25/11/11

La Manipolazione dell'Asta dei Bund Spiegata da Bill Mitchell

Ieri ci chiedevamo come la Bundesbank abbia potuto comprarsi i Bund invenduti all'asta...Ecco la vera spiegazione su come è andata, stralciata da un lungo articolo del BillyBlog. Grazie al lettore Alfredo  attento studioso della MMT!

La Germania aveva sperato di vendere € 6 miliardi di debito, ma le banche commerciali ne hanno acquistato solo € 3,644 miliardi, e l'agenzia del debito Tedesca Finanzagentur Deutsche ne ha mantenuto una parte più grande del solito, cosa che la rende una delle vendite all'asta di minor successo dal lancio dell'euro.L'importo incamerato, circa il 39 per cento del volume previsto, sarà venduto sul mercato secondario.
Che cosa significa tutto questo?



Il mercato primario è il meccanismo istituzionale attraverso cui il governo vende debito per "raccogliere fondi". Il termine "finanziamento" è caricato dato che per i governi sovrani non è strettamente necessario prendere in prestito per coprire il deficit. Tuttavia, nel caso Tedesco il finanziamenti ha una connotazione più tradizionale, dato che il paese usa una valuta straniera (l'euro).
Un mercato secondario è dove attività finanziarie già esistenti sono negoziate dalle parti interessate. Così i titoli di Stato di nuova emissione entrano nel sistema monetario attraverso il mercato primario e sono quindi disponibili per la negoziazione nel secondario. Lo stesso vale per le emissioni di azioni private, per esempio. La società raccoglie fondi attraverso il processo di emissione primaria poi le sue azioni sono negoziate nei mercati secondari.

Tuttavia, le nuove emissioni possono anche entrare nel mercato secondario attraverso la "porta di servizio" e spiegherò qui cosa significa.

Tipicamente, il Tesoro determina quando una gara si aprirà e il tipo di strumento di debito da emettere. Di solito annuncia la scadenza, il tasso della cedola e il volume (quante obbligazioni intende mettere all'asta).
Il diagramma seguente è proveniente da Deutsche Finanzagentur e mostra il processo che viene seguito per determinare i parametri e l' esecuzione di ogni asta.


Come potete vedere, il governo tedesco attraverso il Finanzagentur Deutsche annuncia i parametri per il rilascio (maturità, volume e cedola) la settimana prima dell'asta. La mattina prima dell'asta il Governo invita le offerte per l'emissione, che devono specificare il "prezzo" che gli acquirenti sono disposti a pagare (espresso in termini di sconto sul tagliando).
Il giorno dell'asta, la Deutsche Finanzagentur annuncia l'attribuzione secondo le offerte ricevute
e quanta parte viene conservata per "operazioni di mercato secondario".

Nei risultati d'asta la differenza tra quanto effettivamente emesso e quanto si desiderava emettere (6 milioni) appare come un importo trattenuto dal governo per "operazioni di mercato secondario". Che cosa vuol dire dunque?

Il Finanzagentur Deutsche fornisce una certa spiegazione delle loro operazioni sul mercato secondario.
Si dice che:
l'Agenzia federale Tedesca delle finanze sostiene la presenza del market maker sul mercato secondario, dando una mano se necessario, ad esempio, in casi eccezionali, quando la liquidità di un titolo dovrebbe essere un po' “allungata”. A tal fine l'Agenzia delle Finanze Tedesca conserva nei propri libri contabili proprio una certa porzione del valore nominale offerto all'asta di una nuova emissione, per poi poterli vendere sul mercato secondario.

Il grafico seguente mostra gli importi trattenuti dalla Deutsche Finanzagentur per scopi secondari sul mercato obbligazionario dal 2006-2011 (si riferisce solo ai Bund a 10 anni). Il picco a destra del grafico si riferisce a ieri. La linea verde è la media sull'intero periodo di 1161,4 milioni di euro e la media per il 2011 è stata finora 844 milioni di euro (escluso il volume di ieri).


A logica, il ritiro di ieri dal governo va ben oltre ciò che serve per scopi "operativi" (per facilitare la liquidità di un asset class nei mercati secondari).

Il fatto è che si voleva mantenere il rendimento verso il basso attorno al tasso cedolare del 2 per cento e così il governo ha dovuto tagliare le offerte.
Chiaramente, le offerte rimanenti stavano cercando di spingere i rendimenti e il governo ha resistito al trend di mercato.
Quindi, per ottenere il rendimento desiderato essi hanno "acquistato" 2.356 milioni di euro, valore della questione, che dovranno poi cercare di vendere sul mercato secondario.
 
Conclusione
Ho riso quando ho guardato i dati di questa mattina. Il Governo Tedesco sta manipolando le sue regole - ritirando per la vendita nei mercati secondari molto di più di quello che potrebbe giustificare per ragioni operative.
Ha fatto questo per:
1. Mantenere basso il rendimento ufficiale del Bund.
2. Salvare se stesso quando i mercati obbligazionari non sono disposti a finanziarli alle loro condizioni - o nel caso di ieri - non vogliono nemmeno finanziarli a nessuna condizione.

Mentre i Tedeschi stanno predicando a tutti quanti con insistenza sul fatto che la BCE non dovrebbe finanziare il disavanzo pubblico, ciò che i Tedeschi ha fatto ieri non è poi così lontano da questo.

La storia deve ancora andare avanti, però, perché la crisi Euro si sta dirigendo proprio nel centro. Mentre l'economia mondiale rallenta di nuovo come conseguenza di scelte politiche deliberate da parte di governi che sembrano voler distruggere tutto, piuttosto che governare, la macchina d'esportazione Tedesca si contrarrà.
I mercati obbligazionari privati hanno attaccato la Francia e la direzione è verso est.
Questo è abbastanza per oggi!




8 commenti:

  1. Una precisazione che giustamente Bill Mitchell ritiene scontata. L'acquisto dei titoli da parte della Deutsche Finanzagentur è stato fatto con soldi loro, nessun prestito della Bundesbank o che. la Bundesbank qui è solo un agente che fa solo quello che dice la Deutsche Finanzagentur. a riguardo un bell'articolo velocissimo sulle capacità della Germania che gli permettono di mandare a quel paese un'asta, per un po' di tempo:

    http://www.concertedaction.com/2011/11/24/yesterdays-auction-fail/

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  2. ciao alfredo,
    avevo postato nello scorso articolo questo estratto preso da cobraf sulla MMT:

    "...Quello che invece dice la scuola della MMT, Modern Monetary Theory (e altri come Martin Armstrong che è stato il consulente globale più pagato del mondo) è che LO STATO NON HA BISOGNO DI INDEBITARSI, NON HA BISOGNO DI EMETTERE BONDS QUANDO PUO' EMETTERE DOLLARI O EURO...",

    ma non riesco a trovare nessun riferimento della stampa di moneta e NON di bonds nella teoria MMT.
    Sai consigliarmi un articolo di L. Randall Wray, Bill Mitchell (non questo : Deficit spending 101 – Part 2 ---
    http://bilbo.economicoutlook.net/blog/?p=352), Martin Armstrong (qua ho trovato qualcosa ma è spiegato all'acqua di rose: http://www.martinarmstrong.org/files/The%20Sovereign%20Debt%20Crisis%2007-22-2011.pdf) dove si spiega la convenienza di stampare moneta al posto di bonds ?

    Grazie

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  3. Alfredo Almagno? cioè io e alfredo ci siamo fusi in un unica persona? xD

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  4. Accidenti, scusami Andrea, si vede che era da un po' che non ti sentivo e l'inconscio ti voleva richiamare!!! e scuse anche ad Alfredo, naturalmente! ho avuto un lapsus! Però siete entrambi studiosi della moneta, qualcosa in comune c'era...

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  5. Riccardo, cercati sul sito New Economic Perspective il Modern Money Prime scritto da Randall Wray, lì sicuro qualcosa c'è. conta che all'interno della MMT, c'è chi è d'accordo a smettere di emettere titoli, come Wray e Mitchell, e chi, come Fullwiler, non lo è. ma fondamentalmente è la stessa cosa. Conta che per la MMT i titoli di Stato sono solo un contatore del risparmio privato, che sia estero o che sia interno, il fattore determinante è sempre che i tassi d'interesse son comunque sotto il controllo della Banca Centrale. leggi questo:

    http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1723198

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  6. Grazie, Alfredo !

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  7. sapete quando esce l'ultimo libro di Bill Mitchell nella versione italiana?

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