La maratona notturna dei ministri Ecofin procede a grandi passi verso l'unione bancaria, così necessaria per la sostenibilità dell'euro.... prof. Alberto Montero su Twitter lo conferma: nel 2025 (quando l'euro sarà morto) da Expansion.com
Il raggiungimento di una "unione bancaria" significa che
non esistono più le "banche spagnole", le "banche
tedesche" o le "banche italiane". Significa che ci
sono solo "le banche europee" e che ogni entità sia
trattata dagli investitori, dalle autorità di regolamentazione e di
vigilanza in base ai suoi coefficienti di solvibilità, liquidità e
redditività, indipendentemente da dove abbia la sua sede. E per
questo c'è bisogno di una mutualizzazione del rischio completa, il
che significa che le banche (e i contribuenti, se del caso) di un
paese dovrebbero finanziare le ricapitalizzazioni e ristrutturazioni
bancarie degli altri paesi. Invece l'accordo di minima raggiunto
nella notte di martedì dai ministri dell'Economia e delle Finanze
dell'Unione europea ritarda questa mutualizzazione totale
almeno fino al 2025, come riportato in un documento di lavoro a cui
ha avuto accesso Expansion.com.
"C'è consenso unanume su diversi punti del documento e una larga
maggioranza sul resto" , dicono fonti comunitarie. Da parte sua, Luis de Guindos, il ministro dell'economia spagnolo, ha
assicurato che il documento ha il "pieno sostegno" di
Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi. Tuttavia, l'accordo
finale dovrà essere siglato in una riunione straordinaria del
Consiglio ECOFIN , per la quale ancora non è stata indicata una data
precisa, sebbene si parli del 18 dicembre.
Il progetto prevede che il
Meccanismo Unico di Risoluzione (MUR), lo strumento che dovrà
ricapitalizzare le banche in difficoltà, costituisca un fondo di
risoluzione unico, che aiuterà le banche di ogni paese. Tuttavia, si
precisa che il fondo sarà diviso in compartimenti nazionali, che
saranno utilizzati in via prioritaria in caso di finanziamenti a una
banca di quel paese. Cioè, se si ricapitalizza una banca greca, il
Fondo utilizzato in prima istanza sarà quello fornito dalle banche
greche e quindi si utilizzerà quello apportato dal resto dei paesi.
Lo schema propone una mutualizzazione progressiva dei rischi in 10
anni, in modo che se si deve ricapitalizzare una banca il primo anno,
si utilizzerà il 100 % del suo fondo nazionale e il 10 %
dell'Europa; se l'operazione si realizza l'anno successivo, verrebbe
utilizzato il 90 % del fondo nazionale e il 20 % di quello Europeo, e
così via.
"L'assegnazione [dei contributi nazionali al Fondo
di Risoluzione Unico] scomparirà gradualmente in un periodo di 10
anni [ ... ] Dall'undicesimo anno la divisione in compartimenti
nazionali dovrà finire", dice la bozza.
I ministri hanno
inoltre convenuto che, mentre la pianificazione del MUR inizierà
dal 1 Gennaio 2015, esso non potrà procedere alla ricapitalizzazione
delle banche sino al 1 gennaio 2016, quando entreranno in vigore le
nuove norme in materia di salvataggi bancari (che prevedono la
partecipazione degli obbligazionisti senior delle banche
ristrutturate o in liquidazione) [Nonché dei depositanti oltre i 100.000 euro, ndt]. Il documento non chiarisce se i
dieci anni cominciano dal 2015 o dal 2016, in modo che la
mutualizzazione totale non si avrebbe fino al 2025 o 2026,
rispettivamente.
Il processo decisionale
In relazione al processo decisionale, il ruolo della Commissione
europea è stato ridotto rispetto alla proposta originaria. L'accordo
assegna la responsabilità di finanziare un ente al Consiglio del
MUR, per cui Commissione e BCE partecipano solo in qualità di
osservatori. Se la Commissione non è d'accordo con la decisione del
MUR, dovrà sollevare la questione presso il Consiglio europeo. E
solo se il Consiglio europeo concorda con la Commissione, la
decisione del MUR è revocata. Cioè, i governi mantengono il
controllo.
Ambito di Applicazione
Sull'ambito di applicazione del MUR, il documento indica che si
applicherà a tutte le 6.000 banche dell'area dell'euro. Tuttavia,
si fa una chiara distinzione tra le 128 grandi banche che saranno
sotto la supervisione diretta da parte della BCE e le restanti. Il
MUR avrà la responsabilità diretta di finanziare solo le prime,
mentre la supervisione e i salvataggi delle piccole banche
resteranno, in primo luogo, in capo alle autorità nazionali .
Sta roba sembra l' intersezione fra il MES e il metodo Cipro. A quanto pare sono pronti ad applicare la stessa distinzione fatta fra piccole medie e grandi aziende alle banche, immagino con gli stessi risultati. Il fatto che le 128 più grandi banche saranno " controllate direttamente dalla BCE, mi ispira un altro pensiero: l' unione bancaria serve a salvare il culo a idioti di Dusseldorf e affini?"
RispondiEliminaMi sa che hai ragione Dino, girano brutte voci su vari bordelli combinati dalla Deutsche Bank che non sarebbe per nulla così solida e "tetesca" come si pensa.
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