27/01/14

Guardian: in Grecia un programma di spesa sussidiato dall'Europa per tirare avanti e poter dire che l'austerità funziona

Mark Weisbrot sul Guardian parla del progetto di un'autostrada greca da 7 miliardi sovvenzionato dall'Europa: un po' di ossigeno per mantenere in vita una Grecia spolpata e distrutta e cercar di frenare l'avanzata dell'euroscetticismo

Una donna riceve un pasto gratis in una cucina da campo organizzata da un gruppo umanitario greco ad Atene, Syntagma square. Fotografia: Kostas Tsironis/AP

Il piano di austerità del FMI non ha funzionato. La possibile ripresa della Grecia dipende da un programma di ricostruzione volto a stimolare l'economia.

Sono passati quasi quattro anni da quando il governo greco ha negoziato l'accordo con il FMI per un duro programma di austerità, in apparenza progettato per risolvere i suoi problemi di bilancio. Molti economisti, appena visto il piano, si sono immediatamente resi conto che la Grecia stava cominciando un lungo viaggio nel buio che sarebbe durato per molti anni. Questo non perché il governo greco avesse vissuto al di sopra dei propri mezzi o avesse mentito sul suo deficit di bilancio. Queste cose avrebbero potuto essere corrette senza passare attraverso più di sei anni di recessione. Bensì proprio a causa della stessa "soluzione" adottata.

Quattro anni dopo, la Grecia ha visto un calo di circa un quarto del suo reddito nazionale pre-recessione - uno dei peggiori esiti di una crisi finanziaria dal secolo scorso, paragonabile alla fase peggiore della Grande Depressione degli Stati Uniti. La disoccupazione ha superato il 27 %, e quella giovanile è oltre il 58 % . Ci sono meno greci che lavorano di quanti non ve ne siano mai stati negli ultimi 33 anni. E la spesa sanitaria pubblica è stata ridotta di oltre il 40 % proprio nel momento in cui la gente avrebbe più che mai bisogno di un sistema sanitario pubblico.

Il FMI è il partner subordinato della "troika" (che comprende anche la Banca centrale europea e la Commissione europea), che ha preso le decisioni sull'economia greca negli ultimi quattro anni, ed è quello incaricato di fare i conti. Il FMI ha ripetutamente previsto una ripresa dell'economia, prima per il 2011, poi per il 2012 e il 2013, ripresa che non si è mai materializzata.

Ora il FMI prevede una crescita economica per il 2014. E forse, questa volta, probabilmente alla fine avranno ragione. Ma è di vitale importanza che riusciamo a capire il perché.

Il mese scorso il parlamento greco ha approvato un programma di stimolo all'economia per la costruzione di un'autostrada, che è di ampia portata. Secondo il Ministero delle infrastrutture, dei trasporti e delle reti, la spesa totale per questo progetto sarà di € 7,5 miliardi nel prossimo anno e mezzo. Ciò equivale a circa il 2,7 % del PIL di questo periodo. Per fare un confronto, lo stimolo del bilancio federale degli Stati Uniti che ci ha aiutati ad uscire dalla nostra grande recessione del 2008-09 (dopo esserci sottratti alle politiche di bilancio restrittive dei governi statali) è stato inferiore all'1 % del PIL.

Questo stimolo probabilmente farà la differenza tra la crescita e un altro anno di recessione. La maggior parte dei finanziamenti proviene da sovvenzioni comunitarie, in modo da non appesantire il debito della Grecia.

In altre parole, l'economia greca è destinata a crescere quest'anno a causa di una significativa inversione di politica economica. L'austerità, o stretta di bilancio, in sostanza sta volgendo al termine.

Perché questo è così importante? Perché coloro che hanno progettato o sostenuto la politica degli ultimi quattro anni, quando l'economia greca comincerà a riprendersi, sosterranno che l' "austerità ha funzionato". Ma persino la stessa analisi del FMI sull'economia greca confuta questa affermazione. L'austerità può "funzionare" (se se ne accetta il costo umano oscenamente alto) solo se la disoccupazione di massa spinge verso il basso i salari abbastanza da fare in modo che l'economia diventi più competitiva e in grado di trovare la sua via d'uscita dalla recessione attraverso le esportazioni. Il FMI ha previsto un calo del 20 % dei salari e degli stipendi per il periodo 2010-2014; ma questo non è stato abbastanza per rendere le esportazioni greche più competitive in maniera significativa, secondo le ultime (luglio) revisioni del Fondo.  Le esportazioni sono rimaste deboli e non si sono nemmeno avvicinate a compensare i tagli della spesa pubblica e la riduzione della domanda privata interna. La strategia della "svalutazione interna" non ha ancora funzionato, né per la Grecia, né - secondo i dati e le analisi del FMI - per la zona euro nel suo complesso.

Naturalmente, la Grecia è ancora lontano dall'essere fuori dai guai. Con un rapporto debito/PIL del 176 % (era a circa il 115 % quando in Grecia ha avuto inizio l'austerità), e di fronte a tassi di interesse elevati in caso ritornasse a finanziarsi sui mercati, la crisi potrebbe ripartire e potrebbe essere necessaria anche un'altra ristrutturazione del debito. E anche se il ritorno alla crescita quest'anno convincesse gli investitori a mettere i loro soldi in Grecia, ci vorranno anni perché la disoccupazione ritorni a livelli umani.

Ecco perché è così importante comprendere le cause del ritorno alla crescita della Grecia, se dovesse davvero accadere (potrebbe ancora deragliare a causa di shock avversi) . La tragedia umana degli ultimi cinque anni in Europa, così come le crisi finanziarie ripetute e i danni per l'economia mondiale causati dalla cattiva politica europea – come hanno sostenuto molti economisti - si sarebbero potuti evitare.

1 commento:

  1. Come in un laboratorio con topi...
    Oggi austerità, anche domani... Poi un po' di formaggio...
    Il tutto x ripetere all'infinito il solito esperimento di cui però a priori già tutti conoscevano l'esito, solo che qui vien fatto sulla pelle di un popolo

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