03/12/11

Vi State Sbagliando Tutti, la Stampa di Moneta Può Fermare la Crisi in Europa

Must read di Ambrose Evans Pritchard del Telegraph, che sfida i vigilantes contro la stampa di moneta affermando che l'austerità è un nonsense e una sentenza di morte per l'eurozona. 


Questo farà infuriare molti lettori - in particolare i vigilantes "austriaci" di internet - ma devo dirlo.

C'è l'idea quasi universale che la crisi dell'Europa possa essere risolta solo dai governi e dalla politica fiscale, con differenti vedute sul corretto dosaggio dell'austerità.

Mi permetto di dissentire. Questa è una crisi monetaria, causata da una banca centrale insipida che ha interrotto una fragile ripresa aumentando i tassi all'inizio di quest'anno, ha portato al collasso l'offerta di moneta nell'Europa meridionale, e ha causato una recessione completamente inutile - e profonda, a giudicare dal crollo nei nuovi ordini delle PMI manifatturiere a novembre.

Inutile dirlo, la drastica austerità fiscale sta peggiorando di molto le cose. Non si può spingere i due terzi della zona euro in una contrazione fiscale e monetaria sincronizzata, senza conseguenze.

Sopra l'ultimo grafico sugli aggregati monetari Italiani dalla Banca d'Italia.

L'economia dell'eurozona è nell'imminente pericolo di urtare contro la deflazione, abbattere l'intero edificio ad incastro del debito sovrano e gli istituti di credito in difficoltà. E teniamo a mente che l'interconnessione del sistema bancario Europeo - tra cui Regno Unito, Svizzera, e paesi Scandinavi - è di 31 miliardi di €. Roba grossa.
Questa crisi può essere fermata molto facilmente dalla politica monetaria, che operi tramite la vecchia regola di Hawtrey-Fisher-Friedman sulle operazioni di mercato aperto che espandano la quantità di moneta nella misura ideale per mantenere in equilibrio la crescita del PIL nominale.

Questo non risolve il 30 per cento di disallineamento delle valute intra-EMU tra Nord e Sud, naturalmente, ma letteralmente "risolve" la crisi di solvibilità per l'Italia e la Spagna. Questi paesi non sarebbero insolventi se la BCE non li avesse cacciati in depressione facendo implodere la loro offerta di moneta.

Sì, lo so che ci sono un sacco di banchieri centrali che dicono o pensano che la politica monetaria non può fare questi miracoli. Si sbagliano. Certo che può. Un'intera generazione di politici sono stati depistati dentro dei cul-de-sac come il “creditism”(Bernanke), o le religiose teorie Tedesche sulle "contrazioni fiscali espansionistiche". (A proposito, la scorsa settimana in Irlanda ho scoperto che l'esperienza del paese del 1980, utilizzata come un manifesto per bambini di questo credo, si basa su dati falsi. Non convalida affatto la teoria).

Hanno dimenticato alcune basilari lezioni di storia economica. Come l'ha messa Adam Posen della Bank of England, il disfattismo politico ha preso il sopravvento.

Non ho idea se il capo della BCE Mario Draghi crede veramente al mantra che è costretto a pronunciare. Poco importa. Ma la sua insistenza sul fatto che questa crisi deve essere risolta dai governi - con "un nuovo patto fiscale", come l'ha chiamato oggi - è un'omissione di doveri d'ufficio.

Sì, l'articolo 123 del trattato di Lisbona rende illegale l'acquisto diretto di titoli di Stato. L'articolo è assurdo. Si tratta di un fondamentale difetto di progettazione dell'Unione monetaria.

Ma la BCE sta già violando le regole nel modo peggiore possibile, acquistando le obbligazioni degli stati in difficoltà, a 8 miliardi di € alla settimana - abbastanza per spaventare i possessori di obbligazioni residue riducendoli a creditori junior (sotto la BCE), ma non sufficiente a risolvere il problema. La politica è idiota.

Quello che dovrebbero fare è il quantitative easing, che in realtà è perfettamente legale secondo i trattati UE e il mandato della banca. La dottrina pilastro della BCE non dice che la moneta M3 dovrebbe crescere a 4.5%? Beh, questo non succede. E' in contrazione dal mese di ottobre, mese su mese. Quindi, si può procedere.

La crisi può senza dubbio essere immediatamente fermata dalla BCE. La banca può riportare il Club Med oltre l'ostacolo. Sceglie di non agire per ragioni politiche, perché questo significherebbe una maggiore inflazione per la Germania. Questo è lo sporco segreto. Si deve crocifiggere chiunque per mantenere l'inflazione Tedesca interna sotto il 2%.

A proposito, ho trovato molto strana l'esuberanza dei mercati per la
Fed-BoJ-ECB-et al currency swap. I rendimenti Spagnoli a 10 anni sono scesi di 100 punti base.

"L'intervento coordinato di ieri della banca centrale era come il capitano di un volo transatlantico che prende il microfono per dirci che, benché tre dei quattro motori siano andati, l'ultimo rimanente ci può portare a destinazione", ha dichiarato Steen Jakobsen da Saxo Bank.

"Le banche centrali sono ora l'unica fonte - o motore - di finanziamento per le banche. Sì, questo significa che ora abbiamo ancor più garanzie di denaro a buon mercato/liquidità nel sistema, ma è ancora un aereo pericoloso, con un solo motore. La liquidità della banca centrale è quel motore, mentre il mercato privato che un tempo rappresentava gli altri tre motori, si è bloccato e ha smesso di funzionare."

"Le banche francesi hanno perso oltre € 120 miliardi di finanziamenti a breve termine dal mercato degli Stati Uniti nell'ultimo mese, e la durata del finanziamento è sceso da una media di 44 giorni a meno di 5 giorni."
Abbastanza.

Cosa stanno pensando i mercati? Che un bazooka EFSF-FMI sarà presto pronto con 1000 miliardi di € di potenza di fuoco? O che il Cancelliere Angela Merkel sia in procinto di cedere sugli Eurobonds e lo stimolo della BCE? Che la BCE faccia un ammutinamento contro la potente Bundesbank.

Senza dubbio qualcosa verrà fuori dal vertice della UE del 9 dicembre, ma la probabilità di un intervento rivoluzionario è finora scarsa. Ritengo che il flirt dei ministri delle Finanze Austriaco, Olandese e Finlandese con il campo delle colombe è un cambiamento notevole, ma ieri Merkel stava ancora dicendo: "Nein, Nein, Nein".

Chiaramente molti investitori pensano che il dramma della banca centrale di mercoledì è un segno che sta iniziando qualcosa di grande, e che le autorità d'Europa e del mondo lo "capiscano", alla fine.

Beh, mi dispiace. Il mondo l'ha capito, OK, ma la Germania no, e nemmeno la BCE.

22 commenti:

  1. Ciao Carmen! :)
    Ogni commento a questo articolo appare superfluo.
    Che dire? Che anche le casalinghe capiscono un qualcosa di elementare e non si capacitano di come chi per ideologia chi per salvar la poltrona continui imperterrito per la sua strada che porterà al disastro collettivo.

    Io credo che ci sia una soluzione: di notte qualche membro della Fed si introduca dentro la BCE e rubi le due matrici dell'€.
    Che deve fare la Fed? Oltre che inondarci di $ non può, poveretta!

    RispondiElimina
  2. Carmen,
    sai che c'è qualcuno della scuola austriaca, qualcuno che tu conosci perché ne avevamo parlato, che non scrive da una settimana?
    Credo che il motivo sia perché è a corto di argomenti. :))

    RispondiElimina
  3. Certo, stampiamo soldi alla pene di segugio e tutto si risolverà magicamente, come negli USA, no? 16mila miliardi di dollari stampati in tre anni, risultato: crisi che peggiora, 50milioni di americani che mangiano con le tessere annonarie, disoccupazione record, debito pubblico record, inflazione reale al 17%, persino lo Zimbabwe abbandona il dollaro per passare allo Yuan perchè teme che il dollaro USA faccia la stessa fine del loro che erano arrivati a stampare banconote da un trilione!

    Ma ci faccia il piacere ci faccia...

    RispondiElimina
  4. stampare è una cazzata, lo sanno tutti. Ma risolve i problermi a breve salvo rimandarli amplificati qualche mese dopo. Per quello che l'unica statista presente oggi in questo scialbo panorama di esperti di econimia è la Merkel, una femmina tedesca,una grande femmina che sta tenendo testa a tutti questi burocrati con le stampanti accese che stanno innondando il mondo dfi cazzate. Spero solo che la Merkel tenga fino in fondo e non si lasci convincere.

    RispondiElimina
  5. Ciao Claudia, alla fine se non stampano ci faremo le monete complementari, eh, che ne dici?...

    e naturalmente gli austriaci sono arrivati, col loro tipico stile soft...(ma in Austria sono tutti così?)
    A proposito, l'avete visto quel grafico sugli aggregati monetari in Italy? Sono davvero alle stelle!!!

    RispondiElimina
  6. Anonimo e Pigreco.......studiatevi un pò la storia. Vi suggerisco un'attenta lettura degli ultimi cento anni di politica monetaria e gli effetti successivi economici.
    La scuola austriaca funzionerebbe solo se tutti applicassero le stesse regole. Mi spiego meglio, il mercato si autoregola in un contesto di sani principi che rispettino i diritti dell'uomo e non in un contesto dove vale la regola del profitto a qualsiasi costo.
    Visto come sono le cose lo Stato deve colmare le crepe create da questo capitalismo selvaggio in barba alla scuola austriaca.
    Le banche centrali hanno l'importante ruolo di regolare la moneta.....altrimenti che ci stanno a fare?
    Bell'articolo Carmen

    RispondiElimina
  7. questo post mi fa tornare alla memoria una vecchia storiella:

    un signore, di una certa età, era solito recarsi in banca per prelevare il contante che gli serviva per i suoi acquisti.

    L'impiegata, seccata dalle numerose visite dell'uomo allo sportello bancario, gli consigliò l'uso dell'assegno:

    L'anziano, incuriosito dalla "novità", chiese spiegazioni alla donna: "Scriva l'importo che le serve su questo pezzo di carta, firmi e lo dia al posto del denaro"

    L'uomo felicissimo prese il blocchetto di assegni e, seppur titubante, iniziò ad usarlo.
    Ma appena si accorse che la "magia" funzionava davvero, iniziò a fare compere a più non posso finchè il suo conto corrente andò in rosso.

    L'impiegata, al telefono, avvisò il vecchietto che doveva recarsi al più presto in banca per versare subito del denaro sul conto corrente per appianare lo scoperto, "prima che il direttore se ne accorga, mi raccomando!!"

    "Nessun problema!" esclamò il vecchino ed in men che non si dica fu dinnanzi alla gentil donzella: "il suo conto corrente è in negativo ci vuole subito un milione (di lire)" disse lei, quasi sussurrando, all'uomo.

    Il vecchietto, per niente scosso, si mise a compilare per benino un assegno e lo consegnò alla stupita impiegata, che solo in quel momento, comprese...

    ...che l'uomo voleva pagare, ingenuamente, l'assegno scoperto con un altro assegno scoperto.

    Il problema sono gli aggregati monetari e le banche centrali sono restie a stampare?

    La soluzione è semplice: dotiamoci di libretti per gli assegni, tanto sono gratis.

    Antipatix

    RispondiElimina
  8. "e naturalmente gli austriaci sono arrivati, col loro tipico stile soft...(ma in Austria sono tutti così?)"

    Il tipo stile soft che si tende ad avere con chi causa sfracelli da decenni bullandosi poi in giro della propria abissale ignoranza.

    "A proposito, l'avete visto quel grafico sugli aggregati monetari in Italy? Sono davvero alle stelle!!! "

    E intanto l'inflazione in Europa raddoppia, con L'Italia fra le teste di serie, il petrolio sfonda di nuovo 100$, ecc, ma tanto voi vi stampate la moneta complementare in cantina e poi ve la mangiate e siete a posto, giusto? :'D

    RispondiElimina
  9. Io non ho causato sfracelli, Pritchard nemmeno.
    A mio parere la moneta da noi è troppo scarsa. Le monete coimplementari servirebbero a facilitare gli scambi della piccola economia locale. Il problema sarebbe la gestione, non facile ma nemmeno impossibile.
    Comunque a parte l'ironia, se si vuole costruire un mondo migliore, bisogna imparare a discutere senza animosità e con rispetto reciproco. Se credete che qui siamo abissalmente ignoranti e causiamo guai, andate nei vostri blog a diffondere la vera conoscenza.
    E questo dell'anonimo delle 18:49 è l'ultimo commento irrispettoso che pubblico.

    RispondiElimina
  10. Carmen,
    gli anonimi nel mio blog li elimino, tu hai troppa pazienza. :)

    Senti, mi ha ricordato l'amico Not_only che negli anni '70 giravano quegli assegnini che sostituivano le monete. Ho un vago ricordo...
    Quella sarebbe un'ottima soluzione, se la BCE non fa niente. E' a una cosa del genere che ti riferivi quando parli di "moneta complementare"?

    @ Pigreco San Trader:

    tu, evidentemente hai qualche "Santo" a cui appellarti, io no. :)
    A meno che la tua idea di trader sia quella di andar short sul Mondo, allora comprendo che tu non voglia stampare nulla.

    RispondiElimina
  11. Claudia, aldilà dell'anonimato secondo me è il rispetto che conta. Si può essere oltremodo arroganti anche con un nick...comunque il minimo è un nome, anche questo è vero. Resta il fatto che non pubblico più arroganza, nick o non nick.

    Sì, mi riferisco proprio a qualcosa del genere, per esempio già da tempo circolano da qualche parte gli SCEC, non ne sono più molto informata, ma sulla rete si trovano di sicuro...

    RispondiElimina
  12. Ma la domanda finale non si è risposto!
    Perchè la B.C.E., al di la di quanto affermato nel testo non stampa?
    Quale è il secondo o terzo fine che si propone di raggiungere?
    Oltre ai debiti di cui si tanto sbandiera, è evidente che c'è dell'altro ma cosa?
    Sia per caso il N.W.O. tanto caro alla massoneria, alla banca ed alla Chiesa?
    Perchè di questo ho sentore...
    Saluti.
    Orazio

    RispondiElimina
  13. Scusate l'intrusione
    Non sono pratico di blog o forum
    Sono capitato qualche mese fa per caso su questo blog e da allora lo leggo ogni giorno.
    Ho un quesito da porvi
    Se un altissimo numero di persone decidesse di cambiare i propri conti in Euro in conti in Dollari cosa succederebbe?
    E' un dubbio che mi è sorto qualche giorno fa quando ho sentito alcune persone dire che forse era meglio iniziare a mettere i propri soldi al riparo dal possibile crollo dell'Euro.
    Grazie
    Saluti
    Daniele

    RispondiElimina
  14. l'acquisto dei titoli della BCE sarebbe solo un asset swap, titoli contro riserve bancarie. non è "stampare moneta" qualunque cosa vogliano dire i detrattori. l'unica "stampa di moneta" è il deficit statale, che è un aumento di asset finanziari netti. la Banca Centrale scambia solo un asset (il titolo) con un altro (la riserva bancaria o base monetaria).
    l'unica cosa che fa è cambiare la composizione del portafoglio del detentore. aveva un titolo, ora ha un deposito (e la banca in cui il detentore ha il conto, ottiene riserve bancarie). tutto qua.

    in più:

    le banche non prestano in funzione delle riserve quindi potrebbero essercene trilioni come il QE americano, e nulla cambia, l'unica cosa che succede è un eccesso di riserve tale nel mercato interbancario che le banche spingono i tassi d'interesse overnight a 0. se la BC non vuole che accada, paga un tasso d'interesse sulle riserve in eccesso, la FED e la BCE lo fanno. la BCE lo chiama deposit facility. oppure ritira la liquidità settimanalmente offrendo un deposito a tempo, come sta facendo ora la BCE che funzionalmente è identico alla deposit facility (c'è solo una piccola differenza sul tasso pagato dalla BC). ma l'aumento di riserve non muta né in negativo né in positivo l'ABILITA' di estendere il credito delle banche.

    tutto qua, l'inflazione è ben'altra cosa, e non sicuramente l'aumento di riserve bancarie nella pancia delle banche. letture consigliate:

    http://moslereconomics.com/2011/11/26/mmt-to-the-ecb-you-cant-inflate-even-if-you-wanted-to/

    http://moslereconomics.com/2011/11/14/it-must-be-impossible-for-the-fed-to-create-inflation/

    saluti

    RispondiElimina
  15. Insomma, Alfredo, il QE è quello che sta già facendo la BCE col suo SMP, un asst swap, titoli in cambio di riserve, solo che lo fa in modo troppo limitato, e i tassi non scendono quanto potrebbero, giusto?
    Invece, se la BCE acquistasse i titoli direttamente all'emissione dal tesoro, finanziando il deficit, allora si avrebbe vera espansione monetaria. Che peraltro adesso sarebbe necessaria, no?

    In merito a quanto domanda Daniele (ciao Daniele, sei il benvenuto, nessuna intrusione), io direi che se tutti facessero così si accelererebbe il crollo dell'euro. Tuttavia, la Fed potrebbe difendere il dollaro per impedirgli di salire troppo, come per esempio ha fatto la Banca centrale svizzera acquistando euro in cambio di franchi svizzeri, in controtendenza...cosa ne pensi Alfredo?

    RispondiElimina
  16. Sì Carmen, l'SMP è funzionalmente un quantitative easing. anche se in realtà loro settimanalmente "ritirano" la liquidità offrendo un deposito a termine su cui pagano un interesse per evitare che rimangano riserve in eccesso. il QE invece era definitivo, e la FED pagava un interesse. non che sia del tutto differente, ma meglio precisare.

    dipende che intendi per espansione monetaria. anche i titoli di Stato son moneta diciamo. è meglio parlare (come le scuole post-keynes mi hanno insegnato) di asset finanziari netti. un deficit spending aumenta gli asset finanziari netti dei beneficiari, perché non crea contestualmente una passività. invece ogni intervento della BC è sempre asset swap, anche se compra al mercato primario, titoli contro riserve.

    voglio dire, è l'atto della spesa a deficit che crea asset finanziari netti, chiunque sia l'acquirente dei titoli.

    per questo parlare di espansione monetaria è fuorviante, perché tutto ciò che le scuole mainstream considerano "espansione monetaria" è sempre un asset swap, titoli contro riserve e se l'acquirente è il singolo cittadino, è titolo contro deposito (e riserve per la banca in cui ha il conto).

    prendi il classico caso di Friedman, dell'elicottero che butta banconote. questa non sarebbe un'operazione di politica monetaria, ma un'operazione fiscale, perché aumenterebbe gli asset finanziari netti!

    quindi adesso sarebbe necessario (e molto pure) il deficit spending.

    RispondiElimina
  17. sì, penso che sarebbe un grosso problema per l'euro, e farebbe apprezzare molto il dollaro.

    RispondiElimina
  18. http://neweconomicperspectives.blogspot.com/2010/01/helicopter-drops-are-fiscal-operations.html

    RispondiElimina
  19. Bell'articolo di Ambrose Evans-Pritchard,

    un uomo saggio, che pur essendo inglese si rende conto che portare l'euro al suo dissolvimento, non farebbe bene nè al suo Regno Unito, nè al resto del mondo.
    Ed è per questo che si oppone con foga, all'incomprensibile intransigenza della Germania, accusata persino da Sarkozy di essere folle tanto da portarci verso la catastrofe.
    L'autore Ambrose Evans-Pritchard, è lo stesso che scrisse questo articolo:

    Euro-federalists financed by US spy chiefs.

    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/1356047/Euro-federalists-financed-by-US-spy-chiefs.html

    Insomma dietro lo sconcertante, fallace e zoppicante progetto euro, così come ci è stato antidemocraticamente imposto, c'è stata una precisa volontà degli USA, che hanno spinto e finanziato massicciamente per imboccare il progetto così come è sotto i nostri occhi.
    Ma se poi il progetto euro, fallisse miseramente, quale progetto alternativo se ne potrebbe avvantaggiare????
    MISTERO!!!! Ai posteri l'ardua sentenza!!!

    saluti, Nicola.

    RispondiElimina
  20. dati ufficiali M3 area euro

    http://sdw.ecb.europa.eu/quickview.do?SERIES_KEY=117.BSI.M.U2.Y.V.M30.X.1.U2.2300.Z01.E

    saluti
    Antipatix

    RispondiElimina
  21. Antipatix, i dati ufficiali che ci hai linkato sono dati in valore assoluto dagli anni 80 e non sono significativi di per sè.
    Come tu saprai, la BCE prende a riferimento, ai fini del controllo dell'inflazione (lo saprà fare, dato che è il suo unico obiettivo!) la variazione percentuale sui 12 mesi che non deve superare il 4,5%. Siamo ben al di sotto.

    Quindi i dati sono quelli riportati dal telegraph, che riproducono esattamente il grafico contenuto nel bollettino mensile della BCE qui linkato, dove si dice:

    "Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi di M3 – che comprendono i depositi a breve termine e i contratti pronti contro termine e che rappresentano l’aggregato monetario più ampio per cui è disponibile una tempestiva scomposizione per settore – è salito al 3,4 per cento in maggio, dal 3,0
    di aprile." (si intende la variazione annuale aggiornata mese per mese)

    http://www.bancaditalia.it/eurosistema/comest/pubBCE/mb/2011/luglio/mb201107/andamenti_07_11.pdf

    RispondiElimina
  22. tra l'altro vorrei far notare che a livello di inflazione, l'intervento nel secondario o nel primario da parte della Banca Centrale è irrilevante. sia da un punto di vista tecnico, come il link di NEP che ho messo, conferma, tramite analisi delle semplici transazioni, sia da un punto di vista pratico.

    tutti conosceranno la classica storiella che l'inflazione italiana degli anni 70/80 era data dall'intervento della Banca d'Italia nel mercato primario, acquistando i titoli invenduti. dunque, stampando moneta ---> inflazione ---> male. dunque quando ci fu il divorzio all'italiana, tutto si calmò!

    ora. considerato che tutti gli Stati, chi più chi meno, ebbero inflazioni a due cifre date da ben altri questioni, in particolare shock esterni, consideriamo l'attuale (2011) caso del Canada.

    il Canada ha una BC che compra e interviene nelle aste primarie, da anni, citando il dipartimento delle finanze canadese:

    "The Bank of Canada participated up to 15 per cent in nominal bond auctions and up to 25 per cent for treasury bill auctions. During the evaluation period, the Bank of Canada participated at a constant 10 per cent of all 2-year auctions and 15 per cent of all 5-year auctions. The minimum purchase by the Bank of Canada changed in the 10-year and 30-year sectors from 10 to 15 per cent in January 2008"

    che non è troppo dissimile dal caso italiano. ora, se si osserva l'inflazione del Canada, non hanno nessun picco d'inflazione come sostengono i "no alla BC alle aste primarie!" né hanno un'alta inflazione, si guardi qui per la serie storica:

    http://www.indexmundi.com/canada/inflation_rate_(consumer_prices).html

    detto questo, io consiglio a chi vuole urlare continuamente all'inflazione, quantomeno di capire: 1) le transazioni che avvengono in qualunque caso si voglia prendere in considerazione; 2) i dati in generale; 3) come funzionano gli altri paesi e se ci son prove di ciò che si sta affermando; 4) cos'è l'inflazione;

    in caso contrario il dibattito tende ad essere ideologico ed una ripetizione trita dei dogmi da libro di testo (che è più o meno la bibbia dell'economista da bar).

    RispondiElimina