04/11/11

UE: La Democrazia E' Incompatibile Con Il Debito

Intervista di Democracy Now! a Michael Hudson sulla questione del referendum in Grecia 

Amy Goodman – Benvenuto a Democracy Now, professor Hudson! Qual'è secondo lei il senso della presenza di Obama nel sud della Francia al meeting del G20, e che possibilità c'è che il Primo Ministro Greco debba dimettersi?



MICHAEL HUDSON: Beh, Obama è qui per rappresentare gli interessi delle banche Americane. E gli Europei sono molto arrabbiati per il fatto che poche settimane fa Tim Geithner, il lobbista delle banche, ha insistito sul fatto che l'Europa non cancelli i debiti bancari della Grecia, non permetta che la Grecia svaluti i suoi debiti, e non sostenga addirittura che la Grecia dovrebbe fare quello che ha fatto l'Argentina, cancellare i debiti come prima mossa.


Geithner ha spiegato agli Europei che le maggiori compagnie assicurative del debito Greco sono fondi del mercato monetario e fondi speculativi Americani. Ha detto che se l'Europa avesse concesso alla Grecia di riportare i debiti al livello di sostenibilità, gli hedge funds e le banche Americane avrebbero perso soldi e in realtà avrebbero potuto mandare in crash l'economia Americana. Così, invece di una svalutazione o di un haurcut, le banche hanno detto "OK, faremo quello che per cui stanno insistendo gli Americani, e chiederemo una svalutazione volontaria da parte delle banche sul debito Greco in loro possesso". Ovviamente, le banche Europee che non fanno parte dei credit default swap sono in disaccordo. Così gli Americani stanno facendo pressioni enormi sull'Europa, dicendo: "Noi faremo crollare la vostra economia, se voi non distruggete l'economia della Grecia."



Per il problema in Grecia avete avuto delle rivolte nelle strade,delle dimostrazioni. Le manifestazioni ad Atene sono molto simili ad Occupy Wall Street, proprio come le dimostrazioni in Islanda. Queste dovevano dimostrare che il popolo greco non sosteneva il piano di salvataggio, e far sapere alle banche internazionali che se la cosiddetta operazione di soccorso - cioè il salvataggio Tedesco ed Europeo delle banche Francesi, Tedesche e Americane che detengono le obbligazioni Greche, non il salvataggio della Grecia - fosse passata, era comunque una manovra impopolare. Secondo il diritto internazionale, ciò significa che i Greci potrebbero ripudiare il debito. Quindi, avete sentito lunedi, il signor Papandreou ha detto: "Terremo un referendum sull'opportunità o meno di andare avanti con il piano di austerità." Il principio è lo stesso che ha enunciato il Presidente dell'Islanda all'inizio di quest'anno: se dobbiamo far sprofondare l'economia in un decennio di depressione e costringere gran parte della popolazione a lasciare il paese per trovare lavoro, la popolazione deve votare.



Ieri, quando il signor Papandreou si è incontrato con Angela Merkel e Sarkozy in Francia, gli hanno detto: "Guarda, tutti i sondaggi mostrano che i Greci stanno andando a votare contro il referendum, quindi cerchiamo di pensare a qualcosa di bello. LORO preferiranno essere esseri umani o scimmie? Che cosa preferirebbero fare ?" e sono passati a un'altra domanda:”I Greci vogliono essere parte d'Europa o no?”



I sondaggi riportano che il 66 per cento dei Greci vuole restare nella zona euro. Vogliono rimanere nell'euro. Così, cercando di riformulare la questione in modo tale da ottenere un "sì" al voto, evitano la domanda veramente importante: Voi Greci volete entrare in un decennio di depressione e di austerità? Volete votare per svendere le proprità pubbliche, svendere il servizio idrico ad Atene, svendere vostre isole, svendere i diritti minerari sul mare, svendere il Partenone, volte farlo in modo che le banche Francesi e Americane e gli assicuratori dei bonds non perdano soldi?



Formulata in questo modo, questa domanda ovviamente otterrebbe un "No" al voto . Quindi qui sta avvenendo un qualche tipo di inganno semantico. Nessuno sa esattamente come sarà formulato il referendum, o se ci sarà un referendum, perché gli altri politici in Grecia ormai stanno manovrando per sbarazzarsi di Papandreou e sostituirlo, in un modo molto opportunistico, per prevenire ed evitare qualsiasi tipo di referendum.



Ieri il titolo del Frankfurter Zeitung era "La democrazia è spazzatura." Il senso è che il settore finanziario sta dicendo che la democrazia è incompatibile con il fare debiti, e che, quando i debitori non possono pagare, bisogna vendere i beni di pubblica proprietà e privatizzare il paese. Non è possibile avere la democrazia quando i debiti superano la capacità contributiva e il FMI impone l'austerità , come si usava fare nei paesi del Terzo Mondo. Allora, quello che è in gioco è se l'Europa – la Grecia ed altri paesi – sono effettivamente democratici, o se sono gestiti da una oligarchia finanziaria attraverso la burocrazia europea, in pratica la Banca Centrale Europea. E' neoliberista, anti-lavoro, anti-governo, e nelle mani dell'ideologia predatoria delle banche.


AMY GOODMAN: E cosa succede se Papandreou si dimette?

MICHAEL HUDSON: Potrebbe significare diverse cose. O significa che gli altri membri del suo partito – il Ministro delle finanze, e quelli contro il referendum – entreranno in gioco e non indiranno nessun referendum, e cercheranno di mantenere la Grecia dentro il programma di austerità, o ci sarà una crisi di governo, un voto di sfiducia, e la gente presumibilmente voterà per il partito conservatore, che è molto molto simile al partito repubblicano negli Stati Uniti.



La ragione di tutte le dimostrazioni di questi è la stessa ragione di Occupy Wall Street a New York e nel resto degli Stati Uniti. La frustrazione non riguarda solo il sovraccarico finanziario, il sovraccarico del debito; è il fatto politico che non c'è scelta. Sia il Partito Conservatore che il Partito socialista in Grecia, proprio come i repubblicani e i democratici qui, entrambi stanno dalla parte delle banche. Così le persone non hanno nemmeno la possibilità di esprimere un'alternativa democratica all'essere schiacciati a terra dalla schiavitù del debito.






Michael Hudson è presidente dell'Institute for the Study of Long-Term Economic Trends. professore di economia presso l'University of Missouri, Kansas City, autore di Super Imperialism: The Economic Strategy of American Empire.

1 commento:

  1. L'ex ministro amricano Robert Reich nell'articolo che hai pubblicato il 7 ottobre 2011, ci spiattella le stesse motivazioni:
    "Follow the Money: Dietro la Crisi del Debito in Europa si Nasconde un Altro Gigantesco Bailout di Wall Street"
    Ed il lobbista di Wall Streat il ministro del tesoro americano Geithner, e il lobbista della City, il premier britannico Cameron, si sono affannati a dire che la Grecia non deve assolutamente fare default!!!
    Altrimenti gli emittenti dei CDS, dovranno pagare sul serio!!!
    Ancora una volta hanno vinto i Poteri Forti, e i fedeli cagnolini politici europei ubbidiscono!!!
    In Grecia e in USA, maggioranza e opposizione, sono sempre e comunque prone e asservite a tali poteri. Quindi non cambia nulla tra i vari schieramenti. Ma perchè in Italia, e negli altri Paesi non c'è forse pari, pari, la stessa ignobile realtà???

    saluti, Nicola

    RispondiElimina