02/11/12

Per la Corte dei Conti Greca l'Austerità Viola la Costituzione, mentre la Società è in caduta Libera.

Non sono solo i Cardinali della Corte di Karlsruhe (dice ZeroHedge) che oppongono il loro "NO" alle decisioni dell'Europa. Questa volta è la Corte dei Conti Greca che potrebbe deliberatamente affossare l'intero procedimento del prossimo prestito.



Ecco il fatto riportato da Keep Talking Greece:

La Corte dei Conti Greca (Ελεγκτικό Συνέδριο) ha giudicato “incostituzionali” gli imminenti tagli alle pensioni (per la quinta volta consecutiva dal primo “salvataggio”, ndt), alle gratifiche natalizie e pasquali e alle ferie, la riduzione delle indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali, l'aumento dei limiti di età richiesti per il trattamento pensionistico dei lavoratori e di tutte le persone a basso reddito.



I 30 giudici hanno motivato la loro decisione sostenendo che questi tagli sono contrari agli Articoli 2,4,22 e 25 della Costituzione in quanto contrastano con il dovere sancito nella Costituzione di rispettare e proteggere la dignità umana, il principio di uguaglianza, di proporzionalità, e la tutela del lavoro. 
 
Le decisioni della Corte non sono vincolanti per il Parlamento, ma questa sentenza apre una via legale a chiunque voglia sporgere denuncia contro questi provvedimenti.

I tagli sopra richiamati fanno parte del pacchetto di misure di austerità da 13,5 miliardi di euro che dovrebbe essere votato dal parlamento Greco la settimana prossima. La sentenza mina alle fondamenta l'intero pacchetto, in quanto questi tagli formano almeno la metà delle misure di austerità.

E' la prima volta che la Corte dei Conti Greca emana una sentenza di questo genere, da quando nel Maggio 2010 il paese ha chiesto l'aiuto internazionale e ha concluso accordi per i prestiti che hanno gettato nella povertà milioni di famiglie. 

Le ragioni della Corte Greca possono essere meglio comprese leggendo un reportage di Elena Becatoros di Associated Press, che dipinge un quadro della società greca in caduta libera: 

Il mercato del pesce ad Atene

Atene – Un cartello appeso al muro in un ospedale di Atene fa appello ad un comportamento civile da parte dei pazienti: “I dottori in servizio non riscuotono lo stipendio da Maggio. Per favore rispettate il loro lavoro.”

I pazienti e i loro parenti si soffermano un attimo e poi vanno oltre,  oramai abituati a questi malinconici messaggi. In un paese in cui 1.000 persone al giorno perdono il lavoro, molti tra quelli che sono ancora occupati non vedono uno stipendio da mesi. Quella che prima era un'anomalia ora è diventata la normalità, e coloro che hanno un lavoro retribuito puntualmente si considerano un'eccezione alla regola.

Ad un osservatore occasionale, tutto potrebbe sembrare normale ad Atene. C'è ancora traffico, i ristoranti e i bar sono aperti, la gente sorseggia caffé ghiacciati seduta ai tavolini all'aperto. Ma sotto la superficie c'è una società in caduta libera, fatta a pezzi dalla crisi finanziaria più terribile che il paese abbia mai visto da mezzo secolo a questa parte. 
 
Sono passati tre anni da quando il governo Greco ha informato i suoi partners dell'eurogruppo che il suo deficit era molto più alto di quanto inizialmente riportato. E' stata la miccia che ha scatenato la turbolenza finanziaria che ancora opprime pesantemente i paesi dell'eurozona. Sono seguiti innumerevoli negoziati tra i paesi dell'EZ e il FMI per trovare il modo di porre un freno alla crisi e fermare il contagio. 
 
Risultato: la Grecia ha dovuto introdurre stringenti misure di austerità in cambio di due pacchetti di salvataggio internazionali del valore totale di 240 miliardi di euro, tagliando salari e pensioni e aumentando le tasse.

Le riforme sono state penose e il paese affronta il quarto anno di recessione. 
 
La vita ad Atene è spesso scandita da grandi o piccole manifestazioni, a volte anche tutti i giorni. File di negozi chiusi in mezzo a qualche ristorante ancora  aperto. I vigilantes fanno le ronde nei quartieri, impegnati a fare “pulizia”, dato che a detta loro i poliziotti troppo demoralizzati non riescono più a controllare la città. Gli estremisti di destra picchiano gli immigrati, gli anarchici picchiano i teppisti di destra, e i residenti locali disperati acclamano gli uni o gli altri, mentre la società diventa sempre più polarizzata.

La Nostra società è sul filo del rasoio” ha detto recentemente il Ministro dell'Interno Nikos Dendias, dopo che lavoratori in sciopero dei cantieri navali hanno fatto irruzione all'interno del Ministero. “Se non riusciamo a contenerci, se non possiamo mantenere una coesione sociale, se non riusciamo a continuare ad agire nel rispetto delle regole...temo che finiremo col diventare una giungla.”

Standard di Vita Distrutti

Vassilis Tsiknopoulos gestisce un banco al mercato del pesce di Atene, e lavora dall'età di 15 anni. Guadagnava bene, dice, mentre avvolge una triglia in un cono di carta per un cliente. Ma le famiglie non ce la fanno più a spendre, e molti ristoranti hanno chiuso.

Il pescivendolo 38enne a mala pena sbarca il lunario.
Comincio a lavorare alle 2.30 del mattino e lavoro sino a circa le 4 del pomeriggio. Non dovrei avere qualcosa in cambio? Non ha senso lavorare solo per coprire i costi. … Dimmi, questa è vita?"
 
Il Presidente del mercato del pesce, Spyros Korakis, dice che c'è stato un calo del 70% degli affari negli ultimi tre anni. Parlando tra il frastuono delle grida dei pescivendoli e gli spintoni dei clienti che cercano di aggiudicarsi l'affare migliore, Korakis spiega che i giorni delle grandi spese sono finiti, che la gente compra sempre meno e scegliendo i pesci più a buon mercato. 
 
Le imprese private hanno chiuso i battenti a migliaia. La disoccupazione è al record del 25%, e oltre la metà dei giovani sono senza lavoro. Strette tra i redditi in calo e le imposte in continuo aumento, le famiglie hanno difficoltà a sbarcare il lunario. L'aumento dei prezzi del carburante per il riscaldamento ha fatto sì che quest'anno molti inquilini hanno scelto di non acquistare il combustibile. Per superare l'inverno, se la caveranno con le coperte, le stufe a gas e a legna, e le file alle mense per i poveri sono sempre più lunghe.

Alla fine della giornata, come il mercato del pesce a poco a poco va chiudendo, un mendicante striscia tra le bancarelle, raccattando il pesce scartato dal pavimento e dai canaletti di scolo.

"Sono qui dal 1968. Mio padre e ancora prima mio nonno erano in questo business " mi dice Korakis "Ma non abbiamo mai visto le cose messe così male."

La pazienza di Tsiknopoulos si sta esaurendo.

"Sto pensando di chiudere," ha detto, "ci penso ogni giorno. Chiudere, e partire."


GIUSTIZIA

Una mattina di qualche giorno fa, in un affollato tribunale civile nella città settentrionale di Salonicco, serpeggia la frustrazione. Attori, imputati e avvocati tutti aspettano l'inevitabile - l'ennesimo rinvio, l'ennesima data del processo.

Lo sclerotico sistema giudiziario della Grecia è stato colpito da uno sciopero prolungato che ha ridotto il funzionamento dei tribunali a solo un'ora al giorno, per la protesta dei giudici e dei pubblici ministeri contro i tagli salariali.

Per Giorgos Vacharelis, significa che la sua annosa ricerca di giustizia si allunga ancora di più. Il fratello minore di Vacharelis è stato picchiato a morte in una fiera nel 2003. L'aggressore è stato condannato per aver provocato una lesione mortale ed è stato incarcerato. La famiglia riteneva che le ragioni della morte del ragazzo di 24 anni non erano mai state completamente spiegate, e ha intentato una causa civile per danni. Quasi 10 anni dopo, Vacharelis e i suoi genitori speravano che il caso si sarebbe finalmente chiuso. Ma alla data del processo, fissata a fine settembre, c'era lo sciopero. Ora è stata fissata una nuova data: 28 febbraio, 2014.

"Questo significa per loro un aggravio di costi, ma soprattutto un aggravio psicologico, perché ogni volta devono ripercorrere la storia dell'assassinio del loro parente ", dice Nikos Dialynas, l'avvocato della famiglia.

Vacharelis e la sua famiglia sono in preda alla disperazione:
"Se uno straniero vedesse come funziona in Grecia il sistema giudiziario, direbbe che siamo pazzi. Ogni volta che veniamo in tribunale ci sentiamo ancora più indignati. Partecipiamo a un teatro dell'assurdo."

VIGILANTES

Nel mese di settembre, bande di uomini hanno fracassato le bancarelle degli ambulanti immigrati nelle fiere e nei mercati di frutta e verdura. Dei video postati su Internet hanno mostrato gli incidenti che avvenivano alla presenza di parlamentari del partito di estrema destra Golden Dawn. Prima un raggruppamento marginale, Golden Dawn - che respinge le accuse di aver effettuato attacchi violenti contro gli immigrati – ha fatto ingresso nella politica mainstream. Ha preso quasi il 7 per cento dei voti nelle elezioni di giugno e 18 seggi su 300 al Parlamento. Un recente sondaggio indica che il suo consenso sta salendo al 12 per cento.

Gli immigrati e i gruppi per i diritti umani dicono che c'è stato un aumento allarmante degli attacchi violenti contro gli immigrati. La Grecia è stata la principale porta d'ingresso dell'UE per centinaia di migliaia di immigrati clandestini - e gli stranieri sono ben presto diventati i capri espiatori dell'aumento della disoccupazione e della criminalità.

Benché non ci siano statistiche ufficiali, i migranti raccontano di pestaggi a caso per mano di delinquenti che si fermano per chiedere da dove vengono, e poi li attaccano con mazze di legno.
Gli assalti sono in aumento dall'autunno del 2010, ha detto Spyros Rizakos, a capo di Aitima, un gruppo per i diritti umani che si occupa dei rifugiati. Le vittime spesso evitano di denunciare i pestaggi, perché si trovano nel paese illegalmente, mentre i colpevoli sono raramente presi o puniti, anche se gli attacchi sono segnalati.

«Non abbiamo imparato niente dalla storia? Quello cui assistiamo è una situazione che sta precipitando, il tessuto sociale è distrutto", ha detto Rizakos. "Sono molto preoccupato per la situazione in Grecia. Ci sono molte persone disperate ... Tutto questo crea un cocktail esplosivo."

In risposta alle pressioni per una maggiore sicurezza e per un giro di vite in materia di immigrazione clandestina, all'inizio di agosto il governo ha ordinato delle retate di polizia ad Atene. Alla fine di ottobre, la polizia aveva rastrellato quasi 46.000 stranieri, di cui più di 3.600 sono stati arrestati per trovarsi nel paese illegalmente.

La polizia dice che nei primi due mesi dell'operazione, c'è stato anche un calo del 91 per cento del numero dei migranti che entrano nel paese illegalmente dal confine nord-orientale con la Turchia, con 1.338 migranti arrestati nella zona di frontiera rispetto ai 14.724 arrestati negli stessi mesi del 2011.


SANITA'

Una manifestazione di disabili nel centro di Atene, gli animi sono surriscaldati.

Nello sforzo del paese di ridurre il suo debito, la spesa sanitaria è stata ridotta. Gli ospedali pubblici lamentano carenze di tutto, dalle garze alle attrezzature chirurgiche. Le farmacie sono regolarmente in sciopero o si rifiutano di fornire le prescrizioni della sicurezza sociale, perché i fondi del governo non hanno rimborsato i farmaci già acquistati. I benefici sono stati ridotti e i lavoratori ospedalieri spesso non vengono pagate per mesi.

Nel paese, a soffrire sono i più vulnerabili.

"Quando le farmacie sono chiuse e non riesco ad avere la mia insulina, che per me è la vita, cosa devo fare? ... Come possiamo sopravvivere? " chiede Voula Hasiotou, membro di un'associazione di diabetici che partecipa alla manifestazione.
I disabili continuano a ricevere benefici graduati a seconda della gravità della loro condizione. Ma sono terrorizzati di poter subire dei tagli, e in ogni caso sono influenzati dai generali tagli di spesa e dalle problematiche delle farmacie.
"Stiamo combattendo per una vita dignitosa", ha detto Anastasia Mouzakiti, una paraplegica che è venuta alla manifestazione dalla città settentrionale di Salonicco con il marito, anche lui portatore di handicap.

Con esigenze extra come sedie a rotelle e assistenza a domicilio per le attività quotidiane come lavarsi e vestirsi, molti dei disabili della Grecia stanno lottando per sbarcare il lunario.

"Avremo bisogno di una sedia a rotelle fino alla morte. Se si rompe questa sedia a rotelle, come faremo a pagarla? Con quali soldi? "


Costas Kantouris di Salonicco ha contribuito a realizzare questo reportage.


 



9 commenti:

  1. Viene male allo stomaco a leggere questo post. I pensieri si affollano nella mente. Domande senza risposta. Come possiamo accettare in silenzio che questo avvenga a dei nostri fratelli? Davvero fare finta di niente, sperando che un Grillo riesca a rovesciare il tavolo, è sufficente perchè quello che accade in Grecia non accada anche da noi?

    Mi chiedo anche come sia possibile sentire dai media mainstream che i tedeschi non sono disposti a pagare per gli errori degli altri. Ma cosa hanno fatto i greci per meritarsi quello che gli stanno facendo? Hanno evaso le tasse? Hanno assunto troppi dipendenti pubblici? Hanno truccato i conti con i consigli illumuinati della Goldman Sachs?

    Se la punizione è giusta, allora mi chiedo, nonostante io non sia d'accordo completamente con la versione ufficiale, quanti secoli di fame avremmo dovuto infliggere alla Germania Nazista per aver gasato sei milioni di ebrei e aver messo a ferro e fuoco mezzo mondo?

    Ed inoltre, ci rendiamo conto che se provocano la metà della catastrofe greca in Italia, qui vine fuori un casino tale che quello greco è un parco giochi al confronto?

    Quanto ci vuole perchè la smettiamo tutti di vivere strisicando e ci alziamo in piedi e muoriamo con onore?

    Quanto?

    Nibiru.

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  2. Certo che l' austerità praticata in piena recessione è incostituzionale. E' criminale, non ci sono dubbi. Le misure di tortura sociale, la compressione dei diritti socioeconomici delle fasce più deboli, il costringere i popoli ad accettare, sotto il peso dello shock economico, notevoli e a loro svantaggiose mutazioni alle loro Costituzioni è F A S C I S M O. Le austerità sono totalmente inutili, sadiche e peggiorative. La lezione della Grecia, ma anche della Spagna del Portogallo, ce lo insegnano. In Italia dopo un anno di tonnellate di austerità il debito è finanche aumentato dal 120 al 126% del rapporto PIL. E'aumentata la disoccupazione, è crollato il PIL, le aziende chiudono una dopo l altra, la produzione industriale ( eravamo i primi in Europa nel 1997 con la lira ) è in caduta libera, il 20% delle famiglie non riesce ad arrivare a fine mese, il potere di acquisto viene polverizzato da una tassazione insostenibile, i consumi sono regrediti di 30 anni. Certo proprio 2 grandi idee quella di costruire una unione monetaria tra Paesi finanziariamente assai dissimili, e dalle economie storicamente differenti. Paesi forti e Paesi deboli hanno adottato la stessa moneta, agganciando il cambio senza flessibilità ( senza poter svalutare per paeggiare gli squilibri ), e quella di mettere i governi nelle mani dei mercati per finanziarsi ( ai tassi che essi decidono, assoggettando totalmente gli Stati ). Come è possibile ancora non riconoscere l' EVIDENTISSIMA INSOSTENIBILITA DI UN SISTEMA MONETARIO che ha di fatto diviso l europa in due gruppi : i creditori e i debitori. Con i primi, i Paesi più forti, che ingeriscono profondamente e antidemocraticamente nella politica interna dei secondi, condiziandone le scelte in materie fondamentali quali le politiche fiscali,monetarie,economiche, tramite il braccio della commissione europea e della Bce che di fatto hanno sostituito gli Stati, svuotando Parlamento e Senato delle loro funzioni. Basterà il solo mercato a sciogliere questo sistema criminoso ?? Temo proprio di no.

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  3. Impressionante come la storia si ripeta in modo crudele. La dittatura della NAZIFINANZA tedesca ed europea sta affamando i fratelli greci e tutto il Sud Europa.
    Sono stato ad Atene e a creta a settembre e la povertà di respirava nell'aria.

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  4. L'Europa ha affamato con gli Usa i paesi di mezzo mondo per secoli. Ora arriva il conto.

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  5. Carmen,

    questo è l'inferno che negli anni a venire, vorranno portare anche in Italia!!!
    Del resto lo dicono apertamente i prossivi vincitori delle elezioni nazionali italiane: "faremo la giusta politica, nel solco dell'agenda del governo Monti, come vuole il Capo dello Stato Napolitano"!!!!!
    Hai capito cara Carmen, "faranno tutto nel solco dell'agenda Monti", alla fine lo scopo dell'imposizione del governo Monti, era vincolare i successivi governi sulla stessa agenda segnata da Poteri Sovranazionali ed antidemocratici, per condurci nel solco della devastione sociale simil-ellenica.

    Sono letteralmente nauseato!

    Neanche il M5S potrà salvarci, se essa non prenderà di petto apertamente la dittatura finaziaria della "più Europa"!!!

    saluti affranti, Nicola

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  6. Fino a qualche anno fa sarebbe sembrato il racconto di un film di catastrofi americano, tipo "The day after" o simili..
    Assurdo..
    Non parlano del Botswana, e neppure della Corea del Nord o di qualsivoglia paese sottosviluppato.. descivono la Grecia oggi! non il Burundi..bensì la GRECIA!

    Ale

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  7. Carissimi, da quando la Grecia ha cominciato a ricevere gli aiuti internazionali, il numero dei suicidi è drasticamente aumentato. Il governo ha autorizzato la vendita nei supermercati di cibo scaduto, ad un terzo del suo prezzo, su questo devo scriverci un post.

    La moneta unica è peggio del relitto barbarico di Keynes, è il futuro da incubo orwelliano del nostro pianeta. Speriamo di svegliarci prima del suo compimento.

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  8. Nicola_Z : e' cosi', l'ABC e' pronto ad infliggerci la tortura, dobbiamo essere puniti dalla nuova Spectre.

    Mossler: sono d'accordo al 1000%, MA, TUTTI QUANTI, cerchiamo per un attimo, ad occhi chiusi, di ricordare quando Mr. FOSSETTE GIULIVE, a.k.a. Mr. Prodi + Mister Babbuino Rugoso (alias ex President de la Republique), con gli occhietti che sprizzavano GIOIA e SODDISFAZIONE, ci annunciavano la buona NOVELLA: HABEMUS EURO! Gioite, siamo liberi, siamo una grande e unica nazione continentale: gli spezzeremo le redini agli orientali e agli yankees!

    Il giulivo coscione sulla sua bicicletta, mutandone super tecnologiche, non riusciva a contenere l'adipe per la gioia.

    E tutti a correre impazziti verso il Bancomat piu' vicino per TOCCARE CON MANO la nuova Scottex dai bei colori; erano cosi' sexy quelle banconote, no?

    Ricordiamo l'eccitazione nel 2002? Era 10 anni fa....adesso le Nazioni muoiono, e quello che Bagnai chiama l'Hidalgo Don Mariano si eccita ancora di piu'; il suo sogno distruttivo sta per realizzarsi; si sentira' sollevato come il Dottor Stranamore......

    Dedico questo mio rantolo alla Luna e ai poveracci del Sulcis e delle acciaierie rispettose dell'ambiente: neanche in quelle fogne li lasciano in pace i signori da 100.000 Euro/mese.

    Che schifo.

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  9. Gaspare
    Le attuali tragiche condizioni del popolo Greco sono un'anteprima di quanto avverrà all'Italia se non si riesce a fare qualcosa per liberarci dall'attuale situazione e dal precipizio in cui stanno per scaraventarci i capitani che qualcuno ha messo al timone della Nave. Quello che mi sconcerta è che ci siano ancora tanti italiani che vorrebbero il bis.

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