Un altro grande si aggiunge ai tanti che considerano l'euro un progetto fallimentare. Intervista di Foreign Policy a Nassim Taleb, in cui senza mezzi termini il filosofo e matematico Libanese castiga l'euro e afferma che la grandezza dell'Europa stava nella sua diversità.
Nassim Nicholas Taleb è
famoso per andare contro corrente, ed ha avuto un tale successo che
il titolo del suo libro Il Cigno Nero è diventato ormai un
cliché che indica l'imprevedibilità globale, ben oltre il suo
significato originario riferito a Wall Street. Nato in Libano, ha
superato i primi anni della guerra civile alla fine degli anni '70
leggendo filosofia e matematica - da Platone a Poincaré - nel
seminterrato della sua casa di famiglia. La guerra gli ha insegnato
quanto velocemente possono cambiare le sorti, un'idea che lui ben
presto ha applicato ai mercati dei derivati. Per Taleb,
l'investimento è una forma di " iperconservatorismo", che
comporta di fare un sacco di piccole scommesse su eventi
esageratamente improbabili - come una crisi valutaria o la crisi
bancaria, su cui ha fatto decine di milioni di dollari. Il suo ultimo
progetto è aiutare i governi a divenire più consapevoli dei rischi,
e il suo fervente messaggio anti-euro lo ha aiutato a conquistare
l'ascolto del primo ministro britannico David Cameron.
Ci
sono tre categorie di cose: cose fragili che si rompono,
come il sistema finanziario; cose solide, che non si rompono
facilmente, ma non migliorano, come il ponte di Brooklyn; e la mia
nuova categoria, cose "antifragili"
che traggono forza dallo stress e dal fallimento, come l'evoluzione.
Il problema fondamentale in politica estera è che la gente spara per
la stabilità piuttosto che per l' antifragilità.
Il
paese più stabile nella storia del genere umano, e probabilmente il
più noioso, tra l'altro, è la Svizzera. Non è nemmeno
una città-stato, è uno stato municipale. La maggior parte delle
decisioni vengono prese a livello locale, cosa che consente di
distribuire gli errori, che non incidono negativamente sul sistema
più ampio. Nello stesso tempo, la gente vuole un'Europa unita, più
allineamento, e controllare i problemi. La soluzione è proprio nel
cuore dell'Europa – la Svizzera. Non è unita! Non ha una
Brussels! Non ne ha bisogno.
Sono
appena tornato dal Libano, che mi sembra il posto più stabile di
tutta l'area. Ogni rischio è visibile ad occhio nudo, lì;
non si può essere danneggiati da una cosa del genere. Il tasso di
omicidi è molto inferiore a quello degli Stati Uniti. I media dicono
che è il caos - ma non lo è. Alla fine, è stabile perché
Hezbollah e gli Sciiti sanno che devono vivere con i Sunniti e i
Cristiani. Non può cadere in pezzi perché è un caos perfettamente
controllato.
Abbiamo
bisogno di un governo più piccolo, più decentrato.
Sulla carta, grande potrebbe sembrare molto più efficiente - per
avere economie di scala. Ma in realtà, è molto più efficiente se è
piccolo. Un elefante è di gran lunga metabolicamente più
efficiente, di un topo. E' lo stesso per una megalopoli contrapposta
ad un villaggio. Ma un elefante si può rompere una gamba molto
facilmente, mentre si può buttare un topoe da una finestra e andrà
tutto bene. La dimensione ti rende fragile.
L'Unione
europea è un orribile, stupido progetto. L'idea che
l'unificazione avrebbe creato un'economia in grado di competere con
la Cina e fosse più come gli Stati Uniti è pura spazzatura. Quel
che ha rovinato la Cina, nel corso della storia, è lo stato
gerarchico dall'alto verso il basso. Ciò che ha reso grande l'Europa
è stata la diversità: politica ed economica. Avere la stessa
moneta, l'euro, è stata una pessima idea. Ha incoraggiato tutti a
prendere prestiti all'estremo.
L'intervista completa si può leggere
qua.
Non è proprio corretto dire che Taleb parla di "impredicibilità totale" (che sarebbe anche una cosa sbagliata). Taleb volgarizza - molto bene e molto opportunamente - concetti e pensieri critici che fortunatamente, nonostante la morsa degli interessi dominanti anche sul pensiero scientifico (ma si potrebbe dire: pensiero e basta) si stanno faticosamente sviluppando e spandendo un po' in tutti i domini: matematica, biologia, economia.
RispondiEliminaSuggerisco:
http://documentazione.altervista.org/dahlem_report.htm
Taleb era amico di Mandelbrot, un matematico piuttosto originale, per esprimersi con un eufemismo, il quale si era accorto praticamente subito che tutti i modellisti della finanza stavano prendendo un granchio: tutti - inclusi Merton e Scholes, i due Nobel che erano tra i Principal della LTCM - partivano dalla implicita ipotesi della "normalità" (gaussianità) dei processi finanziari.
Mandlebrot prese tutti i dati che trovò, li infilò in un calcolatore elettronico (cosa rara all'epoca), e mostrò che si trattava di processi non gaussiani.
Inutile dire che non fu ascoltato.
Questa storia mi pare la racconti Taleb stesso nel suo Cigno Nero.
A proposito di Long-Term-Capital_Management, e della sua istruttiva parabola, ci sarebbe da leggere questo:
http://documentazione.altervista.org/rm_Coffin_LTCM.html
Sapete, una cosa che vado dicendo in giro, tra gente che pensa che esageri, è che la Goldman Sachs è una sofisticata associazione per delinquere che è peggiore della mafia, perché della mafia ha fatto più danni e morti.
Sì, perché i mafiosi sono dei fessi: sparano, ammazzano, mettono bombe, ma lo fanno di persona, o quasi, da quei trogloditi che sono. E si fanno alla fine pure beccare.
Questi altri girano invece in giacca e cravatta e vanno a messa tutte le mattine, e il lavorto sporco lo fanno fare ad altri inconsapevoli.
E capita che il nostro augusto Primo Ministro sia stato consulente per l'Europa di Goldman Sachs, credo proprio *mentre* era commissario europeo. E dal 2005 lo sia di nuovo, e ciò non ostante (o forse: proprio per questo) sia stato fatto senatore a vita e poi primo ministro.
Se si guarda la sua dichiarazione dei redditi 2010, che il ri-governo (delle vacche, che poi saremmo noi) per trasparenza ha pubblicato, si scopre che sui quasi due milioni di imponibile, uno si capisce da dove viene, più o meno. L'altro da qualche parte piccolo piccolo si trova scritto "consulenze". A chi? Su cosa?
E Draghi, anche lui, assieme a Papademos, consulente Goldman. Quando all'audizione al Parlamento europeo gli hanno chiesto quando come e dove, e su cosa, avesse fornito la sua sua consulenza, ha risposto in modo sprezzante. Perché è chiaro chi comanda, qui.
Però, l'unico "conflitto di interesse" che mobilita le anime belle è quello di Berlusconi.
Ciao Leprechaun, i tuoi links sono una vera miniera, grazie!
RispondiEliminaE' vero, oggi abbiamo direttamente al governo e nelle istituzioni quel potere economico e finanziario che prima si limitava a "influenzare" gli uomini di stato - ora hanno direttamente occupato lo stato per gestirlo senza più intermediazioni, e naturalmente dominano le agenzie di informazione - e attraverso di esse i giornali e i media, fondamentali per manipolare l'opinione pubblica e mantenere l'illusione della democrazia - e le università per formare la classe dirigente secondo i loro precetti.
Non dovessero riuscirci (grazie alla rete e all'insopprimibile libero pensiero), temo ci sia l'esercito.
Ma anche l'esercito alla fine è fatto di uomini...
Su cosa si può e cosa non si può ragionevolmente prevedere Taleb ne parla in Robustezza e fragilità......Poi è altrettanto illuminante di Mandelbrot sia "il disordine dei mercati" Einaudi.
EliminaQUINDI LEI PENSA CHE SE MONTI NON "VINCERA'" LE ELEZIONI SI POTREBBE AVERE UN RICORSO ALLA FORZA?
RispondiEliminaQuello che penso è che se dovesse vincere un partito contro l'euro e il fiscal compact (che ancora non c'è) ci sarebbero dei tentativi di destabilizzare il paese. Li abbiamo già visti nella storia. Non è detto che ci riescano.
RispondiEliminaPurtroppo che a vincere sia un partito anti-euro è, sebbene auspicabile, alquanto improbabile. Anche supponendo che il m5s dovesse assumere questo ruolo, i rimanenti partiti sono tutti appiattiti sul "più europa". Ne è la prova il periodo attuale in cui pd e pdl votano politiche neo-liberiste senza battere ciglio. Come dicevo, sperare che M5s inizi a parlare seriamente di economia, che scelga l'uscita dall'euro, e che contemporanemente prenda il 51% dei voti (non fanno alleanze), è come sperare che l'udinese vinca la uefa.
RispondiEliminaRicordati che c'è ancora il premio di maggioranza. Comunque sì, non è facile. E' più probabile che l'euro si rompa da sè, dopo un ulteriore periodo di sfacelo economico e sociale.
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