Come riporta il quotidiano tedesco di economia e finanza Handelsblatt, l'Istituto IFO di Hans Werner Sinn ha calcolato che nei mesi estivi c'è stata una grande fuga di capitali dal Bel Paese. (Timori per un'uscita dall'euro? ... ma anche effetti dell'Euroeccesso...)
Dal Blog La Grotta di Matteo Thomann
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Monaco di Baviera, 15/10/2014
Quest’estate, secondo il presidente dell’istituto
IFO Hans-Werner Sinn, gli
investitori avrebbero ritirato dall’Italia una montagna di
denaro. Come ha
riportato il professore di economia martedì sera all’associazione
di giornalisti economici Club Wirtschaftspresse
di Monaco di Baviera, l’istituto IFO ha calcolato che
nel mese di agosto e settembre sarebbe defluito dal paese in crisi un totale
di 67 miliardi di euro. “Questo è un segnale allarmante.”
La somma deriverebbe dal
sistema dei pagamenti Target della Banca Centrale Europea (BCE) e delle banche nazionali
affiliate. “Questo assomiglia molto a ciò che
successe nel 2011″, afferma Sinn. In
quel momento gli investitori ritirarono frettolosamente i
capitali dal Paese, a causa del panico diffusosi
a seguito di presunti colloqui segreti per
preparare un’uscita dell’Italia dall’eurozona.
“Non voglio dire che sia messa così
male”, ha detto l’economista. “Non credo che
l’Italia debba uscire dall’euro, né che lo farà.”
Anche se l’Italia ha già rivisto al ribasso la sue ultime previsioni
economiche di quest’anno e del prossimo.
Sinn ha di nuovo
criticato la politica della BCE di
sostenere i paesi in crisi con tassi di interesse bassi e l’acquisto
di titoli di Stato, soprattutto in Europa meridionale. In
questo modo, verrebbe impedita una crescita economica
sostenibile.
Tuttavia, Sinn non si aspetta una
rottura dell’eurozona. “Non è necessariamente detto che
ci sarà una deflagrazione.” Ma l’eurocrisi continuerà a
riacutizzarsi, fino a quando non si risolverà la sottostante
crisi economica reale.
“Ora abbiamo un rallentamento economico, e poi ci sarà ancora una ripresa debole”, ha detto
Sinn. La sua stima per l’eurozona
per i prossimi dieci anni è che l’euro
probabilmente esisterà ancora “e che avremo una situazione
di crescita insoddisfacente”. Secondo il presidente IFO,
questa situazione di “malattia cronica”
sarebbe la cosa più probabile.
Monaco di Baviera, 15/10/2014 – Quest’estate, secondo il presidente dell’istituto IFO Hans-Werner Sinn, gli investitori avrebbero ritirato dall’Italia una montagna di denaro. L’istituto IFO ha calcolato che nel mese di agosto e settembre sarebbe defluito un totale di 67 miliardi di euro dal paese in crisi, come ha riportato il professore di economia martedì sera, all’associazione di giornalisti economici Club Wirtschaftspresse di Monaco di Baviera. “Questo è un segnale allarmante.”
La somma deriverebbe dal sistema di fatturazione Target della Banca centrale europea (BCE) e delle banche nazionali affiliate. “Questo assomiglia molto a ciò che successe nel 2011″, afferma Sinn. In quel momento gli investitori ritirarono frettolosamente i capitali dal Paese, a causa del panico diffusosi a seguito di presunti colloqui segreti per preparare un’uscita dell’Italia dall’eurozona.
“Non voglio dire che è messa così male”, ha detto l’economista. “Non credo che l’Italia debba uscire dall’euro, né che lo farà.” L’Italia ha già rivisto al ribasso la sue ultime previsioni economiche di quest’anno e del prossimo.
Sinn ha di nuovo criticato la politica della BCE di sostenere i paesi in crisi con tassi di interesse bassi e l’acquisto di titoli di Stato, soprattutto in Europa meridionale . In questo modo, verrebbe impedita una crescita economica sostenibile.
Tuttavia, Sinn non si aspetta una rottura dell’eurozona. “Non è necessariamente detto che ci sarà una scoppio.” Ma l’eurocrisi continuerà a riacutizzarsi, fino a quando non si risolverà la sottostante vera crisi economica.
“Ora abbiamo un rallentamento economico, ma poi ci sarà ancora una piccola ripresa”, ha detto Sinn. La sua stima per l’eurozona per i prossimi dieci anni è che l’euro probabilmente esisterà ancora “e che avremo una situazione di crescita insoddisfacente”. Secondo il presidente IFO, questa situazione di “malattia cronica” sarebbe la cosa più probabile.
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La somma deriverebbe dal sistema di fatturazione Target della Banca centrale europea (BCE) e delle banche nazionali affiliate. “Questo assomiglia molto a ciò che successe nel 2011″, afferma Sinn. In quel momento gli investitori ritirarono frettolosamente i capitali dal Paese, a causa del panico diffusosi a seguito di presunti colloqui segreti per preparare un’uscita dell’Italia dall’eurozona.
“Non voglio dire che è messa così male”, ha detto l’economista. “Non credo che l’Italia debba uscire dall’euro, né che lo farà.” L’Italia ha già rivisto al ribasso la sue ultime previsioni economiche di quest’anno e del prossimo.
Sinn ha di nuovo criticato la politica della BCE di sostenere i paesi in crisi con tassi di interesse bassi e l’acquisto di titoli di Stato, soprattutto in Europa meridionale . In questo modo, verrebbe impedita una crescita economica sostenibile.
Tuttavia, Sinn non si aspetta una rottura dell’eurozona. “Non è necessariamente detto che ci sarà una scoppio.” Ma l’eurocrisi continuerà a riacutizzarsi, fino a quando non si risolverà la sottostante vera crisi economica.
“Ora abbiamo un rallentamento economico, ma poi ci sarà ancora una piccola ripresa”, ha detto Sinn. La sua stima per l’eurozona per i prossimi dieci anni è che l’euro probabilmente esisterà ancora “e che avremo una situazione di crescita insoddisfacente”. Secondo il presidente IFO, questa situazione di “malattia cronica” sarebbe la cosa più probabile.
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innescata dai timori per un'uscita dell'Italia dall'euro?
RispondiEliminaVisto che, chi sta spostando capitali non lo farà per certo spostandoli in Europa ancora meno in Occidente (se é furbo) il problema é proprio l'Euro. Meglio riporre il denaro in Asia, dove gli investimenti portano con se guadagni, certi che, il dollaro é destinato a fallire, l'euro è destinato a fallire, non si vede il motivo del perché chi abbia capitale lo debba tenere prigioniero di idioti, che sanno fare solo la guerra per smuovere l'economia.
Hai ragione, oltre ai probabili timori di un euroexit, c'è sicuramente anche il fattore della mancanza di asset su cui investire in Europa. Chi ha capitali li porta altrove, lontano da questo delirio, si conferma quel trend previsto dalla stessa Deutsche Bank...
EliminaE certo anche babbo natale e la befana se la passano male....
RispondiEliminaper non parlare degli gnomi, poverini, ai quali si è ridotto tantissimo il lavoro per via della crisi...
Che tempi!
Ormai sappiamo che l'elité tedesca sta usando l'€uro per sottomettere ai suoi voleri tutti gli altri paesi della UEM.
RispondiEliminaE' il replay di quello che hanno fatto nella ex DDR, ma hanno fatto male i conti: se smettiamo di acquistare i loro prodotti come lo tengono in piedi l'€uro?
Stanno violando sistematicamente la norma nei trattati che impone il riequilibrio dei surplus commerciali superiori al 6,5% del PIL, e poi vengono a rompere gli elissoidi se sfori il 3% di uno 0,1.
L'Italia fallirà, ma i vostri soldi non li prenderete più!
Bene, Sinn fa finta di non preoccuparsi ma si preoccupa eccome...la germania supportera' il governo Renzi, concedendo qualche sconfinamento, ma non bastera' ,e la fuga di capitali non potra' che continuare.....anche il tfr in busta paga e l'aumento della tassazione sulle pensioni integrative vuol significare che sono alla canna del gas...
RispondiEliminaLo ripeto da anni. Ne hanno perse due e perderanno anche la terza. Perche'? Semplicemente perche' non capiranno mai gli italiani. Questioni di pochi anni. Poi quando il debito diverra' carta scottex......... vedrete cosa faranno gli italiani. La storia gira e rigira ma qualcuno ha la testa dura........e non c'e' due senza tre. Qualcuno tenti di spiegarglielo. Io ci lavoro dal 1980..............ma niente.......niente di niente. Chi la dura la vince......ma i tedeschi ....mmmmmmmmm.............mmmmmmmmmmm...........mmmmmmmm
RispondiEliminaMica hanno capito solo gli italiani, sta saltando in aria tutta europa...
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