08/09/11

Allegramente verso il Baratro - parte seconda

"Nord Parsimonioso e Sud Scialacquone: differenze culturali di gestione alla base della crisi dell'euro?" Continua l'intervento di Sergio Cesaratto che affronta il nodo cruciale del ruolo della BCE, e degli squilibri commerciali tra i paesi dell'eurozona...
 
 Le responsabilità della Banca Centrale Europea

Conosciamo tutti la storia del ruolo della "politica monetaria unica" nel creare la bolla immobiliare in Spagna e in Irlanda, e i loro debiti. Nel caso dell'Italia, come ho detto, il debito pubblico era una vecchia storia, e l'UEM ha determinato la progressiva perdita di competitività di un paese che per sostenerlo tradizionalmente puntava sul deprezzamento della sua moneta.


L'UEM funziona come un gold standard. La BCE per ogni paese membro è come una banca estera. Inoltre, la filosofia europea è quella di scaricare l'onere dell'aggiustamento sulle spalle dei paesi in deficit con l'estero - almeno in un gold standard classico il riequilibrio si basa sulla deflazione nei paesi in disavanzo e sull'inflazione nei paesi in surplus!

Idealmente, la BCE avrebbe dovuto garantire al 100% il debito pubblico della periferia e mantenere i tassi di interesse sugli stessi livelli degli Stati Uniti o del Regno Unito, praticamente pari a zero. I paesi periferici quindi avrebbero potuto facilmente perseguire una stabilizzazione del loro rapporto debito pubblico/PIL. Per inciso, credo che la proposta degli eurobonds come il modo migliore per evitare il default dell' Europa periferica è carente, e per le ragioni addotte dai suoi detrattori: alla fine, è la Germania che deve garantire tutti, un peso che non può sostenere, neanche volendo. Solo la BCE, in qualità di vera e propria Banca Centrale Europea, con la sua capacità infinita di stampare moneta, è in grado di garantire tutti.

Fermare la crisi del debito sarebbe la cosa più facile da fare, ma i politici Tedeschi ed i loro consulenti economici hanno una mentalità da Tea Party: solo un atteggiamento punitivo verso la periferia può risolvere il problema o, almeno, essi i paesi periferici prima dovrebbero mostrare rammarico e mortificazione. I Tedeschi semplicemente dimenticano che l'austerità che loro hanno imposto sta rendendo le cose sempre più difficili, e sta portando rapidamente a una instabilità sociale in Europa e alla fine dell'euro - e forse a un'altra Guerra Mondiale in Europa.

Conosciamo tutti l'interpretazione di Charles Kindleberger della grande crisi del 1930, come causata dalla mancanza di un paese egemone, di un paese che si prendesse i meriti, ma anche il peso di essere un leader. O la Germania decide di essere un vero leader in Europa, o assisteremo a una fine rancorosa di questa Europa.

La In(sostenibilità) degli squilibri delle partite correnti nella zona euro

Alleviare la crisi del debito sarebbe stato, o forse ancora si può dire sarebbe, il compito più facile. Affrontare gli squilibri Europei nell'ambito dell'UEM/gold standard è il compito più difficile. La punizione non è la cosa giusta da fare.

Si prenda l'attuale manovra che la BCE (sic) ha chiesto all'Italia, in cambio dei suoi timidi interventi per sostenere i titoli italiani.
(io non discuto l'insulto alla democrazia di questa procedura: tecnocrati che dettano cosa fare ai Parlamenti, bene, la BCE è stata istruita a farlo dopo un informale accordo tra il Presidente della Repubblica Italiana Napolitano e Mario Draghi approvato da Merkel-Sarkozy. Anche questo è strano dato che il Presidente in Italia non dovrebbe avere un ruolo come questo; molti lo giustificano dato che Berlusconi è principalmente occupato con i suoi scandali sessuali privati).
L'Italia dovrebbe naturalmente adottare delle misure per ridurre la spesa pubblica inutile (tra cui una gonfiata e costosa classe politica) e combattere l'evasione fiscale. Ma non per ridurre il debito pubblico. Questo obiettivo peggiorerebbe la recessione, riducendo le entrate fiscali e rendendo inutile l'austerità - un'altra manovra diventerebbe necessaria, e poi un'altra, proprio come sta accadendo in Grecia. Per i debiti pubblici, basterebbe la garanzia della BCE e i tassi di interesse più bassi. Invece, le risorse da "La Manovra" dovrebbero essere utilizzate per migliorare la competitività, l'istruzione, la ricerca e lo sviluppo. Ovviamente questo non sarebbe sufficiente, dal momento che queste misure "supply side" agiscono molto lentamente e devono essere accompagnate da una ripresa della domanda aggregata.

In precedenza abbiamo sostenuto che i surplus creano debito. Allora, dei deficit da parte dei paesi "core", risolverebbero i debiti! Una politica monetaria espansiva da parte della BCE potrebbe evitare una recessione in periferia e, al tempo stesso, sostenere una ripresa nei paesi centrali, dove l'inflazione dovrebbe essere lasciata correre. Molti commentatori vedono la fine della moderazione salariale e un 'tocco' di inflazione in Germania come passi essenziali. Questo sarebbe un passaggio drammatico per la Germania: il passaggio da una economia export-led ad una più basata sul mercato interno (per non parlare del fatto che alti salari reali significano un tasso di profitto inferiore), un passaggio dall'essere un vagone della locomotiva periferica (o americana) ad un mondo unico e ad una locomotiva europea. C'è un ulteriore passaggio: l'inflazione deve essere moderata nella periferia, cosa non facile. Se ha luogo una ripresa, i dipendenti giustamente chiederebbero salari più alti. Essi non dovrebbero essere aumentati attraverso un incremento dei salari nominali (i salari nominali sono quelli rilevanti per la competitività internazionale), ma, per esempio, col taglio della tassazione sui salari, utilizzando i proventi di una lotta seria all'evasione fiscale o tassando la ricchezza.

Conosco le obiezioni sull'"azzardo morale" dei miei amici del nord: se viene dato "troppo aiuto"  agli amici del sud, non smetteranno mai le loro cattive abitudini. Allora vorrei rispondere che sarei felice di accettare un maggiore coordinamento europeo delle politiche economiche nazionali – se la piena occupazione è indicata come l'obiettivo principale insieme a una moderata inflazione (comunque non subordinata alla bassa inflazione).

Conosco fin troppo bene i problemi del mio paese, ma credo fermamente che l'atteggiamento punitivo sia un modo inutile di affrontare questi problemi. Non si potrà mai cambiare un comportamento adolescenziale attraverso il moralismo: inutile, stupido. I Tedeschi dovrebbero conoscere fin troppo bene dalla loro esperienza con la Germania Est quanto è difficile cambiare una società - e la Germania orientale non è la Calabria.

La strategia della punizione invece potrà portare a due possibili risultati:
- Una drammatica instabilità sociale prima nei PIIGS e poi in Francia; forse, una volta che francesi si rivoltassero contro questa Europa, la Germania si deciderebbe a qualcosa di diverso, pena il crollo dell'UEM e della UE

- Paesi come l'Italia diventeranno progressivamente sempre più poveri, ma per qualche miracolo l'euro non crollerà, e la criminalità organizzata prenderà il controllo del paese con affari nel Nord Europa.

E' questo che vuole la Germania con i suoi satelliti? L'articolo di Schauble sul FT suggerisce questo. Forse vogliono il crollo della UEM.

4 commenti:

  1. Cara Carmen,

    lo hai detto tu stesso, ai nostri occhi sembra che in Europa abbiano voluto mettere il carro davanti ai buoi, cioè fare un unione mometaria, prima ancora di aver adempiuto ad una perfetta unione politica e fiscale.
    Adesso è evidente a tutti i comuni mortali, che tale modo di procedere si è rivelato fallimentare, ed instabile fin dalle origini.
    Ma è possibile credere che i capoccioni europei,
    non lo sapessero fin dal principio?
    Se fosse stato così, si tratterebbe di sconcertante incompetenza ad alti livelli, e non è credibile credere a tale somma incompetenza.
    E infatti credo che vogliano costringere con le cattive, alla cessione della sovranità politica e fiscale di ogni Stato, ad una entità non eletta dagli elettori europei, un Governo Unico Europeo, non eletto democraticamente.
    Lo si può intuire da molte cose, e anche da chi ha finanziato, inaspettatamente, il progetto europeo, leggi questo incredibile articolo:

    "Euro-federalists financed by US spy chiefs"
    By Ambrose Evans-Pritchard in Brussels

    dell'autorevole Telegraph del settembre 2000

    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/1356047/Euro-federalists-financed-by-US-spy-chiefs.html

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  2. Caro Nicola,
    o sto diventando mostruosamente complottista, o lo scopo sembra abbastanza chiaro, ormai: oligarchia finanziaria al potere, affamare la bestia e tenere sotto controlo gli schiavi. Tutto per il nostro bene, naturalmente..;))
    Il fatto è che cucinano i piattini talmente bene, che tutto va a sembrare ineluttabile, e anche giusto! Mah...
    Saluti

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  3. Mi risulta chiaro che il fine ultimo sia direttamente o indirettamente il NWO.
    Perdita di valore morale e sociale nonche della propria libertà, perdita della moneta intesa come nostra.
    Perdita sul lato religioso e la scoperta che i massimi organi della Chiesa, concorrono invece a tale scopo.
    Ho dimenticato qualche cosa? Forse si, ma già questo a mio avviso basta ed avanza.
    Saluti.
    Orazio

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  4. Di Cesaratto c'è un bel documento in pdf scaricabile qui http://www.econ-pol.unisi.it/dipartimento/it/node/1175 in cui approfondisce molte cose che ripete nei suoi vari articoli.

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