26/03/13

Putin tenterà di salvare Cipro all’ultimo momento?

Come mai la Russia non ha approfittato dell'opportunità? O forse Putin sta solo aspettando il momento giusto?...e intanto le banche hanno rimandato la riapertura...  Un'analisi geopolitica di Anatole Kaletsky su Reuters.




Traduzione di Alex
di Anatole Kaletsky - Vladimir Putin potrebbe ripristinare lo status di grande potenza della Russia e magari passare alla storia come leader più visionario del paese dai tempi di  Pietro il Grande. Potrebbe guadagnarsi  il rispetto di Pechino e Washington evitando  una seconda crisi finanziaria globale e potrebbe altresì dimostrare che la Russia se ne intende di economia di mercato più  dell'UE. 


 Questa occasione miracolosa gli si presenta a seguito della  "offerta che non potrà rifiutare" di stampo mafioso presentata dalla UE a Cipro domenica. Si vedrà martedì mattina, se le  banche a Cipro riapriranno sotto le condizioni imposte dalla Troika europea, come attualmente previsto.



Uno dei misteri della crisi di Cipro è stata la mancanza di reazione  da parte della Russia, nonostante le evidenti opportunità strategiche, non solo di proteggere i suoi depositi offshore, ma anche di sfruttare la posizione strategica dell'isola ed il suo potenziale militare ed energetico.   Una possibile spiegazione è che l'indecisione Europea abbia finito per ingessare  le decisioni Russe – almeno  fino a ieri sera.


Fino a quando la politica Europea su Cipro continuava a cambiare, era impossibile per la Russia intervenire, dal momento che un qualsiasi aiuto offerto avrebbe potuto essere respinto o disinnescato  dalla UE. Come un giocatore di scacchi, Putin ha probabilmente capito che la strategia migliore era quella di aspettare che Cipro diventasse  più debole e disperata, mentre l'UE, e soprattutto la Germania, diventassero  più impazienti  ed ostinati. 
Il momento giusto per agire sarebbe arrivato in coincidenza di un eventuale ultimatum Europeo troppo umiliante e oneroso da accettare per  Cipro. 
 

Il momento è arrivato ieri sera (l'articolo è di lunedì, ndt).  Ora a fronte dell’offerta finale  prendere o lasciare dell'Unione europea, Putin può rilanciare  senza temere un gioco al rialzo con i paesi più ricchi dell'UE che potrebbero  facilmente spiazzare la  Russia. Ma Putin rilancerà? Questo dipende dalla risposta che darà alle seguenti  tre domande: La Russia può permettersi tutto l’aiuto necessario a salvare il sistema bancario cipriota? Sarebbe utile alla Russia salvare Cipro? E ciò farebbe gli interessi personali di Putin?


Come sempre nella storia russa, si deve iniziare con gli interessi personali del leader. Se Putin potesse bloccare il  prelievo sui depositi di Cipro, salvaguarderebbe i beni ivi ancora bloccati dei suoi soci oligarchi, ed aumenterebbe  la sua popolarità tra la classe media russa,  la probabile principale vittima del prelievo.  Ancora  più importante per Putin sarebbe il prestigio personale guadagnato nel contribuire  ad evitare una crisi finanziaria globale,  soppiantando  di fatto  i leader dell'UE nella stabilizzazione geopolitica   e finanziaria di Cipro  all'interno dell'UE.


Cipro val bene un azzardo. Tutti conoscono le riserve di gas dell'isola e la posizione strategica come base di raccolta informazioni  per i servizi segreti,   nonché come avamposto per le operazioni militari nel  Medio Oriente; meno noti sono i motivi per cui Cipro è più utile strategicamente alla Russia di quanto lo sia per l'Unione europea. 


I Governanti russi hanno sempre sognato di assicurarsi una testa di ponte sul Mediterraneo  che gli consentisse di fronteggiare  la Germania e gli altri rivali storici anche da Sud  oltre che da  Nord e da Est. Una strategia a tenaglia simile nei confronti della Turchia fu  tra le motivazioni della guerra di Crimea. Trasformare Cipro in un alleato e convincere la popolazione a sostituire la base militare britannica con forze russe,  permetterebbe loro di raggiungere questi obiettivi storici - oltre che  un nuovo obiettivo economico. Cipro conferirebbe alla Russia un ruolo  chiave dal punto di vista energetico  che potrebbe esaltare il suo status di quasi monopolista sulle forniture di gas all'Unione europea.


In sintesi, il guadagnarsi la riconoscenza nonché l’assoggettamento di Cipro, sarebbe negli interessi dei Russi; ma rimane pur sempre la questione se La Russia possa  realisticamente offrire un vero aiuto. La risposta sembrerebbe No,  soprattutto dopo l'ultimatum di ieri sera di Bruxelles.


Sembra che Putin abbia temporeggiato  troppo a lungo. Anche se la Russia si offrisse di  iniettare miliardi nelle banche di Cipro, ciò non servirebbe  più a controbilanciare  il "bail-in" punitivo intrapreso dall’UE con la “tosatura” del 40% dei  depositi bancari di grandi dimensioni. Se Cipro non riesce ad attuare questa misura, la BCE martedì  taglierà le linee di credito delle banche e quindi le eventuali iniezioni di capitale da parte della Russia si volatilizzerebbero immediatamente  a causa della corsa agli sportelli,  e l'economia di Cipro collasserebbe, trasformando qualsiasi "salvataggio" di Putin in una barzelletta.
 

La paura di un tale imbarazzante esito in effetti può esser stata la ragione principale a spiegazione della riluttanza Russa nel giocare le sue carte. Dal momento che le banche Cipriote dipendono in modo vitale  dalle linee di credito BCE, l'UE potrebbe rispondere a   qualsiasi iniziativa sgradita dei Russi  ritirando i fondi BCE che risultano quantitativamente molto più rilevanti rispetto a qualsiasi offerta  possano  fare i Russi .  La Russia potrebbe venire coinvolta nella questione Cipriota solo con la condiscendenza Europea,  il che escluderebbe l’ottenimento di qualsivoglia  vantaggio geopolitico.


A partire da ieri sera, tuttavia, la Russia ha l'opportunità di far breccia nella morsa che la BCE esercita su Cipro via sistema bancario - ma questa finestra di opportunità non durerà a lungo.  Dal momento che Cipro è stata apertamente minacciata di espulsione dall'Euro da Martedì se il parlamento non riesce ad implementare le nuove richieste previste dal  piano di salvataggio dell'UE, Putin potrebbe offrire ai Ciprioti una opzione  che non avrebbero mai immaginato.


Ora che l'Unione europea ha presentato un ultimatum apparentemente irreversibile, ai Ciprioti parrebbe non rimanga altra scelta che farsi tagliare i depositi in euro come richiesto dalla Troika o vedere questi stessi depositi trasformati in inutili nuove sterline cipriote. Ma cosa succederebbe  se invece i depositi in euro venissero convertiti in rubli, affidabili quanto gli euro che hanno sostituito?


 Una conversione  euro-rubli potrebbe essere attuata  in 24 ore se sostenuta  dalla liquidità della Banca centrale russa, unitamente  ad alcune modeste iniezioni di capitale da parte delle banche russe o delle amministrazioni pubbliche o da  banche, pari  ai  6 miliardi di € originariamente richiesti dall'UE.


Quantità illimitate di rubli potrebbero venir fornite dalla BCR  alle banche cipriote, così come la BCE rifornisce di Euro le banche insolventi in Irlanda, Grecia e Spagna.   Le banche cipriote non avrebbero quindi  alcun problema a soddisfare tutte le richieste di prelievo, senza alcun  “bail-in”, né prelievi né “hair-cut”. 


Dal momento che il rublo è una  valuta largamente utilizzata nelle transazioni internazionali, i risparmiatori Ciprioti potrebbero  scambiare i loro rubli in euro, dollari o qualsiasi altra valuta senza subire perdite o “hair-cut”.  Similmente  una conversione euro-rublo molto difficilmente  scatenerebbe il panico e le  corse agli sportelli e gli  eventuali    prelievi effettuati dai risparmiatori  potrebbero essere facilmente finanziati dalla BCR  e ripianati  - come è avvenuto nel caso delle Corse agli sportelli in  Grecia, Irlanda e  Spagna l'anno scorso.


Naturalmente il rublo si potrebbe indebolire rispetto all'euro, come risultato di questi scambi, ma questo sembra improbabile. Il rublo recentemente si è apprezzato leggermente rispetto all’Euro, dell’1% quest’anno,  del 15% dal marzo 2009. La RCB, ben  lungi dal preoccuparsi di eventuali debolezze della moneta, ha cercato di evitare che il rublo salisse, accumulando  526 miliardi di dollari di riserve.  A confronto di queste riserve  le passività totali del piccolo sistema bancario Cipro sono nulla e potrebbero contribuire facilmente a stabilizzare la conversione euro-rublo durante il periodo di transizione dall’ euro-zona  alla rublo-zona.  Tranne che nel  brevissimo termine, stante gli  ingenti flussi globali tra l'euro e il rublo rispetto alle minuscole dimensioni del sistema bancario di Cipro, ciò significherebbe che  il tasso di cambio rublo-euro continuerebbe a venire determinato  da fattori globali come il prezzo del petrolio, piuttosto che dall’atteggiamento nei confronti delle banche Cipriote.


In breve, una conversione dall'euro al rublo potrebbe risolvere la crisi bancaria  di Cipro senza perdite immediate per i depositanti. In effetti, Cipro potrebbe seguire la procedura  per la liquidazione  ordinata delle banche insolventi utilizzata negli Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Irlanda, Grecia e in tutti i paesi normali, con i depositi che hanno giustamente la precedenza  sulle altre passività, e con le iniezioni di capitale utilizzate principalmente per garantire i depositi, piuttosto che spazzarli via. 


L'economia di Cipro potrebbe rifiorire rapidamente e le banche potrebbero tornare al business solito, anche se di nuova proprietà russa  e probabilmente con meno investimenti "patriottici" in titoli greci incoraggiati dalla UE  e che hanno rovinato  Cipro.

L’ultima speranza della Russia sarebbe quella di instaurare  a Cipro  un qualcosa di simile ad una zona franca  off-shore autogovernata sul modello di quanto ha fatto la Cina con Hong Kong e Singapore.
Qualsiasi esito simile  sarebbe il più grande successo geopolitico per la Russia dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Se Putin riuscisse a strappare alla Euro-zona un paese, seppur  piccolo come Cipro,  trascinandolo nella sfera di influenza del  Rublo,  scongiurando il rischio di un disastro in stile  Lehman, la sua reputazione mondiale ne uscirebbe enormemente  aumentata. 


Guadagnerebbe l’enorme considerazione  di  Pechino e Washington, a dispetto della rabbia che procurerebbe  a Berlino e Bruxelles. Se poi riuscisse  a trasformare un esemplare caso di  economia rovinata dalla incompetenza dell’UE in una  prospera zona franca off-shore,   manderebbe un forte messaggio anche ad  altri paesi stanchi di bullismo dalla Germania e dell'UE.


Nel corso del tempo, gli elettori Ciprioti  potrebbero venire  persuasi ad espellere le basi militari britanniche ed  evitare un'eccessiva perturbazione del  mercato  europeo del gas da parte di nuove forniture di provenienza  Mediterranea.  Della massima importanza per Putin e il suo ruolo  nella storia, la Russia potrebbe riaffermarsi come una superpotenza mondiale con la visione geopolitica e l'acume finanziario per avere la meglio sulla Germania e sull'Unione europea.


Putin potrebbe realizzare tutto questo se facesse una generosa offerta di conversione in tempo per  condizionare  il  voto del parlamento di Cipro sulle richieste dell'UE di ripulire  i depositi bancari. Ma deve agire prima che le banche di Cipro aprano. Ha solo 24 ore.

Anatole Kaletsky è un giornalista economico e finanziario che scrive per le più importanti testate, come il Financial Times o l'Economist, autore del libro "Capitalism 4.0" e chief economist di un fondo di investimento con sede a Hong-Kong

9 commenti:

  1. Grazie Alex per la traduzione e grazie anche a Voci dall'Estero per averla pubblicata.

    Alex ho letto la tua lettera inviata a Goofynomics .

    Complimenti vivissimi.
    Non so se ciò potrà farti sentire meno solo.
    Io comunque te li faccio.

    Ah se soltanto un briciolo della vera anima russa (non quella propagandata dai NeoCoglioni usa) potesse impregnare l'Europa dell'Ovest.

    Che lo zar che non è zar possa regnare a lungo in Russia.

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    1. Grazie Luigiza
      Credo sia proprio, come dice Carmen, questione di raggiungere una "Massa critica di autocoscienza". Non so se ci riusciremo ma io la soddisfazione di vedermi mollare a questi bastardi cercherò di non darla!

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  2. Magari fosse vero, abbiamo proprio bisogno di qualcuno che bilanci lo strapotere euro germanico.

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  3. Credetemi,
    mai e poi mai fino a pochi anni fa, avrei creduto di guardare, Santa Madre Russia, come un faro di speranza e di provvidenziale contrappeso geopolitico, allo strapotere economico-finanziario tirannico del mondo occidentale.
    L'ex agente del KGB, Putin, mi appare adesso quasi come un "monarca illuminato e sapiente", in confronto ai nostri "democraticissimi" leader occidentali, tutti tesi a parole verso il bene dei popoli, e non certo delle oligarchie dei Poteri Forti, che come disse Mario Monti riferendosi all'Italia, in occasione dell'insediamento dell'esecutivo, "esse non esistono". Populisti tutti quelli che non credono alle "sante e sobrie" parole di Monti!!!!

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  4. Segnalo l'ultimo editoriale di Krugman sul NYT.
    E' su Cipro, ma in realtà soprattutto sulla mobilità dei capitali e le relative nefaste conseguenze. Da aggiungere c'è solo che la Ue, col mercato unico e la moneta unica, è fatta apposta per questo.
    http://leprechaun.altervista.org/krugman_blues_danaro_scotta.shtml

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  5. Il mio odio per la padella non suscita in me alcuna simpatia per la brace.
    A chi ha commentato sopra consiglio,sinceramente senza polemica,la lettura di Anna Politkovskaja,"Per questo",Adelphi.

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  6. Interessante articolo, ma che profuma di "fantapolitica".
    Per esempio non penso proprio che i militari inglesi se ne andranno mai per "volontà dei ciprioti". I ciprioti sono sempre stati dei colononizzati e la loro volontà non conta nulla.

    Lo "Zar" Putin è sicuramente un personaggio di statura storica, ma è molto ambiguo e perciò non lo comprendo affatto.
    Il recente ingresso della Russia nel WTO mi fa pensare che sia una potenza "competitor" e non "apertamente antagonista".

    Anche l'abbondono del fedele allaeto serbo all'invasione NATO nel 1999 è stato un segno di grande debolezza vs NATO.

    Comunque grazie per il link leprechaun, continua a così!

    cordiali saluti

    Federico


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  7. Riporto qui altri articoli secondo i quali la Russia sta giocando una lungimirante partita a scacchi:
    Business Insider

    Ma soprattutto il grande Jacques Sapir, che non è l'ultimo arrivato in quanto grande esperto di questioni russe:

    Il blocco della liquidità da parte della BCE, ha messo in difficoltà non tanto i depositi dei russi a Cipro (per la cui natura in parte illecita il governo russo non si è scaldato più di tanto) quanto per le ricche transazioni finanziarie che attraversano Cipro con destinazione o provenienza Russia, (che sembra ammontino a 250 miliardi di euro) che sono state fortemente disturbate per il blocco operato da Draghi. Lì la Russia sembra essersi ...lievemente irritata: “Un grand nombre de nos structures publiques opèrent via Chypre, et maintenant elles voient leurs comptes bloqués pour des raisons incompréhensibles (…). Si c’est possible à Chypre, qu’est-ce qui empêche le même scénario de se reproduire en Espagne, en Italie et dans d’autres pays ayant des problèmes financiers. Demain c’est là-bas qu’on va confisquer les épargnes" La minaccia della Russia dunque è di liberarsi delle riserve di euro (300-400 miliardi) per acquistare dollari, con conseguente deprezzamento dell'euro e rialzo dei tassi di interesse...da qui l'Italia, con tutto quel che ne consegue!!!
    Metti questo sul piatto, insieme alla intransigenza tedesca che farà volgere al peggio la situazione...
    ed ecco i Russi che vedranno aumentare fortemente la loro influenza in Europa...

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