Nel suo
commento sulle
elezioni tedesche, Wolfgang Munchau, condirettore del Financial Times, sottolinea come questo esito elettorale
dia solo nuovo
fiato alla pratica del extend
and pretend, ossia
'tirare avanti facendo
finta di niente':
nulla sarà
risolto.
Angela Merkel è riuscita ripetere il successo di Konrad Adenauer, che nel 1975 si assicurò la maggioranza assoluta con lo slogan : "Niente esperimenti". Perseguire il pareggio del bilancio, rifiutare piani di salvataggio o meccanismi di condivisione del debito, per non parlare poi di addirittura cancellare il debito, può sembrare ad occhi inesperti una politica prudente e responsabile. Invece, dice Munchau, la storia purtroppo insegna che forzare un'eccessiva austerità durante una recessione, posticipare una ristrutturazione del debito divenuta inevitabile, o ritardare l'altrettanto inevitabile ricapitalizzazione del sistema bancario, è un modo di procedere alquanto “spericolato”, o per usare l'espressione di Adenauer, un vero “esperimento”.
Angela Merkel è riuscita ripetere il successo di Konrad Adenauer, che nel 1975 si assicurò la maggioranza assoluta con lo slogan : "Niente esperimenti". Perseguire il pareggio del bilancio, rifiutare piani di salvataggio o meccanismi di condivisione del debito, per non parlare poi di addirittura cancellare il debito, può sembrare ad occhi inesperti una politica prudente e responsabile. Invece, dice Munchau, la storia purtroppo insegna che forzare un'eccessiva austerità durante una recessione, posticipare una ristrutturazione del debito divenuta inevitabile, o ritardare l'altrettanto inevitabile ricapitalizzazione del sistema bancario, è un modo di procedere alquanto “spericolato”, o per usare l'espressione di Adenauer, un vero “esperimento”.
Munchau
individua tre conseguenze di politica economica della vittoria di
Angela Merkel:
“ Primo, e più importante: l'approccio alla soluzione della crisi - o non-soluzione - non cambierà. Alcuni investitori hanno espresso la speranza che la cancellierà accetterà ciò che in gergo è noto come "official sector involvement" - ossia consentire il condono di una parte del debito. Questo non accadrà. Alcuni vogliono che la Banca centrale europea cancelli in parte il debito da essa detenuto, nell'ambito delle sue operazioni di rifinanziamento. Nemmeno questo è probabile, data l'ostilità del pubblico tedesco, della Bundesbank ed eventualmente anche della Corte costituzionale tedesca a qualsiasi forma di finanziamento monetario del debito pubblico. La risoluzione della crisi attraverso una qualsiasi forma di cancellazione del debito non trova alcuna base giuridica nell'UE e politicamente rappresenta un campo minato.
La mia ipotesi è che la risoluzione delle crisi prenderà sempre più la forma di ciò che in campo bancario si chiamerebbe "extend and pretend” : dilazionare la scadenza dei prestiti, ridurre i tassi di interesse e far finta che il credito sia ancora esigibile. Tutto questo manca di trasparenza ed è antidemocratico. Nella crisi della zona euro, occorrerebbe estendere la scadenza dei prestiti all'infinito e ridurre i tassi di interesse a zero. Probabilmente ce l'hanno chiaro, ma il valore attuale netto dei prestiti crollerebbe. Quindi ci sarà un terzo programma greco, un secondo programma portoghese, e poi rispettivamente il quarto e il terzo. Tutto sarà rimandato. Nulla sarà risolto.
In secondo luogo, la vittoria di Angela Merkel lascerà immutato il suo approccio generale alla politica macroeconomica, anche se, come mi aspetto, lei entri in una grande coalizione con i socialdemocratici ( SPD). Non si dovrebbe mai sottovalutare la tendenza all'ortodossia del SPD, quando va al governo. Il partito continuerà a sostenere l'attuale politica di bilancio restrittiva nell'eurozona.In particolare, la Merkel respingerà l'idea che la Germania possa usare il suo margine di manovra fiscale per controbilanciare l'austerità nel sud. Userà argomenti legali: tutti nella zona euro hanno sottoscritto il fiscal compact, che costringe a politiche fiscali restrittive per ridurre il rapporto debito/Pil. Non vi è nessuna disposizione di legge o dei trattati che permetta ai paesi di rinviare la riduzione del debito per un periodo prolungato allo scopo di realizzare una migliore combinazione di politiche macroeconomiche. La mancanza di disposizioni di tal genere non è un caso.
Più di recente, l'austerità è stata un po' allentata, permettendo la lenta e debole ripresa. Ma, dal momento che gli obiettivi di bilancio stanno peggiorando, mi aspetto che l'anno prossimo la politica fiscale tornerà fortemente restrittiva. Lo stiamo già vedendo in Italia.
Il terzo effetto economico della vittoria Merkel è che posticipa il momento in cui la Spd tornerà a una prospettiva più macroeconomica. Questo potrebbe ancora accadere, ma non nei prossimi quattro anni. La mia ipotesi è che il partito sosterrà pienamente le politiche ortodosse della signora Merkel, in cambio di un paio di impegni di spesa acchiappa-voti su cause cui è particolarmente legato.
La SPD non si è mai ripresa politicamente dal salto nel supply-side economics sotto Gerhard Schröder, il predecessore di Angela Merkel. Continua ad esorcizzare il keynesismo proprio nel momento in cui l'Europa ne avrebbe più bisogno."
Mah....qualcuno pensa che abbia vinto la sinistra,altri che l'ala neoliberista sia stata sconfitta,io credo che abbia vinto la politica del rigore e dell'austerità,non credo che cambierà nulla,anzi siamo alla stretta finale(telecom),l'SPD ha lasciato già dichiarazioni in tal senso,non credo inverosimile un governo di larghe intese,tanto caro ai nostri piddini.Munchau ha visto giusto.Claudio
RispondiEliminaCopieranno i Tedeschi e fonderanno una SPD anche in Italia: Sinistra Per Destra, l'SPD!
RispondiEliminaFaranno propaganda da sinistra per politiche per la destra......
......ooops! Ma non è che siffatto partito esiste da noi già da vent'anni??
Ecco, pensavo di aver trovato qualcosa di nuovo invece ho scoperto l'acqua calda!
:-D
All'SPD può applicarsi il "metro" politico utilizzato dal PUD€ italico:
RispondiElimina"I prossimi due anni saranno perciò una corsa verso il baratro, in cui una classe politica cementificata negli slogan neo-liberisti della fine degli anni '80, condurrà l'intera Nazione (nel caso "Europa"), sbandierando, prima di affondare, presunte richieste all'UEM di allentare l'austerità: ma solo perchè quella che loro considerano praticabile e "misurata" è più che sufficiente alla definitiva degradazione sociale ed economica, mentre far apparire Olli Rehn o Schauble come formalmente "arginati" allunga di qualche mese la presunta legittimazione dei "liquidatori finali"...
http://orizzonte48.blogspot.it/2013/08/usque-tandem-i-liquidatori-zeloti.html
Quel "metro" i Pude ormai ce l'hanno tatuato sul deretano.
EliminaCosì non se lo dimenticano.
A Rai news-24 parlano dello scorporo della rete telefonica da Telecom.
RispondiEliminaMa uno scorporo dei politici della casta dai nostri zebedei non lo fanno?