18/12/13

Telegraph: Il Presidente Italiano teme un'insurrezione violenta nel 2014, ma non propone nessun rimedio

Ambrose Evans Pritchard dal Telegraph commenta gli allarmi di Napolitano sui "Forconi" e le minacce non tanto velate di Draghi, che non offrono risposte alle tensioni sociali, ma solo imperativi impossibili. Non si può rimanere in recessione e disoccupazione di massa quando le soluzioni esistono e sono a portata di mano: la protesta sta diventando un movimento anti-Euro.




In Italia gli eventi stanno volgendo al peggio. Il presidente Giorgio Napolitano ha lanciato l'allarme su possibili "tensioni sociali e disordini diffusi" nel 2014, mentre la lunga recessione si trascina.
Coloro che vivono ai margini vengono coinvolti in "atti di protesta indiscriminata e violenta, verso una forma di opposizione totale".

Il suo ultimo discorso è una vera e propria Geremiade. Migliaia di aziende sono "sull'orlo del collasso". Grandi masse di persone prendono il sussidio di disoccupazione o rischiano di perdere il posto di lavoro. L'altissimo tasso di disoccupazione giovanile (41%)  sta portando verso un pericoloso stato di alienazione.


"La recessione sta ancora mordendo duro, e c'è la sensazione diffusa che sarà difficile sfuggirle, e trovare il modo per tornare alla crescita" ha detto.

Ma ora, quale potrebbe essere la causa di tutto questo? Potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto centrale e prioritario che l'Italia ha una moneta sopravvalutata del 20% o più, all'interno dell'Unione Monetaria Europea: che è intrappolata in un sistema di cambi fissi stile anni '30, gestito da una banca centrale anni '30, che sta lì a guardare (per motivi politici) mentre l'aggregato monetario M3 ristagna, il credito si contrae e la deflazione incombe?

Napolitano non offre alcuna risposta. Ex stalinista, che ha applaudito all'invasione sovietica dell'Ungheria nel 1956 (un peccato giovanile), Napolitano da tempo ha manifestato il suo fervore ideologico a favore del progetto UE. Egli è per natura incapace di mettere in discussione le premesse dell'unione monetaria, quindi non aspettatevi nessuno spunto utile dal Quirinale su come uscire da questa impasse.

Egli ammette che la crisi della zona euro "ha messo a dura prova la coesione sociale", ma lascia la questione in sospeso, e la sua argomentazione incompiuta, più sul descrittivo che sull'analitico.

Senza arrivare al punto di lanciare l'allarme sul rischio che corre lo Stato italiano stesso, ha detto che la crescente minaccia delle forze insurrezionali deve essere affrontata. La legge deve essere rigorosamente rispettata. Il paese deve andare avanti con disciplina. "L'Europa ci sta guardando", ha detto.

Napolitano è allarmato, e ha ragione di esserlo. La rivolta dei "Forconi" ha preso una svolta inquietante per le élite dell'Italia. Durante l'ultima manifestazione di massa a Torino la polizia si è tolta i caschi, come manifestazione di simpatia.

Questo sta diventando un movimento anti-UE. Uno dei leader dei Forconi è appena stato arrestato per essere salito agli uffici dell'Unione europea a Roma e aver strappato giù la bandiera blu e oro dell'Europa.

Dove porti tutto questo nessuno lo sa. Secondo Citigroup nel 2014 l'Italia resterà bloccata in depressione con una crescita dello 0.1%, di nuovo a zero nel 2015, e allo 0.2% nel 2016. Se è così, ben otto anni dopo la crisi, la produzione in Italia sarà ancora del 10% sotto l'ultimo picco, una performance di gran lunga peggiore di quella avuta durante la Grande Depressione.

Anche se la zona euro incontrasse una ripresa nel corso dei prossimi tre anni o giù di lì, il meglio che l'Italia possa sperare è la stabilizzazione su livelli di disoccupazione di massa – al 20% se si considera l'altissimo livello di lavoratori Italiani scoraggiati (numero tre volte superiore alla media UE) che sono usciti fuori dalle statistiche. La domanda è quanto tempo la società potrà tollerare tutto questo. Nessuno di noi sa la risposta.

Per ora l'Italia ha evitato un ritorno agli "anni di piombo", il terrorismo tra gli anni '70 e i primi anni '80, quando la stazione ferroviaria di Bologna fu fatta saltare dai fascisti e l'ex premier Aldo Moro fu sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse. Ma questo tipo di violenza non è poi così lontano come la gente pensa. Nel 2011 il capo dell'agenzia fiscale Equitalia è stato quasi accecato da una lettera bomba di matrice anarchica. Da allora ci sono stati ripetuti casi di attacchi dinamitardi.

La mia ipotesi è che ad un certo punto ci sarà un incidente - un po' come lo scontro tra le truppe francesi e i portuali a Brest nel 1935, quando un lavoratore fu colpito a morte con il calcio di un fucile, mettendo in moto degli eventi che infine costrinsero Laval alle dimissioni e fecero uscire la Francia dal Gold Standard.

A coloro che continuano a insistere che l'Italia deve stringere la cinghia e recuperare competitività tagliando i salari, vorrei obiettare che questo è matematicamente impossibile, in un clima di ampia deflazione o quasi deflazione in tutta l'UEM.

La ragione dovrebbe essere evidente a tutti, ormai. Non è possibile permettere allo stock di debito nominale di salire su una base nominale in contrazione. Una politica del genere fa sì che la traiettoria del debito aumenti in maniera esponenziale. Negli ultimi tre anni il debito Italiano è già aumentato dal 119% al 133% del PIL, in gran parte a causa delle politiche di austerità fiscale.

Sotto le attuali politiche UEM questo rapporto presto sfonderà il 140%, nonostante l'avanzo primario del bilancio Italiano - un livello oltre il punto di non ritorno per un paese senza moneta sovrana o senza una propria banca centrale. Tale è il potere dell'effetto denominatore.

Giusto per essere chiari. Non credo che l'Italia debba lasciare l'euro come prima opzione. Ci sono altre misure che dovrebbero essere prese prima, se non altro per costruire un contesto politico e morale favorevole.

L'Italia può cambiare la sua strategia diplomatica, spingendo per un cartello degli stati debitori del Club Med a leadership francese che prenda il controllo della BCE e della macchina politica dell'UEM. Hanno i voti, e la piena autorità legale basata sui trattati, per forzare una strategia di reflazione che potrebbe cambiato tutto, se solo osassero.

Questo è più o meno il nuovo piano di Romano Prodi, ex premier Italiano e "Mr. Euro", che ora sta sollecitando l'Italia, la Spagna e la Francia a unirsi, piuttosto che illudersi di poter fare da soli, e "sbattere i pugni sul tavolo".

L'economista premio Nobel Joe Stiglitz riprende il tema su Project Syndicate , dicendo: "Se la Germania e gli altri non sono disposti a fare il necessario - se non c'è abbastanza solidarietà per far funzionare la politica - allora l'euro potrebbe dover essere abbandonato per salvare il progetto europeo".

Ieri, al Parlamento europeo, Mario Draghi della BCE ha avvertito che l'uscita dall'UEM porterebbe ad una svalutazione del 40% e a una crisi che metterebbe qualsiasi paese in ginocchio, ancor più brutalmente di quella che si deve affrontare adesso. Questo è sempre lo stesso argomento che viene portato avanti in difesa dei regimi di cambio fissi, sia del Gold Standard nel 1931, che dello SME nel 1992, o dell'ancoraggio argentino al dollaro nel 2001. E' stato dimostrato falso, anche nel caso dell'Italia negli anni '90, quando la svalutazione ha funzionato benissimo.

Draghi si sofferma sul trauma immediato, ma ignora gli effetti molto più corrosivi di una crisi permanente. I paesi possono infatti recuperare molto velocemente se il tasso di cambio si sblocca. Si potrebbe ugualmente sostenere che ci sarebbe una marea di investimenti in Italia nel momento in cui il paese prendesse risolutamente il toro dell'euro per le corna e ristabilisse l'equilibrio valutario.

In ogni caso, la tesi di Draghi presuppone che la BCE lascerebbe accadere una svalutazione del 40%, anche quando le potenze del nord hanno un forte interesse ad assicurare un'uscita ordinata dell'Italia? La BCE potrebbe intervenire sui mercati FX per stabilizzare la lira per un paio di mesi, fino a quando la situazione si calmasse. Questo eviterebbe gli eccessi, eviterebbe delle perdite rovinose per il blocco dei creditori e degli esportatori tedeschi, ed eviterebbe una crisi da deflazione in Germania, Olanda, Finlandia e Francia.

Quello che Draghi sta implicitamente affermando (senza volerlo), è che la BCE si comporterebbe in maniera spericolata, punendo l'Italia per il gusto di farlo, anche se questo potrebbe rendere l'intera prova peggiore per tutti. Sarebbe stato bello se un deputato gli avesse chiesto perché mai la BCE dovrebbe fare una cosa del genere.

Quello che sembra certo è che nessun paese democratico sopporterà uno stato perdurante di semi-recessione e disoccupazione di massa, quando esistono delle alternative plausibili.


29 commenti:

  1. Le dichiarazioni di Draghi sono quelle di un criminale mafioso.

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    1. ....Invece il viso ?....
      http://icebergfinanza.finanza.com/2013/12/17/draghi-euro-irreversibile-fondamentalmente-solido/
      questa foto e' straordinaria

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    2. Sembra che, prima di andarsene, M. Draghi intenda concludere con Letta, Monti e Napolitano la cessione gratuita di Bankitalia, con le sue (nostre) riserve auree "reali" di oltre 120 mld di euro, alle varie potenze straniere, per fare sparire la garanzia in oro alla futura banca nazionale italiana dopo il ritorno alla lira. Dopo circa 15 anni, si ripete la stessa storia della svendita IRI gestita da Amato-Prodi. Se i 4 nominati riusciranno nel loro intento, noi Italiani dovremmo prendere in considerazione, sin d'ora, l'ipotesi di una condanna per alto tradimento secondo le leggi marziali. Comunque, se è vero che ... "gli eventi che incombono si fanno precedere dalle loro ombre" (E.A. Poe), di ombre minacciose ce ne sono ormai tante nel bellissimo sfortunato cielo italiano! Da Leopoldo Rodà - Latina - leorod@alice.it

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  2. come disse leonardo: le minacce (di draghi) son l'arme dell'amminacciato...

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  3. per coerenza prima di "stalinista" fu (anche e forse nel profondo lo è ancora) un fassista

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  4. Ci occorrerebbe un nuovo S. Giorgio...! (quello di una volta)
    Ma perché Draghi non va a godersi la sua dorata pensione in qualche bel paradiso tropicale dove magari non ci sia estradizione perché un giorno potremmo anche chidergli conto per ciò che dice e che fà.

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  5. Draghi non ha alcuna autorità per minacciare chicchessia! Inoltre, con queste parole, ci ha chiaramente fatto capire che c'è qualcuno che sta prendendo seriamente in considerazione l'abbandono dell'Euro.

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  6. sarebbe così terribile l'uscita dall'euro? bene muoia Sansone con tutti i Filistei........ci verrebbero dietro come un gigantesco domino e non converrebbe a nessuno......ci manca una classe politica con le palle!!!

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  7. I problema sarebbe che a Draghi salterebbero i 400000€ all'anno, e lo stesso sarebbe per tutti i dipendenti dello stipendificio dell'UE.

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    1. Draghi guadagnava il doppio a banca d'Italia, rispetto al suo appannaggio in BCE, fosse stata questa la sua preoccupazione sarebbe rimasto dove era....

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  8. Ma l'Italia nn potrà mai andare e picchiare i pugni sul tavolo, perché la risposta immediata sarebbe "Prima iniziate a fare i compiti a casa, le riforme, poi parliamo delle altre cose!". Appunti, i compiti a casa, quelli che i nostri politici non vogliono fare, perché la casta non vuole perdere soldi e privilegi. Quindi noi italiani siamo come tra Scilla e Cariddi, tra i ladri mantenuti dell'UE e i ladri mantenuti di Roma. Né gli uni né gli altri vogliono mollare l'osso, ed in mezzo ci sta il popolo, che piange.

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    1. Anonimo, i compiti a casa dati dalla Trojka NON vanno fatti, tagliare la spesa pubblica in fase recessiva è deleterio e controproducente. Il nostro problema non sono le spese della politica, anche se è chiaro che ci vorrebbe una migliore amministrazione, tuttavia il problema va MOLTO OLTRE queste cose, che vengono pubblicizzate con la grancassa mediatica a tutto volume e a reti unificate, solo per confonderci le idee e dare addosso agli ultimi brandelli di stato nazionale...

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    2. Sì ma io intendevo un'altra cosa. Sono perfettamente d'accordo che in tempi di recessione i compiti a casa tipo alzare le tasse ed abbassare la spesa pubblica NON vanno fatti, ma sono dell'idea che tagliare la spesa pubblica inerente ai costi della politica (25 iarde all'anno) per avere spazio per abbassare le tasse siano compiti che VANNO fatti. Io non credo che Merkel abbia esplicitamente detto che si devono bastonare i poveri per dare ai ricchi. Io credo che interessino solo i numeri che riusciamo ad ottenere, in termini di rapporto deficit/pil ecc.. Poi come riusciamo ad ottenere queste cifre sono affari nostri. Possiamo ammazzare la gente di tasse (ed il miglioramento sarà effimero, e poi ci troveremo peggio di prima), oppure possiamo cercare di fare ripartire il PIL, Il miglioramento non sarà immediato ma sicuramente + stabile e duraturo, una volta avvenuto. Pensate che all'estero non siano al corrente della vita da nababbi dei politici in Italia, degli sprechi della pubblica amministrazione, i costi della casta in tutte le sue forme (alla RAI, negli organi di Stato, ecc...), delle opere incompiute, della disorganizzazione, ecc...? Ecco perchè nessun politico mai andrà in Europa a fare la voce grossa, perché come prima cosa gli direbbero di sistemare le magagne italiane, e solo poi inizierebbero a prendere in considerazione le pretese. Ma correggere certe storture italiche nessuno lo vuole fare, perchè 1) è difficile: cosa facciamo di tutti gli statali assunti quando pensavamo si potesse creare il lavoro dall'oggi al domani con una firma? 2) non è conveniente: taglieremmo l'impero, il potere di controllo di questo o quel partito sulla vita civile. Ed allora si continua così, senza prendere nessuna decisione, né in un senso né nell'altro. Ci si limita a fare i ritocchini, senza avere il coraggio (o il senso di onestà) di fare le modifiche profonde di cui l'Italia avrebbe bisogno.

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    3. Alla Merkel va bene che i nostri rappresentanti guadagnino tanto, così non rompono le palle e fanno tutto quello che lei chiede. A lei interessa solo che la nostra industria non sia competitiva e che gli compriamo le sue golf. Dal momento che per lei non saremo più il loro mercato di sbocco perché saranno finiti i soldi, solo allora allentera' la presa. É solo una questione di intetessi, e lo spiega chiaramente perfino il tuo Prodi! Comunque sono sempre i soliti discorsi da piddino, e quindi discutiamo per nulla..

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    4. Mi sembra che tu stia dicendo esattamente quello che ho detto io: fintanto che i nostri rappresentanti hanno la coda di paglia nessuno andrà mai dalla Merkel a picchiare il pugno sul tavolo per rivendicare diritti. Ecco perché esattamente quello che ha detto Prodi (cosa c'entra ".. il tuo Prodi!"??) è assolutamente inutile.
      La nostra industria non è competitiva perché è sovraccaricata di tasse e burocrazia, La Merkel sa bene questo, chiaro, e ci ha costruito la sua fortuna. Noi per la Germania siamo come l'amico tonto da fregare a nostro vantaggio Il problema è che non siamo in grado né di migliorarci né di scrollarci di dosso lo sfruttatore.

      Scusami, mi spieghi cosa c'entrano i piddini con quello che ho scritto io? I piddini dicono quelle cose?

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    5. Si, i piddini di solito dicono appunto queste cose; ma capita che affermino anche di peggio.... ti consiglio di studiare nei vari blog consigliati da questo sito. Per semplificare: le tasse aumentano perché esiste la Merkel (che impone il rigore), e il rigore esiste perché c'é l'Euro (che che non ci lascia altra via che l'austerity). Il problema principale rimane il mancato e naturale riallineamento dei cambi che i Tedeschi hanno da almeno trent'anni sempre osteggiato.

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    6. Anonimo,Poniamo 25 mld di "costi della politica" come hai detto tu,poniamo di togliere tutto quello che guadagnano oltre 3000 euro netti al mese.Quanti Mld netti restano?,e puoi dimostrarlo?Bene,poniamo di recuperarne 15,abbassiamo le tasse a circa 5 milioni di piccole medie imprese italiane,risulta circa 3000 euro all'anno per azienda,e che cacchio investe?Poi,se ti va di ricordarlo,abbiamo circa 50 mld del Mes gia messi a debito per esigenze di altri paesi,poi,in un solo anno 2012...235 miliardi usciti dall'italia.Poi i nostri beni e servizi che costano circa il 30 % in piu e ammazzano una buona quota del nostro export.Oppure che proprio grazie all'euro e prodotti alti a buon mercato questo penalizza la nostra produzione interna?Oppure che grazie alle garanzie del cambio fisso chiamato euro,si sia pompato troppo di crescita a debito da parte dei creditori esteri ben sapendo dei pericoli?

      Non ti viene il dubbio che le informazioni del Mainstram (le tue esternazioni totale Mainstream pari pari) sia piu propaganda per nasconderti altre realtà?Senza dire che non esistano privilegi ingiusti,per carita,ma proprio proprio non ti viene qualche dubbio?E come mai il ditino alzato moralizzatore dei paesi nordici va bene,e quando si nominano liste di decine di casi e realtà sleali e di corruzione dei paesi sopra citati,abbiamo solo in risposta retorica sul fatto che non ci guardiamo in casa e cerchiamo come i cattivi peccatori medioevali il caprio espiatorio?Nessun dubbio proprio?

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    7. Hai fatto bene a spiegare meglio George! Io sono stato troppo semplicistico. Vorrei aggiungere che con questo non è che approviamo gli enormi privilegi dei rappresentanti nazionali oppure la corruzione. Il discorso è macroeconomico è più complesso e al momento gli sprechi semplicemente non sono il problema principale. Anche perché non è strano che chi propone il controllo esterno Europeo dei conti pubblici siano alla fine gli stessi che fomentano la corruzione e i privilegi? Non è quantomeno "curioso" che chi guiderà il centrosinistra anti sprechi ed Europeista, sia uno che è stato condannato dalla corte dei conti Toscana e prende 6200 euro al mese per NON fare il sindaco? Per non parlare poi delle contraddizioni del centro destra?

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  9. Anche perché leggendo i dati salta all'occhio che l'Italia finora i compiti li ha pure fatti! È dal 97 che non fanno altro che riforme del lavoro e dei sussidi quali pensioni o mobilità! E il debito, se non fosse crollato il pil, sarebbe pure continuato a calare. Anonimo, dalla bce ce stanno a pjia soli pel culo!

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    1. E pure questo è vero, siamo da decenni in avanzo primario, cioè lo stato prende più di quanto restituisca in servizi, e siamo contributori netti dei fondi salvastati! Ecco perché stiamo messi così...

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  10. Il problema in Italia non sono solo quei 4 incapaci che ci governano e si rimpastano da circa 60anni... oppure i giornalai, il vero problema qui è chi li ha votati fino adesso e sopratutto chi li continuerà malgrado tutto a votare o ad astenersi!! Questo é il vero problema e questo è un dato di fatto!! Questo E' un dato di fatto!! Gli esempi purtroppo sono molti e quotidiani...

    http://www.youtube.com/watch?v=wDDbCXZQ5bc
    http://www.youtube.com/watch?v=2H2iMrVfPVo
    http://www.youtube.com/watch?v=wgZbupXLrGY&feature=c4-overview&list=UUQMR0q4wNM8Rbe7W0UlX1jg
    http://www.youtube.com/watch?v=nFejEdumVLs
    https://www.youtube.com/watch?v=iBXTDuaO4_4&feature=youtube_gdata_player
    http://www.youtube.com/watch?v=Pz_vU0ukQ-E
    http://www.youtube.com/watch?v=G8jWaXLuxdQ
    https://www.youtube.com/watch?v=0Q_bznM3Yxg
    http://www.youtube.com/watch?v=8O5zyMqRWQ4&feature=c4-overview&list=UUQMR0q4wNM8Rbe7W0UlX1jg
    http://www.youtube.com/watch?v=AQPAIVmKA1A
    http://www.youtube.com/watch?v=3nmf6uNS5fk
    http://www.youtube.com/watch?v=7WzMoIMsUDo
    http://www.youtube.com/watch?v=MN6yb2dKHSo
    http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf

    Vorrei ricordare a chi è andato a regalare i 2€ per votare il Pd chi e che cosa ha fatto il PD negli ultimi tempi.
    Abrogazione art. 18 FAVOREVOLI
    Acquisto caccia F35 FAVOREVOLI
    Spreco per la Tav FAVOREVOLI
    Introduzione dell'IMU FAVOREVOLI
    Destinare il gettito IMU di 4mld a MPS FAVOREVOLI
    Sostituzione dell'IMU con la service Tax FAVOREVOLI
    Guerra In Libia FAVOREVOLI
    Missione in Afganistan FAVOREVOLI
    Missione in Iraq FAVOREVOLI
    Aumento IVA al 21% FAVOREVOLI
    Aumento IVA al 22% FAVOREVOLI
    Aumento IVA dal 4% al 10% per generi alimentari FAVOREVOLI
    Aumento accise sui carburanti FAVOREVOLI
    Aumento Irper ed Irap FAVOREVOLI
    Creazione della Tarsu, tassa sui rifiuti FAVOREVOLI
    Condono di 96,5 mld di euro evasi dalle lobby delle slot machine FAVOREVOLI
    Equitalia e vessazione dei piccoli commercianti FAVOREVOLI
    Riforma Fornero FAVOREVOLI
    Clientelismo FAVOREVOLI
    Burocrazia eccessiva FAVOREVOLI
    Voto unanime trattati europei FAVOREVOLI
    Appoggio governi del Bilderberg Monti-Letta FAVOREVOLI
    Modifica art. 81 della costituzione FAVOREVOLI
    Introduzione del presidenzialismo FAVOREVOLI
    Svendita patrimonio pubblico commerciale e culturale FAVOREVOLI
    Rielezione NAPOLITANO FAVOREVOLI
    Tagli a sanità e istruzione FAVOREVOLI
    Legge bavaglio alla rete FAVOREVOLI
    Coltivazioni OGM FAVOREVOLI
    Divieto commercializzazione sementi FAVOREVOLI
    Reintroduzione farine animali negli allevamenti FAVOREVOLI
    Limitazioni al KM ZERO FAVOREVOLI
    Costruzione inceneritori FAVOREVOLI
    Costruzione del MUOS FAVOREVOLI
    Militarizzazione della Val di Susa tramite il decreto contro il femminicidio FAVOREVOLI
    Metodo staminali CONTRARI
    Metodo Di Bella CONTRARI
    Restituzione della sovranità monetaria CONTRARI
    Rinegoziazione del sistema monetario CONTRARI
    Nazionalizzazione Bankitalia CONTRARI
    Attuazione della norma europea anti-corruzione CONTRARI
    Taglio stipendi e pensioni dei parlamentari CONTRARI
    Taglio dei privilegi della casta CONTRARI
    Taglio stipendi manager pubblici CONTRARI
    Legge elettorale CONTRARI
    Legge sul conflitto d'interessi CONTRARI
    Introduzione reddito di cittadinanza CONTRARI
    Riduzione della pressione fiscale CONTRARI
    Dimissioni Cancellieri CONTRARI
    Dimissioni Alfano CONTRARI
    (continuate a farvi prendere in giro pecoroni)

    Votate M5S stelle e mandiamoli tutti a casa!!!

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    1. Mandiamo tutti a casa tutti quelli che votano pd?? È appunto quello il problema, che i piddini passano troppo tempo a casa a guardare x-factor e Ballarò! Ma non li potremmo inveve mandare in Germania, visto che gli piace cosi tanto? Scherzo :-) hai ragione e non hai neppure scritto tutto.... la telecom di mister Colaninno? La guerra in Serbia o in Bosnia voluta da Dalema? Lo spreco delle riserve della banca d'Italia del 1992-93? Una volta si facevano chiamare ds, margherita, pds ecc. Ma la sostanza dei loro doli non cambiava.... Adesso invece per cambiare hanno il renzie nazionale condannato dalla corte dei conti toscana.... poi ci sarebbero anche De Benedetti, Prodi e le sue strane privatizazioni, la cgl che fa tutto fuorché il sindacato ecc. ecc..... staremmo ad elencare fino e domattina!

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  11. Come già detto più volte . Occorre un uomo forte. "Purtroppo Totalitario" che tagli i "diritti acquisiti" delle paghe e pensioni dalle cifre stratosferiche,. che nemmeno con l'età di vita Matusalemme potrebbe avere-!!!

    I denari all'estero.??? - Debito di Italia - (sudore degli Italiani) portati da tutta quella schiera di Ipocriti, Ruffiani, Truffatori, Traditori, Venduti, Bari, ecc... riconosciuti a debuto dall' Italia..!!!
    OGGI; Altroche il ritrasferimento in Italia dei capitali.- per pareggiare il debito con lo stato creditore. - Dovrennero essere cancellati se non adeguatamente certificati .!!!

    B. ed altri, contro i comunisti o le sinistre . Per difendere l'italia -??? "Guarda caso, le sinistre, non hanno capitali all'estero, come questii difensori dellla libertà, la loro libertà.!!!

    PREMESSO CHE IO NON SONO UN COMUNISTA . CERTE CHIACCHIERE OFFENDONO LA VERITà DEL VIVERE SOCIALE . SONO ISULTI DI POTERE DA CHI NON SI PUò DIFENDERE .!!!

    L'ITALIA PATRIA DEL DIRITTO/Romano - e del R O V E S C I O:/ Italico.!!!

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    1. La "sinistra", al posto dei capitali, all'estero preferisce avere direttamente i De Benedetti....

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  12. Possiamo scrivere interi trattati per spiegare i mali d' Italia, ma la causa principale è semplice: siamo noi italiani popolo, la causa di tutto.
    Fondamentalmente siamo carenti di senso "CIVICO"; ossia non abbiamo rispetto e considerazione di noi stessi, per cui abbiamo bisogno sempre di qualcuno esterno (non italiano) che ci impone cosa fare.
    Dopo 150 anni dall' unità d' Italia siamo ancora incapaci di autogovernarci e le votazioni dimostrano quanta confusione c' é nei nostri cervelli.
    Tutto questo avvantaggia i "FURBI" politicanti nostrani (di ogni colore) che sono diventati espertissimi nel "MUNGERE LA VACCA " intesa come popolazione.
    Cosa occorre per fermare questo scempio: non saprei. Una rivoluzione è troppo violenta, ma un movimento di massa ad oltranza forse si

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    1. Basta sensi di colpa, non c'è nessuna verità in questo luogo comune sulle carenze strutturali del popolo italico. Rendiamoci conto che qui c'è un attacco ai diritti e alla democrazia in cui il popolo risulta in parte imbarbarito e sempre più ignorante, questo può essere vero vero, ma la colpa non è del popolo!

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    2. Mamma mia se ci siamo imbarbariti! Io per primo che preso dalla frustrazione e dallo sconforto ormai do del piddino a tutti, anche a chi non c'entra nulla..

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    3. Il popolo incivile ha?Manca il santino moralizzatore a espiare i peccati del popolo.Cero come no...

      L'industria manifatturiera,Ancora adesso, con quello che ci hanno messo in groppa da tempo(l'euro) e soprattutto negli ultimi 2-3 anni e con il chiaro obiettivo di ammazzare la PMI, o comunque non sostenerla, ancora oggi ha un peso notevole.La piccola media impresa italiana era (non solo manifatturiero ma anche servizi) di nicchia client-oriented ma non prodotti scadenti anzi.

      Prima che distruggessero la media e grande industria, la chimica, la cantieristica, la telefonia, il nucleare, la farmaceutica, oltre alla meccanica di precisione e alla macchine utensili,le PMI erano di punta. Così anche l'alimentare o il tessile che sono settori produttivi in cui si compete. E i nostri erano di eccellenza.

      AVEVAMO.In risposta alla "Liretta" che si cita spesso.Siamo stati davanti all'Inghilterra.Non solo per la Liretta ti compravano i prodotti in giro per il mondo. Anche, ma non solo.Per le sonde marine (petrolifere ecc..) come per cavi, eravamo leader ma non andava molto ad alcuni probabilmente.La chimica nostra e farmaceutica e plastiche e polimeri (si pensi a Natta) erano all'avanguardia.Si pensi al Moplen. Con Tangentopoli e quella scusa il polo chimico Italiano (IRI) l'hanno sfasciato.
      Telefonia lo stesso eravamo all'avanguardia nelle Centrali ai tempi della SIP ecc...Come ingegneria , cioè la dirigenza tecnica, non quella politica.

      Poi la piccola e media impresa ha fatto innovazione di processo, di prodotto, ed è cresciuta culturalmente.
      I guai sono iniziati dal primo SME (che era un EURO mascherato). Poi dalla svendita dello Stato che era con IRI, ENI e FIAT quello che poi tirava, a livello di Ministero degli Esteri, grandi commesse, (si pensi solo ai Paesi Arabi) per le imprese grosse che a cascata poi subappaltavano lavori a migliaia di imprese piccole e medie. E infine la botta finale con l'EURO. E' vero che quelli grossi, i Benetton ad esempio sono divenati rentiers, e altri hano tirato i remi, e altri hanno delocalizzato. E che quelli che hanno resistito hanno investito poco, ma per forza.

      Prima era un sistema Paese. Con una sua moneta e con i suoi tassi.
      Anche coi suoi difetti per carità.MA C'ERA L'INTERESSE DEL PAESE.
      Quello non c'è più stato, è stato sgretolato da nomi precisi.E' stato anche fatto diventare "cattivo" l'interesse del paese.

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  13. Cit.
    "Possiamo scrivere interi trattati per spiegare i mali d' Italia, ma la causa principale è semplice: siamo noi italiani popolo, la causa di tutto."
    Questa è ONESTA' INTELLETTUALE!
    E una volta raggiunta, la logica conseguenza è solo una:
    CAMBIARE MENTALITA'. Punto.
    Dal fognaiolo allo spazzino, passando per tutte le categorie sociali, fino al chi occupa le più alte cariche dello stato e governo.
    Il.gem

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