Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph scrive che il
Movimento Cinque Stelle italiano ha lanciato il guanto di sfida, chiedendo un referendum sull'euro
per fermare la
depressione e salvare la democrazia. Noi che stiamo direttamente sul campo, abbiamo invece una visione più disincantata sulla nuova boutade del Grillo, che si conferma ultimo atto di una colossale operazione di gatekeeping, una via impervia e impraticabile dal punto di vista finanziario e una delle cose più arzigogolate e più giuridicamente e logicamente contraddittorie che si siano mai viste in politica.
di Ambrose Evans Pritchard, The Telegraph, 13 ottobre 2014
In Italia il dado è tratto. Il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ha lanciato una petizione per il ritiro dell'Italia dall'unione monetaria europea e per il ritorno alla sovranità economica.
In Italia il dado è tratto. Il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ha lanciato una petizione per il ritiro dell'Italia dall'unione monetaria europea e per il ritorno alla sovranità economica.
"Dobbiamo lasciare l'euro il più presto possibile", ha detto Grillo nel fine settimana, parlando ad un raduno del suo movimento.
"Stasera
lanciamo un
referendum consultivo. Raccoglieremo mezzo milione di firme in sei
mesi - un milione di firme - e arriveremo
al parlamento, e questa volta grazie ai nostri 150 parlamentari,
dovranno parlare con noi".
Da quando il comico pugnace ha
fatto il suo ingresso nella scena politica,
le élite della zona euro hanno potuto rassicurarsi
sul fatto che il
partito non è davvero euroscettico, e di certo non vuole riportare
la lira. Questa illusione è stata
infranta.
Un
referendum in sé non sarebbe vincolante, ma una "legge di
iniziativa popolare" sicuramente lo
sarebbe. Per la prima volta, in Italia è
in corso un processo che farà sorgere un
dibattito nazionale sull'unione
monetaria e può spingere
a un voto
sull'adesione
all'UEM che non può essere facilmente controllato.
Gianroberto
Casaleggio, il co-fondatore del partito e guru economico, mi ha detto
oggi che il Movimento Cinque Stelle - o Cinque Stelle - a maggio
aveva presentato
le proprie richieste sulla
creazione di Eurobond per sostenere la
UEM, così come sull'abolizione
del Fiscal Compact dell'UE. "Sono
passati cinque
mesi e non abbiamo
avuto nessuna
risposta. Ci hanno
completamente ignorato" ha detto.
Il Fiscal
Compact è una
follia economica. Obbligherebbe
l'Italia a enormi avanzi di bilancio per decenni. Questi causerebbero
una depressione ancora più profonda, spingendo il rapporto
debito/Pil ancora
più in alto, e
sarebbero quindi
scientificamente controproducenti.
Gli storici emetteranno
un verdetto di condanna sui mascalzoni che hanno
imposto questa atrocità in Europa.
La
mia opinione è che l'Italia non potrebbe
avviare una ripresa
all'interno dell'UEM, anche se la Germania accettasse
le due condizioni di cui sopra (un'idea
impossibile). È ormai
troppo tardi. L'Italia ha perso il 40pc
di competitività del costo del lavoro contro la Germania da
quando il cambio
del marco e della
lira sono stati fissati stabilmente
a metà degli anni '90.
Qualsiasi
tentativo di effettuare una "svalutazione
interna" in stile
irlandese in una economia chiusa in condizioni che sono già di
deflazione sarebbe suicida, innescherebbe
un crollo del sistema bancario italiano e un'esplosione dei
rapporti di indebitamento pubblico e
privato. Ho il sospetto che il signor Casaleggio la
pensi allo stesso modo. "Un quarto
dell'industria italiana è scomparsa. La nostra moneta
è sopravvalutata e non c'è niente che possiamo fare restando
all'interno dell'euro", ha detto.
La
critica dei Cinque Stelle alla UEM
non è puramente economica,
un punto di importanza cruciale. Si sta difendendo la sovranità
italiana, l'autogoverno
e la democrazia e
contro gli abusi di un meccanismo europeo
che ha usurpato le funzioni parlamentari.
"Mio
nonno ha combattuto con i partigiani per tre anni. Se volete la mia
sovranità, dovete venire a prenderl a,
non sventolando qualche lettera della BCE. Dovete
venire ben armati, come hanno già provato
in passato"
ha detto.
La
lettera della BCE - “La Lettera”, come è
chiamata in Italia - era
il diktat segreto inviato al leader italiano
Silvio Berlusconi nel mese di agosto 2011 che
richiedeva drastiche "riforme" di
tutti i tipi. Una lettera simile è stata inviata al capo del
governo spagnolo.
La contropartita
erano gli
acquisti dei
bond.
La
minaccia implicita era che la BCE avrebbe rifiutato di svolgere la
sua funzione di
prestatore di ultima istanza a meno che Berlusconi non
capitolasse.
Egli non lo ha fatto,
o è stato ritenuto che non lo avesse
fatto. Gli
acquisti di obbligazioni sono stati interrotti. I
rendimenti italiani a
10 anni si sono impennati
sopra il 7pc.
Berlusconi è stato rovesciato.
Ho
sempre pensato che queste due lettere sarebbero ritornate
a galla a rendere
la vita difficile alla BCE, e all'unione
monetaria stessa, e così ora sta
avvenendo.
"[Mario]
Draghi [Presidente della BCE] ci ha detto che i governi che non fanno
le riforme
saranno rovesciati.
Egli non è un membro del governo e non so con quale autorità egli
esiga queste riforme. Egli non ha il
diritto di darci degli ordini,
direttamente o indirettamente ", ha detto Casaleggio.
Il
Movimento Cinque Stelle ha ottenuto
il 25.6pc dei
voti nelle elezioni politiche italiane lo scorso anno, testa
a testa con il Partito Democratico (PD).
(Non gli è stato assegnato
un numero paragonabile
di seggi a causa
del modo in cui è progettato il sistema elettorale).
Dispone di 108 deputati alla
Camera, e 54
senatori.
È vero
che il premier Matteo Renzi quest'anno ha rubato la
scena a Beppe Grillo,
ma il Movimento Cinque
Stelle non è scomparso.
È arrivato secondo alle elezioni europee di
maggio, ottenendo
il 21.5pc dei
voti. I suoi 17
deputati siedono con l'UKIP
a Strasburgo.
La
luna di miele di
Renzi è già finita, e lui in ogni caso ha fatto un errore di
valutazione strategica. Il giovane prodigio ha strappato il potere in
un colpo di Stato interno al partito nel mese di febbraio - con
brillantezza tattica, senza dubbio
– sulla base del
presupposto che l'Italia avesse ormai
toccato il fondo dopo sei anni di depressione, un calo
di produzione del
9.1pc, un crollo
del 24pc della produzione industriale, e
una disoccupazione
giovanile al 43pc.
Egli
credeva nel mantra, così largamente
diffuso, che l'Europa fosse
sull'orlo di un nuovo ciclo di ripresa autonoma,
sull'onda della
crescita mondiale, e che tutto quello che doveva fare era di farsi
trasportare dalla marea montante. Invece,
si è schiantato di nuovo nella
crisi.
L'errore
di Renzi è
comprensibile. L'illusione
è stata generale,
anche se queste pretese
di ripresa
ignoravano le
teorie di Irving Fisher sulla
deflazione del debito, o le teorie
di Knut Wicksell sui circoli viziosi
causati dalla
contrazione del credito e dai
tassi di interesse disallineati,
o anche le più
recenti teorie di Michael Woodford sul
tasso di cambio reale.
L'Italia
è già in una tripla recessione, la sua produzione
è ai
livelli di quattordici
anni fa. L'OCSE dice che la crisi si trascinerà per gran parte del
prossimo anno. La crescita sarà solo dello
0.1pc nel 2015.
Si
noti che il governo Monti aveva
detto tre anni fa che il rapporto debito/Pil
in Italia sarebbe
sceso al 115pc
nel 2014. In
realtà ha raggiunto il 135.6pc
del PIL nel primo trimestre di quest'anno, impennandosi
al ritmo del
5pc del PIL all'anno,
nonostante una serie di pacchetti di austerità, e un avanzo di
bilancio primario del
2.5pc
Antonio
Guglielmi di Mediobanca ha avvertito il mese scorso che questo
è "catastrofico
per le finanze del Paese". Il debito automaticamente esploderà
al 145pc il
prossimo anno (secondo
la vecchia misurazione,
e ora al 140pc in
base alle nuove norme contabili).
"Occorrerà
una bomba nucleare per rimettere le cose a
posto. Se Draghi finisce col
fare quasi nulla, l'Italia è morta",
ha detto.
Non
è un fallimento
morale dell'Italia
negli ultimi anni. È solo la
meccanica dell'"effetto
denominatore", un onere del debito che aumenta
sulla base di un PIL nominale in contrazione.
Il
punto è molto semplice. Il tasso di interesse medio sul debito
pubblico italiano
è ancora intorno al
4pc, così che il
pagamento degli
interessi è
vicino al 5.5pc
del PIL. A meno che il PIL nominale cresca
alla stessa velocità, il rapporto del
debito deve continuare a salire. Le
riforme
strutturali sono
senza dubbio auspicabili
come un fine in sé, ma non hanno
nulla a che fare con i fatti in
questione.
La crisi
attuale in Italia è INTERAMENTE
dovuta al fallimento della politica monetaria e al
rifiuto della BCE di puntare al
suo obiettivo di inflazione, o di rispettare i propri obblighi
derivanti dal trattato di Lisbona di
sostenere la crescita. (E sì, la BCE
ha un duplice mandato ai sensi dei
trattati UE.) Più
l'Italia attua
riforme drastiche in queste circostanze, e
peggio otterrà. Gli effetti a breve termine delle
riforme
sono notoriamente recessivi.
Abbiamo
raggiunto uno
stato di cose davvero notevole
in tutte e tre le principali economie dell'UEM: il
Fronte Nazionale francese ha ottenuto una
vittoria schiacciante
alle elezioni europee a maggio con la sua
richiesta
di un ritorno immediato al
franco francese; il
partito tedesco anti-euro
AfD ha fatto
irruzione in tre parlamenti statali con gli
appelli a tornare
al marco tedesco;
e ora il Movimento Cinque
Stelle vuole il
ritorno alla lira
in un paese che è stato affidabilmente e
appassionatamente europeista per 60 anni.
Non sarà facile.
E' pur vero che un referendum riguardo l'euro non verra' mai praticato: non si discute di un qualcosa di irreversibile anche se gli italiani sono terrorizzati da un'uscita ed e' sicuro che voterebbero per rimanere con l'euro. Infatti sarebbe un pericoloso precedente per le altre nazioni. Vedremo come sara' evitato.
RispondiEliminaDi irreversibile c'è solo la sua morte.
Eliminaera ora
RispondiEliminaUn referendum sull'euro é il modo migliore per confermare l'euro! Possibile che i 5stelle siano così stupidi? O forse sono in malafede?
RispondiEliminaMa voi ve lo vedete l'italiano medio che dopo essere stato martellato ben bene dalla tv e terrorizzo per la sua pensione ed il suo futuro vota per il "salto nel buio" del ritorno alla lira?
Se e quando si farà il referendum esso sarà un TRIONFO per l'euro e così potranno dire "vedete? Il popolo lo vuole" e così saremo definitivamente schiavi della UE
E' probabile che "l'italiano medio che dopo essere stato martellato ben bene dalla tv e terrorizzo per la sua pensione ed il suo futuro non voti per il "salto nel buio" del ritorno alla lira". Infatti quello che ci vuole per abbandonare l'euro è sicuramente un atto d'imperio del governo, improvviso preferibilmente. I 5 stelle lo farebbero, ma non essendo ora al governo per altri 4 anni, cosa potrebbero fare? aspettare di crollare definitivamente per poi tornare alla lira per disperazione popolare? io credo che grillo abbia ragionato in termini di "tentiamo di fare il referendum anche ora", non possiamo aspettare e veder distruggere definitivamente l'industria italiana.
EliminaIl M5S doveva partire un anno fa con la proposta di uscita dall'€uro, così ha perso tempo e ha dato modo al cadavere della Lega e di FDI di riprendersi.
RispondiEliminaOra questa proposta è condivisa da 3 forze politiche che se le mettiamo insieme fanno circa 1/3 degli italiani, ma che potenzialmente possono far diventare maggioranza l'idea di Eurexit.
Ormai comunque il destino dell'€uro è segnato, prima usciamo meglio è, spero che gli italiani si ricorderanno chi ci ha fatto entrare e chi non ha fatto niente per uscire ma ha continuato a firmare/votare trattati anti-costituzionali che hanno solo accentuato la svendita del nostro Paese.
5s propone la raccolta di firme per la legge popolare che introduca la modifica Costituzionale per introdurre il referendum sull'euro. Solo a dirlo si perde un sacco di tempo. Peccato poi che per approvare la riforma costituzionale ci vuole la maggioranza dei 2/3 possibile solo se M5S si allea con Lega, Fratelli d'Italia e altri antieuro ma nel frattempo i 5S hanno detto che non si alleano, quindi ci vorrà il referendum per poter fare il referendum.......
RispondiEliminai 5stelle hanno inventato il referendum al quadrato.
......."un paese che è stato affidabilmente e appassionatamente europeista per 60 anni"........appunto.Se la merita questa "Europa",se la merita propria tutta,senza se e senza ma.E si merita pure i suoi vassalli,così "responsabilmente"portati in trionfo.Pierre57
RispondiEliminatranquilli l'euro si schianterà da solo e con esso i crucchi malefici
RispondiEliminaConcordo....anche perche' gli usa non ci fanno uscire.....gli inglesi ci incoraggiano in tutti i modi, ma il padrone non vuole...per ora. Quindi, solo i mercati.....ma Casaleggio ha veramente detto quelle cose? Comunque m5s si prepara semplicmente a cavalcare le proteste di piazza che saranno inevirabili....ps con gli stress test e la Grecia come la mettiamo? altri miliardi nel fondo salva banche tedesche?
EliminaSarebbe sufficiente NON COMPRARE NIENTE CHE PUZZI LONTANAMENTE DI MADE IN GERMANY in modo che scoppino e si scoprano tutte le cose nascoste dei crucchi ma sopratutto la rivalutazione della loro moneta e la impossibilità di utilizzare i PIIGS come mercato interno.
EliminaCerto,l'euro si schianterà da solo,ma intanto,nel frattempo,SAREMO TUTTI MORTI. (predizione liberamente tratta da un anonimo molto occhiuto e perspicace).Amen.Pierre57
EliminaE' solo questione di tempo ma il baraccone capitalista crollera'. Non puo' reggere un sistema che USA il debito per espandersi. Questa e' pura imbecillita' che pagheranno prima milioni e poi miliardi di persone fra qualche decennio. Poi quando sara' troppo tardi x rimediare ci sara' la fine del capitalismo. Una parentesi come tutte le civilta' passate , anche quelle invincibili.
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