Tanto per confermare quanto già detto al BED, ecco un bel grafico sul divario della produzione industriale dopo l'euro tra Italia e Germania, mandatomi dal Grande Bluff...
Se
si desidera conoscere l'ultima uscita dei Tedeschi sulla crisi
dell'euro, bisogna leggere un'intervista
del FT al capo della Bundesbank, Jens Weidmann.
Si tratta sostanzialmente di questo: “Non c'è nessuna crisi dell'euro, c'è solo una crisi in vari paesi Europei, e sono tutti casi unici. In Grecia, hanno fatto troppi debiti. In Italia hanno una politica di merda. La soluzione: attenersi alle regole originali, e tutto andrà bene.”
La
cosa incredibile - e quasi impressionante - è come questo pensiero
sia fuori luogo. E non lo diciamo in senso peggiorativo, ma
piuttosto, per il fatto che quasi tutti pensano che l'euro ha
problemi strutturali associati al fatto che i paesi non hanno valute
flessibili, e quindi non possono riequilibrare, o superare con
facilità i loro debiti.
Paul Krugman la scorsa settimana ha riassunto piuttosto bene il problema in una frase, spiegando che i paesi come la Grecia e l'Italia si sono volontariamente ridotti al rango di paesi del terzo mondo che devono prendere in prestito in valuta estera (l'euro).
In
ogni caso, Weidmann della Bundesbank non ha ragione. Non si tratta
solo di una crisi che riguarda situazioni uniche nei vari paesi
Europei. E' un problema dell'Europa, e tutto questo risulta in
maniera evidente da questo impressionante grafico dell'ultimo
economic overview di Naufall
Sanaullah's che mostra
la differenza nella produzione industraile Italia-Germania
pre-e-post Euro.
Come
potete vedere, i due paesi sono cresciuti per lo più in linea negli
anni fino alla moneta unica. E' stato dopo l'euro, che gli Italiani
non hanno avuto più il potere di fare svalutazioni competitive, che
il divario ha iniziato ad emergere.
Naturalmente, questo è coerente con diversi argomenti sottolineati da altri secondo cui in fondo l'euro è stato un grande vantaggio per i Tedeschi, mentre tutti i partners sono stati sia ostacolati (causa la minore flessibilità della moneta) sia è stato loro offerto più credito (con cui acquistare più merci Tedesche).
Quindi sì, qualcuno è pregato di inviare questo grafico ai Tedeschi, preferibilmente stasera, in modo che possano dare semaforo verde all'inevitabile intervento sul mercato della BCE.
1- Il momento in cui iniziano le discrepanze è ESATTAMENTE quello in cui in Germania hanno fatto le riforme e noi no... se noi le avessimo fatte non ci sarebbe stata questa divaricazione! L'euro è solo una scusante bella e buona! Sarebbe come il bigliettino durante l'esame per lo studente impreparato.. il suo voto sarebbe lo stesso dello studente più bravo in quanto le cose le sa davvero (Germania) ma alla lunga se le cose non le sai non le sai.. nessun bigliettino (BCE) potrà cambiare questa situazione a meno che non ti metti a studiare quello che avresti già dovuto imparare (fare le riforme sul serio!). Finchè si illude la gente che basta che la BCE stampi e che si taglino i costi della politica (cosa sacrosanta) non si otterrà alcun miglioramento e si sprecherà solo tempo! Qui bisogna cominciare una cura shock and awe stile lady di ferro.. è l'unica salvezza! E siccome nessun politico avrà mai il coraggio di proporre una cosa del genere (non parliamo poi di applicare) spero scenda in campo il fondo monetario internazionale il prima possibile, sono gli unici con le palle sufficienti per fare questo!
RispondiElimina2- Il refrain che sento sempre è che la cosiddetta "austerità" sta avendo effetti disastrosi sull'economia greca e quindi non funziona e non dobbiamo assolutamente percorrerla! Io rispondo: state guardando il dito e non la luna! Se molti statali perdono il lavoro o imprese decotte chiudono è un bene... anche se nel breve ci sarà più disoccupazione! Quando imprese inefficienti chiudono è sempre una buona cosa perchè se continuavano ad operare avrebbero continuato a BRUCIARE RICCHEZZA! o a bruciare capitale, cosi come lo intende la grande scuola austriaca! Prima queste persone perdono il loro vecchio lavoro inutile e prima potranno riconvertirsi ad uno utile e produttivo... mentre più tardi questo avviene e più è difficile se non impossibile per persone di una certa età.. Per es. il licenziamento degli statali fa calare il PIL e aumenta la disoccupazione ... quindi ad un occhi disattento ciò può essere considerato un male, ma al contrario è un gran bene!!! Primo perchè il PIL non significa niente, non a caso l'hanno inventato i keynesiani per non far crollare il castello di carte della loro teoria secondo perchè mette in moto un ciclo virtuoso con effetti salvifici a lungo termine dando a tutti i giusti incentivi.. a cominciare proprio da chi cerca un lavoro: non lavorate per lo stato ma in una realtà privata e produttiva e quando lo stato cerca di spremerle come limoni per mantenersi a loro spese ribellatevi!!! Se questo fosse successo oggi la Grecia sarebbe forse ancora più competitiva della Germania!
3- Grazie all'intransigenza tedesca ci siamo liberati di un governo di corrotti, mafiosi, ladri e last but not the least incapaci e probabilmente a breve avremo un governo di ipertecnici specializzati: insomma in pochi giorni siamo passati da uno dei governi peggiori del mondo ad uno dei migliori per non dire IL migliore... Già solo per questo sarò grato a vita ai tedeschi! Grazie di tutto cuore! LucaS
Ci penso mi. Stavo covando proprio un articolo simile se poi ti piace magari divulgalo. Ti prendo a prestito il grafico intanto.
RispondiEliminaCiao Carmen......the best
Bravissima Carmen!!!
RispondiEliminaE un grazie di cuore a BeatoTrader del Grande Bluff!!!
Premettiamo che quì, nessuno vuole dare alibi alla nostra casta politica, colma di colossali responsabilità, che un giorno dovranno pagare amaramente, sia chi ci ha portato nel malefico euro, e sia chi ha gestito il post ingresso.
Ma è evidente che l'euro è stato un grande marco mascherato, di cui ha beneficiato prioritariamente la Germania, cannibalizzando in primis i PIIGS, e tra non molto toccherà la stessa sorte persino al galletto spaccone, la Francia. Che a furia di spacconarsi nella grandeur, finiranno di non intravedere per loro, questo terribile scenario!!!!
Ma ricordiamocelo, per il nuovo premier Monti, l'euro non è stato affatto un fallimento, anzi al contrario come dice la Bundesbank, non c'è nessuna crisi dell'euro, perchè tale progetto oscuro, doveva costringere i popoli a cedere sovranità mazionale, ad accettare le imposizioni dei mercati, ossia dei Poteri Forti, che dirigono come marionette persino i governi.
La gente comune sembra assuefatta, ed è ancora divisa in schieramenti politici, ma questi Poteri, non sono affatto divisi ideologicamente, marciano uniti e compatti, con massonica fratellanza, verso i loro scopi predatori, e di spoliazione di ogni controllo statale e democratico, se ne infischiano altamente se una certa disoccupazione sarà non solo strutturale, ma addirittura in forte espansione, e ci fanno credere che con i licenziamenti facili, e i salari dimezzati, ci daranno il fenomenale boom economico e benessere come mai visto fino ad ora!!!
Che turpi ingannatori, figli della Menzogna!!!
Le vostre idee, sostenute con la fanfara, dal main stream di centro sinistra, centro e centrodestra, senza distinzioni,
ci hanno donato i frutti avvelenati della Globalizzazione selvaggia , della deregolalizzazione a tutto spiano, della delocalizzazione forsennata di solide strutture industriali, di bolle speculative distruttive, di mercati finanziari vistosamente manipolati dalle solite mani forti, di strumenti finanziari definiti da loro stessi come, "Strumenti di distruzione di massa", di mutui subprime, di banche e multinazionali imperiali "too big to fail", di stati senza sovranità monetaria e democratica e quindi si sono autoimposti la spada di damocle della bancarotta, di privatizzazioni che avrebbero dato slancio alla competitività, ma in realtà si sono rivelate atroci bluff, si è in realtà trattato di squallide svendite a vantaggio dei soliti Poteri Forti esteri, che addirittura hanno perso competitività, hanno aumentato le tariffe, e hanno sloggiato e lasciato disoccupati centinaia di migliaia di persone, senza nessun vantaggio per gli altri utenti;
eppure ci avevano raccontato la fola delle privatizzazioni, come una nuova era di sviluppo, progresso, maggiore occupazione, migliori servizi, e ogni sorta di bene e lode sperticata.
Insomma ci hanno venduto tanti, troppi frutti avvelenetati, a cui ingenui come bimbi in pannolino, abbiamo creduto, sostenuti dalla gran cassa del mainstream, più osceno e vergognoso di una Pravda Sovietica.
saluti, Nicola.
Ciao Carmen
RispondiEliminaporto all'attenzione generale un'altro articolo illuminante, del giovane, competente e brillantissimo studioso di geo-strategia Daniele Scalea:
Il “fallimento controllato” dell’Italia
L’Italia e la Grecia stanno entrando in una nuova fase del loro “iter fallimentare”, silenziosamente avviato dalla BCE: la fase dell’espropriazione dei beni per ripagare i creditori. L’Italia perderà così le sue residue capacità strategiche, entrerà in una fase economica di crisi ancor più dura, e sarà retrocessa nelle gerarchie internazionali.......
Link: http://www.eurasia-rivista.org/il-fallimento-controllato-dellitalia/12184/
cordiali saluti, Nicola
ecco partorito
RispondiEliminahttp://borsadocchiaperti.blogspot.com/2011/11/e-se-poi-la-germania-si-chiamasse-fuori.html
Grazie The Hawk, metterò il link al tuo interessante blog tra i preferiti.
RispondiEliminaLucaS: ti consiglio di sentire i numerosi interventi che ci sono stati al Blog EconomY day, in particolare quello di Berlinzani, sul cambio assolutamente penalizzante con cui siamo entrati nell'euro.
Il fatto è che l'euro ha permesso di mantenere gli squilibri e approfondirli, perché sono mancati i meccanisnmi di riequilibrio normalmente offerti dal mercato.
Grazie Nicola del link, ora vado a leggermelo.
ho l'impressione che le ricette oramai siano tutte maledettamente vecchie. Una volta eravamo noi occidentali il motore dell'economia mondiale ora non è più così e peraltro le nostre industrie delocalizzano dove fanno più profitti e dove si sta sviluppando un mercato vastissimo perchè fare innovazione gli costa troppo. Rassegnatevi il nostro destino è ormai segnato,è inutile continuare a prenderci in giro. saluti a tutti
RispondiEliminaVi piace il nuovo acronimo BAPIFIGUS?
RispondiEliminaNon è altro che l'allargamento dei vecchi PIIGS ai Paesi che necessitano di restringere lo spread prima di fallire.
Ma se BAPIFIGUS fallisse, la Germania non lo sa ma si ritroverebbe lì dentro a raddoppiar la G: BAPIFIGGUS.
Già...qualcuno per favore glielo spieghi. :)
Ahahahahahah! A poco a poco entrano dentro tutti, giusto, Claudia, e doppia G!!!
RispondiEliminaCarmen,
RispondiEliminaho ricevuto una mail in cui mi si chiede di chiederti che cosa è successo in quel punto in cui i due grafici tendono a toccarsi, più o meno nel 2009?
Cmq. prima della forte ultima divaricazione.
Ciao! :)
Claudia, a occhio dovrebbe essere l'impatto della crisi finanziaria, e attenzione, i grafici solo apparentemente si toccano, perché semplicemente cadono in picchiata entrambi mantenendo lo stesso gap. Solo che il minimo tedesco corrisponde al massimo italiano (in tempi diversi)!
RispondiEliminaQuanti milioni di euro in pannelli fotovoltaici abbiamo acquistato dalla Germania? Tutto alle spalle dei consumatori di elettricità che nell'ultimo anno si sono visti aumentare la componente A3 di oltre 10 euro a MWh
RispondiElimina