCE, suoi
potenziali alleati contro il Securities Market Programme (SMP), il
programma di acquisto dei titoli dei paesi periferici. La riunione si
è svolta presso il bellissimo villaggio di Rheingau Eltville, dove,
secondo il FAZ, si è discusso di un'alleanza all'interno della BCE
contro il controverso programma di acquisto bonds. Tra gli invitati
Yves Mersch, governatore della banca centrale del Lussemburgo e unico
banchiere centrale che ha sempre votato con Weidmann e il “chief
economist” della BCE Jürgen Stark, contro la riattivazione del
SMP. Un altro ospite è il Presidente della Banca centrale Olandese
Klaas Knot. L'articolo non riporta ulteriori dettagli, ma l'ipotesi è
che Weidmann - al contrario di Stark – abbia l'intenzione di fare
effettivamente qualcosa contro un provvedimento che ritiene
sbagliato, invece di drammatizzare sbattendo la
porta.
Eurointelligence commenta che questo gruppo non
rappresenta una maggioranza di blocco all'interno del Consiglio
direttivo1,
ma sarebbe un precedente inedito e molto pericoloso se i banchieri
centrali dei paesi con rating AAA si unissero contro l'SMP. Questo è
uno sviluppo il cui significato può difficilmente essere
sopravvalutato e sta a dimostrare che la Germania è in rivolta
aperta contro le politiche di risoluzione crisi di Eurolandia.
L'altra
notizia è che l'Italia intende fare delle riforme, ma per ora in
Italia non se ne parla!
EuroIntelligence commenta che siamo di nuovo alle solite, l'Italia deve affrontare una minaccia, e cerca di fugare i timori con annunci affrettati che sembrano non avere molto senso. Dopo il downgrade di S & P di ieri, Giulio Tremonti ha fatto sapere che ora si sta pianificando un programma di riforme strutturali per la crescita. Lo riporta il FinancialTimes – ma la storia è assente nei giornali italiani di questa mattina. L'articolo del FT dice che il governo sta progettando una serie di misure per decreto (una sorta di una partenza anticipata, qualcosa che deve essere ratificato ex post da parte del Parlamento). Le misure saranno annunciate il prossimo mese e includono una nuova autostrada lungo la costa adriatica e delle misure di liberalizzazione dei servizi e di accelerazione delle privatizzazioni dei servizi pubblici.
I dettagli riportati nell'articolo, commenta EuroIntelligence, non suggeriscono che il governo italiano stia per adottare misure che potrebbero portare a un miglioramento duraturo della crescita economica, che è quello che ci vorrebbe per garantire la solvibilità: “Dopo il declassamento, l'Italia è ovviamente desiderosa di ottenere un effetto positivo sugli investitori internazionali, ma questa non è una crisi di comunicazione. Nessuno cambierà la sua impressione sull'Italia prima di aver visto l'attuazione di un programma coerente”.
EuroIntelligence commenta che siamo di nuovo alle solite, l'Italia deve affrontare una minaccia, e cerca di fugare i timori con annunci affrettati che sembrano non avere molto senso. Dopo il downgrade di S & P di ieri, Giulio Tremonti ha fatto sapere che ora si sta pianificando un programma di riforme strutturali per la crescita. Lo riporta il FinancialTimes – ma la storia è assente nei giornali italiani di questa mattina. L'articolo del FT dice che il governo sta progettando una serie di misure per decreto (una sorta di una partenza anticipata, qualcosa che deve essere ratificato ex post da parte del Parlamento). Le misure saranno annunciate il prossimo mese e includono una nuova autostrada lungo la costa adriatica e delle misure di liberalizzazione dei servizi e di accelerazione delle privatizzazioni dei servizi pubblici.
I dettagli riportati nell'articolo, commenta EuroIntelligence, non suggeriscono che il governo italiano stia per adottare misure che potrebbero portare a un miglioramento duraturo della crescita economica, che è quello che ci vorrebbe per garantire la solvibilità: “Dopo il declassamento, l'Italia è ovviamente desiderosa di ottenere un effetto positivo sugli investitori internazionali, ma questa non è una crisi di comunicazione. Nessuno cambierà la sua impressione sull'Italia prima di aver visto l'attuazione di un programma coerente”.
1Il
Consiglio direttivo decreta a maggioranza semplice: ciascun membro
si avvale del diritto di esprimere un voto e nell’ipotesi di
parità, ha prevalenza il voto del Presidente.
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