Ecco l'articolo di Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph che parla del mitico piano del FMI (o di una delle anime del FMI) per cancellare il debito tramite acquisti dalle fonti di emissione, le banche centrali. Troppo semplice per essere accettato?
Allora esiste una
bacchetta magica, dopo tutto. Un documento rivoluzionario del Fondo
Monetario Internazionale pretende che si potrebbe eliminare il debito
pubblico netto degli Stati Uniti in un colpo solo, e di conseguenza
fare lo stesso per la Gran Bretagna, la Germania, l'Italia o il
Giappone.
Si potrebbe tagliare il debito privato del 100% del PIL, spingere la crescita, stabilizzare i prezzi, e detronizzare i banchieri, tutto nello stesso tempo. Si potrebbe fare in modo pulito e indolore, per disposizione di legge, molto più rapidamente di quanto chiunque possa immaginare.
Il gioco di prestigio è
sostituire il nostro sistema di denaro creato dalle banche private –
circa il 97% della massa monetaria - con denaro creato dallo stato.
Torniamo alla norma storica, prima che Carlo ponesse il controllo
dell'offerta di moneta in mani private con il English Free Coinage
Act del 1666.
In particolare, vuol dire
un assalto alla "riserva frazionaria" delle banche. Se i
prestatori sono costretti a mettere a riserva il 100% dei depositi,
perdono il privilegio esorbitante di creare moneta dal nulla.
La nazione sovrana riprende il controllo sull'offerta di moneta. Non ci sono più corse agli sportelli, né cicli di espansione/contrazione del credito. Il gioco di prestigio contabile farà il resto. Questo in sintesi è l'argomento.
Alcuni lettori potrebbero
aver già visto lo studio del FMI, di Jaromir Benes e Michael Kumhof,
che è uscito nel mese di agosto ed è diventato un cult in tutto il
mondo.
Intitolato "The Chicago Plan Revisited", esso ripropone lo schema presentato la prima volta nel 1936 dai professori Henry Simons e Irving Fisher, durante il fermento di pensiero creativo nell'ultima depressione.
Irving Fisher pensava che i cicli di credito portassero ad una malsana concentrazione della ricchezza. Aveva visto con i propri occhi nei primi anni '30 i creditori che pignoravano i beni agli agricoltori indigenti, si prendevano la loro terra o, nel fondo del ciclo economico, la acquistavano per un tozzo di pane.
I contadini trovarono il
modo di difendersi, alla fine. Fecero fronte comune nelle "aste
da un dollaro", riacquistandosi l'un l'altro la proprietà per
quasi nulla. Qualsiasi profittatore che cercasse di alzare l'offerta
veniva picchiato a sangue.
Benes e Kumhof sostengono che il trauma del ciclo del credito - causato dalla creazione di denaro privato – risale nella storia a una data lontana e sta alla radice dei Giubilei del debito nelle religioni antiche della Mesopotamia e del Medio Oriente.
I cicli di Harvest hanno portato a sistemici default migliaia di anni fa, con la confisca dei beni posti a garanzia e la concentrazione della ricchezza nelle mani degli istituti di credito. Questi episodi non sono stati causati solo dalle avversità meteorologiche, come si è pensato per molto tempo. Essi sono stati amplificati dagli effetti del credito.
Il legislatore Ateniese Solone attuò il primo Chicago Plan/New Deal nel 599 a.C., per alleviare gli agricoltori indebitati con gli oligarchi che godevano dell'emissione privata della moneta. Cancellò i debiti, restituì le terre sequestrate dai creditori, mise un limite ai prezzi delle materie prime (in modo molto simile a Franklin Roosevelt), e coscientemente inondò l'offerta di moneta con un conio emesso dallo stato "privo di debito".
150 anni dopo i Romani inviarono una delegazione per studiare le riforme di Solone e copiarono l'idea, creando con l'Aternia Lex del 454 a.C. un proprio sistema di fiat money.
Che il denaro si sia
evoluto come mezzo di scambio basato sulle materie prime o legato
all'oro è un mito - innocentemente diffuso dal grande Adam Smith.
L'oro è stato sempre molto apprezzato, ma questa è un'altra storia.
Gli amanti del metallo prezioso spesso confondono le due questioni.
Studi antropologici dimostrano che monete sociali fiat si sono avute già nella notte dei tempi. Gli Spartani vietarono le monete d'oro, sostituendole con dischetti di ferro di poco valore intrinseco. Gli antichi Romani utilizzavano tavolette di bronzo. Il loro potere liberatorio era determinato dalla legge - una dottrina esplicitata da Aristotele nella sua etica - come il dollaro, l'euro, o la sterlina di oggi.
Alcuni sostengono che Roma abbia cominciato a perdere il suo spirito di solidarietà quando permise a una oligarchia privata di far circolare una moneta a base di argento durante le guerre puniche. La moneta uscì dal controllo del Senato. Potrebbe essere definito come il sistema bancario ombra di Roma. L'evidenza suggerisce come sia diventata una macchina di accumulazione di ricchezza per l'élite.
Il controllo papale o sovrano incontrastato sulle valute persistette attraverso il Medioevo fino a che nel 1666 l'Inghilterra ruppe lo schema. Benes e Kumhof dicono che questo è stato l'inizio dell'epoca dei cicli del credito.
Si potrebbe anche dire che questo ha aperto la strada alla rivoluzione agricola Inglese del 18° secolo, alla rivoluzione industriale subito dopo, e al più grande balzo economico e tecnologico mai visto. Ma non cerchiamo cavilli.
Gli autori originari del
Piano di Chicago stavano cercando risposte alla Grande Depressione.
Credevano che fosse possibile evitare il caos sociale causato dalle
forti oscillazioni dall'espansione alla contrazione, e che fosse
possibile farlo senza schiacciare il dinamismo economico.
L'effetto collaterale positivo delle loro proposte sarebbe stato un passaggio dal debito pubblico al surplus nazionale, come per magia. "Perché nel Piano di Chicago le banche devono prendere in prestito le riserve dal Tesoro per onorare le loro passività, il governo acquista un grande attivo nei confronti delle banche. Dalla nostra analisi risulta che il governo rimane con un onere netto del debito molto più basso, di fatto negativo. "
Il documento del FMI dice che le passività totali del del sistema finanziario degli Stati Uniti – compreso il sistema bancario ombra - sono circa il 200% del PIL. La nuova regola della riserva creerebbe una manna. Da utilizzare per un "riacquisto potenzialmente molto grande del debito privato", forse al 100% del PIL.
Mentre Washington potrebbe emettere molta più moneta fiat, questa non sarebbe redimibile. Sarebbe un patrimonio netto della comunità, non un debito.
La chiave del Piano di Chicago era di separare le "funzioni monetarie e le funzionidel credito" del sistema bancario. "La quantità di denaro e la quantità di credito diventerebbero completamente indipendenti l'una dall'altra."
I finanziatori privati non
sarebbero più in grado di creare nuovi depositi "ex nihilo".
Le nuove banche di credito dovrebbero essere finanziate dagli utili
non distribuiti.
"Il controllo della crescita del credito diventerebbe molto più semplice perché le banche non sarebbero più in grado, come lo sono oggi, di generare fondi propri, i depositi, nell'atto stesso del prestito, un privilegio straordinario che non è permesso a nessun altro tipo di business ", dichiara il documento del FMI.
"Piuttosto, le banche diventerebbero quello che molti oggi erroneamente credono che siano, degli intermediari puri che per essere in grado di prestare dipendono dai finanziamenti esterni."
La Federal Reserve degli
USA avrebbe per la prima volta un reale controllo sull'offerta di
moneta, che le renderebbe più facile gestire l'inflazione. E' stato
proprio per questo motivo che nel 1967 Milton Friedman richiese il
100% delle riserve. Anche il grande libero-mercatista era
implicitamente a favore di un giro di vite sul denaro privato.
Lo scambio potrebbe comportare un aumento del 10% di produzione a lungo termine. "Nessuno di questi benefici va a scapito delle utili fondamentali funzioni di un sistema finanziario privato".
Simons e Fisher negli anni '30 andavano alla cieca. Mancavano i moderni strumenti necessari a elaborare i numeri, ma il team del FMI ora l'ha fatto per loro - utilizzando il modello stocastico `DSGE ' ora di rigore in economia, amato e odiato in egual misura.
Il risultato è
sorprendente. Simons e Fisher sottovalutarono le loro proposte. E'
forse possibile affrontare la plutocrazia bancaria senza mettere in
pericolo l'economia.
Benes e Kumhof fanno affermazioni importanti. Ad essere onesti, io resto perplesso. I lettori che vogliono i dettagli tecnici possono formarsi un proprio giudizio attraverso lo studio del testo qui.
Il duo FMI ha dei sostenitori. Il Professor Richard Werner dell'Università di Southampton - che ha coniato il termine quantitative easing (QE) negli anni '90 - ha testimoniato alla Commissione britannica Vickers che il ricorso alla moneta dello stato porterebbe ad un miglioramento della vita. E' stato sostenuto dal gruppo del Positive Money e della New Economics Foundation.
La teoria riceve anche
forti critiche. Tim Congdon di International Monetary Research dice
che le banche sono in un certo senso già costrette ad aumentare le
riserve dalle norme UE, le regole di Basilea III, e da simili
varianti nel Regno Unito. L'effetto è stato quello di strangolare i
prestiti al settore privato.
Egli sostiene che è la ragione principale per cui l'economia mondiale rimane bloccata in uno stato di crisi, e perché le banche centrali si trovano a dover ammortizzare lo shock con il QE.
"Se si adottasse questo piano, sarebbe devastante per i profitti delle banche e causerebbe una disastrosa deflazione. Bisognerebbe fare un QE `al quadrato' per compensare ", ha detto.
Il risultato sarebbe un enorme spostamento nei bilanci delle banche dai prestiti privati ai titoli di Stato. Questo è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, ma rappresentava il costo anomalo di sconfiggere il fascismo.
Per fare questo in modo permanente in un tempo di pace bisognerebbe cambiare il carattere del capitalismo occidentale. "La gente non sarebbe in grado di ottenere denaro dalle banche. Ci sarebbe un danno enorme per l'efficienza dell'economia", egli sostiene.
Probabilmente, soffocherebbe la libertà e si instaurerebbe uno stato Leviatano. Nel lungo periodo potrebbe essere ancora più fastidioso del dominio da parte dei banchieri.
Personalmente, sono molto
lontano dal giungere a una conclusione in questo dibattito
straordinario. Lasciamolo andare avanti, e confrontiamoci tutti fino
in fondo, fino ad esaurire gli argomenti.
Una cosa è certa. La City di Londra avrebbe grandi difficoltà a conservare i suoi profitti se una qualsiasi variante del Chicago Plan dovesse mai trovare un ampio sostegno.
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RispondiEliminaIL SIGNORAGGIO,
ossia il POTERE di creare moneta dal nulla che la BANCA CENTRALE(*) ha avuto in dono dai CAMERIERI POLITICI.
Senza SOVRANITA' MONETARIA da parte dello STATO è IL GRASSO BANKIERE che gode dell'AGGIO DI CREARE MONETA, indebitando tutta la popolazione.
Il DEBITO PUBBLICO è una delle conseguenze della mancanza di SOVRANITA' MONETARIA.
Studiate il SIGNORAGGIO bancario e scoprirete il perché la gente non è felice.
Ne' mai lo sarà.
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*e quindi le BANCHE COMMERCIALI, con la "riserva frazionaria"
http://forum.primit.it
http://www.primit.it
http://www.signoraggio.com
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Carmen, cosa dire? Non siamo soli nell'universo!!! Finalmente anche il FMI (che come giustamente hai evidenziato tu, ha diverse anime e non tutte sono a favore delle logiche predatorie della finanza privata) ha ammesso che ci sarebbe un modo semplicissimo per regolamentare la finanza...
RispondiEliminaBasterebbe solo assicurare una copertura di riserve al 100% dei depositi in custodia non destinati al credito, che verrebbero di fatto tolti dal bilancio della banca...mentre la banca potrebbe intermediare con l'attività creditizia solo quella parte di depositi che i clienti hanno esplicitamente destinato ai prestiti, condividendo i rischi e i profitti con la banca...e questi sì che dovrebbero rientrare a pieno titolo nei bilanci delle banche.
La vera rivoluzione come sottolineato nell'articolo è che finalmente verrebbe creata una netta distinzione fra il credito, che è un rapporto, una relazione fra due individui, e la moneta, che è invece l'unità di conto necessaria per chiudere quella relazione, quel rapporto...mentre oggi la confusione, il caos nasce dall'indistinguibilità che esiste fra moneta e credito, che nascendo insieme (la moneta bancaria viene creata dal nulla quando viene concesso un nuovo prestito e aperto di conseguenza un nuovo deposito) vengono erroneamente considerati la stessa cosa, come se fossero intercambiabili...e purtroppo quando le banche chiudono i rubinetti del credito, si chiudono automaticamente anche quelli della moneta, dando avvio ai fenomeni di crisi, recessione, depressione economica!!!
Ovviamente ci saranno i terroristi pagati dalle banche che agiteranno ancora il panico dello stato leviatano che si accaparra tutte le ricchezze, ma bisognerebbe sempre chiedersi se sia meglio lasciare che siano le banche leviatane ad affamare i popoli...poi ci sarebbe tanto altro dire sul modo in cui dovrebbe funzionare uno stato emettitore e monopolista di moneta priva di debito, che potrebbe impedire quando vuole la temuta "deflazione" aumentando autonomamente l'offerta di moneta e contrastando gli ostacoli pro-ciclici della mancata fornitura di credito delle banche, ma qui si aprirebbe un lungo capitolo ancora da dibattere...
Grazie infinite per questo importantissimo articolo e quando avrò un pò di tempo mi spulcerò nei minimi dettagli il documento del FMI...intanto solo per consentire ai tuoi lettori un maggiore approfondimento della proposta di riforma monetaria del movimento Positive Money, ti posto il link del loro sito e uno degli articoli postati sul mio blog:
http://www.positivemoney.org.uk/
http://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/10/banca-centrale-e-commerciale-creazione.html
Sì, caro Piero, è significativo che ci siano studi di organismi istituzionali come il FMI che prendano in considerazione queste tesi. Magari non le implementeranno ancora per chissà quanto, ma il fatto stesso che ne parlino e ci studino sopra vuol dire che stanno diventando imprescindibili, e dà loro una veste di "realtà", come dire, le "sdogana" - e le fa entrare nel mondo dei fenomeni possibili.
EliminaChiaro che per noi facevano parte della realtà anche prima, ma ora sono sbattute davanti a tutti, e fanno pensare.
Chiaro che si griderà allo stato leviatano e all'inflazione, ma,come si dice qui, sempre più gente comincia a scegliere la pillola rossa...
Grazie dei tuoi links, e a proposito, mi sono letta con gusto la tua chiarissima spiegazione sulla creazione di moneta, e aspetto l'esito delle pulci che farai al doc del FMI!!!
Sto leggendo il working paper dell'IMF citato, stento ancora a credere al contenuto.
RispondiEliminaSe venisse applicato rappresenterebbe l'esatto contrario del modello attuale, la moneta verrebbe immessa nel sistema dallo stato senza bisogno di emettere buoni del tesoro e quindi sarebbe un attivo per lo stato e non un debito! Inoltre le banche dovrebbero coprire i depositi al 100% con le riserve emesse dal governo.
Interessantissima anche il capitolo sulla storia dei sistemi monetari e come le crisi del debito siano stata una piaga costante nella storia dell'umanità:
"The earliest known example of such debt crises in Greek history are the 599 BC reforms of Solon, which were a response to a severe debt crisis of small farmers, brought on by the charging of interest on coinage by a wealthy oligarchy. [..]
The second form of usury is the ability of private creators of money to manipulate the money supply to their benefit, by creating an abundance of credit and thus money at times of economic expansion and thus high goods prices, followed by a contraction of credit and thus money at times of economic contraction and thus low goods prices."
Da leggere assolutamente!
..... acciderbolina!
RispondiEliminaDa una parte si risolverebbero quasi tutti i problemi economici (e sociali) contingenti alla nostra epoca, dall'altra (mettendo il credito solo sotto controllo statale) si rischierebbe una ploliferazione di piccole e grandi dittature a discapito del liberismo..
Tuttavia si potrebbe provare per vedere cosa succede al globo.. :-)
Ale
Ma.....c'e' la Lagarde dietro tutto questo???? Stento a crederci! La fine dello schema ponzi della riserva frazionaria??
RispondiEliminaDevono aver bevuto alcool al 100%.....
Se fosse cosi' stappiamo tutti champagne!
Sarebbe interessante sapere chi sta guidando questa "iniziativa".
Quale è lo scopo geopolitico di questo studio del FMI?
RispondiEliminaDetto da loro, che sono l'organismo internazionale della grande finanza, mi sembra in apparenza un controsenso!!!! Cioè andare contro gli stessi interessi della Cupola Finaziaria Globale, di cui il FMI ne è l'espressione istituzionale, sarebbe una cosa logica????
Dove sta il trucco?? Adesso vogliono apparire come difensori degli Stati e dei popoli??? E per quale motivo??? Dopo che hanno proclamato il liberismo sfrenatao e senza regole in lungo e largo??? Dopo che con le loro politiche hanno affamato interi popoli in sudamerica, africa e asia, e adesso nell'eurozona???
Troppe cose non tornano!!!!
siamo sicuri che quel documento del fmi indichi la soluzione della nostra crisi? non potrebbe essere che sia solo, dal punto di vista politico, un'ancora di salvataggio gettata agli Stati Uniti che sono prmai al limite, e buona solo per loro? L'Italia rimarrebbe sempre sotto il tallone della Germania e, appunto, nell'area euro. Non potrebbe essere che la crisi non sia passeggera e che il CAPITALE l'abbia compresa già da anni e i nostri cervelli non ancora perfettamente? Posso solo proporre a questo proposito un libro di tedeschi, purtoppo è in tedesco e mi piacerebbe vederlo prima possibile tradotto in italiano della sinistra buona, e quindi non socialdemocratica: "Die große Entwertung", di Ernst Lohoff e Norbert Trenkle, Unrast Verlag (www.unrast-verlag.de), 48043 Münster. Se qualcuno è interessato ad aver informazioni sul libro il mio e-mail è: fpvaldes@freenet.de.
RispondiEliminaEmilio
Capisco la vostra diffidenza, ma io in realtà sono convinta che la realtà sia molto complessa, e che nei centri studi e di ricerca dei grandi organismi internazionali possano anche essere prodotti degli studi che effettivamente analizzano scientificamente la realtà quale si presenta. Non dimentichiamo ad esempio che ci sono degli studi prodotti dal FMI che hanno dimostrato la inutilità o la dannosità delle politiche di austerità, e addirittura studi della Commissione europea che hanno mostrato come la Grecia applicando le politiche da loro stessi raccomandate stava peggiorando e non migliorando.
RispondiEliminaQuesti sono alcuni degli studi, altra cosa poi è dar loro seguito, la coerenza non è assolutamente obbligatoria, sono scelte politiche.
Intanto però noi che grazie alla rete per fortuna a questi studi abbiamo accesso, possiamo farli girare e squarciare il velo, e far mangiare la pillola rossa a sempre più gente...
""....e addirittura studi della Commissione europea che hanno mostrato come la Grecia applicando le politiche da loro stessi raccomandate stava peggiorando e non migliorando.""
EliminaBeh, questo lo aveva intuito pure mio nipote di 12 anni che va solo alle scuole medie! :-D
Scusate l'intrusione!
Ale
Ultimamente il "re" ripete che "dobbiamo cedere sovranità" come fosse un mantra, senza neppure provare a spiegare a me (o noi) povero sciocco cosa intende con quella frase
EliminaAle
Carmen, presumo che tu viva all'estero, ovviamente. Ma come si fa a cambiare le cose nell'ex bel paese?
RispondiEliminaQui siamo in mano a quelli che definiscono "choosy" i ragazzi che lavorano nei call centers! Mentre i loro figli gia' a 30 anni fanno parte del rinomato Studio Sharks & Associates.......vedi alla voce ....come si chiama quella che piange come SCONSI... per le nostre sorti?
E' bello far circolare studi ma poi a comandare sono questi bei tomi no? E' d'accordo anche Neapolitan no? Tutto bene, in attesa di scempiaggini come Tobin Tax (una autentica cag.....), per non parlare della centesima "correzione", levissima come la nota acqua minerale, che ci aspetta grazie al Grilletto Parlante (quello che fa il Ministro), la prossima primavera, perche' il ceto produttivo e la classe media vanno debitamente tosati come nei paesi del Sud America dei generalissimi no? 10 CHOOSY e gli altri....CLOCHARDS.....
Une brioche s'il vous plait.....
Eh no,...io becco le voci dall'estero stando in una bella campagna molto italiana!
EliminaDai, qui abbiamo il re/presidente che rinuncia alle sue funzioni di garante per schierarsi in maniera ignominiosa a favore dei tecnici da lui cooptati su indicazioni dall'alto, ma orsù, sono segni di paura..
Oh cavolo, pure Barnard è riuscito a smascherare il pippone del signoraggio bancario. Onestamente mi sembra un assist al privilegio di cui godono gli stati uniti, i quali dispongono di una moneta nazionale usata negli scambi internazionali. Sinceramente mi sembra una teoria molto sgangherata, sarebbe meglio pubblicare lo studio Reinhart e Sbrancia sulla repressione finanziaria attuata nel trentennio successivo alla fine della seconda guerra mondiale. Vabbé, poi se volete credere alle favolette complottiste degli austriaci propagandate dal FMI, siete liberi di farlo.
RispondiEliminaGianni
Intendiamoci, sono d'accordo con la monetizzazione del debito, ovvero col fatto che lo stato ritorni ad essere un acquirente residuale nell'acquisto dei titoli di stato (agendo così da calmieratore sul tasso di sconto). E lo stesso vale per la nazionalizzazione delle maggiori banche per interventi diretti nell'economia. Ma che c'entra questo con gli stralunati deliri dei signoraggisti che non conoscono nemmeno come funziona la politica monetaria ed il sistema della riserva frazionaria? Lo capite o no che non tutti prelevano il denaro allo stesso tempo? Non ci vuole un genio per capirlo, ma secondo i signoraggisti questa sarebbe moneta creata dal nulla!!! Cosa si inventano i liberisti, ora, visto che sono alla frutta, appoggiano senza vergogna le deliranti teorie signoraggiste.
RispondiEliminaGianni
Mah...sarà l'ora tarda ma non riesco a capire cosa c'entri questo studio con le teorie signoraggiste...ci rinuncio, buona notte.
EliminaSi ma quando si parla di stato di diritto, una società per azioni, allora bisogna distinguere le due cose, una stato di diritto fa in modo perché la ricchezza viene divisa in parti uguali. Tutti, quando nasciamo siamo privi del denaro, della ricchezza, che ci accomuna di esseri della stessa specie, la misura del denaro dovrebbe occuparsi dei reali diritti e doveri che i cittadini danno e ricevono dallo stato stesso. Questo specie di dramma che stiamo vivendo oggi, nei tempi moderni favorisce come un manipolo di uomini controllano, seguono, e riflettano sui stessi errori che loro stessi stanno spargendo alle future generazioni. Il debito come il credito sono misure per controllare lo stato di un paese, il pil considerato uno strumento che misura la ricchezza di un paese, le banche sono considerate lo strumento che regolano la ricchezza dei cittadini, quando qualcosa non funziona bene allora s'immobilizza la malattia, il paese gessato e non riesce a venirne a capo, la domanda sembra ovvia...quando si è passati da una ricchezza gestita e controllata dallo stato, a una ricchezza controllata dai privati o spa o dagli azionisti, che controllano le banche, i dovuti accorgimenti non li hanno fatti allora?
RispondiEliminaAnonimo Gaspare:
RispondiEliminaRiservare allo Stato il Fiat Money e toglierlo alle Banche private non è proprio quello che chiedeva il prof. Auriti?
Solo che il fatto che il F.M.I. si faccia paladino di questa teoria, puzza un po' di bruciato e può darsi che, come si dice ad un certo punto nel corso della discussione, la faccenda sia ristretta solo agli USA.
La stupefacente conversione del F.M.I. é troppo bella per essere sincera. Sogno o son desto?
Gaspare, non esageriamo: il FMI non si è fatto paladino di questa idea, ma soltanto ha acconsentito allo svolgimento di uno studio che sondasse l'argomento, dato che in UK sembra ci sia un grande dibattito in proposito.
EliminaIl prof Auriti diceva qualcosa che ci assomiglia - anche se lo sosteneva con argomenti (le banconote di cui la bc farebbe sparire la differenza tra valore nominale e costo effettivo) che poi si sono rivelati fallaci perché non reggono a un'analisi della contabilità bancaria. Comunque il fine è sempre lo stesso: togliere alle banche il monopolio sull'emissione della moneta.