24/09/13

STIGLITZ: L’indipendenza della banca centrale non è necessaria ed è anche impossibile

Da Business Insider un post di gennaio, ma sempre attuale! Joe Stiglitz  riconferma quel che dovrebbe essere a tutti evidente: le  istituzioni rispondono sempre a qualcuno, bisogna solo chiedersi "a chi"...


 
traduzione di Malachia Paperoga
 
Joseph Stiglitz, due volte vincitore del premio Nobel e uno dei più famosi economisti della nostra epoca, oggi in India, al C D Deshmukh Memorial Lecture, ha espresso verbalmente la sua contrarietà nei confronti dell’indipendenza delle banche centrali, scrive il The Times of India.

Ironia della sorte, Stiglitz ha parlato dopo Duvvuri Subbaro, governatore della Reserve Bank of India, che l’ha presentato subito dopo essersi espresso a favore di un aumento dell’indipendenza della banca centrale indiana.

Secondo Stiglitz, l’indipendenza della banca centrale è un concetto sia sopravvalutato, dal momento che non è necessariamente correlato con
migliori risultati economici, sia irrealizzabile:

“[la crisi] ha mostrato come uno dei principi più importanti invocati dai banchieri centrali del mondo occidentale – i vantaggi di avere una banca centrale indipendente – sia quantomeno discutibile… Durante la crisi, paesi con banche centrali meno indipendenti, come Cina, India e Brasile, hanno avuto performance molto, ma molto migliori di paesi con banche centrali più indipendenti, come l’Europa e gli Stati Uniti. Non esiste alcuna istituzione realmente indipendente. Tutte le istituzioni pubbliche rendono conto a qualcuno, e l’unica domanda è: a chi.
 
Stiglitz crede che nel corso della crisi finanziaria la Federal Reserve abbia risposto soltanto a Wall Street, e prende a  bersaglio di critiche particolarmente severe il Presidente della FED di New York, William Dudley. Stiglitz ritiene che Dudley sia stato un “modello di cattiva gestione”, a causa del suo evidente conflitto di interessi: egli ha salvato con soldi pubblici le stesse banche che avrebbe dovuto controllare – proprio le stesse banche che gli hanno permesso di conquistare il ruolo di presidente.
Come riporta l’agenzia Reuters, l’indipendenza della banca centrale è ormai messa in discussione in tutto il mondo. Il primo sostenitore di questa critica è certamente il primo ministro giapponese Shinzo Abe, che sta facendo grandi pressioni sulla Bank of Japan perché adotti il Quantitative Easing per combattere la deflazione, svalutare lo yen, e generare la crescita.

4 commenti:

  1. "Stiglitz crede che nel corso della crisi finanziaria la Federal Reserve abbia risposto soltanto a Wall Street"

    Il trionfo dei complottisti!

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    1. E' complotto sia!
      De Mita avrebbe detto "gombloddo!"

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  2. "The independent central banks of the United States and Europe didn’t perform particularly well in the last crisis. They certainly performed far more poorly than less independent central banks like those of India, China, and Brazil. The reason was obvious: America’s and Europe’s central banks had, in effect, been captured by the financial sector. They might not have been democratically accountable, but they did respond to the interests and perspectives of the bankers. The bankers wanted low inflation, a deregulated financial sector, with lax supervision, and that’s what they got—even though the economic losses from inflation were minuscule compared with the losses that arose from the excessively deregulated financial market." Qui è a pag. 241 di The Price of Inequality. Quattro pagine dopo indica qual è secondo lui il modello di banca centrale "indipendente" peggiore di tutti: la BCE.

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