03/01/13

Il Portogallo avverte la Troika: marcia indietro sulle richieste di austerità

Dal Telegraph: il Presidente Portoghese rinvia alla Corte Costituzionale i provvedimenti di austerità... un coraggioso messaggio di fine anno per i Portoghesi!



Ambrose Evans Pritchard - Il Presidente del Portogallo ha avviato un'azione legale sulle politiche di austerità del paese e minaccia una resa dei conti con i creditori sui termini draconiani del bail-out.



Il Presidente Anibal Cavaco Silva ha richiesto un'azione urgente per fermare la "spirale recessiva", mettendo in guardia i leader europei sul fatto che il percorso è diventato "socialmente insostenibile."


In un discorso alla nazione, egli ha affermato che il Portogallo avrebbe "onorato i suoi obblighi internazionali," ma nello stesso tempo ha invitato a una linea dura con la Troika (Unione europea-FMI) sul percorso di stretta fiscale previsto dal pacchetto di prestiti da € 78 miliardi. "Abbiamo gli argomenti, e dobbiamo usarli con fermezza", ha detto.



Il Presidente ha dichiarato: "l'austerità fiscale sta portando ad un calo della produzione e delle entrate fiscali. Dobbiamo fermare questo circolo vizioso", mettendo in guardia la troika che non ci sarà modo di uscire dalla crisi finché la politica non sarà impostata sugli interessi dei "portoghesi", oltreché dei creditori stranieri.


Il suo severo discorso  ha richiamato l'attenzione sul fatto che la crisi in Europa è tutt'altro che finita.



Nel corso dell'ultimo anno il tasso di disoccupazione del Portogallo è passato dal 13.7% al 16.3%, e al 39% dei giovani, già prima di un pieno impatto del programma di austerità.


Ammonendo aspramente il premier Pedro Passos Coelho, il Presidente ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità degli aumenti delle tasse che entrano in vigore a gennaio e sugli altri provvedimenti del bilancio 2013 che tendono a smantellare lo stato sociale.


"Ci sono dubbi ben fondati sul fatto che la distribuzione del sacrificio sia equa" ha detto. La bordata di Mr. Cavaco Silva contro i ministri del suo stesso partito Social Democratico di centro-destra lascia il governo nettamente isolato e sempre più a rischio di perdere la sua autorità.


La rabbia popolare  contro la terapia d'urto fiscale della troika sta crescendo; le aliquote medie delle imposte sul reddito aumenteranno fino a 3,4 punti percentuali e sarà introdotta una pletora di sovrattasse e oneri. I provvedimenti si pongono l'obiettivo di ridurre il deficit di bilancio al 4.5% quest'anno, in gran parte attraverso aumenti delle tasse.


Finora i mercati non hanno preso in considerazione il rischio che, con i morsi dell'austerità, il Paese entri in un vortice di tipo greco. I rendimenti delle obbligazioni portoghesi a 10 anni mercoledì sono crollati di 30 punti base al 6.76%, sull'onda dell'ottimismo alimentato in tutto il mondo dall'accordo sul bilancio degli Stati Uniti.


"Gli investitori in questo momento sono disposti a dare al Portogallo il beneficio del dubbio, ma il paese è ancora in bilico" ha detto David Owen di Jefferies Fixed Income "La nostra preoccupazione è che i fondamentali dell'economia stanno ancora peggiorando. La politica della Banca centrale europea è ancora troppo restrittiva. Dovrebbero fare quantitative easing e portare i tassi overnight sotto zero.".



L'indice manifatturiero Markit per la zona euro è sceso al di sotto della linea di contrazione del mese di dicembre al 46,1, guidato da un forte calo dei nuovi ordini - anche in Germania. "La recessione dell'area sembra peggiorata, forse in modo piuttosto significativo," ha detto Chris Williamson di Markit.


Fino ad ora il Portogallo ha assunto la sua medicina con stoicismo, ed è stato elogiato dai leader europei per essersi attenuto ai termini del bail-out. Ma i funzionari della troika temono che con l'aggravarsi della crisi la "coesione sociale" si stia logorando. Questo autunno il paese ha visto le più grandi proteste di piazza dalla fine della dittatura di Salazar.


L'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo si attende quest'anno una contrazione dell'economia dell'1.8%, dopo il 3.1% dell'anno anno scorso, che spingerebbe il debito pubblico al 133% del PIL. Tuttavia, le previsioni variano di molto. Citigroup prevede per il prossimo anno un calo del 4.6%. Un peggioramento del genere manderebbe all'aria la dinamica del debito e provocherebbe l'effetto valanga già visto in Grecia.


Mr. Passos Coelho sta svendendo a rotta di collo i beni dello Stato per colmare il gap. Prima di Natale si è aggiudicato  un affare da € 3 miliardi con il gruppo francese Vinci per la rete degli aereoporti Portoghese ANA.


Affare che segue la privatizzazione da € 3,3 miliardi nel settore dell'energia, compresa una quota del 21% del servizio di distribuzione dell'energia PDE e del 40% della distribuzione del gas REN. Anche il porto di Viana do Castelo e la televisione pubblica RTP sono nel pacchetto. Lisbona ha rinviato la vendita della compagnia di bandiera TAP dopo aver ricevuto una sola offerta per € 340 milioni.


13 commenti:

  1. Una proposta:

    prendiamoci Anibal Cavaco Silva in cambio di Monti. In sovrappiù, diamo al Portogallo anche Bersani e Vendola.

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    1. Concordo ed approvo. Quelli corrotti,ladri,farabutti e collaborazionisti che hanno guidato ed intendono guidare l'Italia fino al tracollo cediamoli ai forconi ed alla ghigiottina.

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  2. Lui starebbe al posto di Napolitano...diamoglieli tutti e 4!! ;)

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  3. Vendola te lo rimanderebbero indietro a calci.
    In Portogallo (dove vivo da 10 annni) il partito comunista (10%) ha come obiettivi l'uscita dall'euro e la rinegoziazione del debito... Peccato che siano gli unici con questo programma e che siano comunisti (non lo dico in senso dispregiativo ma come spiegazione del fatto che non arrivino a più del 10%).
    Per il resto centrodestra e centrosinistra come in Italia si tengono ben stretti l'€uro, le banche e la macelleria sociale...

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  4. purtroppo però vedo che sono riusciti a mettere le mani sui settori strategici del paese, energia,trasporti...

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  5. Avere una moneta unica è peggio che avere un cambio fisso. Qui l'attacco speculativo non è sulla moneta, ma sugli asset privati e pubblici del paese. Prima che il tutto crolli si fa in tempo a fare il deserto...

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  6. Avere una moneta unica così... dove la BCE non interviene come prestatore di ultima istanza perché il suo unico scopo è mantenere il valore dei crediti e quindi controllare l'inflazione. Dove paesi con tasso di cambio distante anni luce sono stati messi insieme a forza e gli shock economici non possono far altro che disperdersi a terra sull'unica variabile possibile: il costo del lavoro. Stiamo pagando e pagheremo il "sogno" di altri.

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  7. se la loro corte costituzionale è corrotta come la nostra (si ricordino le cene di alcuni membri della corte con berlusconi, ma almeno lì il lodo alfano fu bocciato, mentre il ricorso di napolitano riguardo le telefonate oltre ad essere stato accolto, è stato seguito da una sentenza favorevole di cui si attendono le vergognose motivazioni) allora non avranno speranza. anzi, avranno gioco facile coloro che diranno che tagli e tasse sono ritenuti legittimi, un precedente che verrà usato per addolcire il popolo portoghese quando subirà tagli e tasse nel futuro prossimo. ma almeno la Storia salverebbe il Presidente portoghese grazie a questo atto, ammesso che non sia un atto dall'esito scontato e quindi ammesso che l'iniziativa del presidente non rientri in una mossa teatrale all'interno di un ruolo a lui assegnato.
    pazzesco quel tale che dice che con rendimenti al 6,76% il portogallo è ancora in bilico, facendo pensare che vi siano ancora speranze, pura propaganda. sono già in grecizzazione avanzata, le previsioni del pil, chi dice un calo di qualche punto chi dice di più punti, non lasciano scampo comunque,la situazione è irrecuperabile.
    lo dimostra purtroppo la parte più tragica che è quella in fondo all'articolo: partite le svendite, che secondo alcuni in internet sono, insieme alla schavizzazione dei cittadini, l'oniettivo principale!
    purtroppo di privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico ad imprese estere si parla pochissimo. io personalmente ne so pochissimissimo riguardo ciò che avvenne negli anni 90 in italia, mai letto nemmeno una riga nei libri di storia di medie superiori e università, come d'altronde di tanti altri fatti, ma questo secondo me nel contesto attuale è fondamentale.
    bisognerebbe approfondire l'argomento del precedente storico in italia e di ciò che si ripresenterà con la scusa del ripianamento del debito pubblico o del deficit pubblico.

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  8. Non sai nulla delle privatizzazioni degli anni 90, quindi, Sasentenzia sei molto giovane! purtroppo io non lo sono più.
    Ti faccio una lista, così al volo a memoria:

    banche e assicurazioni:
    Credit (nonno di unicredit), Comit, Ina, Bnl

    Energia&strategici:
    Eni, Enel, Snamrg, Finmeccanica, telecom&tim, autostrade

    Le municipalizzate:
    Acea, Hera, A2a, Iren ecc.

    Servizi:
    autogrill, lottomatica.

    Manca solo il grosso boccone di poste italiane ed il residuo 30% di eni.

    Ci penserà il prossimo governo.
    Poi, dopo, espianteranno e poi venderanno gli organi dei cittadini se dna\compatibili con qualche paperone straniero in attesa di trapianto.

    Nel prossimo futuro vedo l'Italia come un mix fra Portogallo, Spagna, Grecia e Messico (o Colombia, se preferite).

    saluti






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    1. Sulle privatizzazioni del sistema bancario ex bin, mi si "conscienta" di rinviare all'ultimo post su orizzonte48 (contributo tecnico di lettore "illuminato"+ commento lettrice su risvolti costituzionali) che la dice lunga sulla portata di "sistema" liberista e sulla costituzionalità di quanto fatto in nome del'europa
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/01/lattivita-bancaria-secondo-leuropa.html

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  9. Fed è già stato terribilmente chiaro....però se vuoi qui c'è uno studio dell'università di Pisa che offre il triste quadro abbastanza completo di quanto accaduto negli anni scorsi...

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  10. grazie.
    mi salvo tutto così appena ho tempo leggo, anche se per capire bene tutti i passaggi ci vuole parecchio tempo. per ciò che leggo qua e là, privatizzazioni e svendite sono uno degli scopi fondamentali delle operazioni europee. sono fondamentali da capire perchè sono mosse che oltre a non venir pubblicizzate molto,credo che saranno spacciate come necessarie come l'ossigeno, quasi come se dicessero che spalancare la porta al ladro ti porterà tanto benessere. ebbene, in italia almeno la Memoria dovrebbe indurre un cittadino informato a comprendere che certe mosse sono tutt'altro che nuove, per questo ritengo che bisognerebbe riprendere cosa avvenne vent'anni fa, o meglio studiare cosa avvenne, nel mio caso.
    anche in rete non ho trovato molte ricostruzioni, a volte descrizioni nemmeno un minimo tecniche o senza fonti. però nel sistema bibliotecario della mia regione ho visto che sono presenti numerosi testi su tali temi.
    frugando in rete, da ultimo ho visto qualcosa all'interno di alcune querele presentate da cittadini verso certe cariche dello stato, querele in cui si ricostruiscono pure certi passaggi delle svendite del patrimonio pubblico e delle privatizzazioni. metto i links, magari c'è qualcosa di utile,non si sa mai:
    http://www.albamediterranea.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=84:querela-contro-massime-cariche-dello-stato-alla-corte-penale-dellaia-del-21-dic-2012-di-orazio-fergnani&Itemid=113
    http://www.albamediterranea.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=82:querela-alto-tradimento-monti-napolitano-del-21-12-2012&Itemid=113
    http://www.albamediterranea.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=76:querela-contro-corte-dei-conti-ed-altri-per-svendita-patrimonio-del-demanio-ed-altro-di-orazio-fergnani&Itemid=113

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