Se non
è veramente la fine del mondo, precisa subito John Mauldin, per lo meno siamo all'inizio
del “finale di partita”. In particolare in Europa, dove sembra che ci si sta
avvicinando alla fine dell'esperimento dell'euro.
di John Mauldin
Per
decifrare l'Europa, è difficile capire da dove iniziare, ma
cominciamo con alcune ipotesi:
Perché l'euro possa sopravvivere, ci sono due possibilità. O i tedeschi (e olandesi, finlandesi e francesi) decidono di accettare l'idea di una sorta di eurobonds per finanziare i bilanci dei paesi periferici, o ci dovranno essere forti svalutazioni del debito dei paesi insolventi e diversi paesi si troveranno nella necessità di sostenere le banche, perché le perdite bancarie saranno massicce.
Perché l'euro possa sopravvivere, ci sono due possibilità. O i tedeschi (e olandesi, finlandesi e francesi) decidono di accettare l'idea di una sorta di eurobonds per finanziare i bilanci dei paesi periferici, o ci dovranno essere forti svalutazioni del debito dei paesi insolventi e diversi paesi si troveranno nella necessità di sostenere le banche, perché le perdite bancarie saranno massicce.
La
prima iootesi dipende dagli elettori tedeschi. I sondaggi mostrano
che i Tedeschi sono 5 a 1 contrari all'idea degli eurobonds . La
seconda opzione assume che i paesi periferici perderanno l'accesso
ai mercati finanziari, e saranno così costretti a un'improvvisa
pesante austerità (a livelli di depressione o peggio). Getteranno la
spugna e usciranno dall'euro, rimanendo nella zona di libero scambio,
ma con le proprie valute, proprio come ora la Danimarca, la
Repubblica Ceca o la Svezia? Oppure sceglieranno di soffrire e
rimanere nell'euro?
La
Germania d'altra parte potrebbe decidere di non sostenere il debito
dei paesi periferici, e lasciare l'eurozona. Ma questo sarebbe molto
duro per i tedeschi. Se pensate che il franco svizzero è sotto
pressione (e sopravvalutato) perché la gente è alla ricerca di un
rifugio sicuro, cosa mai sembrerebbe un nuovo marco agli investitori?
La Svizzera è un paese di poco più di 7 milioni di persone. La
Germania, invece, è il quarto paese più grande al mondo in termini
di PIL, con una popolazione di oltre 82 milioni. E' ben gestito e
rispettato. Il nuovo marco dovrebbe salire a livelli molto più alti
rispetto ai restanti paesi dell'euro e alle altre valute, cosa che
per un'economia guidata dalle esportazioni non sarebbe molto utile.
Già ora Mercedes e BMW costano un sacco (senza dimenticare gli
altri prodotti in cui la Germania eccelle). Il doppio del valore
della valuta in breve tempo? Le quote di mercato colerebbero a
picco. Dire che sarebbe duro è è forse dire poco.
Citando
da un articolo del Telegraph di questa settimana:
"Il Presidente Tedesco Christian Wulff ha accusato la Banca Centrale Europea di aver violato il suo mandato con l'acquisto di massa di obbligazioni sovrane dei paesi periferici. Ha avvertito l'Europa che la Germania sta esaurendo i fondi di salvataggio e non può permettere che la sua stessa democrazia venga minata dal caos della UE.
“Considero l’enorme acquisto di titoli dei singoli Stati da parte della BCE legalmente e politicamente discutibile. L’articolo 123 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea vieta alla BCE di acquistare direttamente strumenti di debito, al fine di salvaguardare l’indipendenza della Banca Centrale. Questo divieto ha senso solo se i responsabili non lo aggirano facendo acquisti considerevoli sul mercato secondario”, ha dichiarato, parlando a un forum di economisti premi Nobel di mezzo mondo sul lago di Costanza.
"Mr Wulff ha detto che la BCE è andata “ben oltre i limiti del suo mandato” con l’acquisto di € 110 miliardi (£ 96.6 miliardi) di obbligazioni, facendo eco alle preoccupazioni diffuse in Germania che l’intervento della BCE sui mercati obbligazionari italiani e spagnoli di questo mese segni una pericolosa escalation.” (London Telegraph)
Chi
salverà i soccorritori?
Dallo
stesso articolo:
"Il violento attacco segue le parole altrettanto dure della Bundesbank nel suo rapporto mensile. La banca ha stroncato gli acquisti di obbligazioni della BCE e ha anche avvertito che un meccanismo di salvataggio più allargato viola i trattati UE e manca di “legittimità democratica”.Gli attacchi combinati arrivano solo due settimane prima che la Corte Costituzionale Tedesca emetta la sua sentenza sulla legittimità dei vari piani di salvataggio. Il verdetto è atteso per il 7 settembre. "
Eppure:
"Il premio Nobel Joe Stiglitz ha detto al forum che l’euro è probabile che andrà in pezzi, a meno che la Germania non accetti una qualche forma di unione fiscale. “Maggiore austerità per la Grecia e la Spagna non è una risposta. E’ un salasso medievale che ucciderà il paziente, e le democrazie non sopportano questo tipo di medicina .”
La
sua soluzione? O la Germania dovrà sopportare enormi perdite
bancarie, o dovrà assumersi qualche debito. Perché rinunciare al
sogno di un'Europa unita per qualche miliardo e un rating? Eppure,
continua il Telegraph:
“Marc Ostwald di Monument Securities ha detto che la Germania è alla deriva verso una grave crisi costituzionale. Mr. Wulff ha detto che il debito pubblico della Germania ha raggiunto l’83% del PIL e ha chiesto “chi salverà i soccorritori?” che come il domino, continuano a cadere. “Noi tedeschi non dobbiamo consentire che prenda piede un’idea esagerata della forza dei soccorritori”, ha detto."
“La solidarietà è il cuore dell’idea europea, ma è un equivoco misurare la solidarietà in termini di disponibilità ad agire in qualità di garante o a contrarre debiti in comune. Con chi sareste disposti a prendere un prestito congiunto, o a presentarvi come garante? Per i vostri figli? Speriamo di sì. Per le relazioni più distanti diventa un po’ più difficile” ha dichiarato.
L'ultima
opzione per i paesi periferici è di sfuggire all'austerità e
lasciare la zona euro, riprendendo di nuovo le loro valute. Ciò
significherebbe perdite massicce per le banche europee e cittadini, a
seconda di quanti paesi abbandonano. E le cause legali durerebbero
per decenni - a dir poco una politica di piena occupazione per gli
avvocati di tutto il mondo.
E
la Merkel non è stata aiutata dal suo Ministro del Lavoro, Dr.
Ursula von der Leyen. Piuttosto che limitarsi a fare ulteriori
prestiti ad Atene - soldi che molti tedeschi temono di non vedere mai
più - Dr. von der Leyen suggerisce che Berlino dovrebbe chiedere
garanzie. Oro, preferibilmente. Dall'Irish Times:
"Un mese dopo che i leader della zona euro hanno concordato un pacchetto di salvataggio, e un mese prima che il pacchetto vada ai voti nei parlamenti nazionali, un Ministro tedesco chiede una rinegoziazione.
"Sull'aereo di ritorno da Belgrado, a labbra strette il cancelliere Angela Merkel avrebbe detto ai consiglieri: 'ho intenzione di scambiare due parole con Ursula.'
"Prima ancora che l'aereo atterrasse, i funzionari tedeschi erano tutti tesi a limitare i danni, e rilasciavano dichiarazioni negando che il Ministro avesse parlato a nome del governo. 'Questo non va bene,' si è lamentata una fonte di alto livello del governo. 'Nessuno si è divertito."
Il
Ministro sarà messo in panchina? Difficilmente. Il dottor von der
Leyen, 52 anni, madre di sette figli, è uno dei Ministri più
ambiziosi della Dr. Merkel e uno dei due nomi regolarmente citati
come possibile successore.
Lei ha soltanto dato espressione a una riunione del Bundestag di questa settimana, piuttosto controversa, in cui uno dopo l'altro i rappresentanti dell'opposizione hanno espresso la disapprovazione degli elettori.
Naturalmente, non viene in aiuto la richiesta della Finlandia di negoziare una garanzia collaterale come condizione per approvare la sua parte del prestito alla Grecia. Un certo numero di altri paesi sono saltati su quel carro. Come fai a spiegare ai tuoi elettori che i finlandesi hanno ottenuto delle garanzie in banca, e tu non hai ottenuto altro che promesse Greche? Ma se tutti volessero garanzie, l'intera faccenda cadrebbe a pezzi. Che senso ha se si deve dare indietro una fetta consistente del prestito? Significa solo che ce ne vorrà ancora di più!
I problemi del debito nella zona euro
Diamo un'occhiata ad alcuni grafici. Il primo è l'ammontare del debito in rapporto al PIL in scadenza dal luglio 2011 al luglio 2012 (più i deficit di bilancio, in rosso) per dieci paesi europei. Da notare che Francia e Italia sono ben oltre il 20%!
Fonte:
Peterson Institute of International Economics
E
poi ci sono i problemi sui tassi di interesse. I tassi sono stati in
rapida crescita in Spagna e in Italia fino a quando la BCE non è
intervenuta. Tutti sanno che Grecia, Irlanda e Portogallo sono in
rianimazione e non possono accendere debiti per conto proprio. La BCE
ha inserito una flebo in Spagna e in Italia e ha iniziato a mandarla
a goccia lenta. La vera questione del momento è se possono fare a
meno del supporto e andare nei mercati da soli? La risposta poche
settimane fa stava iniziando ad assomigliare a "No."
E
guardate la massiccia crescita dei prestiti BCE alle banche italiane,
che sono escluse dal mercato "normale". Sono letteralmente
più che raddoppiati in pochi mesi.
Gli
spreads del credito alle banche francesi si stanno gonfiando.
Controllate quanto la Francia ha da prendere in prestito nei prossimi
12 mesi, nel primo grafico. Poi guardate il loro deficit-PIL
(superiore al 10%, secondo Charles Gave) e rendetevi conto che non
vi è alcuna ragione per cui S & P non debba downgradare il loro
rating. Come fanno a tagliare le spese? Le tasse sono già al 50% del
PIL.
L'elenco dei paesi in disgrazia è lungo in Europa. Disoccupazione di massa in Spagna e Portogallo. Deficit ovunque. Gli elettori sono sconvolti sia nelle nazioni creditrici che in quelle debitrici.
Che
l'Europa entri in una vera crisi, è solo una questione di tempo, e
arriverà più in fretta - BANG! - di quanto ciascuno di noi possa
immaginare. Pensate alla Lehman. Gli Stati Uniti hanno dato
all'Europa il problema subprime. L'Europa restituisce il favore con
una crisi bancaria ancora più grave che, dato che gli Stati Uniti
sono in stagnazione, ci butterà in una recessione lunga e seria.
Restate sintonizzati.
E' la Fine del Mondo - prima parte sugli USA
E' la Fine del Mondo - prima parte sugli USA
Mio Dio!!!
RispondiEliminaQuesto John Mauldin, batte in pessimismo, persino me medesimo!!!!
Ma il fatto che persino il grande prof. Joe Stiglitz, concordi sul fatto che l'euro probabilmente andrà in pezzi, non lascia ormai molte illusioni o speranze. Comunque l'istinto di sopravvimenza del Moloch UE, e dei Paesi aderenti, potrebbe ancora riservare alcune sorprese. Anche perchè chi rischia maggiori danni, dalla rottura dell'Euro, in termini netti, sembra essere proprio la Germania e la Francia, e non i maialini europei. E questo lo ha lasciato indendere tra le righe anche Mauldin.
Staremo a vedere nelle prossime settimane.
Azzz!
RispondiElimina1-Buon articolo! Io sto con la Germania al 200%: i paesi con problemi devono risolverseli da soli e credo che ci riuscirebbero se adottassero le giuste politiche mentre persino adesso il governo continua ad aumentare le tasse, non ridurre la spesa e non liberalizzare...cosa diavolo aspetta la BCE a smettere di comprare il nostro debito ed eventualmente cominciare a venderlo sul mercato per farci il c... visto che non abbiamo rispettato nessuna loro indicazione? Come ha potuto la BCE fidarsi di Berlusconi e Tremonti??? Secondo me si sono sputtanati con questa operazione perdendo moltissima credibilità! Al limite dovevano cominciare a comprare solo DOPO l'approvazione delle misure indicate! E' ora che la Germania e company facciano valere i loro diritti! Capisco che la cosiddetta "austerità" (che sembra chissà quale disgrazia mentre in realtà significa spendere solo i soldi che hai, spendere meno, lavorare e risparmiare di più, piantarla con regole medievali e privilegi odiosi.. ossia quello che le persone normali farebbero tutti i giorni!) non sia piacevole e non porti voti ma è il solo modo di risolvere i problemi in modo strutturale, altri non ce ne sono! Io invece temo che come al solito finirà a tarallucci e vino con la BCE che interviene per sostenere i PIIGS trasferendo tutti i debiti ai paesi forti, il tutto in modo mascherato in modo che i paesi forti se ne accorgano solo quando sono già stati fregati!
RispondiElimina2-Comunque andiamo al sodo! Io ho la netta impressione che il 7 settembre la corte costituzionale boccerà tutto il castello di carte! Primo perchè se si giudica in base alla legge, e non in base alla politica, è effettivamente incostituzionale e la corte tedesca ha un'altissimo credibilità quindi difficilmente abdicherà ai suoi doveri per accontentare i politici anche considerando che tutta l'opinione pubblica tedesca è contraria!... secondo perchè i politici tedeschi (che qualcosa più di noi sapranno) stanno facendo dichiarazioni molto inusuali che non hanno mai fatto a cominciare dal presidente della Repubblica... queste dichiarazioni fatte da politici di altissimo livello non possono essere casuali! E forse è proprio per prepararsi alla bocciatura che la BCE sta sostenendo il mercato! Secondo voi cosa comporterebbe una sentenza sfavorevole? Secondo me potrebbe avere effetti devastanti! perchè a quel punto nessun politico tedesco (e degli altri paesi forti), magari anche disposto a perdere moltissimi voti pur di non far precipitare la situazione, avrebbe le mani completamente legate! LucaS
Io invece ho l'impressione (forse il timore) che troveranno il modo di salvare tutto...e non credo che sia un bene...
RispondiEliminaSi vedrà. Ci pensa Berlusconi con le manovre stile belpaese a spaurirli del tutto...;)
Diciamo che finora la Germania ci ha guadagnato...adesso inizia a dover pagare! E poi non dimentichiamoci che le banche tedesche sono molto esposte - quindi ci perderebbero anche in quel senso.
Saluti a tutti
L'unica è non fare nulla.... alla fine voglio vedere se non ci cacciano fuori dall'Euro.
RispondiEliminaAnche perchè come dice il detto: se ho un debito con una banca di pochi euro, sono problemi miei ma, se ha un grossissimo debito con la stessa il problema è suo........tenendo in cosiderazione che l'italia non è un peso piuma.
Conviene prendere tempo, visto che si potrebbe "speriamo" uscire dall'euro --- carta straccia e ritornare alla nostra moneta - però questa volta SOVRANA.
Saluti.
Orazio
X Orazio:
RispondiEliminaDimentichi una cosa molto importante: la Germania non è una banca (se ti va leggi anche il commento precedente sulla Germania che credo possa dare uan visione più larga)! La Germania cioè può, e anzi quasi sicuramente dovrà, perdere moltissimi soldi coi piigs e forse nazionalizzare le sue banche.... ma ha alle spalle un'economia supercompetitiva, un popolo lavoratore, altamente istruito e soprattutto unito (la vera cosa che noi italiani non siamo e non saremo mai!), uno stato che funziona.. tutte "basi" eccezionali che ci saranno anche dopo e che pochi paesi al mondo possono vantare! Anzi lo sfacelo che potrebbe succedere a breve potrebbe ulteriormente rafforzarli per es. portando i nostri giovani più capaci ad emigrare in Germania, cosa che in realtà sta già avvenendo! Quello che succederà in tutti i casi sarà uno shock ma almeno da li in poi la Germania può tornare ad operare entro un sistema sostenibile e "certo"! l'incertezza finirà e il mercato lo sconterà immediatamente premiandoli! Invece se noi usciamo dall'euro o ci cacciano o escono i paesi forti, forse nel breve possiamo tirare il fiato, ma le nostre "basi" sono e resteranno pessime! Non sarà la svalutazione a tirarci fuori dai guai intanto perchè tutto l'import (a cominciare da petrolio e gas) ci costerà di più, e poi tutti i problemi di prima rimangono sul tappeto irrisolti! Quello della moneta sovrana, devo approfondire meglio, ma mi sembra un palliativo che non risolve nessuno dei problemi reali che abbiamo! Non è potendo stampare liberamente moneta che si elimina la corruzione, la spesa pubblica clientelare, che l'istruzione migliora permettendo la produzione di know how per le imprese... Inoltre tu dai per scontato che gli investitori e le imprese straniere accettino la nostra "moneta sovrana" senza batter ciglio! Se tu avessi un'azienda esporteresti in Grecia in cambio si dracme appena stampate? Non credo, almeno non in questo contesto! e la stessa cosa varrebbe per l'italia. A meno che non si riformino davvero i punti di qui sopra..(PS Non ho ancora capito se secondo voi queste riforme vanno fatte o no! al di là della moneta sovrana) Morale della favola: qualsiasi cosa succeda all'euro la cosiddetta "austerità" è inevitabile! e quanto più si aspetta tanto più sarà dolorosa. Adesso dammi pure del fanatico pro mercato, affamatore di poveri e loda pure Putin.. LucaS
Ciao Orazio,
RispondiEliminaper me hai centrato l'essenza del discorso, e naturalmente anche le conclusioni.
Condivido al 100%.
Condivido anche le valutazioni di LucaS sull'eccellenza dell'industria teutonica, del tessuto sociale-produttivo, e dell'efficienza dell'amministrazione tedesca, che è un modello non solo per l'Europa ma per il mondo intero.
Ma purtroppo pur condividendo tutto ciò, ed pur ammirando la Grande Germania, non posso non ribadire che in termini netti, i danni maggiori li avranno proprio la Germania e la Francia, da una rottura dell'euro, almeno nell'immediato; in divenire poi sicuramente ritorneranno a crescere.
Perchè io do per scontano una ristrutturazione del debito dei Piigs, e così per la Bundesbank, sarà arduo gestire il caos finanziario, e la politica monetaria del nuovo marco.
nel seguente articolo:
"Il bel risultato della libertà di finanza"
di Maurizio Blondet
Link:http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=31601&Itemid=100021
si evince la midiciale esposizione incrociata che hanno le banche francesi e tedesche, su sutti PIIGS, nel novembre 2010.
Vi invito a leggere il grafico del New York Times, riportato nell'articolo suddetto, che è da brividi per tali banche!!!
la Francia, con la sola Italia, era esposta per ben 511 miliardi di dollari!!! senza contare l'esposizione agli altri PIGS!!!
Le banche tedesche erano esposte su tutti i PIIGS, per oltre 700 miliardi di dollari!!!
Inoltre andate a leggere anche questa altra tabella del BIS, sempre del 2010:
http://2.bp.blogspot.com/-CTG8-PJRNYA/Tcf4EkQaUyI/AAAAAAAAD_8/LlWHZarZLAs/s1600/BIS%2Besposizioni%2Bai%2BPIIGS%2Bfine%2B3%2Btrim.gif
Per la Germania solo sui PIGS, senza l'Italia, facendo le somme, risulta una esposizione di ben 538 miliardi di dollari!
Ha ragione Carmen, l'euro costruto su misura per gli interessi tedeschi, ha divorato la residua competitività delle economie più deboli dell'UE,
ma adesso come una sorta di nemesi, gli si ritorce contro, e dovranno necessariamente incominciare a pagare, e molto salato, sia che decidano di evitare l'affondamento del TITANIC UE, e sia che lo lascino affondare!!!!
A loro la scelta.
Come già riportato nel precedente articolo di Gros,
RispondiEliminaecco un altro articolo, che descrive molto bene,
l'attività dell'elite finanziaria mondiale,
che non è affatto inesistente, o evanescente, men che meno che non conti un fico secco:
"Il Saccheggio dei predatori e la finanza assassina"
Link:http://www.reset-italia.net/2011/08/17/default-usa-wall-street-derivati-titoli-tossici/
saluti, Nicola
"Il diritto al default come contropotere finanziario".
RispondiEliminadi Andrea Fumagalli
Una finanza mondiale grande otto volte l’economia reale non è sopportabile. La politica monetaria aiuta la speculazione e solo il diritto all’insolvenza degli stati potrebbe smontarne il potere. L’Europa potrebbe cambiare le regole e unire le sue politiche fiscali............
Fonte: http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Il-diritto-al-default-come-contropotere-finanziario-9997
Sull'austerità.
RispondiEliminaIl fatto è che modificando le regole dell'emissione monetaria - e tornando a una moneta sovrana - non ci sarebbe bisogno di tutta questa austerità.
Intendiamoci: sono assolutamente d'accordo a diminuire il consumismo inutile e ad avviare una sorta di decrescita per risparmiare le preziose risorse, ma questo è un altro discorso.
Perché non possiamo avere i soldi per finanziare la ricerca, delle scuole di buon livello, una rete idrica funzionante, una riqualificazione energetica di tutti gli edifici, ecc ecc? Mancano i soldi? I soldi per portare alla piena occupazione delle risorse esistenti "devono" esserci, tanto più che non abbiamo il vincolo dell'oro o di altra moneta merce (ecco perché sono contraria all'oro). Piuttosto tutto questo deve assolutamente andare insieme a una regolamentazione attenta dei mercati finanziari, delle banche, e a dei limiti alla circolazione dei capitali.
LucaS, l'austerità più che essere inevitabile è da evitare, per il semplice fatto che non funziona. A parte la giusta austerità sul clientelismo e il parassitismo, e sulle riforme strutturali da fare(che spesso significa ammodernare le procedure operative del settore pubblico),tagliare il resto della spesa pubblica può rivelarsi deleterio, tanto più intacca l'economia e tanto più il debito aumenta anziché diminuire. Abbiamo visto che queste politiche di austerità sono continuamente fallite dall'Argentina ai PIIGS, a dirla tutta sono fallite da ben 25 anni dalla controrivolzuone fiscale, sia in Italia che nel resto del mondo hanno sempre portato a maggior debito, per il semplice motivo che ridurre le tasse non aumenta in modo così meccanicistico gli investimenti, la relazione esiste sì, ma si è dimostrata sempre molto debole...storicamente non si è ancora mai visto un Paese uscire dalla recessione grazie all'intraprendenza del privato, e considerando come tutte le recessioni sono sempre state precedute da bilanci in pareggio o comunque tendenti al pareggio, non vedo proprio motivi per attuare ancora una politica che in recessione è sempre stata fallimentare...è sicuramente meglio fare riforme strutturali con un paese in crescita che con un paese in recessione.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la sovranità monetaria, il pericolo di inflazione aumenta sempre di più finché si continua ad aspettare fino a quando la banca centrale inizia a finanziare i deficit di bilancio. Le imprese non si ammodernano, per cui i costi relativi rimangono alti e aumentano sempre di più, naturale quindi che prima facciamo riprendere il mercato e meno sussiste il pericolo di una grossa inflazione.
Ripeto, abbiamo la possibilità di noi dettare legge...
RispondiEliminaQuello che stanno facendo con la complicità dei politici, deve essere messo in evidenza.
Riportando quanto scritto da Nicola, sull'esposizione dei debiti "incrociati" tra le nazioni, emerge che siamo noi a far paura loro, non loro a noi.
Basta ricordare quello che è successo in un emirato arabo... se non sbaglio circa un anno fa, e possiamo ben capire che quelli che fanno la voce grossa, non lo hanno proprio questo potere.
Evidentemente occorre un potere politico che sia all'altezza. Non certamente questi. Anche se volenti o no, dopo aver raschiato il barile oltre ogni limite, vorrei vederli andare a dire al popolo che dobbiamo ancora pagare il debito...
Basta guardare a come stanno definendo la manovra --- mi sembra le azioni di una novella Penelope.
Per quanto riguarda la moneta sovrana, mi rifaccio NUOVAMENTE AL SIGNORAGGIO E alla truffa della riserva frazionaria da parte delle banche, anche se a qualche persona non piace parlarne.....;)))))
Saluti.
Orazio
Mi trovo perfettamente d'accordo con le argomentazioni di Nicola Z delle 10.45. Per quanto riguarda la finanziaria del governo, ridurre sprechi si, ma aggiungere altre tasse, rischia di essere inutile o dannoso. Dopo un mese di parlerebbe di nuova finanziaria e di altre tasse. No, aspettiamo cosa decide la Germania e negoziamo con i ns partner europei un ritorno alla lira meno cruento possibile. Purtroppo pero', abbiamo un governo debole perche' alla fine del mandato,ed anche la Francia e la Germania vanno verso le elezioni, insomma un bel casino generale. M.F.
RispondiEliminaAndrei piano con il dire che privato è bello. Se noi guardiamo meglio, ci accorgiamo che le cose stanno diversamente.
RispondiEliminaL' I.R.I per esempio dstrutta alias "svenduta per ripagare la truffa del depito pubblico nel 92", operazione riuscita da PRODI... era una società pubblica, anzi era la 6° società + importante di allora al mondo.
Ora vorrei vedere quante società private di un certo spessore riescono a tenere il passo... ovvero NESSUNA. Salvo scoprire che quelle che ci sono, hanno allegramente banchettato assieme ai politici per la loro spartizione del bottino, scusatemi azz... del debito pubblico.
Riportare a tutti con i piedi per terrra, ovvero spedire i colpevoli di questa scellerata azione dietro le sbarre, credo che sia il minimo che si possa e si debba chiedere.
L'attuale sistema monetaria è chiaramente una struttura truffaldina, il cui unico scopo è quello di spostare la ricchezza dal popolo ad una elite di banchieri, illuminati o come chiavolo sono.
Difendere un tale sistema è a dir poco criminale, per cui non mi appassiona la discussione tecnica o speudo tale, nè condivido quei discorsi mercantilistici o di tendenza "globali" che si fondano su tali assiomi.
Abbiamo avuto esempi clamorosi di stati che hanno optato per altre vie, ma ovviamente non se ne parla MAI.
Ci tengono o sperano di tenerci sempre ignoranti, attraverso la disinformazione e la menzogna.
Mi ribello a sentire discorsi di tale genere, li trovo odiosi nonché criminali.
Occorre al + presto riportare il tutto sotto un controllo statale NON GESTITO DAI POLITICI ma da tecnici capaci responsabili e responsabilizzati.
L'abolizione delle banche private o con limiti severi nella gestione della moneta OVVERO A LEVA 1 (UNO).
saluti.
Orazio
X Andrea:
RispondiElimina1-Che sia meglio fare le riforme strutturali quando l'economia va bene piuttosto che quando è in recessione non ci piove! Però se non le hai fatte prima non puoi incolpare il mercato o la spectre per la "tua" inettitudine e inoltre è perfettamente logico che i mercati pensino che se non l'hai fatto quando ti costava poco sia ancora più improbabile che tu lo faccia oggi che ti costa molto e avrai più resistenza.. e poi la chiamano "speculazione" come se fosse una roba da avidi o da svitati.
2-L'austerità secondo me invece ha funzionato abbastanza bene quando l'hanno fatta sul serio! però dobbiamo capirci meglio! Se si chiede all'austerità di ripagare interamente il debito greco allora non funzionerà, e nessun'altra ricetta funzionerebbe.. però la cosiddetta "austerità", cioè mettere fine alle follie del passato e riaggiustare almeno in parte il sistema.. ti permette di ripartire con un sistema sostenibile e competitivo, mentre senza ricascheresti nella stessa identica crisi solo dopo pochi anni! La stessa identica cosa che è successa per es. a GM: tutto passa in mano ai creditori (non come adesso che comandano ancora i paesi debitori), tutto l'attivo viene venduto (oggi vogliono i soldi ma si rifiutano di privatizzare quello che hanno!), e poi si rinegoziano tutti i contratti secondo le condizioni del mercato (austerità), e si fa default sul resto del debito facendo pagare agli investitori il giusto prezzo del rischio e già qualche mese dopo sono li a fare investimenti, a creare posti di lavoro e a guadagnare... mentre se la procedura dura molto sono tutti soldi che si perdono quindi è meglio perderci di più ma subito che non trascinarla per le lunghe come sta avvenendo con la Grecia, è cosi che si deve fare! In questo senso serve l'austerità! ma se si pretende che moltiplichi anche i pani e i pesci allora ok ammetto che in questo caso non funziona! Insomma finchè non riaggiusti i fondamentali resta tutto bloccato, questa è l'idea di fondo. Comunque io non sarei tanto per l'austerità quanto per l'efficienza: per es. io non taglierei del 10% gli stipendi a tutti i dipendenti pubblici ma licenzierei le migliaia di dipendenti inutili, liberalizzerei altra misura non di austerità ma che apre nuove possibilità nuovi posti di lavoro e investimenti... insomma attaccherei davvero le zavorre inamovibili che ci stanno facendo affondare... Se non lo fanno per forza poi non ottengono alcun risultato ma non perchè l'austerità non funzioni, perchè schiavi del politically correct e dei sondaggi non hanno le pal... di farla davvero! e allora perdono ogni credibilità e il problema diventa irrisolvibile perchè il mercato perde ogni fiducia come sta succedendo oggi all'Italia! Serve una procedura fallimentare anche per i governi, oltre che per le aziende! Ci guadagnerebbero tutti! LucaS
Caro Orazio,
RispondiEliminacomprendo il tuo sfogo, e ho già detto in passato che il Sistema finanziario, è in mano ai privati, che quindi in quanto tali, succhiano risorse finanziarie proprio ai bilanci degli Stati, in danno all'onesto lavoro dei propri cittadini. Comprendo anche che le discussioni mercantilistiche e di "tendenze globali", tu li trovi argomenti inutili, ma discutendoli, non facciamo altro che sviscerarne, le contraddizioni interne, dei Sistemi in atto, e la natura sostanzialmemte predatoria e truffaldina che vi si cela in profondità.
Riguardo, al SIGNORAGGIO primario, che mi pare ti stia molto a cuore, e giustamente, mi limito a citarti solo dati ufficiali, così non ci perdiamo inutilmente, in polemiche aspre e accuse di complottismo becero e senza fondamento.
La Banca Centrale Svizzera, di propietà pubblica (e quindi non privata), ha avuto nel 2009 un utile di 10 miliardi di Franchi, su una Base monetaria, ossia di banconote circolanti tra i cittadini, di 40 miliardi di franchi totali!!! Cioè il loro reddito da Signoraggio, è stato pari al 25% della base monetaria(Banconote stampate)!!! Niente male direi, considerando che questo utile, essendo pubblico, viene redistribuito, al governo confederale e ai cantoni!!!
Se noi Italia, facessimo solo per ipotesi, un azzardato e temerario paragone con la Svizzera(noi non siamo la Svizzera, e quindi neanche possiamo immaginare di attirare tutti gli enormi capitali, che arrivano agli elvetici), allora dovremmo applicare tale aggio del 25%, su un totale di banconote circolanti, nel 2009 di circa 130 miliardi di €; arriveremmo alla somma di 32,5 miliardi di €!!! Tale sarebbe, molto ipoteticamente e ottimisticamente, il reddito da signoraggio annuale per lo Stato italiano.
C'e lo sogniamo tale reddito da signoraggio quì in Italia!!! Siamo in mano ai privati, e soprattutto non siamo la Svizzera.
La Banca d'Italia, ha riconosciuto come signoraggio, al Tesoro italiano, nel 2008, la miseria di 57 milioni di €! Cioè una percentuale da prefisso telefonico rispetto agli ipotetici 32,5 miliadi!!!
E non a caso l'ex Governatore della Banca Centrale Svizzera Jean-Pierre Roth, in merito alla ipotesi di aderire all'euro, e quindi di conseguenza perdere la propria sovranità monetaria, dichiarò quanto segue:
"Ben più dell’orgoglio nazionale sarebbe stato ferito da un tale 'eurizzazione' dell'economia svizzera. Per prima cosa, un tale sviluppo avrebbe comportato la perdita del reddito da signoraggio. Con una base monetaria di circa 40 miliardi di franchi (26 miliardi di euro), che è di circa 5'700 franchi (3'700 euro) a persona, il signoraggio, nel nostro caso non è affatto banale. Ma ancora più grave, la perdita di autonomia monetaria causata da uno spostamento del franco dall'euro impedirebbe alla BNS(Banca Nazionale Svizzera) di creare liquidità in caso di bisogno ".
Mi pare fin troppo chiaro!!!
C'è altro da aggiungere per noi aderenti della
'eurizzazione'?
saluti, Nicola.
Quello che pensano i mercati finanziari è rilevante fino ad un certo punto. I mercati finanziari non conoscono mai veramente bene i fondamentali dei vari Paesi, e possono cambiare idea da un momento all'altro. Fino a poco tempo fa il debito era considerato buono, ora è improvvisamente cattivo...è un comportamento irrazionale, come è irrazionale pensare bene alle strette di bilancio per uscire dalla crisi quando invece sono controproducenti. Anche se le strette di bilancio ci faranno uscire dalla crisi, non è sinonimo di buone politiche e di mercati che avevano ragione, è sinonimo di botta di culo, visto che rappresenterebbe un evento storico eccezionale...le persone che sperano in questo stanno semplicemente sperando nella botta di culo.
RispondiEliminaPer le altre proposte, ripeto, le cose non sono così meccaniche come sembrano a prima vista, in recessione puoi anche tagliare le tasse, e far ridurre gli stipendi, ma vista la sfiducia generale, le imprese comunque non investono e non assumono altri lavoratori, peggiorando ancora di più l'economia e i conti pubblici. Per il resto clienterismo e parassitismo sono d'accordo come lo sono tutti del resto, compresa la necessità di dover migliorare l'efficienza pubblica, ad esempio avevo sentito la proposta di introdurre il BBZ(budget a base zero, tecnica usata dalle medie-grosse imprese per risparmiare sui costi) anche per le aziende pubbliche, chissà che fine ha fatto...
Per Nicola, comprendo l'osservazione da te fatta in merito alla prima parte del discorso fatta in data odierna.
RispondiEliminaCome hai fatto notare NOI CE LO SOGNAMO in quanto l'Itlia non è la Svizzera, ma tenendo i considerazione che la Svizzera ha una popolazione di circa 7 milioni di persone, ci rendiamo conto che da 7 a quasi 60 milioni di persone (italiane) le stime sono molto diverse... Vero?
A parte la Svizzera che comunque una forma di controllo vi è, in quanto per esempio per quanto lo scopo della BNS (Banca Nazionale Svizzera) non sia quello di fare utili, di utili ne fa. E di molto consistenti. La differenza , con le altre banche centrali, è che i suoi bilanci sono trasparenti e i suoi utili sono noti e distribuiti con un criterio per cui la stragrande maggioranza va alle istituzioni dello stato federale e dei cantoni. Cioè in sostanza ai cittadini che così certamente devono pagare meno tasse.Per darvi un idea della dimensione degli utili , per la BNS nel 2004 essi sono stati di circa di circa 21,6 miliardi di franchi svizzeri (circa 13,4 miliardi di euro). Nel 2005 l’utile è stato di 12,8 cui si devono aggiungere 21,5 miliardi di franchi solo per la vendita del patrimonio occulto di oro....? per un totale di 34,3 miliardi di franchi (circa 21,4 miliardi di euro).
Considerando che la svizzera ha circa 7 milioni di abitanti sarebbe come se i cittadini italiani tramite la banca d’italia (per la quota posseduta della BCE) avessero potuto disporre di utili per 104 miliardi di euro nel 2004 e per 170 miliardi di euro nel 2005 !!!!) E non vedo perchè gli utili della BCE dovrebbero essere di ordini di grandezza inferiori.Il punto è che il reddito da signoraggio della BCE è semplicemente ….sconosciuto. Ai normali cittadini s’intende. E anche agli stessi parlamentari europei, che pure teoricamente, hanno istituzionalmente una forma di controllo pur blanda sulla BCE.
Ora occorrebbe andare a vedere con precisione quanto in totale, prima in lire poi in euro, siamo stati rapinati.
Oltre questo aggiungerei il carico degli interessi che in questi anni sono maturati che, correggimi se sbaglio, ammontano annualmente a 70/80 miliardi di €.
Quando dico riprendersi il proprio diritto di emettere moneta, con uno strettissimo controllo del denaro che emigra, esattamente come c'era negli anni 70 va da se che di tutto quanto stiamo parlando basta ed avanza... "anche se giustifico" le tue osservazioni a riguardo.
Nota però che ho parlato solamente del signoraggio e non della riserva frazionaria... ancora peggiore.
Un saluto.
Orazio
A questo punto mi ci tirate per i capelli e sul signoraggio primario dico la mia.
RispondiEliminaMi piacerebbe conoscere la fonte dei conti che fai, Nicola, sulla BNS. I 10 miliardi possono essere utili derivanti dalla messa a riserva della base monetaria (quindi da signoragggio)? Mi sembra parecchio un utile del 25%.
Comunque la Banca d'Italia riceve il 12 circa % degli utili da signoraggio sulle banconote della BCE (quota dell'Italia), e questi in parte li mette a riserva, in parte li gira ai prorpietari privati e in parte allo stato.
Il problema centrale non sta comunque tanto negli utili da signoraggio, che siano pochi o vadano tutti allo stato - per quanto ovviamente anche questo ha una certa importanza. Il problema grosso sta nella scarsità di base monetaria circolante che abbiamo nella UE - pochissimo rispetto al PIL, meno del 10%. Abbiamo 110 miliardi di circolante circa su un pil di 1500 miliardi circa (cfre ricordate a mente).
Invece in Svizzera il rapporto base monetaria/PIL è almeno il doppio. Hanno oltre 40 miliardi di circolante su 300 miliardi di PIL.
Questa è la vera fregatura, a mio parere.
X andrea almagno
RispondiEliminaLa pensiamo in modo enormemente diverso! A parte le ruberie e gli sprechi io ho un'idea totalmente diversa del concetto EFFICIENZA. Secondo me lo stato può offrire gli stessi identici servizi utili (quelli inutili tipo burocrazia si cancellano direttamente)che offre oggi con molto meno della metà del personale di oggi (diciamo il 30%)! A quel punto tutti i problemi di bilancio sarebbero risolti, ci sarebbero i soldi per pagare i debiti, rimborsare le imprese e i contribuenti.
So che questo può sembrare impossibile ma non lo è affatto se consideri le enormi potenzialità delle nuove tecnologie e se si accetta che i servizi siano offerti in modo diverso da prima (per quale motivo in un mondo che cambia in continuazione lo stato è fossilizzato su procedure e organizzazioni vecchie di 100 anni). Esempio banale per farti l'idea: invece che 2 scuole aperte la mattina ne uso 1 con 1 turno la mattina e 1 turno il pomeriggio (le aziende fanno lo stesso da decenni, cosi come le università), faccio pesantemente ricorso all'e-learning e risparmio migliaia di professori (l'ho provato di persona e funziona benissimo, meglio delle lezioni in aula). Altro esempio l'altro giorno ho perso il portafoglio con tutte le carte dentro e sono andato a denunciarne la scomparsa dai carabinieri. In pratica un carabiniere che dovrebbe garantire la mia sicurezza è stato impegnato per mezz'ora per scrivere al computer.. quando possono mettere tutti questi documenti su internet e farlo fare esclusivamente ai cittadini, magari con una piccola guida per come fare, in modo da non far perdere tempo in scartoffie a chi è più utile sulle strade... se credi che sia un esempio idiota pensa a quanto personale di polizia e carabinieri è costretto a fare scartoffie anzichè il suo lavoro! Sono esempi, se applichi la stessa efficienza a tutto i numeri che ti ho indicato sono possibilissimi. Se non lo fanno è solo perchè non hanno le palle! non perchè è impossibile! LucaS
Meno male che almeno tu Carmen non ti sei bevuta questa leggenda metropolitana del signoraggio!
RispondiEliminaA me sembra che cerchiate sempre di complicare le cose quando sono semplicissime: lo stato spende molto più di quello che incassa! O incassa di più, quasi impossibile a meno di non provocare una fuga dei capitali all'estero e di ammazzare le poche imprese private rimaste.. oppure comincia prima a spendere solo quanto incassa e poi meno per rimborsare i debiti! Non mi sembra molto difficile da capire! LucaS
Qualcuno che conosce l'argomento ci può spiegare per favore quello che secondo lui succederebbe ai nostri risparmi in banca (o alle poste o dove volete voi) se si verificasse davvero "la fine dell'esperimento dell'euro"?
RispondiEliminaPerchè tanti ne parlano ma nessuno lo sa davvero, secondo me.
Grazie.
per Carmen e LucaS.
RispondiEliminaOgnuno può avere le sue idee in merito al signoraggio.
Ma ricapitoliamo per ben chiarire la situazione:
1 Lo Stato italiano, ha bisogno di 100 milioni di euro;
2 Emette Bot o altri titoli di stato per 100 milioni di euro;
3 La Banca centrale li acquista (un tempo direttamente, dopo la riforma del 92 mediante società autorizzate di intermediazione§) pagandoli con 100 milioni di euro emessi ad hoc a costo zero( in realtà lo sconto è limitato all'85%, ma fingiamo che sia totale per semplicità);
4 La banca centrale è ora creditrice di 100 milioni senza aver speso alcunchè o dato allo stato nulla, se non impulsi elettronici e carta stampata;
5 La Banca centrale vende ad altri (banche commerciali, fondi di investimento, risparmiatori, banche centrali straniere) questi 100 milioni di bot od altro..., ed incamera il ricavato;
6 Questi 100 milioni sono il suo guadagno da signoraggio, che mette in contabilità come debito, poi li tiene per sé a beneficio dei suoi azionisti;
7 in quanto ai Bot, via via che scadranno le rate di interesse e le date di rimborso del capitale, lo stato dovrà pagare ai vari portatori con denaro perlopiù tolto ai cittadini sotto forma di tributi;
8 Quindi, mentre il rapporto cittadini-stato di cui al punto 7 è effettivamente un rapporto di debito-credito interno al paese (tranne che per i titoli venduti a stranieri), i 100 milioni di cui al punto 6 sono il valore che i banchieri centrali hanno sottratto al popolo e tengono per sé in cambio di NULLA;
9 inoltre, poichè lo stato avrà bisogno di ulteriori erogazioni di denaro per pagare gli interessi sui titoli sopra richiamati di debito pubblico, essi lucreranno anche su questo;
10 Poichè il guadagno da signoraggio solo in parte viene reimmesso nel circuito produttivo industriale nazionale, il paese dovrà indebitarsi ulteriormente verso la banca centrale per pagare i titoli del debito pubblico in scadenza;
11 In tale modo, molti paesi occidentali hanno avuto una crescita esponenziale del debito pubblico e ora soffrono di una pressione fiscale intorno al 50% (che scoraggia gli investimenti ed il lavoro inducendo recessione o stagnazione), mentre gli stati devono destinare quote ampie e crescenti del bilancio pubblico al pagamento di debito ed interessi, rinunciando alle spese per infrastrutture, spese sociali ecc. nonostante abbiano un bilancio attivo, al netto degli interessi passivi su debito pubblico;
12 il risultato e che la gente finisce per vivere male lavorando sempre di + per pagare profitti dei banchieri privati proprietari della banche centrali;
13 in prospettiva - anzi - la situazione causa quanto sopra porterà ad avere uno stato che raccoglierà più tasse per i banchieri e sempre meno spenderà per la società.
TANTO PER ESSERE CHIARO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Saluti.
Orazio
sono d'accordo Lucas, ma sembra che tu voglia le cose troppo in fretta. Ammettiamo anche la possibilità di poter tagliare subito un 30% dell'amministrazione pubblica, hai mai pensato a che mega effetti può avere sul sistema economico un taglio così improvviso? direi che non c'è bisogno di ulteriori spiegazioni. Su questo fatto dell'efficienza in realtà non riguarda solo le imprese pubbliche, ci ho ragionato molto quando ho fatto uno stage universitario in una banca (ero nei back-office), ed ho notato come mai ci fosse così tanta gente che potrebbe benissimo essere licenziata, lavorano così poco che è abbastanza evidente che non ci sia un ottima gestione del personale. A dir la verità questa cosa l'avevo già riscontrata ancor prima anche in varie imprese industriali. Ora, la teoria di base che si insegna all'università dice che bisogna assumere lavoratori finché questi ti portano la produttività, lavoratori in eccesso sono solo un costo in più. E non hai idea di come tutte le imprese siano nella realtà dei fatti inefficienti, perché adottano sempre lavoratori in eccesso...per cui, se vuoi essere coerente con le tue argomentazioni, dovremmo licenziare quel 30% di impiegati pubblici più una fetta di quelli nelle imprese industriali più un altra fetta di quelli nel settore bancario, il tutto al solo scopo di raggiungere l'efficienza matematica del lavoratore marginale...portando però l'economia in recessione, facendo l'errore di aver confuso la microeconomia con la macroeconomia...come sempre preferirei tagliare i dipendenti pubblici in fase di espansione non in recessione, visto che ora non troveranno lavoro e dovranno vivere con sussidi alla disoccupazione, per cui alla fine al bilancio dello stato pesano ancora di più in termini di costi.
RispondiEliminaCiao Carmen,
RispondiEliminaquello che ho detto lo preso dal seguente articolo:
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/6/23/IL-CASO-La-Svizzera-vs-la-Banca-d-Italia-chi-ci-fa-guadagnare-di-piu-/94848/
tra l'altro la Svizzera attira enormi capitali esteri, quindi gli utili della BNS, sono fuori dalla nostra portata in ogni caso.
Interessante però questo documento della Banca Mondiale:
http://www.cerdi.org/uploads/ed/1998/1998.21.pdf
dove afferma si che la Cina ha potuto godere di un reddito da Signoraggio annuale, intorno al 7% del proprio PIL!!!!
Accidenti, che livelli!!! considerando però anche che la loro inflazione e massa monetaria, sono superiori ai livelli occidentali.
Comunque lo stesso documento dichiara espressamente:
"Looking at the narrow definition of seigniorage -the difference between the face value of money and its production cost- only cash must be taken into account",
cioè si definisce il signoraggio cinese come la differenza tra valore facciale e valore nominale delle banconote.
Niente male, detto poi dalla Word Bank!!!!
saluti, Nicola
@ Nicola e Orazio
RispondiEliminaIl link del Sussidiario chiarisce infatti che quella cifra di utili della BNS non si riferisce al reddito da signoraggio, ma agli utili totali della BNS. Ok.
Qui c'è un inghippo da chiarire. La definizione "ristretta" di signoraggio (quella su cui si fanno tante speculazioni) è relativa alla differenza tra valore facciale e costo di produzione delle banconote. Ok.
Però anche il doc sul signoraggio in Cina se si legge con attenzione mostra bene che ci si riferisce a quella definizione per stabilire quale deve essere la "base del signoraggio" su cui considerare il reddito che ne deriva. Questo si capisce molto bene anche guardando i grafici che ci sono. (Tra l'altro sarebbe un bel lavoro tradurre quel testo!) Infatti si può prendere in considerazione solo il cash (il circolante), oppure anche le riserve bancarie, e allora si parla di base monetaria.
Quello che conta capire però è che questo valore di base (circolante e riserve) definisce il "signoraggio" inteso come moneta emessa dallo stato in base al suo potere sovrano (e quindi non pagata, a meno del costo di produzione), e che poi da qesta base di moneta sovrana deriva un reddito, che è appunto il reddito da signoraggio.
In pratica schematicamente funziona così:
la Banca Centrale emette 1000 euro e compra i titoli di stato
lo stato prende i soldi
la BC mette al passivo dello stato patrimoniale i 1000 euro dati allo stato e all'attivo i titoli
da quei titoli nel conto economico trae un reddito (gli interessi) che rigira allo stato. In Svizzera glieli rigira tutti. In Cina anche. In Italia in parte, perché parte vanno agli azionisti (e a pagare le spese).
Dire che la Banca centrale si fa sparire i 1000 euro è tirar fuori una gabola gigantesca inesistente che travisa il problema e che purtroppo getta discredito su chi critica il sistema.
Il problema vero e reale ragazzi è che il potere di emettere la base monetaria è attribuito in via monopolistica alla banca, e il governo non può più decidere niente. La banca ovviamente per curare i propri interessi (dicendo che vuole evitare l'inflazione) ridurrà al minimo la base monetaria che per lo stato non è onerosa, e fonderà tutto o quasi tutto il sistema sulla moneta debito.
Si Carmen,
RispondiEliminasu quanto hai detto, sono naturalmente d'accordo!!!
Le Banche Centrali, ci quadagnano gli interessi, sui titoli di Stato, che in parte rigirano allo Stato.
Ma la vera espropiazione ai danni dello Stato, e quindi dei suoi cittadini, non è questa appena esposta, ma è proprio quello che hai detto tu! Cioè se in Italia circolano un ammontare complessivo di 136 miliardi € di cash(banconote stampate), queste sono state date alla collettività, non gratis, ma ripagate con lo stesso ammontare in Titoli di Stato! E quindi sono un debito per lo Stato e quindi per tutta la collettività!!! Tra l'altro è un danno doppio per il Bilancio Statale, perchè quel cash, oltre ad essere un debito, e quindi un passivo nel suo bilancio, è anche un mancato attivo che non ha, e che avrebbe avuto nel bilancio solo in caso di stampa in proprio del cash. Quindi un danno di 272 miliardi di €!!!
Perchè ricordiamolo che almeno le monetine, vengono coniate dalla Zecca dello Stato, ed il reddito da Signoraggio, sulle monete, viene messo all'attivo del bilancio!!!
Quindi in definitiva, la Banca d'Italia e le altre Banche Centrali, ci guadagnano, solo una parte degli interessi sui Titoli di Stato, ma il medesimo Stato si deve sempre indebitare per ottenere il cash che serve alla collettività!!!
E' questa l'assurdità inconcepibile, che io chiamo rapina alla collettività!!!
Cordiali saluti, Carmen
Caro Andrea Almagno,
RispondiEliminaconcordo al 100%, con quanto hai detto, e ti faccio i miei complimenti, per la chiarezza espositiva, e l'equilibrio e la moderazione che mostri nell'affrontare le tematiche trattate.
LucaS, dice molte cose condivisibili, ma anche lui dovrebbe avere più equilibrio, perchè quì non si tratta di beatificare lo Stato, e demonizzare le multinazionali!!! Bisognerebbe capire perchè le multinazionali, continuano a fare profitti da capogiro, mentre siamo in una fase di recessione per gran parte dell'Occidente!!! Sembra quasi una contraddizione in termini, ma come tutti ben sapete, non lo è affatto, nell'era della Globalizzazione supersonica, della delocalizzazione selvaggia, della finaziarizzazione mondiale dell'economia a livelli tirannico-totalitari, mentre tutti gli Stati dell'Occidente si impoveriscono.
Tra l'altro, LucaS ha detto di ridurre a molto più della metà il personale pubblico, portandolo al 30% dell'attuale livello, cioè una riduzione del 70%!!!
Benissimo, a patto che non la si faccia nel giro di qualche mese, ma nell'ambito di un programma ambizioso di ampio respiro, che duri almeno qualche lustro, perchè altrimenti ci troviamo con un esercito enorme di disoccupati, che in questa fase non troveranno mai nessun lavoro, anche perchè dopo i 40 anni, un essere umano è tagliato fuori da ogni possibile assunzione privata! Hai voglia a vantare titoli e competenze, se poi nell'immediato devi pure sfamare una famiglia!
Ah, già dimenticavo si può lavorare, nella raccolta di pomodori per 40-50 giorni all'anno, e per la vendemmia per 15 giorni in autunno. E quasi sempre senza contratto, perchè così si ha il vantaggio che si viene pagati di più. E la pensione te la puoi scordare, a meno che non ti riesci a pagare una assicurazione privata. Il resto dell'anno ti riempi il ventre con l'acqua, delle fontane pubbliche, che ti passa gratis lo Stato!!! Ma cosa vuoi più dalla vita!
Ma non è che per caso privatizzano pure le fontane pubbliche???
X Andrea Almago:
RispondiElimina1-Dell'efficienza o meno delle imprese private mi interessa relativamente, dato che non devo mantenerle io! Cmq se non sono molto efficienti credo che lo stato centri parecchio: per es. prova a licenziare un dipendente incapace o non più competitivo assunto a tempo indeterminato e straprotetto dalla legge (a scapito del giovane precario che deve lavorare anche per lui quasi gratis). Vedrai a che Vietnam vai incontro...
2-Io non voglio dire tagliamo il 30% dei dipendenti pubblici domattina! Ma vorrei che la gente capisse che questo passaggio è necessario! mentre c'è una sorta di tabu: i privati, spesso efficienti, possono essere licenziati in ogni momento, gli statali invece guai, come se fossero delle divinità! Non puoi licenziare nemmeno quelli che non si presentano al lavoro o che stanno sempre in malattia (parlo per esperienza personale, non per sentito dire)... e per mantenerli devi aumentare le tasse e spremere all'impossibile le imprese e i dipendenti privati (questo invece secondo te non incide sull'economia?) E poi questi dipendenti la menano "noi non possiamo evadere, fate pagare sempre a noi..." Ma sarete de coccio! Se non potete evadere chiedete meno spese e meno tasse no e smettetela di bervi tutte le scemate che vi dicono i sindacati, spesso gente che non ha lavorato 1 ora in vita sua o sta comoda dietro un tavolo di un'"azienda" pubblica! Allora propongo un programma spalmato su più anni: ogni anno si taglia il 5% dei dipendenti, non 1 di meno. Cosi non ammazzi l'economia, minimizzi i problemi sociali di queste persone e dai un segnale fortissimo ai mercati. Cmq io riformerei completamente anche i sussidi di disoccupazione secondo il modello danese ma molto meno generosi, soprattutto per i dipendenti pubblici, altrimenti questi vivono col sussidio fino alla pensione d'anzianità senza aver mai lavorato davvero!
3-Comunque qualsiasi soluzione è costosa! Bisogna scegliere se colpire chi lavora e produce o chi no! A meno che non ci sia qualche miniera gigante di petrolio o d'oro da qualche parte qui in Italia che mi è sfuggita, non vedo altre soluzioni. LucaS
Una sola domanda Carmen, dato che hai ignorato la mia definizione del Signoraggio, rispondi a questa domanda:
RispondiEliminaVisto che come dici tu : "la Banca Centrale emette 1000 euro e compra i titoli di stato e
lo stesso stato prende i soldi, la BC mette al passivo dello stato patrimoniale i 1000 euro dati allo stato e all'attivo i titoli" ti chiedo di rispondere se secondo te la B.C.E. e prima ancora Bankitalia, avessero veramente il capitale coperto non so di oro, argento od in altro bene che potesse in un qualche modo giustificare l'emissione/cessione di tale quantitativo di denaro.
Esiste invece il fiat monetario, in quanto una volta vi era la convertibilità con l'oro, ma ora "basta la parola".
Tanto per la cronaca, noi non sappiamo neppure quante banconote di euro ci sono in giro per il mondo dato che risulta essere questa una notizia molto riservata.
Oltre a questo, non dico nulla di nuovo nel sottolineare che queste stesse banche, l'elenco delle banche socie con bankitalia, devono essere ricapitalizzate in quanto sono di fatto fallite con "buchi spaventosi", per non parlare quelle degli altri stati... siamo in buona compagnia.
Se tu vai a prendere in prestito dei soldi, la banca ti chiede garanzie, ma in questo caso che cosa hanno loro in garanzia? suggerimento...
Le stampanti ed i loro computer, a no scusa si chiamano Banche.
Se questa non è truffa galattica non so in quale altro modo chiamarla - io lo chiamo Signoraggio guarda tu!!!
Fine del discorso, ho capito il tuo orientamento ed ognuno tiene la sua idea.
Saluti.
Orazio
Ciao Orazio, scusa non volevo ignorare la tua definizione di signoraggio, bensì cercavo di darti la mia!
RispondiEliminaComunque sulla tua domanda devo rispondere che secopndo me la copertura di oro non servirebbe a un emerito niente, non è quello il punto. La moneta a mio parere deve essere emessa gratuitamente per finanziare le necessità degli scambi. Almeno in gran parte. Buona notte, adesso, avremo modo con articoli successivi di confrontarci ancora su questi temi.
Per l'anonimo che chiedeva che succede ai nostri risparmi...sì, caro anonimo, ci hai proprio preso, nessuno lo sa esattamente, anche perché quando e se succederà un default e un'uscita dall'euro, saranno loro a regolamentarla. Noi possiamo prevedere sino a un certo punto. Certo è che è bene non avere titoli di stato né grosse somme in banca, sia perché le banche sono coinvolte sino al collo, sia perché potrebbe esserci una temporanea chiusura degli sportelli e poi ritrovarsi il capitale dimezzato - o fortemente tassato (servisse a qualcosa, lo capirei). Cercheremo di approfondire, man mano che ci si addentra nel tunnel le previsioni aumenteranno...
Saluti
All'anonimo del 4 settembre ore 18:44,
RispondiElimina"Eurozona, uscita da euro costerebbe 9.500-11.500 euro a persona"
"Il costo dell'uscita dall'euro da parte di un Paese debole sarebbe di 9.500-11.500 euro a persona il primo anno e di 3.000-4.000 euro a persona all'anno nel periodo successivo. Il che equivale a un 40-50% del Pil nel primo anno. E' quanto calcolano gli economisti di Ubs, sottolineando però che la probabilità di una rottura (break-up) dell'euro è vicina allo zero........"
Fonte: http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201109061000586425&chkAgenzie=TMFI
saluti, Nicola
Per Carmen, la mia osservazione sull'oro, era un modo di farti osservare l'assurdità di tale situazione.
RispondiEliminaOvvio che quanto ho indicato in principio ci sta tutto e, di conseguenza, il "furto" è totale e non parziale...(interessi)
Saluti.
Orazio