05/03/12

I Problemi reali dei GIIPS : i grafici dei saldi settoriali


Da New Economic Perspectives un'interessante serie di grafici, che sono stati presentati a Rimini dalla Kelton, e che si riferiscono ai saldi settoriali dei paesi dell'Eurozona, mostrano chiaramente l'insostenibilità delle politiche di austerità.


Secondo l'approccio degli equilibri settoriali:

Saldo del Settore Privato + Saldo del Settore Pubblico + Saldo delle Partite Correnti = 0
Ne consegue che:

Surplus del Settore Privato = Deficit del Settore Pubblico + Surplus delle Partite Correnti
La regola del deficit della UE afferma che il deficit di bilancio dei paesi non può superare il 3% del PIL. Questo ha come conseguenza non intenzionale di limitare al 3% anche il massimo deficit sostenibile delle partite correnti.
Per qualsiasi disavanzo delle partite correnti superiore al 3%, il Saldo del Settore Privato (Domestic Private Sector Balance DPSB) sarà negativo, una situazione veramente insostenibile, come ha notoriamente previsto Wynne Godley. Dal 1999, il grande vincitore nella UE è stata la Germania. Basta guardare i saldi delle partite correnti, e si vede che la Germania è passata da piccoli deficit delle partite correnti nel 1996, ad accumulare grandi eccedenze dopo il 2001. Nello stesso tempo, Italia, Irlanda e Francia hanno visto i loro saldi di conto corrente spostarsi dal surplus (nel caso di Italia e Irlanda, anche abbastanza importanti, oltre il 3% del PIL) al deficit.

Clicca qui per vedere i saldi paese per paese

Ciò che mostrano questi grafici è che i programmi di austerità proposte per risolvere i problemi dei GIIPS non possono funzionare. I disavanzi delle partite correnti per Portogallo, Grecia e Spagna rendono impossibile seguire le regole del deficit e mantenere il settore privato in positivo. Inoltre, queste tabelle mostrano perché la Germania è in grado di avere deficit di bilancio più piccoli e ridotta disoccupazione. Avendo delle forti eccedenze di conto corrente, la Germania è in grado di riportare i deficit di bilancio pubblico inferiori o addirittura avanzi di bilancio, pur mantenendo il settore privato in positivo. Ecco perché la Germania ha un più basso tasso di disoccupazione rispetto al GIIPS (Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo e Spagna).
Donald Luskin e Lorcan Roche Kelly danno una spiegazione interessante, ma tristemente non corretta, sul motivo per cui la Germania ha fatto così bene. Essi sostengono che la riforma strutturale "Agenda 2010" ha trasformato "la Germania in una economia in cui il business ha un incentivo a investire, e dove la manodopera ha un incentivo - e l'opportunità – di lavorare" Queste riforme hanno indebolito il potere dei sindacati e ha dato più potere alle imprese. La pretesa è che questo abbia dato impulso all'economia Tedesca (portando ad un surplus delle partite correnti) e che il resto della UE, in particolare i GIIPS, dovrebbe adottare programmi simili. Questa conclusione manifesta due importanti problemi. In primo luogo, il timing non ha senso.

"Agenda 2010" non è stata pienamente attuata fino al 2003; la Germania aveva dei surplus delle partite correnti (per quanto molto piccoli), già dal 2001. Nel momento in cui le riforme sono state attuate, la Germania riportava già un surplus di conto corrente e un saldo del settore privato positivo, in una buona posizione per attuare queste riforme. Questo non è vero per i GIIPS.
In secondo luogo, l'idea che le riforme del mercato del lavoro nei GIIPS risolveranno il problema è sbagliata. Secondo la percezione del Manuale di Variant Perception sul crollo dell'Euro, ci sono due modi per ottenere eccedenze delle partite correnti. L'opzione uno comprende le riforme del lavoro, quali la riduzione dei salari per i paesi in deficit, insieme all'incremento delle importazioni nei paesi in surplus. La seconda opzione comporta aggiustamenti valutari. Storicamente, l'opzione due è l'unica cosa che funziona in pratica, anche se l'opzione uno è la scelta attualmente proposta dal mainstream.

Quindi che cosa significa tutto questo? In gran parte, significa che i problemi di bilancio pubblico dei GIIPS non sono il vero problema; il problema è il disavanzo delle partite correnti di questi paesi. Non ha nulla a che fare con l'idea che i lavoratori dei GIIPS sono semplicemente pigri, ma soprattutto col fatto che ad essi viene richiesto di attuare politiche che non hanno alcuna possibilità di funzionare. Una soluzione migliore sarebbe che questi paesi lasciassero l'euro e tornassero a una moneta sovrana. Da qui, questi paesi sarebbero in grado di svalutare e passare dal deficit delle partite correnti a delle eccedenze. Il fatto che la Germania stia facendo bene ha meno a che fare con il loro minor deficit del bilancio pubblico (che è ancora superiore al 3% del PIL, tra l'altro), ma più con il fatto che hanno ampi surplus delle partite correnti, iniziati da prima che le riforme del lavoro fossero messe in atto. A meno che tutti i paesi dell'UE possano registrare eccedenze delle partite correnti, è improbabile che le stesse riforme possano funzionare per i GIIPS. Ora, se questi paesi dovessero lasciare l'Unione europea e passare ad una propria valuta, allora avrebbero la possibilità di sbloccare (sino ad un certo punto) lo stimolo fiscale e, svalutando la loro moneta, rendere più competitivi i loro prodotti e ridurre i disavanzi delle partite correnti.

L'idea che l'"Agenda 2010" ha funzionato in Germania e quindi dovrebbe essere applicata in tutta l'Unione Europea non regge, ed è semplicemente una formula sbagliata [1]. La Germania ha cominciato a registrare dei surplus delle partite correnti già prima di implementare questi programmi, dando loro un vantaggio rispetto ai GIIPS e alla Francia. Inoltre, sarebbe quasi, se non completamente, impossibile registrare avanzi delle partite correnti in ciascun paese dell'UE. Le politiche della domanda, non dell'offerta, sono necessarie per i paesi in difficoltà, ed è improbabile che questo possa accadere all'interno dell'euro.

[1] Una formula sbagliata è l'idea che il tutto è vero perché una parte è vera. In questo esempio, l'idea che le riforme Tedesche porteranno ad eccedenze delle partite correnti per tutta l'Unione Europea, perché hanno portato ai surplus delle partite correnti per la Germania.


5 commenti:

  1. Non c'entra nulla con l'articolo ma e' molto interessante e nn sapevo dove mandarvelo:

    questo documento ufficiale che proviene dal sito di BoE...e' il bollettino ufficiale che descrive il sistema bancario inglese dove si trova la prova ufficiale che le banche creano denaro.

    spero sia di interesse!

    pagina 405 paragrafo "The money-creating sector" dice esplicitamente "“The money-creating sector in the United Kingdom consists of resident banks (including the Bank of England) and building societies....”....

    pag 383 "“…the banking sector plays such an important role in the creation of money. Changes in the terms for deposits will affect the demand for money, while changes in the terms for loans will affect the amount of bank lending and hence money supply....”

    “When banks make loans they create additional [bank] deposits for those that have borrowed the money....” p.377

    http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/qb0703.pdf

    Daniele

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    1. Caro Daniele, che le banche creino denaro è un fatto ammesso da tutti i libri di economia...anche se può sembrare strano.
      Solo che mentre sui libri il fenomeno è spiegato come il moltiplicatore dei depositi bancari, per cui la creazione di denaro dipende dal livello di riserva obbligatoria imposta dalla BC, nella realtà il denaro creato dalle banche tramite i prestiti esula dall'ammontare di riserva richiesta, la quale viene adeguata solo DOPO che la decisione di prestito è presa, in base al merito di credito del cliente ed altre considerazioni generali. Quindi la creazione di denaro da parte delle banche sfuggirebbe anche al controllo della BC.
      In ogni caso grazie del tuo doc, adesso me lo leggo.

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  2. Ma su questo sono completamente d'accordo...ho postato questo link perche, nonstante quello che tu pensi, una larga parte della massa ancora nn crede alla creazione del denaro da parte delle banche...
    molte volte mi son sentito rispondere...chi te lo ha detto...ah...il libro di tizio...ma quello lo dice per vendere il libro ai creduloni come te!! Invece questo e' il doc di una delle BC piu importanti al mondo!! E nn si puo negare l'evidenza.

    Tutto qui! Non serve agli addetti ai lavori per avere una conferma su quello che gia sanno, ma semplicemente per mostrane ai "negazionisti" (generalmente i veri creduloni televisivi, che le fonti sono piu che ufficiali....
    tutto qui!

    Daniele

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    1. Hai ragione, Daniele, è vero. E' incredibile l'ignoranza economica degli Italiani, ma non è colpa loro perché a scuola non la si insegna! E mettono in discussione le cose più banali!

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  3. e si è vero. quel poco che so l'ho letto, con molta fatica, per conto mio. La vera forza delle banche è proprio l'ignoranza dei suoi clienti(basti pensare che quasi nessuno sa la differenza tra tan e taeg) e su questo le banche contano molto.
    X me, visto che sapere di queste cose è molto noiso e faticoso, bisogna informarsi in modo intelligente(un amico commercialista, imprenditore, ecc), almeno per sapere le cose basilari x non farci rubare altro denaro!

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