24/11/11

LA BUNDESBANK PUO' COMPRARE TITOLI DI STATO, LA BANCA D'ITALIA NO?

Mi stavo facendo proprio questa domanda, quando ho trovato questo articolo di Piero Valerio che esprime la stessa mia perplessità. Abbiamo letto tutti che i bonds non comprati nell'asta sono stati acquistati dalla Bundesbank!!! Ma non era vietato???


di Piero Valerio - Sta passando in sordina ciò che è accaduto oggi nell'asta primaria di collocamento dei titoli di stato tedeschi, i famosi bund, che sono rimasti invenduti per il 35% del totale e sono stati comprati dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca, ma in realtà si tratta di un vero e proprio scandalo.
 L'intervento improprio e irregolare della Bundesbank ha consentito alla Germania di mantenere basso il rendimento dei bund decennali (1,98%), perchè ha impedito che l'asta procedesse al rialzo dell'interesse per rendere più appetibili i titoli agli investitori internazionali e alle banche private.
Nell'ultima asta dei titoli di stato italiani, i BTP decennali, il ministero del Tesoro aveva invece dovuto patteggiare al rialzo con gli investitori collocando i titoli ad un tasso di rendimento superiore al 6%, che è pressappoco lo stesso rendimento che hanno attualmente i titoli nel mercato secondario.
La Banca d'Italia, attenendosi al suo statuto e al regolamento della BCE e delle SEBC (l'insieme di tutte le banche centrali europee), non ha potuto intervenire nell'asta per calmierare la corsa al rialzo del rendimento, come invece ha fatto la Bundesbank.
L'articolo 21.1, che riporto per intero di seguito, è la famosa norma con cui la BCE nella persona del suo presidente Mario Draghi si ostina a non comprare i titoli di stato europei durante le aste di collocamento come prestatore di ultima istanza, limitandosi sporadicamente ad intervenire nel mercato secondario per impedire che i tassi di rendimento raggiungano livelli insostenibili per i bilanci degli stati.
L'articolo 21.1 dello statuto della BCE e delle banche centrali SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali) recita così: “Conformemente all'articolo 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.
Questa norma è altamente penalizzante e sta causando il collasso dell'intera Unione Europea, però non si capisce perchè la Bundesbank può contravvenire liberamente a questa misura restrittiva facendo da prestatore di ultima istanza per la Germania, mentre la Banca d'Italia non può andare in sostegno al governo italiano e far risparmiare al popolo italiano miliardi di euro di pagamento di interessi passivi.
La questione non è solamente un cavillo capzioso per giuristi, ma è un problema cruciale perchè ogni punto di percentuale in più o in meno di interesse passivo rappresenta miliardi di soldi bruciati con il lavoro dei lavoratori, i tagli alla spesa pubblica, le riforme dello stato sociale, le zavorre su tutte le future generazioni.
Grazie alla forza della Bundesbank e della Germania, che può derogare alle norme alla BCE, i tedeschi pagheranno i loro debiti ad un tasso irrisorio del 1,98%, mentre a causa della debolezza della Banca d'Italia e del governo italiano, gli italiani dovranno rimborsare i loro debiti ad un tasso superiore al 6%, penalizzando l'economia e la società del bel paese per molti anni avvenire.
Questo è il motivo per cui da anni si protesta contro la posizione dominante della Germania all'interno della comunità europea e della banca centrale Bundesbank all'interno del board della BCE, che essendo una vera e propria costola della Bundesbank e avendo sede a Francoforte è soggiogata dalla pressione dei tedeschi e chiude gli occhi davanti ai loro soprusi e alla loro prepotenza.
 



10 commenti:

  1. Ottimo articolo. Mi sento in dovere di puntualizzare, a rafforzamento della gravità avvenuta ieri, ma anche al fine di far chiarezza,
    che l'articolo che il giornalista riporta è comune per tutte le banche centrali dei paesi evoluti.
    Come ho detto nel mio intervento, l'acquisto diretto (partecipazione alle aste/mercato primario) o finanziamenti al tesoro sono espressamente vietati alle banche centrali, sia Fed, Boj, BoE e a maggior ragione la Bce. Questo, in rafforzamento della separazione banche centrali / Stati.
    La differenza della nostra Bce con le altre sta in un verbo: autorizzare (Bce) - decidere (altre banche) la massa monetaria sul sistema.
    In sostanza la Bce può acquistare titoli (ma non direttamente bensì sul secondario come tutte le altre banche) autorizzando quindi una decisione unanime dei paesi dell'Ue. Il caso più eclatante è stato quando Trichet il 17 di agosto si inginocchiò davanti alla Germania/Bundesbank per avere il benestare e comprare Btp.
    Quindi basterebbe che la "chiappona" decidesse di sostenere i Piigs per 1000 mld.....che la Bce inizierebbe subito a comprare senza aspettare Eurobond etc etc etc
    Più giorni passiamo in questo stato, più i tassi si adegueranno verso l'alto.

    Grazie Carmen

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  2. E' la solita e colossale ipocrisia dei tedeschi,
    bravissimi a bacchettare gli altri, con il loro falso moralismo d'accatto, ma ad essi si possono concedere deroghe in bianco!!!

    Come siamo proni e sottomessi!!!
    Lo ha detto anche Bottarelli nell'articolo di oggi il perchè i tedeschi fanno gli ipocriti bacchettoni di facciata:

    "Insomma, più che temere Weimar, la Germania teme per il suo potere contrattuale egemone nell’Ue e per le sue banche insolventi, sottocapitalizzate e tutte concentrate sul trading desk, invece che nella loro missione statutaria di erogare credito e gestire il risparmio. Dottor Draghi, stampi!"

    Fonte: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2011/11/24/GEOFINANZA-La-Germania-ha-paura-di-una-nuova-Bce-ecco-le-prove/224145/

    Adesso voglio proprio vedere se Monti ha il coraggio di rinfacciarglielo, per costringerli ad essere più pragmatici piuttosto che luteran-bacchettoni, altrimenti il Titanic affonda anche per i passeggeri della prima classe!!!

    saluti, Nicola.

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  3. ciao carmen,

    attenta perché la bundesbank non ha acquistato i titoli, perché appunto non lo può fare per legge, i giornali stanno confondendo alcune tecnicismi del mercato dei bond tedeschi. questi articoli sono utili:

    http://www.concertedaction.com/2011/11/23/todays-auction-fail/

    e questo:

    http://bilbo.economicoutlook.net/blog/?p=17024

    nessuna violazione del trattato.

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  4. Per Alfredo, appunto sono tecnicismi....
    ma fino a quando?
    Debito su debito, che differenza fa? Paga per caso qualcunaltro?
    Saluti.
    Orazio

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  5. Un attimo, un attimo... Grazie Alfredo, stavo proprio pensando a te quando ho postato questo articolo, col punto interrogativo rispetto all'originale, proprio perché mi sembrava ben strano che la Bundesbank si permettesse di fare cose platealmente proibite agli altri! Poi Orazio che significa, qui stiamo parlando del fatto se i crucchi predicano in un modo (non si può dire bene, ovviamente)e razzolano in un altro, il che sarebbe scandaloso.
    Ma non è così, Alfredo ce l'ha spiegato. Grande Alfredo. Bisogna che mi metta seriamente a studiare la MMT.
    Pubblicherò la traduzione del link di Bilbo a vantaggio mio e dei lettori quanto prima.

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  6. Dopo una più attenta lettura...sì, non hanno acquistato direttamente, ma hanno comunque manipolato il mercato per non far salire i rendimenti. E vedremo cosa tireranno fuori nelle prossime aste. Rettifico: la Germania effettivamente predica male e razzola peggio.

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  7. Quello che invece dice la scuola della MMT, Modern Monetary Theory (e altri come Martin Armstrong che è stato il consulente globale più pagato del mondo) è che LO STATO NON HA BISOGNO DI INDEBITARSI, NON HA BISOGNO DI EMETTERE BONDS QUANDO PUO' EMETTERE DOLLARI O EURO. Come dice Armstrong bisogna vietare per legge le emissioni di titoli di stato (salvo in caso di guerra e solo se attaccati).

    fonte: http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=4831&reply_id=323288

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  8. Anonimo delle 21.21 sì! Sono d'accordissimo che lo stato non dovrebbe aver bisogno di indebitarsi, ma qui ora non è questo il punto. Qui stiamo solo cercando di capire cosa è successo nelle aste tedesche. Scopo descrittivo, per decifrare quel che accade...

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  9. assolutamente Anonimo, condivido. consiglio a tutti questo eccellente articolo di Scott Fullwiler, sulle differenze tra monetizzazione e attuale sistema. Scott Fullwiler è un esponente della MMT.

    http://neweconomicperspectives.blogspot.com/2010/01/helicopter-drops-are-fiscal-operations.html

    grazie carmen dei complimenti e della traduzione.

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  10. per il pezzo comparso ieri su Italia Oggi a firma di Marco Cobianchi, in cui si bacchettano Alesina e Giavazzi in primo luogo per la loro “bocconianità” (sarebbe certo stato meglio se i due provenissero dal Cepu), e in seguito per la loro presunta “superficialità” nell’accusare la Bundesbank di aver monetizzato il debito federale tedesco, nella famosa asta andata male in settimana. Cobianchi leva il ditino al cielo, precisando che nessuna banca centrale in Eurozona può acquistare sul mercato primario, cioè in emissione. La Bundesbank, quindi, non avrebbe monetizzato il debito bensì agito nell’interesse dell’Agenzia Federale del debito pubblico, Finanzagentur:

    «Ma è abbastanza normale che la Finanzagentur non trovi acquirenti e che perciò li trattenga [i titoli del debito pubblico, ndPh.] attraverso la Bundesbank, ma non vendendoli alla Bundesbank»

    No, illustre Cobianchi. Che significa “trattenere” i titoli di debito pubblico “attraverso” la Bundesbank? Risponda a questa banale domanda: chi ha comprato quei titoli, accreditandone il controvalore al Tesoro tedesco? Glielo diciamo noi: la Bundesbank, utilizzando non il conto proprio, operazione in effetti vietata dai trattati europei in quanto acquisto all’emissione di debito pubblico, bensì il conto terzi, che salva la forma. Ma non la sostanza, quando il 40 per cento di un’asta viene classata in questo modo. E sarebbe altresì utile chiedere a Finanzagentur e alla Buba in quanti giorni questo “inoptato” viene ricollocato sul mercato. A meno che Cobianchi scopra che quei titoli non sono stati emessi ma solo “prenotati”, cioè inseriti in un conto d’ordine della Bundesbank senza accreditare contestualmente il conto di tesoreria del governo federale, cioè senza creare moneta, anche solo temporaneamente. Ma prima deve scoprirlo, e solo in seguito potrà bacchettare i professori bocconiani che “prendono lucciole per lanterne”_da Phastidio.net.
    lucky_borsa

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