22/05/11

La Grecia ha fondi in cassa soltanto per due mesi. La BCE è Insolvente e aumenta la Spaccatura con la Germania

Il bravissimo ZeroHedge anticipa un articolo di Der Spiegel di lunedì, che tira fuori gli scheletri dall'armadio della BCE - e riporta alcune domande interessanti di  Andrew Lilico sulle privatizzazioni greche.

di Tyler Durdenon 05/22/2011
La notizia più importante, ancora una volta esce dal Swiss journal NZZ, che citando il giornale greco Kahtimerini, rivela che la Grecia oramai insolvente ha meno di due mesi di rimanenze di cassa, sufficienti fino al 18 luglio, a meno che una nuova tranche del prestito di emergenza sia approvata dal FMI, ora privo di una dirigenza, e dalla BCE, che all'improvviso risulta insolvente. Insolvente, perché, come Spiegel riferirà domani in prima pagina, e come già abbiamo osservato molte volte, la banca "improvvisamente" si trova ad aver fatto dei prestiti garantiti da obbligazioni ora praticamente con rating D: qualcosa che nemmeno Trichet sarà in grado di spiegare ai mezzi di comunicazione sempre più malevoli. Per Dow Jones: "Degli scheletri nell'armadio, pari a diverse centinaia di miliardi di euro, si nascondono nel bilancio della BCE, scrive la rivista Der Spiegel in una anteprima della sua edizione di lunedi. I rischi sono dovuti al fatto che le banche, soprattutto Greche, Irlandesi, Portoghesi e Spagnole, hanno dato in garanzia alla BCE per i suoi prestiti degli strumenti finanziari garantiti da attività il cui rating è basso o inesistente, dice la rivista." Ahimè, i panni sporchi della Banca Centrale Europea vengono esposti a testimoniare la spaccatura tra la Banca e la Germania: il suo sostenitore più solvente, sta cominciando a svegliarsi. Ancora da Dow Jones: "Il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto in un'intervista pubblicata Domenica che non ci sarà un conflitto con la Banca Centrale Europea, su un'eventuale ristrutturazione del debito greco."Se alla fine si dovesse giungere a una proroga dele obbligazioni, naturalmente, abbiamo bisogno l'approvazione del FMI e soprattutto della BCE. In nessun caso si arriverà ad un conflitto con la BCE", ha detto Schaeuble a Bild am Sonntag. “Consiglio a tutti di usare moderazione nel dibattito pubblico su questa questione." Diversi funzionari della BCE hanno respinto la ristrutturazione del debito greco mettendo in guardia sulle possibili conseguenze catastrofiche, mentre i Ministri delle finanze europei sono entrati lentamente nell'ordine di idee di un qualche tipo di ristrutturazione come ultima risorsa. Così i tempi della crisi Europea, con una bancarotta della Grecia, potrebbero precipitare.

Da NZZ
:
“Se gli esperti dell'Unione europea, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Centrale Europea (BCE) non daranno il via libera alla prossima rata del pacchetto di salvataggio di 12 miliardi di euro entro la fine di giugno, la Grecia dal 18 luglio diventerà insolvente, secondo quanto riferito dal giornale conservatore "Kathimerini".

Nei prossimi giorni Atene metterà in atto un aggressivo programma di privatizzazione. Secondo i media, dovrebbero essere aumentate le tasse sugli immobili.

    Non sono esclusi ulteriori tagli dei salari e delle pensioni del settore pubblico. Inoltre, aziende statali saranno privatizzate e lo Stato si venderà le proprietà immobiliari. Il nuovo programma di risparmi dovrebbe essere approvato dal Parlamento all'inizio di giugno.

    Il Primo Ministro Giorgos Papandreou in un'intervista sull'edizione domenicale del giornale "Ethnos" ha negato qualsiasi forma di ristrutturazione del debito. Questo non è in discussione. La Grecia rimborserà tutti i suoi debiti, ha detto.

   Il Capo dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha proposto la privatizzazione della proprietà statale Greca secondo il modello tedesco del trust. “Saremmo grati se i nostri amici greci iniziassero a seguire l'esempio dell'agenzia di privatizzazione tedesca Treuhand, una agenzia non-governativa", ha detto Juncker in un'intervista con la rivista Der Spiegel "Questa istituzione dovrebbe essere composta da esperti stranieri. L'Unione europea seguirà il programma di privatizzazione da vicino" ha annunciato Juncker.

    Il gettito potenziale da lui stimato "eccede significativamente i 50 miliardi proposti dal governo greco." L'UE inoltre si aspetta dalla Grecia "che i due principali raggruppamenti politici del paese mettano da parte le loro dispute meschine", ha detto il leader dell'euro-gruppo: "I partiti di governo e opposizione dovrebbero dichiarare congiuntamente di essere impegnati con la UE negli accordi di riforma. Solo quando la Grecia avrà consolidato il suo bilancio, si potrebbe avviare una "ristrutturazione soft del debito." Allora possiamo considerare di estendere le scadenze dei prestiti pubblici e privati , e abbassare i tassi di interesse" ha detto Juncker.

E per quanto riguarda i 50 miliardi di € del programmma di privatizzazione da parte del governo greco, Alex Gloy di Lighthouse Investment Management chiede:
     50 miliardi di euro di privatizzazioni da parte del governo greco - qualcuno ha osato chiedere:

        * Chi   acquisterà quei beni di proprietà dello Stato? Acquirenti nazionali? Quelli sono impegnati a cercare di portare i loro soldi fuori dal paese (dalle banche del paese) prima che sia troppo tardi. Stranieri? Quali stranieri spenderebbero ora i loro cari Euro solo per ritrovarsi delle attività in dracme fortemente svalutate poco tempo dopo?
        * Chi investirebbe in un paese il cui intero sistema bancario è appeso a un filo (che la BCE sta minacciando di tagliare)?
        * Perche acquistare beni che potrebbero essere nazionalizzati, non appena prenderà il sopravvento un governo populista/comunista, dopo che i greci si saranno (giustamente) infuriati per le sofferenze di un'austerità senza fine?
        * Perché non chiedere a Deutsche Telekom che cosa pensa della sua quota del 30% di OTE (Hellenic Telecom), acquistata per 3,8 miliardi di euro (pari a 27,50-29 per azione, ora: euro 7,60). I rimorsi dell'acquirente arrivano alla fine del 2011. Deutsche Telekom ha da cancellare 1,3 miliardi di euro dal suo investimento greco (e rumeno). Il management DTE deve odiarsi per aver dato al governo greco una put option per un'ulteriore quota del 10%, da esercitarsi fino alla fine del 2011. Perché il governo greco non l'ha ancora esercitata? Non hanno bisogno di denaro? Unica spiegazione: i tedeschi stanno prendendo i greci per il collo per cercare di far sì che queste opzioni put "scadano". L'affare completo si trova qui.

Tutte grandi domande, le quali danno ancora più credibilità alla previsione di Andrew Lilico su cosa potrebbe accadere quando la Grecia fallirà


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