Il Brussels Blog del Financial Times coglie alcune dichiarazione del ministro delle finanze irlandese su quanto si dice nelle segrete stanze a proposito di OMT: solo l'Italia farebbe scattare le stampanti della banca centrale. (ma non c'è da rallegrarsene)
Dato che per
più di un anno la crisi della zona euro è rimasta in sordina sui mercati
finanziari, quelli di noi che ancora sono preoccupati
per le sue conseguenze e per come
sta cambiando l'Europa, a volte si sentono
come una piccola banda di maniaci che
offre i suoi pronunciamenti talmudici ad un ristretta compagnia di drogati dalla
crisi.
Ma di tanto in tanto uno di questi dibattiti arriva all'attenzione di un pubblico più vasto. E una
di quelle occasioni sembra essersi verificata nel corso delle ultime settimane a proposito dell'Irlanda e del programma di
acquisto titoli della Banca Centrale Europea, noto come Outright
Monetary Transactions ( OMT ).
Per quelli che non hanno seguito
ossessivamente la materia,
la discussione è importante perché la maggior parte dei funzionari
e analisti di mercato attribuiscono all'
OMT, in sostanza, il merito di aver posto fine alla
fase più
infuocata
della crisi della zona euro dello scorso
anno.
Una volta che Mario Draghi, il presidente della Bce , ha
annunciato che era disposto a comprare all'infinito le obbligazioni
sovrane dei paesi in difficoltà, non vi era più
motivo di panico per nessuno. La BCE, quando le cose fossero davvero
andate male, avrebbe utilizzato le sue tasche senza fondo da
prestatore di ultima istanza. In altre parole, per la prima volta
dall'inizio della crisi, gli investitori hanno sempre avuto un
acquirente garantito per i titoli da loro detenuti. Le svendite
febbrili si sono concluse e gli oneri finanziari sono scesi ai
livelli relativamente bassi in
cui si
trovano
oggi.
Ma ciò che è sempre sembrato strano rispetto all'OMT è che nessuno
sembrava essere d'accordo sulle modalità attraverso le quali un paese
dovesse qualificarsi per accedere all' OMT.
Ciò che era chiaro è che non era come i programmi di acquisto di bond della Federal Reserve o della Banca d' Inghilterra, dove i banchieri centrali acquistano Treasuries e Gilt di loro spontanea volontà.
Ciò che era chiaro è che non era come i programmi di acquisto di bond della Federal Reserve o della Banca d' Inghilterra, dove i banchieri centrali acquistano Treasuries e Gilt di loro spontanea volontà.
Draghi ha messo giù un paio di condizioni chiare (che sono qui sul sito Internet della BCE ). La condizione più importante era che un paese doveva essere in un programma di salvataggio su vasta scala o comunque avvalersi di una delle linee di credito offerte dal fondo di salvataggio della zona euro da € 500 miliardi - un qualcosa di particolare chiamato ECCL, per "enhanced conditions credit line".
La ragione di questa condizione era abbastanza chiara : sia un
piano di salvataggio che un ECCL sono accompagnati da misure di di
austerità e riforme rigorose, cioè la BCE si voleva assicurare che
il suo denaro non sarebbe stato utilizzato per finanziare delle spese pubbliche folli.
Il che ci porta all'Irlanda. Quando il governo irlandese ha
annunciato questo mese che stava per uscire dal suo piano di
salvataggio nel mese di dicembre, senza
richiedere una linea di credito - noto anche come "
programma precauzionale" - la maggior parte degli osservatori,
tra cui il FT , hanno riferito che tra le conseguenze più importanti
vi era che l'Irlanda non si sarebbe più potuta qualificare per
l'OMT. Ma, la scorsa settimana, Michael Noonan, il ministro delle
finanze irlandese, ha insistito che ci eravamo tutti sbagliati.
Parlando
alla stampa prima di una riunione dei ministri delle Finanze
della zona euro, ha voluto precisare questo:
“C'è un equivoco da parte di alcuni commentatori sull' OMT. L'OMT non è mai stato inteso dalla BCE come una disposizione specifica per particolari paesi in difficoltà. E' sempre stata prevista come una disposizione per la zona euro più allargata nel caso di difficoltà sistemica, e anche ora è così. Non avere un programma precauzionale non ci dà alcun vantaggio sull'OMT in futuro, ma non ci dà nemmeno nessuno svantaggio, se vi è un rischio sistemico in tutta la zona euro."
Queste parole hanno causato un certo dibattito nella comunità degli osservatori dell'OMT, dal momento che Noonan è sembrato affermare che l'Irlanda non ha bisogno di una linea di credito per poter beneficiare dell'OMT. Prima che questa impressione si potesse diffondere, Jörg Asmussen, il membro del consiglio esecutivo della BCE incaricato dei rapporti con Bruxelles, ha detto all'Irish Times che senza una linea di credito l'Irlanda non è, nei fatti, qualificata per poter beneficiare dell'OMT.
Quindi l'affermazione di Noonan è sembrata essere un po' esagerata, e l'intervento di Asmussen sembrava por termine alla questione. Ma le osservazioni di Noonan sono importanti anche per un'altra ragione. Insistere sul fatto che l'OMT non è "mai stato inteso" come un "fondo diretto a specifici paesi" - beh, a che diamine è destinato allora ?
Un indizio arriva dalle osservazioni
più approfondite fatte
da
Noonan al parlamento irlandese all'inizio della settimana, di cui
molti non hanno colto l'importanza. In quel dibattito, Noonan dice di
aver avuto una lunga conversazione su questo problema con nient'altro che Mario Draghi in persona:
"C'è un equivoco in Irlanda, anche ai più alti livelli di pensiero economico, circa l'OMT. Ho avuto una lunga conversazione con Mario Draghi e i suoi due vice presidenti a Francoforte. L'OMT non è una politica di intervento in singoli paesi che si trovino in difficoltà. Se l'Irlanda avesse un problema, l'OMT non sarebbe la soluzione. Se c'è una difficoltà sistemica con l'euro che interessi diversi paesi dell'eurozona, l'OMT è un'opzione. Anche se essere dentro un programma è una delle condizioni necessarie per avvalersi dell'OMT, questo non rende un paese automaticamente ammissibile all'OMT."
L'OMT non è mai stato applicato. Secondo Mr. Draghi, l'OMT è uno strumento adatto a una crisi sistemica dell'euro e si applica in tutta la zona euro. Se ci si trovasse in questa situazione sarebbe applicato all'Irlanda come a qualsiasi altro paese. Per ogni paese che se ne avvalesse ci sarebbero delle condizioni, quindi ci sarebbe una qualche forma di programma. Non ci siamo esclusi, né siamo dentro, né abbiamo cambiato la nostra posizione rispetto a questo."
Se Noonan ha riportato con precisione la sua conversazione con
Draghi, la natura stessa dell'OMT sembra cambiare. Per coloro che
hanno dimenticato quei giorni bui della metà del 2012, l'OMT era
stato creato essenzialmente per salvare la Spagna - non "
diversi paesi" - che al momento sembrava essere in procinto di
seguire la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo nel buco dei
salvataggi. E non c'è niente nelle "caratteristiche tecniche"
dell'OMT che dica che è uno strumento previsto solo per una "crisi
sistemica ".
Per
molti mesi , mentre alti funzionari e traders dibattevano
pubblicamente sul fatto se l'Irlanda o il Portogallo sarebbero stati i
primi paesi a utilizzare l'OMT per riuscire a ritornare pienamente sul
mercato obbligazionario, a livello privato era divenuta opinione comune tra gli analisti e persino alcuni leader europei che l'OMT
probabilmentenon sarebbe mai stato utilizzato per i piccoli paesi. Era l'ultimo rimedio di emergenza, come quando si deve rompere il vetro dell'estintore. E l'unico paese che potrebbe rivelarsi così problematico
sarebbe l'Italia, il cui carico di debito è così grande che
semplicemente non ci sono abbastanza soldi da nessuna parte - se non le
macchine da stampa della banca centrale - le uniche che potrebbero realmente incidere sulle sue obbligazioni sovrane.
Quindi l'OMT è solo per l'Italia? Michael Noonan sembra essere il primo leader della zona euro che conferma pubblicamente questo sospetto di lunga data. Succederà? Sarà il mercato obbligazionario a deciderlo.
Già forse l'OMT è stato creato solo per "salvare" l'Italia, cioè il bacio della morte della Troika, schioccato con massicce dosi di arsenico nella bocca europeista senza se e senza ma, dell'Italia.
RispondiEliminaIl nostro caro ministro irlandese Noonan ha detto anche qualche altra terribile verità, naturalmente tenuta occulta dai nostri media illuminati, ecco qui:
"Ma attenzione, tira davvero brutta aria sul comparto bancario e - di conseguenza - su quello del debito sovrano, strettamente correlati soprattutto nei Paesi cosiddetti periferici. Come vi dico da mesi, nulla sarà più come prima e Cipro non è stato affatto un caso unico ed emergenziale, non resterà un unicum, bensì un qualcosa che farà scuola. A confermarlo, non in una chiacchierata informale ma durante il convegno “Future of Banking in Europe” dell’altro giorno, il ministro delle Finanze irlandese, Michael Noonan, il quale ha detto chiaro e tondo che in futuro, nell’eurozona, per salvare le banche in difficoltà verrà attuata la confisca dei risparmi depositati, attraverso prelievi forzosi e congelamenti dei conti.
D’altronde, tutti gli strumenti legali per mettere in atto queste misure estreme sono contenuti e spiegati nel Meccanismo di Risoluzione Unica, la risoluzione per il salvataggio delle banche che è stata posta in essere a giugno di quest’anno durante il Consiglio europeo presieduto proprio dall’Irlanda e ratificata anche dall’Italia. Insomma, c’è poco da scherzare. "
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/12/5/SPY-FINANZA-Banche-l-ariete-per-attaccare-l-Italia/3/449446/