Da Keep Talking Greece un commento di amara ironia sugli "sbagli di previsione" del FMI...ma che sorpresa!
Il
Fondo Monetario Internazionale si rende conto finalmente di ciò che
ogni medico consiglierebbe a un paziente sovrappeso: che le diete
veloci sono troppo malsane e troppo pericolose per le persone – e
per i governi. Che
è più o meno la conclusione del
Chief Economist Olivier
Blanchard e del ricercatore economista Daniel Leigh, conclusione che
è stata pubblicata nell'ultimo working paper del FMI.
A
pagina 43 del report "Errori nelle previsioni di crescita e nei
moltiplicatori fiscali" i due economisti sottolineano nelle note
introduttive:
"Questo
paper analizza il rapporto tra gli errori di previsione sulla
crescita e il consolidamento fiscale previsto durante la crisi.
Troviamo
che, nelle economie avanzate, un forte consolidamento fiscale è
stato associato a una crescita inferiore alle attese, con una relazione
particolarmente forte, sia statisticamente che economicamente,
all'inizio della crisi.
Una
naturale interpretazione è che i moltiplicatori fiscali fossero
nettamente superiori a quanto implicitamente assunto dai previsori.
La
relazione più debole negli anni più recenti può in parte
riflettere l'apprendimento da parte dei previsori e in parte dei
moltiplicatori inferiori rispetto ai primi anni della crisi."
Blanchard
e Leigh mostrano che le raccomandazioni del FMI sui tagli di bilancio
erano troppo veloci e hanno "affamato" le economie di
quelle risorse tanto necessarie alla crescita.
"Blanchard
e Leigh hanno calcolato che il FMI e gli economisti europei hanno
sottovalutato l'effetto euro-su-euro dei tagli dei bilanci pubblici.
Mentre
gli economisti si aspettavano che il taglio di un euro dal bilancio
sarebbe costato circa 50 centesimi in crescita perduta, l'impatto
effettivo è stato più vicino a 1,50 euro."
(
WSJ
)
Gli
errori nei calcoli delle previsioni sono pagati dalla gente su cui
il FMI si è precipitato per fornire il suo aiuto.
In
Grecia, che ha implementato misure di austerità draconiane su
richiesta del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione
europea e della Banca Centrale Europea al fine di beneficiare di un
finanziamento di salvataggio, i risultati si vedono per le strade,
dove la classe media è precipitata nella povertà. 1 greco su 3 ora
vive in povertà e gli stipendi medi si sono ridotti ad appena
qualche centinaia di euro netti al mese.
I senzatetto,
che nel paese si vedevano raramente, sono ormai endemici in alcune
parti di Atene.
Il
tasso di disoccupazione ha raggiunto un record del 26%, con oltre il
50% dei giovani Greci senza lavoro.
La
Grecia ha ricevuto miliardi di euro di fondi di salvataggio, ma gran
parte del motivo per cui l'austerità in Grecia non ha funzionato è
che non è stata compensata da nessuna strategia per la crescita
sostenibile.
In
realtà, i fondi di salvataggio per la Grecia erano semplicemente
accreditati in un conto vincolato che il governo non poteva toccare e
poi riaccreditati indietro alle banche europee per il servizio del
debito, solo pochi giorni dopo (leggere qui il rapporto NYT).
In
altre parole, non solo c'erano dolorosi tagli, ma i soldi entrati nel
paese sono stati quasi esclusivamente spesi per la riduzione del
debito piuttosto che per stimolare l'economia.
Se i
tagli in Grecia erano necessari, il rapporto del FMI di oggi
rafforza la tesi che il ritmo e la profondità dei tagli e la
mancanza di un qualsiasi piano per una crescita corrispondente ha sempre
più fatto precipitare la Grecia nella sua crisi economica. (Estratto via HellenicAmericanLeadershipCouncil)
Ma,
come prevedibile, il FMI non riconosce i suoi errori, e subito in cima al
working paper rileva che:
"Questo
documento di lavoro non rappresenta il punto di vista del FMI.
Le opinioni espresse
in questo lavoro sono quelle degli autori e non rappresentano
necessariamente quelle del Fondo Monetario Internazionale o la
politica del FMI. Gli Working Papers descrivono la ricerca in corso
da parte dell'autore e sono pubblicati per favorire commenti e un
ulteriore dibattito".
Chi
avrebbe mai immaginato che dei programmi di austerità senza alcuna
strategia di crescita sarebbero stati la ricetta per il disastro?
Ebbene sapete
una cosa?
Io non
credo che la mancanza di una strategia di crescita sia dovuta ad un
errore di calcolo.
E'
fatto apposta per distruggere dei paesi vulnerabili a vantaggio degli
squali del profitto.
Leggi
l'intero working paper
Blanchard
/ Leigh
qui
.
Se qualcosa si muove anche all'interno del FMI anche se non ne rappresenta la posizione ufficiale da speranza, sperando,scusate il gioco di parole, che non avesse ragione Abbatantuono in Mediterraneo..." chi vive sperando muore cag...."
RispondiEliminaIl FMI non riconosce i suoi errori perché infatti, non sono errori, ma parte di una lunga tradizione di distruzione di economie per salvare le proprie banche e appropriarsi delle ricchezze dei popoli. Si veda la reazione di paesi come Brasile e Argentina per liberarsi dalle "cure" FMI.
RispondiEliminaMa che sorpresa.... Quello che Bagnai, Krugman, Siglitz, Piega, Brancaccio, Cesaratto e altre migliaia di sapienti economici veri avevano anticipato da due anni, è successo.
RispondiEliminaIo non credo che la mancanza di una strategia di crescita sia dovuta ad un errore di calcolo. E' fatto apposta per distruggere dei paesi vulnerabili a vantaggio degli squali del profitto.
RispondiEliminaMi sento in dovere di appoggiare questa affermazione.
Tutto il resto sono stronzate,visto che economisti di Ns conoscenza (escludendo i vari Nobel)avevano previto tutto questo.
Eppoi, ci mettiamo che le teorie di John Williamson con le sue regole del cavolo,quelle proprio dell'FMI,tagli e privatizzazioni,dal'89 ad ora in circa 25 anni,nell 85% dei casi ha prodotto il fallimento dei paesi che doveva salvare.
Mi sembra che ci sia qualcosa che non torni,
se non funziona (85% dui fallimenti)cosa cazzo la usi ??
Allora giriamo la domanda:
CUI PRODEST ??
Chi ci guadagna ???
scusate, ma vi siete per caso tutti dimenticati del World Economic Outlook dell'FMI(punto di vista ufficiale quindi) uscito a Ottobre 2012?
RispondiEliminasi diceva in sostanza la stessa cosa, ossia che i moltiplicatori fiscali erano molto più alti, all'incirca tra 0.9 e 1.7, qui il paper, leggete a pagina 41 http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2012/02/pdf/c1.pdf
Hai ragione Iano, certo. Keep Talking Greece mette in rilievo gli errori che vengono riconfermati, perché je rode abbastanza, si capisce...In realtà questo nuovo paper, che viene nientepopodimenoché da Blanchard il chief economist, in pratica serve a rielaborare quanto venuto fuori a Ottobre, che come dice il paper all'inizio, ha causato un sacco di dibattito...e te credo!!!
RispondiEliminaLoro ne concludono che i moltiplicatori erano effettivamente molto più alti all'inizio della crisi mentre adesso stanno scendendo (EEG piatto), che loro fanno una media e poi da paese a paese,...va beh, qualcuno può schiattare! ma soprattutto riconfermano che la politica NON è Sbagliata e che nel lungo periodo darà i suoi frutti, e che oltre agli effetti sull'economia di breve termine (e che cazzo, soffrite in silenzio!) ci sono tanti altri fattori da considerare (il lautissimo profitto dell'élite che loro rappresentano, ad esempio)
Leggere per credere:
" We conclude in Section V with a discussion of what our results do and do not imply for actual multipliers. We conclude that multipliers were substantially above 1 in the early years
of the crisis. The lower coefficients in recent years may reflect in part learning by forecasters and in part smaller actual multipliers than in the early years of the crisis. We end with a
number of caveats.
First, forecasters do not typically use explicit multipliers, but instead use models in which the actual multipliers depend on the type of fiscal adjustment and on other economic conditions.
Thus, we can only guess what the assumed multipliers, and by implication the actual multipliers, have been during the crisis.
Second, our results only give average multipliers for groups of countries, and individual countries may well have larger or smaller multipliers than the average.
Third, our findings that short-term fiscal multipliers have been larger than expected do not have mechanical implications for the conduct of fiscal policy. Some commentators interpreted our earlier box as implying that fiscal consolidation should be avoided altogether.
This does not follow from our analysis. The short-term effects of fiscal policy on economic activity are only one of the many factors that need to be considered in determining the appropriate pace of fiscal consolidation for any single economy."
Il famigerato "Fondo Monetario Internazionale", meglio noto come "AFFONDO Monetario Internazionale"
RispondiEliminapenso che qualcosa si muova vada intesa che anche un ceco di Sorrento se sia accorto prima di loro.. non possono che chiedere scusa e quindi non possono che pubblicare rettifiche.
RispondiEliminatanto i giornali mica parlando di queste cose!
Chiedere scusa? l'FMI chiede scusa? Ceeerto mentre ti soffoca quando sei sott'acqua ti chiede scusa e magari ti dice che è per il tuo bene... perchè andrai a stare meglio.
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