Buona lettura per la domenica...
Il termine e il significato di “Economia Basata sulle Risorse” trae origine da Jacque Fresco. Si tratta di un sistema in cui tutti i beni e i servizi sono disponibili senza l'uso di denaro, crediti, baratto o qualsiasi altro sistema di debito o di servitù. Tutte le risorse diventano patrimonio comune di tutti gli abitanti, non solo di pochi eletti. La premessa su cui si basa questo sistema è che la Terra dispone di abbondanti risorse; la nostra pratica di razionamento delle risorse attraverso il metodo della moneta è irrilevante e controproducente per la nostra sopravvivenza.
La società moderna ha accesso alla tecnologia altamente avanzata e può rendere disponibile cibo, vestiario, alloggio e cure mediche, aggiornare il nostro sistema di istruzione e sviluppare una fornitura illimitata di energia rinnovabilie non inquinante. Con una economia progettata in modo efficiente, tutti possono godere di un alto standard di vita con tutti i comfort di una società ad alta tecnologia.
Un'economia basata sulle risorse utilizzerebbe le risorse esistenti della terra e del mare, le attrezzature, gli impianti industriali, ecc per migliorare la vita della popolazione totale. In un'economia basata sulle risorse piuttosto che sul denaro, potremmo facilmente produrre tutte le necessità della vita e fornire un elevato standard di vita per tutti.
Considerate i seguenti esempi: all'inizio della seconda guerra mondiale gli Stati Uniti avevano appena 600 aerei da combattimentodi prima classe , o giù di lì. Abbiamo rapidamente superato questa scarsità producendo di più di 90.000 aerei all'anno. La questione, all'inizio della seconda guerra mondiale era: abbiamo abbastanza fondi per produrre gli strumenti necessari alla guerra? La risposta era no, non avevamo abbastanza soldi, né abbastanza oro, ma avevamo risorse più che sufficienti. Sono state le risorse disponibili che hanno permesso agli Stati Uniti di realizzare la produzione e l'efficienza richiesta per vincere la guerra. Purtroppo, questo è considerato solo in tempo di guerra.
In un'economia basata sulle risorse, tutte le risorse del mondo sono considerate patrimonio comune di tutto il popolo della Terra, e quindi alla fine aldilà dei confini artificiali che separano le persone. Questo è l'imperativo unificante.
Noi dobbiamo sottolineare che questo approccio alla governance mondiale non ha nulla in comune con gli obiettivi attuali di una élite che vuole un governo mondiale con sé stessa al timone insieme alle grandi corporations, e la stragrande maggioranza della popolazione del mondo al loro servizio. La nostra visione della globalizzazione autorizza dà la possibilità adogni singola persona sul pianeta di esistere ed esprimersi al meglio che può, non di vivere in abietta sottomissione a un organismo di governo.
Le nostre proposte non solo aumentano il benessere delle persone, ma forniscono anche le informazioni che permettono loro di partecipare a qualsiasi area di loro competenza. La misura del successo potrebbe essere basata sul rispetto dei propri scopi individuale piuttosto che sull'acquisizione di ricchezza, proprietà e potere.
Al momento, abbiamo risorse sufficienti per consentire un alto standard di vita a tutti gli abitanti della Terra. Solo quando la popolazione supera la capacità portante del territorio emergono molti problemi come l'avidità, la criminalità e la violenza. Superando la scarsità, la maggior parte dei crimini e anche le prigioni della società di oggi non dovrebbero più esistere.
Un'economia basata sulle risorse permetterebbe di utilizzare la tecnologia per superare le scarse risorse disponibili mediante l'applicazione di fonti rinnovabili di energia, l'informatizzazione e l'automazione della produzione, la progettazione di città sicure e ad alta efficienza energetica e di sistemi di trasporto avanzati, un'assistenza sanitaria universale e un'istruzione più utile, e, soprattutto, generando un nuovo sistema di incentivazione basato sulla preoccupazione per l'uomo e per l'ambiente.
Molte persone credono che ci sia anche troppa tecnologia nel mondo di oggi, e che la tecnologia è la causa principale del nostro inquinamento ambientale. Questo non è vero. E' l'abuso e l'uso improprio della tecnologia che dovrebbe essere la nostra principale preoccupazione. In una civiltà più umana, le macchine invece di di spiazzare il lavoro dovrebbero accorciare la giornata di lavoro, aumentare la disponibilità di beni e servizi, e allungare il tempo delle ferie. Se utilizzassimo le nuove tecnologie per aumentare il tenore di vita per tutti, allora l'introduzione di nuova tecnologia non sarebbe più una minaccia.
Un'economia mondiale basata sulle risorse comporterebbe anche degli sforzi a tutto campo per sviluppare nuove fonti, pulite e rinnovabili di energia: geotermica, fusione controllata, solare, fotovoltaica, eolica, delle onde e delle maree, e anche carburante dagli oceani. Alla fine, saremmo in grado di avere energia in quantità illimitata per sotenere la civiltà per migliaia di anni. Un'economia basata sulle risorse deve anche impegnarsi per la riprogettazione delle nostre città, dei sistemi di trasporto e degli impianti industriali, consentendo loro di essere efficienti, puliti, e rispondere convenientemente alle esigenze di tutte le persone.
Che altro significa un'economia basata sulle risorse? La tecnologia applicata in maniera intelligente ed efficiente, conserva l'energia, riduce gli sprechi, e fornisce più tempo libero. Con impianti automatizzati su scala globale, siamo in grado di mantenere un equilibrio tra produzione e distribuzione. Solo cibo nutriente e sano sarebbe disponibile, e tutto il non necessario diventerebbe obsoleto e non esisterebbe più.
Dato che non ci sarebbe più necessità di professioni basate sul sistema monetario (ad esempio avvocati, banchieri, agenti assicurativi, personale di marketing e pubblicità, venditori e agenti di cambio), una notevole quantità di sprechi saranno eliminati. Una quantità considerevole di energia sarebbe risparmiata anche eliminando la duplicazione di prodotti concorrenti, come attrezzi, utensili da cucina, pentole e aspirapolvere. La scelta va bene. Ma invece di centinaia di diversi impianti di produzione e di tutte le pratiche burocratiche e di personale necessarie a sfornare prodotti simili, solo pochi di alta qualità sarebbero sufficienti per servire tutta la popolazione. La nostra unica carenza è la mancanza in noi stessi e nei leader da noi eletti di pensiero creativo e di intelligenza per risolvere questi problemi. La risorsa più preziosa e meno sfruttata oggi è l'ingegno umano.
Con l'eliminazione del debito, la paura di perdere il posto di lavoro non sarà più una minaccia. Questa certezza, in combinazione con l'educazione a delle relazioni umane molto più significative, potrebbe ridurre considerevolmente sia lo stress mentale che fisico e ci lascerebbe liberi di esplorare e sviluppare le nostre capacità.
Se il pensiero di eliminare i soldi ti turba ancora, considera questo: se un gruppo di persone con oro, diamanti e denaro fossero bloccati su un'isola priva di risorse come il cibo, l'aria pulita e l'acqua, la loro ricchezza sarebbe irrilevante per la loro sopravvivenza. E' solo quando le risorse sono scarse che il denaro può essere utilizzato per controllare la loro distribuzione. Non si potrebbe, ad esempio, vendere l'aria che respiriamo o l'acqua in abbondanza che scende da un torrente di montagna. Anche se l'aria e l'acqua sono importanti, essendo abbondanti non possono essere vendute.
Il denaro è importante solo in una società in cui le risorse per la sopravvivenza devono essere razionate e la gente accetta il denaro come mezzo di scambio per le risorse scarse. Il denaro è una convenzione sociale, un accordo, se vuoi. Non è né una risorsa naturale né ne rappresenta alcuna. Non è necessario per la sopravvivenza, a meno che non siamo stati condizionati ad accettarlo come tale.
In teoria sembra tutto giusto ed equo; in pratica bisogna fare i conti con le bombe!
RispondiEliminaTesto stupendo, ma come viene scritto "La risorsa più preziosa e meno sfruttata oggi è l'ingegno umano".
RispondiEliminaAppoggio tale dichiarazione al 1000 %, però mi chiedo con il livello di cultura che abbiamo "TUTTI QUANTI INCLUSO IL SOTTOSCRITTO" come si può pensare di evolvere sino a tale punto?
Bella domanda vero? Tenendo altresì conto che, il livello di cultura dei paesi occidentali, anche se vi sono + laureati, mi sembra sia complessivamente in ribasso.
Saluti.
Orazio
Carlo, hai perfettamente ragione, ma fa bene ogni tanto pensare con ingenuità...
RispondiEliminaPrima metà: 1-Ovviamente non condivido un rigo di questo articolo che definirei come minimo delirante.. e a lungo andare credo che anche voi cambierete idea visto che ogni esempio concreto o storico lo smentisce completamente. Rispetto a questo quelli di Asiaest (tranne l'ultimo che non ho letto) sono quasi logici!
RispondiElimina2-Ma al di là delle idee personali anche uno con idee opposte alle mie dovrebbe notare le evidenti contraddizioni di questo articolo: da un lato si dice di voler migliorare la vita delle persone e gli si vuole dare max libertà e dall'altro gli si vuole dire cosa-come-quanto fare tipo Obama per ora si accontenta di decidere lui cosa devi bere mangiare e studiare, ovviamente per il tuo bene...: per es quando si parla di uso sbagliato della tecnologia: sarà sbagliato per te ma a me va bene cosi e ad un altro in un modo ancora diverso...! oppure si pretende di mettere in comune i beni... se non ho la sicurezza della disponibilità dei miei beni è ovvio che non sono affatto libero perchè ad es se voglio andare a farmi un giro non è detto che la (ex) mia macchina non la prenda un altro.. Poi si teorizza una società unificata (obbrobbrio): ma se io non voglio aver niente a che fare con certi popoli perchè mai dovrei esservi costretto? Un altro vuole averci a che fare? Benissimo! liberissimo di andare da loro ma non a costringere me! altrimenti sarebbe l'ennesima violazione della mia libertà personale... bel sistema di garantirla!
3-L'altra cosa preoccupante di questo articolo è che l'autore sembra sceso direttamente da Marte, cioè letteralmente non sembra di questo mondo: per es "abbondanti risorse", "tecnologia avanzata", "superamento delle scarsità".... ci manca solo la fusione fredda, l'antigravità e il teletrasporto e poi forse ci siamo... Forse l'autore ignora che siamo esattamente nella situazione opposta a quella che lui descrive: per es i combustibili fossili stanno finendo e non sarà mettendoli in comune che aumenteranno a meno qualcuno non faccia la moltiplicazione dei petroli e dei gas... E' solo un esempio, potrei farne 1000 come questo! Ergo se ci sono sempre meno risorse e sempre più gente che vive sempre di più e consuma sempre di più mi pare ovvio che le persone vogliano tenere per se sempre di più le risorse che hanno e siano sempre più riluttanti a metterle in comune... l'esatto contrario dell'articolo! Luca Salvarani
Seconda e ultima metà
RispondiElimina4-Non è vero che l'ingegno è poco sfruttato: in nessun momento della storia dell'uomo ci sono stati cosi tante scoperte e brevetti come oggi... chiunque abbia fatto almeno le medie lo sà ma l'autore inspiegabilmente no... Comunque sarebbe dura superare le scarsità e avere tecnologia avanzata se l'ingegno fosse poco sfruttato non vi pare? Ma la cosa importante è un altra: il progresso nasce dalla competizione: per vincere la guerra devo fare l'arma più efficace e quindi c'è un grande impulso alla ricerca! Lo sviluppo cioè non nasce dal mettere in comune le cosa, altrimenti le tribu africane sarebbero avanti anni luce, ma dalla COMPETIZIONE! E questo vale in economia, nella tecnologia e nello sport!!! Per es. uno dei più importanti periodi storici di avanzamento tecnologico e miglioramento delle condizioni di vita delle persone è stata l'Inghilterra vittoriana che guarda caso è partita con le enclosures ossia le privatizzazioni dei terreni prima in comune (il contrario di quello che dice il testo) ed è stata possibile grazie al determinato contributo della finanza (che secondo l'articolo va abolita o quasi) e senza che lo stato facesse un tubo anche perchè non poteva essendoci il gold standard e non potendo quindi stampare moneta dal niente. Questo esempio, 1 dei 100 che potrei fare demolisce da solo tutti i folli teoremi di questo articolo...
5-L'esempio dei 600 aerei da combattimento è anch'esso demenziale! Se fosse vero che questo investimento ha reso gli americani più ricchi e benestanti allora i russi dovevano essere ricchissimi pieni com'erano di carri armati, missili, atomiche... magari poi non avevano da mangiare o da vestirsi... infatti le cose non si producono dal nulla: per produrre quegli aerei che finita la guerra non servivano a niente sono state usate sottratte risorse ad altri investimenti probabilmente molto più utili... insomma politica economica a livello di primo anno di università ma evidentemente è chiedere troppo.... Chiedo scusa per la lunghezza ma è difficile rispondere a tante sciocchezze tutte insieme!
Suggerisco il mio modello molto + pragmatico, ke è alla base della libera Repubblica dell'Isola di Eden:
RispondiEliminaIl Capitalismo Circoscritto
http://isoladieden.wordpress.com/2009/11/11/il-capitalismo-circoscritto/
Se avrete voglia di gironzolare x il blog ne troverete altrettanti di sicuro interesse ;)
Alex
Che bello, sono quasi commossa di essermi meritata una menzione da LucaS in un post in cui non centro nulla! Non sia mai che lo faccio tanto arrabbiare da farlo anche riflettere?
RispondiEliminaA parte gli scherzi, trovo l'articolo molto bello, di quelli che fanno sognare.
Purtroppo nell'ultimo ventennio ho smesso di credere nella "genorosità umana" e quindi di "sperare" in un vero cambiamento.
La frase più bella per me è questa:
"In un'economia basata sulle risorse, tutte le risorse del mondo sono considerate patrimonio comune di tutto il popolo della Terra, e quindi alla fine aldilà dei confini artificiali che separano le persone. Questo è l'imperativo unificante."
BENVENUTI A PANDORA!!!
Questo è un articolo che prefigura un'utopia. Questa è la parola. Non delirio.
RispondiEliminaCome tutte le utopie, presuppone uno sviluppo del genere umano tutto dal quale siamo ancora lontani, quindi purtroppo concordo con Asia e con Orazio.
Invece con Luca come al solito siamo agli antipodi.
Io penso che le risorse a disposizione se la produzione fosse efficiente e la distribuzione più equa, sarebbero sufficienti per tutti.
Una produzione efficiente non si avrà mai finché continuerà a imperare il principio del massimo profitto individuale. Bisogna capire che l'economia è una "moral science" e che il divorzio tra economia ed etica ci ha portato a una crisi che non è dovuta alla scarsità della ricchezza e delle risorse, ma al loro uso irrazionale e ingiusto.
La competizione posizionale non funziona, per funzionare deve diventare una competizione cooperativa - e non deve essere lo stato a imporre le scelte, ma un'economia che nasca dal basso improntata a principi di cooperazione civile.
@Alesandro
grazie, leggerò appena posso il tuo link
Se la considerate un utopia siamo sulla stessa lunghezza d'onda.. ma dall'articolo sembrava il contrario.
RispondiEliminaE' utopistico non solo perchè il mondo è completamente diverso da come lo descrive e su questo siamo d'accordo.. ma soprattutto perchè seguendo quelle ricette torneremmo immediatamente all'età della pietra.. mentre secondo voi staremmo tutti meglio.. LucaS
concordo con Luca S.
RispondiEliminatutto quanto scritto sono pure fantasie,anzi deliri
Anzitutto le risorse sono limitate e con la crescita della popolazione terrestre e con la globalizzazione, ancora di più. Sapete a che punto stanno i pesci, o le scorte di petrolio del Texas? Be', come molte altre cose, sono quasi esaurite; per i pesci c'è il rischio che alcune specie scompaiano e che le generazioni future non le possano pescare mai più, mentre per il petrolio del Texas siamo arrivati all'esaurimento e (se mi ricordo bene) la texaco è dovuta andare a prendere il petrolio negli emirati arabi. Noi in 15 anni abbiamo consumato la stessa quantità di petrolio che il mondo ha consumato in tutti gli anni precedenti, e le economie avanzate erano quelle europee, giapponesi e americane, che consumavano lo ottanta per cento di tutte le risorse mondiali disponibili; adesso con la globalizzazione i paesi emergenti stanno cominciando a consumare come noi. Adesso, consumiamo molto di più di quanto il mondo riesca a ricostruire. Dobbiamo pensare a qualcosa per raddrizzare la situazione.
RispondiEliminaIn quanto all'ingegno, lo utilizziamo per rendere efficiente il nostro mondo, ottenere credito (che possono essere soldi) per poterci accaparrare così i beni più costosi, come le buone qualità di grano per mangiare, la buona qualità dei servizi, ottenuta da buoni professionisti ben preparati,ecc. I paesi più poveri avranno solo i soldi per comprassi cattive qualità di grano e servizi a basso costo; avranno così una vita di qualità inferiore e si venderanno le migliori risorse per vivere.
Saluti.
x i 2 Anonimi.
RispondiEliminaFinalmente qualcuno che ragiona... Visto che ti interessi molto all'energia e in particolare al petrolio (siamo in 2) quello che hai scritto sul Texas è tutto corretto... adesso stanno raschiando il fondo del barile e si sono inventati il gas di scisto la cui estrazione è una specie di mina ad orologeria ambientale... se ti può interessare dacci un occhiata...
"Dobbiamo pensare a qualcosa per raddrizzare la situazione" Senz'altro! Dal punto di vista energetico, che è la vera emergenza, io un'idea ce l'avrei e si chiama NUCLEARE! Il referendum impone di abbandonare il nucleare ma solo PER 5 ANNI! mica per sempre... Appena la gente si renderà conto della colossale frode delle cosiddette "energie rinnovabili" che non capisco Carmen come possa sostenerle... gli altri combustibili fossili si esauriranno e il loro prezzo salirà ancora non ho dubbi che finalmente faremo le centrali nucleari anche in Italia. Con buona pace di quei ciarlatani dei verdi.. LucaS
Non vi è dubbio che ai ritmi di consumo attuali stiamo andando incontro a un grosso problema di esaurimento delle fonti di energia e delle materie prime minerali e biologiche. Il punto è passare ad un economia di graduale decrescita per arrivare ad uno stato stazionario. Ci sono degli studi in proposito, vedi
RispondiEliminahttp://www.aspoitalia.it/attachments/197_aspopensiero.pdf
molto ma molto interessanti.
Non si parla di noccioline, ma di grandi sfide che l'umanità si trova davanti per potersi permettere un futuro.
Condivido le parole di ASPO:
"E' possibile pensare a una società stazionaria futura che possa essere prospera per tutti. Ma non ci si arriva automaticamente. Al contrario, il sistema economico lasciato a se stesso, potrebbe portarci al collasso totale."
Sarebbe l'ora di smetterla di rispondere con supponenza alle grandi domande.
Anch'io leggo spesso e volentieri AspoItalia. Ma non per questo la penso sempre come loro, specialmente sul nucleare (nei loro articoli parlano sempre della VECCHIA tecnologia nucleare e non di quella attuale o di quella futura che presenta enormi miglioramenti), cosi come leggo questo blog senza condividere molte cose. Sarebbe un tema immenso, perciò dico solo 1 cosa: la tecnologia nucleare ci garantirà tutta l'energia di cui abbiamo bisogno, a prezzi ragionevoli e quando ne abbiamo bisogno... che sono poi le 3 cose che le rinnovabili non potranno mai fare per motivi strettamente tecnici. Dal punto di vista energetico, quando la tecnologia nucleare sarà accettata e migliorata non vedo problemi di decrescita.. semmai problemi ci sono da altri fattori (aumento demografico, immigrazione, welfare insostenibile). Cmq se davvero il livello della vita diminuirà, cosa che ritengo probabile, quello che non capisco è perchè sempre questo egualitarismo che c'è in molti articoli e commenti. Perchè? Io su questo non sono d'accordo! Per es perchè se non abbiamo abbastanza risorse per noi (paesi sviluppati),visto che gli altri ne hanno meno (terzo mondo) dovremmo dargliene delle nostre.. lo trovo sbagliato! Dopotutto è anche colpa loro se si trovano in quella condizione. Cina e India ad es hanno implementato misure di controllo demografico e la genta che prima magari moriva di fame oggi può nutrirsi e sta bene...Aiutare questi paesi è uno spreco di risorse che non ci possiamo permettere. LucaS
RispondiEliminaSul nucleare futuro...chissà, se ti riferisci alla fusione fredda, sarebbe una soluzione davvero ottima, se no il problema delle scorie come minimo mi sembra irrisolto, e non è poco.
RispondiEliminaI problemi di sostenibilità non riguardano solo l'energia, comunque ci sono degli studi secondo i quali la popolazione del pianeta tutto è in via di decrescita - il saldo tra nati e morti dal 2020 diventerà passivo...
Non dovremmo fare nessun favore ai paesi poveri, semplicemente sarebbe gradito smettere di rapinare le loro risorse, che questo avvenga con la liberalizzaione indiscriminata, o con le bombe.