11/05/11

Irlanda: il governo mette le mani sulle pensioni private per finanziare la spesa

Da Business Insider:  non sapendo più da dove prendere i soldi, il governo irlandese comincia ad aumentare le tasse su chi?  Ma sui pensionati, è ovvio!...(e in fondo un'interessante classifica che ci vede primi in Europa...)


Il governo irlandese ha in programma di istituire una tassa sulle pensioni private per stimolare la crescita di posti di lavoro, secondo la strategia del piano per l'occupazione consegnato oggi. 

Impossibilitata a vendere i titoli del debito pubblico a causa dei tassi di interesse alle stelle, e con regole severe di spesa imposte dal piano di salvataggio del FMI-UE, l'Irlanda non ha molti modi di spendere per stimolare l'economia. Il programma presentato oggi prevede aumenti delle tasse, tra cui la tassa sulle pensioni, al fine di mantenere la spesa pubblica senza aumentare il debito nazionale.

La tassa sulle pensioni private sarà dello 0,6%, e avrà una durata di quattro anni, secondo il rapporto.


La riduzione fiscale e le misure di spese supplementari che sto annunciando oggi saranno finanziate mediante un contributo temporaneo sui regimi pensionistici a capitalizzazione e sui piani pensionistici individuali. Propongo che il prelievo si applichi a un tasso dello 0,6% sul valore capitale degli assets dei fondi pensione costituiti nello Stato.

Si applicherà per un periodo di 4 anni, iniziando da quest'anno, ed è destinato a raccogliere circa € 470 milioni in ciascun anno. Il prelievo non si applica ai fondi pensione stabiliti qui a beneficio esclusivo dei lavoratori non residenti. Ulteriori dettagli riguardanti l 'applicazione del prelievo sono indicati nel riassunto delle misure da intraprendere. 

La possibilità dell'Irlanda di imporre tasse su altre parti dell'economia è limitata, perché la sua crescita economica è stata inibita a seguito di una crisi finanziaria che ha paralizzato il settore bancario e decimato le sue finanze pubbliche.

Non volendo rinunciare al basso tasso dell'imposta sulle società del paese, il governo irlandese di Enda Kenny ha scelto di puntare sui pensionati per finanziare la crescita dell'economia. Ancora non è dato sapere se questo fatto di considerare l'invecchiamento della popolazione come una risorsa sarà preso ad esempio dagli altri paesi in cerca di modi alternativi per aumentare le entrate.

Lo stesso tipo di intervento può emergere anche in altri paesi sviluppati, dove la quantità di persone in pensione è cresciuta rispetto agli attivi.

I paesi OCSE in tutto l'Occidente si trovano ad affrontare una crisi demografica che potrebbe paralizzare la crescita delle entrate e rendere la situazione dei bilanci ancora peggiore.

Mentre  situazioni come quella del Giappone sono ben note, il problema è endemico in tutta Europa, con molti paesi in cui il rapporto lavoratori/pensionati, è destinato a ridursi sempre più da qui al 2050.

Abbiamo classificato i paesi dell'OCSE con il peggior rapporto lavoratori/pensionati  al 2050.

Dopo il Giappone, il cui rapporto attuale è 2.8 a 1 – previsto per il 2050 scendere a 1.2 a 1 - c'è subito l'Italia, il cui rapporto attuale di 3 a 1 è previsto scendere per il 2050 a 1,5 a 1.
Seguono con dati via via migliori Spagna, Corea del Sud, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Austria, Polonia, Francia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Belgio, Finlandia, Svizzera e Islanda.

6 commenti:

  1. Scusami Carmen, l'articolo è interessante ma, quarda qui " http://www.mentereale.com/articoli/il-governo-usa-rothschild-tenta-il-colpo-grosso-e-gioca-d-azzardo "cosa sta succedendo in Pakistan? siamo forse all'esordio di una terza guerra mondiale?
    Saluti.
    Orazio

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  2. E' una vergogna, un vero schifo! Derubare i risparmi di una vita di chi ha lavorato sodo per mantenere i soliti dipendenti pubblici nullafacenti! Se è cosi che credono di rilanciare la loro economia si sbagliano di grosso e a pagare pegno purtroppo sono sempre quelli che mandano avanti la baracca cioè i privati mentre i pubblici maledetti si arricchiscono sulle loro spalle. Un consiglio gratuito: licenziate tutti i dipendenti pubblici, a parte esercito e forze di sicurezza, e tagliate le tasse a zero. Se vi servono soldi chiedeteli indietro ai dipendenti pubblici che avete mantenuto per anni, non so chiamatela azione revocatoria/risarcitoria/ di responsabilità come si fa per le aziende in default! Avrete la fila di imprese e privati per investire da voi e creare un sacco di posti di lavoro. Questo si che è sviluppo non succhiare il sangue alle aziende produttive per assumere qualche altro passacarte! E poi la cosa in assoluto più importante: state il più lontano possibile da UE e Euro. Luca Salvarani.

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  3. @Orazio.
    H vist, sembra che ci sia qualcosa di grosso che bolle in pentola...avrei un articolo interessante da Stratfor http://www.stratfor.com/weekly/20110509-us-pakistani-relations-beyond-bin-laden.....non è mica che sai l'inglese, Orazio? Io ho pochissimo tempo in questi giorni! :(

    @Luca
    Se si provasse a uscire un passettino fuori da questa sterile polemica pubblico/privato ?

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  4. Carmen stai già facendo tanto, ed un po mi sento in colpa...
    Per quanto riguarda l'inglese, non l'ho mai studiato, per cui dovrei utilizzare i programmi di traduzione automatica e poi cercare di riscrivere il pezzo con poca precisione o peggio;)
    proverò a fare la traduzione ma non ne rispondo delle cavolate che scriverò....
    Saluti.
    Orazio

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  5. Niente colpa, tutto ok. Domani metto un articolo che avevo già tradotto, e questo dai, provaci, vediamo cosa ne esce fuori, se vuoi mandamelo via mail e se del caso lo aggiusto...grazie!

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  6. mi chiedo quanto tempo passerà ptima che gli irlandesi scendano in piazza a spaccare tutto.

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