Da Economonitor Edward Hugh conferma la vera missione di Renzi:
svendere l'Italia e gli Italiani in cambio del sostegno di Draghi ad un allentamento del deficit
di bilancio. Sostegno che sarebbe semplicemente un preciso dovere di una Banca Centrale. In che mani siamo.
Potrebbe un intervento di QE di Mario
Draghi della BCE Aiutare Forse Matteo Renzi ad Aumentare il Deficit
italiano?
Che titolo contorto! Eppure, la mancanza di eleganza formale potrebbe essere compensata dalla sua pienezza di significato. L'obiettivo del titolo di cui sopra è quello di collegare due nomi nella mente delle persone, entrambi italiani: Mario Draghi e Matteo Renzi. L'idea non è originale, Peter Spiegel del FT ha pubblicato di recente un intero post sul suo blog ( Does Renzi owe his job to Draghi?), in cui cerca di stabilire una sorta di collegamento tra l'entrata in carica in Italia di Matteo Renzi e la recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca. [...] Il fatto che Matteo Renzi abbia assunto il timone del governo in Italia poco tempo dopo che la Corte costituzionale tedesca si è pronunciata sul programma Outright Monetary Transactions (OMT) della BCE, potenzialmente ha un significato reale.
Quella che potremmo chiamare l'ipotesi di Spiegel suggerisce che la forza trainante per la presunta "santa alleanza" tra Matteo Renzi e Mario Draghi starebbe nell'interesse di quest'ultimo a far fuori dal governo il primo ministro Letta prima che diventassero troppo forti le pressioni da parte della Germania sul fatto di mantenere aperta l'offerta del programma OMT, giuridicamente discutibile, nei confronti di un'Italia che stava godendo di rendimenti dei titoli meno costosi, ma manifestamente non stava avanzando con il suo programma di riforme.
[...]
Tornando a Renzi, l'avvio
di acquisti di titoli pubblici in stile QE sicuramente segnerà
l'inizio di una svolta giapponese nella politica della BCE. Può
iniziare con solo 400 miliardi, ma potrebbe poi aumentare ancora [...]
Quindi, chi potrebbe trarre beneficio da questo? Beh, non c'è
bisogno di essere molto astuti per vedere che l'Italia sarebbe il
primo candidato. Il paese ha attualmente un debito pubblico lordo in
rapporto al PIL di circa il 135%, piccolo se paragonato al livello
di quasi il 245% del Giappone, ma comunque grande e in crescita,
soprattutto se l'Italia continua a stare sotto pressione sui suoi limiti di
deficit di bilancio. E avranno bisogno di farlo, poiché non ci sono
segni che l'economia del paese possa crescere più velocemente
senza nessuno stimolo fiscale.
Spingere in alto il debito molto oltre il livello attuale senza
essere costretti a una sorta di ristrutturazione del debito, sembra
essere praticamente impossibile, a meno ........... a meno che la BCE
inizi a comprare i bond italiani. Matteo Renzi, che non sembra
particolarmente preoccupato per le dimensioni del debito pubblico
italiano, potrebbe essere l'uomo giusto per un affare del genere?
La chiave della nuova
strategia win-win consisterebbe nell'obiettivo di Renzi di ottenere
il consenso per aumentare deficit di bilancio del paese in cambio delle riforme
strutturali. Fondamentalmente ogni acquisto di titoli italiani da
parte della BCE allenterebbe la pressione su Renzi nel breve
termine. Mario "sosterrebbe Renzi", a patto che egli
rispetti l''impegno alle riforme". E se non lo facesse, è più che
probabile che semplicemente farebbe la fine di Enrico Letta.
speriamo che faccia la fine di letta...
RispondiEliminaSi tratta sostanzialmente del "metodo Irlanda", uno dei più grandi successi dell€. Che infatti http://www.lettera43.it/economia/macro/irlanda-disoccupati-cacciati-per-risolvere-la-crisi_43675115520.htm.
RispondiEliminaA proposito, il blogroll non si aggiorna (?):
http://orizzonte48.blogspot.it/2014/05/fortezza-europa-3-dal-britannia-alle.html
Purtroppo ogni tanto il blogroll si incanta e non so che fare! Chiedo a Henry l'informatico :)
RispondiEliminaEh si, gli osservatori più acuti si stanno finalmente accorgendo del ruolo della BCE. Combattere la Banche Centrali al giorno d'oggi è impresa disperata. Sono i dominus dei mercati e non solo. L'illusione che il mercato avrebbe sfidato il "bluff" del whatever it takes di Draghi si sta rivelando per quello che è veramente: una pia illusione. Coloro che vogliono combattere l'euro dovranno rendersi conto che non riceveranno alcun aiuto dai mercati nè dalle autorità di controllo costituzionale. Anzi! Dovranno fare affidamento solo sul consenso elettorale. E dovranno mostrare perfetta unità di intenti. E non limitata al solo obiettivo comune del superamento della moneta unica. Ma sono avvertiti: avranno contro i Signori della Moneta.
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